
Super Monkey Ball Banana Mania Recensione: scimmie rotolanti alla riscossa
Super Monkey Ball Banana Mania rimpasta i migliori contenuti dei primi episodi della serie in un ottimo best of rotolante.
INFORMAZIONI GIOCO
Articolo a cura di
Andrea Fontanesi
Disponibile perPc
PS4
Xbox One
Switch
Xbox One X
PS4 Pro
PS5
Xbox Series X
Non c'è dubbio che il 2021 sia, per SEGA, l'anno delle grandi ricorrenze. Sono trascorse poche settimane da quando la software house di Tokyo ha celebrato i trent'anni della sua supersonica mascotte blu con Sonic Colours Ultimate (avete letto la nostra recensione di Sonic Colours Ultimate?), mentre il prossimo 5 ottobre toccherà a Monkey Ball spegnere la bellezza di venti candeline. E si sa: dove c'è festa, ci sono i regali. Nella fattispecie, il dono pensato per noi videogiocatori risponde al nome di Super Monkey Ball: Banana Mania, un'operazione tutta particolare. Essa infatti prende molti dei contenuti visti all'interno degli storici Super Monkey Ball 1, 2 e Deluxe e li fonde assieme in una peculiare remaster "best of", distillato di una serie che tanto ha fatto divertire -e imprecare- soprattutto nel corso dell'era dei 128-bit, diventando poi iconica per ragioni che vale certamente la pena (ri)scoprire.
Tre in uno
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel 2001 in cui la gang delle scimmie rotolanti, folle parto di Toshihiro Nagoshi, fece il suo debutto nei cabinati arcade del Sol Levante con tanto di joystick a forma di banana. Da allora la formula ludica dei Monkey Ball ha subito variazioni più o meno significative, non tutte ugualmente gradite dai fan di lungo corso - si pensi alla decisa, e controversa, virata verso il platforming messa in atto con Super Monkey Ball: Banana Blitz, iterazione per Wii del 2006.
Ripescando l'offerta dei primi tre episodi, Super Monkey Ball: Banana Mania punta invece all'essenza più pura del franchise: quella semplice di un action puzzle d'approcciare solamente manovrando una levetta analogica, così come pure estremamente esigente in termini di precisione e destrezza pad alla mano. Per chi fosse all'oscuro di tutto, scopo del gioco è di sospingere la scimmia e la sua palla fino alla linea di traguardo di percorsi sospesi nel vuoto, via via sempre più mutevoli, intricati e disagevoli. La particolarità sta nel fatto che l'utente non ha mai il controllo diretto sul moto della sfera; al contrario, deve inclinare il piano d'appoggio per consentire all'oggetto di vorticare nella direzione desiderata, secondo un principio simile a quello dei vecchi labirinti per le biglie. Banana Mania propone la sfida in varie salse, la più corposa delle quali è senza dubbio rappresentata dalla modalità Storia, che è poi una reinterpretazione dello Story Mode del Super Monkey Ball 2 per Nintendo GameCube.
Parliamo di rilettura più che altro dal punto di vista della narrazione, che rinuncia alle originali cut scene a poligoni per diventare una sorta di fumettone televisivo, sintesi bidimensionale degli scontri fra AiAi, i suoi pelosi compagni e il diabolico Dr. Bad-Boon. Un escamotage che ha evitato al team di sviluppo, RGG Studio, di aggiornare graficamente i filmati ai nuovi standard delle fasi in-game, che forse pecca di pigrizia, e tuttavia preferiamo rispetto alla scarsa resa ottenuta in altri lavori di rimasterizzazione della stessa risma, fra i quali proprio il suddetto Sonic Colours: Ultimate.
Per il resto, l'avventura presenta i medesimi dieci mondi e cento livelli del capitolo del 2002, chiaramente ripuliti sul fronte estetico e consegnati a una risoluzione in 4K - solo su PC, PS5 e Xbox Series X - e a un frame rate a 60 fps su tutte le piattaforme di gioco, più che stabile se non altro su PlayStation 5, dove abbiamo effettuato i nostri test.

Anche sotto l'aspetto ludico duro e puro è possibile osservare qualche cambiamento dal passato: ad esempio il numero di vite dell'avatar è scomparso in favore di un sistema a tentativi illimitati, così com'è pure assente l'invadenza dei "continue?", retaggio degli esordi coin-op della serie. Per chi si trovasse in eccessiva difficoltà, è inoltre prevista l'opportunità di saltare momentaneamente gli stage ritenuti fuori dalla propria portata, oppure di attivare un comando utile a mandare l'azione in ralenti, a condizione di rinunciare all'accumulo dei punti.
Queste ultime sono opzioni evidentemente pensate per rendere l'impresa un tantino più abbordabile, partendo dal presupposto che, nella sostanza, la produzione non perde una virgola della sua ruvidezza. In fondo i tracciati sono gli stessi di prima, ricolmi di dossi, curve a gomito, strutture semoventi, interruttori, a comporre dei veri e propri rompicapi ambientali da risolvere soppesando ogni mossa, e in discreta velocità.

Oggi come allora il titolo sa toccare vette di spietatezza inaudita, che sanno farsi perdonare soltanto a fronte di un level design creativamente inesauribile, stracolmo di stimoli per chi non è solito farsi scoraggiare dinanzi all'ennesima try fallita; realisticamente non troppe persone, motivo per cui Monkey Ball era e rimane un'esperienza di qualità, ma innegabilmente di nicchia.
Varietà scimpazzesca
Lo spirito festoso di Super Monkey Ball: Banana Mania è sano e tangibile. Difatti la raccolta, più di altre, mira all'abbondanza delle modalità secondarie e degli extra, presenti nel menù iniziale in quantità tale da far perdere l'orientamento, perlomeno al primo accesso. Si parte da due differenti modalità Sfida, basate rispettivamente sugli scenari dei Super Monkey Ball numeri uno e due, suddivisi per grado di complessità e da affrontare categoricamente in sequenza, dal primo all'ultimo. Sommate ai quadri dello Story Mode, le fasi delle Challenge sollevano il totale degli stage oltre le trecento unità, una cifra piuttosto impressionante.
Oltre a questo, chiunque amasse le sfide in stile party game sarà felice di sapere che la nuova edizione accoglie dodici minigiochi attinti direttamente da Super Monkey Ball Deluxe, fruibili anche in multiplayer per un massimo di quattro utenti seduti fianco a fianco. Sono perlopiù prove che giocano a -letteralmente- scimmiottare le competizioni sportive più comuni, dal calcio al tennis sino al golf, passando per una gara di corsa ruzzolante che ricorda vagamente i Mario Kart, almeno in fatto di dinamiche. Particolarmente sfiziosi sono poi Attacco Scimmie, sparatutto su binari con tanto di boss fight, e Duello Scimmie, che simula le dogfight aeree à la Crimson Skies.
Torna anche Bersaglio Scimmie, forse il minigame più amato di tutti i Monkey Ball: una sorta di salto dal trampolino con la sfera che si apre in due parti, a formare un paio d'ali da sfruttare affinché gli avatar possano atterrare al centro di una grossa pedana sistemata in lontananza. Tra parentesi Banana Mania dà modo di approcciare alcuni minigiochi, nonché un certo numero di livelli delle Challenge Mode, nell'ottica di una competizione asincrona su scala globale, fornendo l'occasione di sfoggiare i risultati delle proprie performance migliori all'interno di specifiche classifiche online.
Bisogna infine citare il Negozio, lo spazio dedicato a tutto ciò che è sbloccabile in cambio dei punti faticosamente accumulati partita dopo partita. È qui che vengono messi in bella mostra abiti e skin per modificare il look delle scimmie protagoniste, come anche filtri artistici per la telecamera e nuovi personaggi giocabili del calibro di Sonic the Hedgehog, Beat (Jet Set Radio) e Kazuma Kiryu (Yakuza), anch'essi rinchiusi in una gacha ball.

Dal Negozio è inoltre possibile acquistare le cosiddette Speciali, modalità tutte nuove le cui regole variano dalla necessità di evitare delle banane marce all'urgenza di raccogliere la frutta dorata sparsa lungo i setting, passando per la richiesta di percorrere alcuni labirinti all'incontrario. Dalla prima all'ultima, le Speciali sembrano volersi rivolgere esclusivamente a una platea hardcore, ardue a tal punto da richiedere a chi impugna il controller di sfoderare una tecnica rotatoria che rasenti la perfezione. Una scelta senz'altro discutibile, che i meno esperti, platealmente esclusi da queste specifiche attrazioni della giostra ludica, potrebbero a ragione non apprezzare.
Super Monkey Ball Banana ManiaVersione Analizzata PlayStation 5Nonostante i venti anni sulle scimmiesche spalle, i primi Super Monkey Ball restano dei videogiochi rompicapo di qualità sopraffina, per quanto tosti ai limiti dell’imprecazione sacrilega. Retrogaming a parte, Banana Mania rappresenta senza ombra di dubbio la maniera migliore per sperimentarne la roteante ricetta di gameplay, ora anche aperta ad accogliere eventuali neofiti grazie all’introduzione di alcuni “controlli assist” ad attivazione facoltativa. Chiude il quadro una mole di contenuti che non molte altre remaster possono vantare, sebbene parte dell’offerta secondaria, sul versante dell’accessibilità, sia sostanzialmente per pochissimi eletti. Roba da far girare le... sfere.
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