Sebbene sia uscito già da tempo, non poteva mancare sulle pagine di GBAeye, la recensione di uno dei giochi più rappresentativi degli anni 90, oltre che uno dei massimi esponenti del 2D: "Mario Advance 3: Yoshi's Island". Uscito per GBA dopo aver lasciato il segno nel cuore di molti all'epoca dei 16bit, questo titolo appare stupefacente oggi come allora.
C'era una volta....
Yoshi's Island, è ambientato agli antipodi della storia Mariesca. In una tranquilla notte, una cicogna vola nel cielo stellato trasportando due fagotti nel becco: All'interno di essi si trovano i neonati Mario e Luigi. Intanto Kamek, una tartaruga dai poteri magici, si dirige verso il volatile per rapire i bambini. Infatti sa bene che quei poppanti in futuro daranno grossi problemi al suo signore King Koopa(ovvero Bowser). Qualcosa però va storto....... E nella fretta uno dei bambini cade!! Fortunatamente in quel momento Yoshi stava facendo una passeggiata, e baby Mario gli atterra proprio in groppa! Dopo questo incontro, il simpatico dinosauro con le scarpe porta il bimbo dagli altri Yoshi dell'isola, che naturalmente si offrono di dare una mano al piccolo ritrovando il fratello in difficoltà! Qui comincia la nuova avventura(e come ho accennato prima), inizia anche un gioco che a distanza di circa dieci anni dalla sua comparsa su Super Nintendo non conosce rivali nel suo settore.
Giocabilità imbattibile
Shigeru Miyamoto: creatore della serie di Mario, e naturalmente anche di questo gioco, è considerato il più grande Game designer della storia, e il motivo si comprende bene giocando a Yoschi's Island. Le trovate geniali inserite in questo gioco si sprecano di livello in livello, strappando ben più di un sorriso al giocatore. Lo scopo del gioco è portare Baby Mario sano e salvo alla fine di ogni stage, dove di volta in volta c'è un nuovo Yoshi ad aspettarlo. Gli Yoshi trasportano Marietto sulla propria sella per tutto il tempo della partita(tranne casi specifici di cui vi parlerò dopo) e perdete una vita ogni volta che cadete in un buco o che Mario viene rapito dalla cricca di Kamek. Come può avvenire questo rapimento? Molto semplice! Quando Yoshi viene colpito da un nemico, baby Mario vola via all'interno di una bolla di sapone. I pianti del mini idraulico(che ormai si è affezionato all'animale, e non vuole più staccare il suo pannolone da lui) attirano gli scagnozzi di Kamek, e voi dovrete recuperare il bambino prima che essi arrivino. Il tempo necessario al recupero di Mario varia a seconda della quantità di stelline che avete raccolto durante il livello. Ogni stellina collezionata aggiunge un secondo al limite massimo, che non può superare comunque i 30. Per portare a termine un livello, Yoshi potrà usufruire anche di differenti trasformazioni, ognuna con utilizzi specifici(elicottero, treno, scavatrice). Durante queste sezioni(tute di durata molto limitata), baby Mario verrà momentaneamente lasciato solo(ma non incustodito), fino a che Yoshi non raggiunge lo speciale Check point che lo riporta alle sue sembianze originali. Di contro, in alcuni casi succederà il contrario, e dovrete utilizzare proprio Mario per raccogliere bonus. Come nella sua prima apparizione in Super Mario World, Yoshi è in grado di sconfiggere i nemici in vari modi, primo fra tutti mangiandoli. Per agguantarli, il trogolo, deve colpirli con la lunga lingua, dopo di che se li ritroverà subito in bocca. A questo punto avete due scelte: la prima è sputare il nemico sugli altri. La seconda è inghiottirlo per produrre un uovo!! Ogni uovo generato da Yoshi, vi seguirà saltellando allegramente dietro di voi. Potete trasportare fino a sei uova contemporaneamente, per usarle contro i nemici a mo di proiettile, e il bello è che per colpire i cattivi a volte sarà necessario giocare di sponda!!! I malvagi servi di Kamek non saranno però l'unica cosa che Yoshi può risucchiare: mangiando un anguria ad esempio, potrete sputarne i semini come un mitragliatore! Un'altra delle caratteristiche che Yoshi ha in questo gioco è poter prolungare il salto. Infatti tenendo premuto il pulsante, l'animale comincerà ad agitare le braccia come se fossero ali, riuscendo a planare per qualche istante. Un'altro degli attacchi introdotti da questo gioco nell'universo mariesco(infatti verrà ripresa in tutti gli episodi successivi) è la poderosa "culata": Infatti dopo un salto, è possibile atterrare dando un violento colpo di sedere al suolo, mossa molto utile per distruggere nemici particolarmente coriacei o per premere interruttori. Lo schema dei livelli è suddiviso sei mondi divisi a loro volta in zone separate, alla fine delle quali c'è sempre un temibile boss che attende i nostri eroi. Per sconfiggere tale guardiano, come al solito non sarà sufficiente usare la forza, ma anzi bisognerà fare tesoro delle numerose abilità di Yoshi e del nostro intelletto per capire quale è la tecnica più adatta a sconfiggere il nemico che ci sbarra la strada. Infine, se durante i livelli avrete raccolto tutti i bonus che i programmatori si sono curati di nascondervi all'interno, otterrete ben due stage segreti per ogni mondo per un totale di dodici!
Tutti i colori della fantasia
La grafica di Yoshi's Island non è solo molto spartana, ma assolutamente perfetta. Tutto quello che compone il mondo di Yoshi è quanto di più colorato e fantasioso mi sia mai stato dato di vedere. Ogni cosa è disegnata e colorata in modo estremamente infantile, con tinte e tratti pastello capaci di fare invidia a un cartone animato. Le farfalle in primo piano muovono le ali posate su un fiore, la luce del sole filtra tra le fronde degli alberi, i cristalli riflettono la luce, mentre tutto intorno si muove con una fluidità impensabile. Ogni cosa sullo schermo è animata in maniera incredibile e divertente, da Yoshi che non sta fermo un istante per cullare Mario, ai nemici che usano qualunque stratagemma per rapirlo! Shy Guy mimetizzati da cespuglio, piante carnivore giganti, scimmiette dispettose che saltellano ovunque, Koopa Troopa che restano in mutande se gli saltate sul guscio, e chi più ne ha più ne metta, anche perché l'elenco è troppo lungo: Vi assicuro però, che NON ESISTE al mondo un altro gioco così traboccante di idee! E mentre quest'orgia di colore vi avvolge l'azione del gioco continua a evolversi, modificasi, e cambiare con una frenesia inarrestabile. A tanto splendore grafico, si accostata un sonoro eccezionale, frutto anche questa volta del geniale Koji Kondo. Gli effetti sonori sono spontanei e divertentissimi, sempre appropriati e genuinamente cartoonosi. Le musiche sono tra le più belle che il maestro abbia mai composto, e vi assicuro che non solo non vi verranno mai a noia, ma vi resteranno in testa e nel cuore in eterno.
Heroes is born!
Giocai a Yoshi's Island nell'ormai lontano 1995, proprio mentre la PSX cominciava ad impazzare, e prima che Mario 64 comparisse davanti agli occhi di tutti generando il vero passaggio dei platform dal 2 al 3D. Sono trascorsi anni ormai, ma dovevo riprendere in mano questo gioco per rendermi conto di come Yoshi Island fosse ancora saldamente radicato dentro di me. Ricordavo ogni passaggio, ogni colore, ogni livello: ricordavo tutto! E se qualcosa si era sbiadito nella mente, non tardava a riaffiorare appena lo vedevo nel piccolo schermo del GBA. Come è possibile che un gioco di 8 anni fa, creato su un Hardware ormai risibile riesca ancora oggi a creare piccole, grandi emozioni tra poligoni e effetti grafici ultrarealistici a cui le nuove macchine ci hanno abituato? Cosa serve davvero a un gioco per divertirci? E perché tutto questo, tutto quello che c'è in Yoshi's Island, manca a tutti i giochi usciti dal 95 a oggi? Yoshi's Island è la prova inconfutabile di quanto la tecnica non sia nulla davanti alla fantasia. E' un regalo che tutti dovrebbero farsi per ricordarsi dell'innocenza che da bambini abbiamo dentro di noi. Yoshi's Island non è altro che un capolavoro senza tempo che tutti dovrebbero avere la fortuna di giocare almeno una volta nella vita. Yoshi's Island non è altro che un tassello minuscolo, ma incredibilmente forte e tangibile di quello che qualcuno ha definito "Nintendo difference".
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Recensione Super Mario Advance 3 - Yoshi's Island
Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Super Mario Advance 3 - Yoshi's Island - 1728
Sebbene sia uscito già da tempo, non poteva mancare sulle pagine di GBAeye, la recensione di uno dei giochi più rappresentativi degli anni 90, oltre che uno dei massimi esponenti del 2D: "Mario Advance 3: Yoshi's Island". Uscito per GBA dopo aver lasciato il segno nel cuore di molti all'epoca dei 16bit, questo titolo appare stupefacente oggi come allora.
C'era una volta....
Yoshi's Island, è ambientato agli antipodi della storia Mariesca. In una tranquilla notte, una cicogna vola nel cielo stellato trasportando due fagotti nel becco: All'interno di essi si trovano i neonati Mario e Luigi. Intanto Kamek, una tartaruga dai poteri magici, si dirige verso il volatile per rapire i bambini. Infatti sa bene che quei poppanti in futuro daranno grossi problemi al suo signore King Koopa(ovvero Bowser). Qualcosa però va storto....... E nella fretta uno dei bambini cade!! Fortunatamente in quel momento Yoshi stava facendo una passeggiata, e baby Mario gli atterra proprio in groppa! Dopo questo incontro, il simpatico dinosauro con le scarpe porta il bimbo dagli altri Yoshi dell'isola, che naturalmente si offrono di dare una mano al piccolo ritrovando il fratello in difficoltà! Qui comincia la nuova avventura(e come ho accennato prima), inizia anche un gioco che a distanza di circa dieci anni dalla sua comparsa su Super Nintendo non conosce rivali nel suo settore.
Giocabilità imbattibile
Shigeru Miyamoto: creatore della serie di Mario, e naturalmente anche di questo gioco, è considerato il più grande Game designer della storia, e il motivo si comprende bene giocando a Yoschi's Island. Le trovate geniali inserite in questo gioco si sprecano di livello in livello, strappando ben più di un sorriso al giocatore. Lo scopo del gioco è portare Baby Mario sano e salvo alla fine di ogni stage, dove di volta in volta c'è un nuovo Yoshi ad aspettarlo. Gli Yoshi trasportano Marietto sulla propria sella per tutto il tempo della partita(tranne casi specifici di cui vi parlerò dopo) e perdete una vita ogni volta che cadete in un buco o che Mario viene rapito dalla cricca di Kamek. Come può avvenire questo rapimento? Molto semplice! Quando Yoshi viene colpito da un nemico, baby Mario vola via all'interno di una bolla di sapone. I pianti del mini idraulico(che ormai si è affezionato all'animale, e non vuole più staccare il suo pannolone da lui) attirano gli scagnozzi di Kamek, e voi dovrete recuperare il bambino prima che essi arrivino. Il tempo necessario al recupero di Mario varia a seconda della quantità di stelline che avete raccolto durante il livello. Ogni stellina collezionata aggiunge un secondo al limite massimo, che non può superare comunque i 30. Per portare a termine un livello, Yoshi potrà usufruire anche di differenti trasformazioni, ognuna con utilizzi specifici(elicottero, treno, scavatrice). Durante queste sezioni(tute di durata molto limitata), baby Mario verrà momentaneamente lasciato solo(ma non incustodito), fino a che Yoshi non raggiunge lo speciale Check point che lo riporta alle sue sembianze originali. Di contro, in alcuni casi succederà il contrario, e dovrete utilizzare proprio Mario per raccogliere bonus. Come nella sua prima apparizione in Super Mario World, Yoshi è in grado di sconfiggere i nemici in vari modi, primo fra tutti mangiandoli. Per agguantarli, il trogolo, deve colpirli con la lunga lingua, dopo di che se li ritroverà subito in bocca. A questo punto avete due scelte: la prima è sputare il nemico sugli altri. La seconda è inghiottirlo per produrre un uovo!! Ogni uovo generato da Yoshi, vi seguirà saltellando allegramente dietro di voi. Potete trasportare fino a sei uova contemporaneamente, per usarle contro i nemici a mo di proiettile, e il bello è che per colpire i cattivi a volte sarà necessario giocare di sponda!!! I malvagi servi di Kamek non saranno però l'unica cosa che Yoshi può risucchiare: mangiando un anguria ad esempio, potrete sputarne i semini come un mitragliatore! Un'altra delle caratteristiche che Yoshi ha in questo gioco è poter prolungare il salto. Infatti tenendo premuto il pulsante, l'animale comincerà ad agitare le braccia come se fossero ali, riuscendo a planare per qualche istante. Un'altro degli attacchi introdotti da questo gioco nell'universo mariesco(infatti verrà ripresa in tutti gli episodi successivi) è la poderosa "culata": Infatti dopo un salto, è possibile atterrare dando un violento colpo di sedere al suolo, mossa molto utile per distruggere nemici particolarmente coriacei o per premere interruttori. Lo schema dei livelli è suddiviso sei mondi divisi a loro volta in zone separate, alla fine delle quali c'è sempre un temibile boss che attende i nostri eroi. Per sconfiggere tale guardiano, come al solito non sarà sufficiente usare la forza, ma anzi bisognerà fare tesoro delle numerose abilità di Yoshi e del nostro intelletto per capire quale è la tecnica più adatta a sconfiggere il nemico che ci sbarra la strada. Infine, se durante i livelli avrete raccolto tutti i bonus che i programmatori si sono curati di nascondervi all'interno, otterrete ben due stage segreti per ogni mondo per un totale di dodici!
Tutti i colori della fantasia
La grafica di Yoshi's Island non è solo molto spartana, ma assolutamente perfetta. Tutto quello che compone il mondo di Yoshi è quanto di più colorato e fantasioso mi sia mai stato dato di vedere. Ogni cosa è disegnata e colorata in modo estremamente infantile, con tinte e tratti pastello capaci di fare invidia a un cartone animato. Le farfalle in primo piano muovono le ali posate su un fiore, la luce del sole filtra tra le fronde degli alberi, i cristalli riflettono la luce, mentre tutto intorno si muove con una fluidità impensabile. Ogni cosa sullo schermo è animata in maniera incredibile e divertente, da Yoshi che non sta fermo un istante per cullare Mario, ai nemici che usano qualunque stratagemma per rapirlo! Shy Guy mimetizzati da cespuglio, piante carnivore giganti, scimmiette dispettose che saltellano ovunque, Koopa Troopa che restano in mutande se gli saltate sul guscio, e chi più ne ha più ne metta, anche perché l'elenco è troppo lungo: Vi assicuro però, che NON ESISTE al mondo un altro gioco così traboccante di idee! E mentre quest'orgia di colore vi avvolge l'azione del gioco continua a evolversi, modificasi, e cambiare con una frenesia inarrestabile. A tanto splendore grafico, si accostata un sonoro eccezionale, frutto anche questa volta del geniale Koji Kondo. Gli effetti sonori sono spontanei e divertentissimi, sempre appropriati e genuinamente cartoonosi. Le musiche sono tra le più belle che il maestro abbia mai composto, e vi assicuro che non solo non vi verranno mai a noia, ma vi resteranno in testa e nel cuore in eterno.
Heroes is born!
Giocai a Yoshi's Island nell'ormai lontano 1995, proprio mentre la PSX cominciava ad impazzare, e prima che Mario 64 comparisse davanti agli occhi di tutti generando il vero passaggio dei platform dal 2 al 3D. Sono trascorsi anni ormai, ma dovevo riprendere in mano questo gioco per rendermi conto di come Yoshi Island fosse ancora saldamente radicato dentro di me. Ricordavo ogni passaggio, ogni colore, ogni livello: ricordavo tutto! E se qualcosa si era sbiadito nella mente, non tardava a riaffiorare appena lo vedevo nel piccolo schermo del GBA. Come è possibile che un gioco di 8 anni fa, creato su un Hardware ormai risibile riesca ancora oggi a creare piccole, grandi emozioni tra poligoni e effetti grafici ultrarealistici a cui le nuove macchine ci hanno abituato? Cosa serve davvero a un gioco per divertirci? E perché tutto questo, tutto quello che c'è in Yoshi's Island, manca a tutti i giochi usciti dal 95 a oggi? Yoshi's Island è la prova inconfutabile di quanto la tecnica non sia nulla davanti alla fantasia. E' un regalo che tutti dovrebbero farsi per ricordarsi dell'innocenza che da bambini abbiamo dentro di noi. Yoshi's Island non è altro che un capolavoro senza tempo che tutti dovrebbero avere la fortuna di giocare almeno una volta nella vita. Yoshi's Island non è altro che un tassello minuscolo, ma incredibilmente forte e tangibile di quello che qualcuno ha definito "Nintendo difference".
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