Recensione Super Stardust Ultra

Lo sparatutto sinestetico di Housemarque

Recensione Super Stardust Ultra
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Disponibile per
  • PS4
  • Sullo schermo luci, colori e suoni si amalgamano che è una meraviglia. All’inizio tutto sembra semplice, quasi non cogli il senso di quei movimenti; poi ne vieni catturato e cadi in uno stato di trance. Diventi tutt’uno col joypad. Quindi l’epifania: il colore ha un ritmo, la colonna sonora può essere vista, toccata, manipolata. Non ti stacchi più, la rincorsa al record è iniziata e sì, quel gioco è proprio una droga. Tetsuya Mizuguchi con Lumines ha fatto centro.
    È curioso che giocando a Super Stardust Ultra - uno sparatutto arcade - venga in mente Lumines - un puzzle game. È curioso, ma indicativo. Appena si entra nella logica di Super Stardust si capisce che sparatutto e puzzle sono semplicemente termini intercambiabili. Sulla carta il titolo concepito da Housemarque è uno sparatutto arcade, in pratica produce gli stessi effetti di un puzzle: non ti stacchi più, cascasse il mondo, e il tuo obiettivo primario, ancor prima che bere e mangiare, è resistere più a lungo possibile, battere quel record. C’è di più. Lumines e Super Stardust Ultra condividono un approccio sinestetico: le immagini possono essere ascoltate, i colori si muovono a tempo. Il giocatore non viene catturato da meccaniche profonde e intricate, ma da un superficiale e ipnotico susseguirsi di movimenti basilari, colori e suoni che producono assuefazione. Quella buona, s’intende.

    LA TERRA È PIATTA

    Super Stardust Ultra prosegue diligentemente sulla strada inaugurata dal suo diretto predecessore, quel Super Stardust HD pubblicato nel 2007 su PS3, ben tredici anni dopo l’originale per Amiga. Va talmente sul sicuro che potrebbe essere scambiato per il suo sosia, non fosse per l’aggiunta di alcune nuove modalità di gioco e di cinque pianeti inediti. Se consideriamo che mentre si gioca la conformazione dei pianeti non è esattamente la prima cosa a cui si bada, l’unica reale novità sono le modalità di gioco introdotte per l’occasione. Non va comunque sottovalutata la portata dell’operazione: ora anche i possessori di PS4 hanno la loro bella versione del gioco. Magari alcuni se l’erano perso su PS3, altri non lo conoscevano e girovagando sul PlayStation Store vi si sono imbattuti. Per questo, è ora di passare alle presentazioni.

    Super Stardust Ultra è uno sparatutto arcade. La vostra navicella, gettata sull’orbita sferica del pianeta di turno, deve farsi strada tra asteroidi e forme di vita aliena che stanno invadendo il pianeta. La navicella può ruotare intorno al corpo celeste, muovendosi in tutte le direzioni, e con lo stick destro fare fuoco per eliminare ostacoli e nemici. Gli asteroidi distrutti generano detriti particolarmente letali di cui è bene fare piazza pulita. Sono tre le tipologie di asteroide: quello di roccia, d’oro o di ghiaccio. E tre sono le armi a vostra disposizione, adatta ognuna a un tipo di asteroide. A completare il vostro arsenale le tradizionali (e spesso salvifiche) bombe, cui si affianca la possibilità di eseguire turboscatti provvisori per evitare situazioni pericolose e far fuori i nemici che si parano dinnanzi a voi. Non mancano power-up che potenziano le armi o regalano navicelle e uno scudo extra. La formula è molto semplice e sulle prime vien da chiedersi dove stia il fascino a lungo termine del gioco. Tutto qui? Sì, ma funziona alla grande.

    SUPER STARDUST ALTRO?

    Le due modalità principali del titolo sono quella Arcade e quella Senza fine. C’è poi l’opzione coop in locale se si desidera giocare in compagnia di qualche amico. In modalità Arcade si devono affrontare cinque pianeti; ogni pianeta prevede un boss finale cui si accede dopo aver superato quattro fasi intermedie. Si tratta di una sorta di story mode, sebbene privo di narrazione: c’è un obiettivo - il boss - e ondate intermedie di nemici di cui sbarazzarsi prima di giungere allo scontro decisivo. Nella modalità Senza fine, invece, la rincorsa al record - tra moltiplicatori e ondate sempre più agguerrite di nemici e asteroidi - diventa l’obiettivo principale. In questi frangenti emerge tutta la portata ipnotica del titolo. Lo schermo si riempie di detriti, luci, esplosioni colorate, e la colonna sonora ritmata fa il resto. Super Stardust ha il potenziale per essere un gioco infinito (e causare dipendenza, appunto).

    Nel calderone vengono gettate altre variazioni sul tema. Tra queste spicca la modalità Barricata: la navicella genera una scia di rocce che vanno accuratamente evitate; nel mentre bisogna anche fare attenzione ai nemici, per quella che è a tutti gli effetti una rivisitazione di Snake in chiave sci-fi. In altre modalità si possono utilizzare solo le bombe o solo il turbo, per esempio. L’impressione, in ogni caso, è che si tratti di diversivi abbastanza deboli rispetto alle tradizionali modalità Arcade e Senza fine. Questa edizione per PS4 annovera però anche lo streaming interattivo. Il giocatore può dare spettacolo su Twitch, condividendo la sua sessione di gioco. Gli spettatori hanno l’opportunità di dargli filo da torcere mandandogli nemici extra o possono invece aiutarlo con utili power-up. Il tutto avviene tramite votazione. Opzione intrigante ma strettamente legata alla presenza o meno di spettatori. Durante la nostra prova sul campo non c’era nessuno ad assistere, purtroppo. Non è carino essere lasciati soli nelle spazio.

    Super Stardust Ultra Super Stardust UltraVersione Analizzata PlayStation 4Se avete già giocato a Super Stardust HD su PS3 pensateci due volte prima di acquistare questa nuova edizione per PS4. Alcune modalità di gioco inedite e cinque nuove pianeti - la cui estetica non incide su gameplay e progressione - non rappresentano un incentivo sufficiente per chi ha già spolpato il precedente capitolo. Chi invece si avvicina per la prima volta alla serie troverà in questa versione per PS4 tutta l’innegabile qualità dell’originale. Super Stardust Ultra è uno sparatutto arcade che produce gli stessi effetti ipnotici di un puzzle game (alla Lumines). C’è tutto quel che serve per creare dipendenza: colonna sonora coinvolgente, colori sfavillanti, detriti che invadono le schermo, agili scatti, rincorsa al record. Interessante lo streaming interattivo, che permette di condividere la propria partita via Twitch lasciando agli spettatori il piacere di ostacolare o supportare l’operato del giocatore. Un’idea che ha indubbiamente del potenziale, per quanto strettamente correlato alla presenza o meno di un pubblico desideroso di interagire.

    7.5

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