Recensione Superman: Shadow of Apokolips

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Recensione Superman: Shadow of Apokolips
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Disponibile per
  • PS2
  • NGC
  • Ci fu una volta, tanto tempo fa, il primo vero supereroe. Crescendo fra il mito di Tex e Alan, dotato solo della sua super-forza e di una velata storia d'amore, riuscì a far breccia nel cuore di un'intera generazione di ragazzini con pochi spiccioli in mano a cui bastava poco per emozionarsi.
    Ma l'evolversi della coscienza adolescenziale sembrò più forte della kriptonite, e il superuomo troppo indebolito per fronteggiare l'incalzare dell'età.
    Quindi, poco a poco, la tuta blu s'intrise di polvere, ed il vecchio tarlato mantello rosso conobbe l'orrore della naftalina.
    Tornarono le spesse lenti di un vistoso paio d'occhiali a celare l'orgoglio, e la scia di fortuna e gloria si affievolì sempre di più, senza però mai scomparire del tutto, quasi fosse un ultimo tributo all'onore.
    Clark rimase in disparte ad osservare l'orda minacciosa di "nuovi buoni" e "nuovi cattivi", forse non riuscendo totalmente a nascondere una punta di amarezza.

    Passò il tempo e qualcuno decise che così non poteva andare. Kent si rimise alla decisione di immolare la sua vecchia filosofia, e gettò il fantasma del suo saldo passato per quello del suo incerto futuro.
    Così il rinnovo stilistico di un "look" sintetico e squadrato (consigliato dal neo-collega pipistrello) dalle tinte cromatiche vistose e lineari lancia la versione riveduta e corretta di Superman sulla scena "cartoonesca" italiana.
    Contemporaneamente le console di terza generazione - Playstation 2 in primis - conoscono un momentaneo "boom" delle produzioni ispirate a cartoon ed anime.
    Ovviamente, visto il successo del "nuovo" Supereroe, l' uscita di un VG a lui dedicato era prevedibile.

    Il gioco

    Dalle prime, generiche, vicissitudini del superuomo fino al comporsi di una trama meglio definita, le gesta di Klark Kent rimangono quanto più fedeli possibile alla rivisitazione grafica del personaggio. L'aspetto tecnico meglio caratterizzante i "porting" da serie d'animazione televisive, il "Cell Shading", torna ad affiancare anche Superman, seppur non nella sua miglior apparizione.
    Dall'antico esordio con Herdy Gerdy, la tecnica grafica si è sempre meglio adattata alle produzioni Cartoon Style, raggiungendo il suo apice nell'imminente Robotech. Shadow of Apokolips si presenta ad un discreto livello intermedio: tinte pastello, design essenziale, privato di ogni dettaglio, e "contorni nero notte". Grande cura nei personaggi principali, alcune imperfezioni in quelli "di contorno".
    Texture inevitabilmente piatte, ma senza l'ombra della monotonia, ridotto numero di poligoni nelle modellazioni veicolari e corporali.
    Gli effetti speciali si risolvono su schermo discretamente, ma il loro eccessivo utilizzo ed "egocentrismo" spesso sfocia in situazioni caotiche e poco piacevoli.


    Ben incasellati nel joypad, i poteri di Superman sono vari, divertenti, e rispecchiano con grande fedeltà l'organizzazione del cartone animato. Il volo e la superforza costituiscono normale routine, laser oculari e potenza polmonare non indifferente li affiancano, utili sono in particolari frangenti dell'avventura. L'utilizzo dei suddetti è limitato solo da una non troppo restrittiva barra di potere posta appena sotto quella della vitalità.
    Purtroppo il titolo difetta non poco nella risposta dei controlli di gioco. I movimenti sono assai poco precisi, e l'irraggirabile ritardo fra pressione ed esecuzione effettiva da luogo a molteplici momenti confusionali, frustranti repliche necessarie causa errori non pienamente controllabili, ingiusti massacri a vostro danno. L'unica soluzione prospettabile, dopo l'iniziale delusione, è l'esperienza: dopo un paio d'ore di gioco il giocatore riesce quantomeno ad adattarsi al mal sviluppato gameplay.

    La linearità della trama, divisa in piccole sezioni introdotte da scene in tempo reale, è compensata dalla vasta tipologia delle stesse: l'obbiettivo finale spesso rimarrà quello di salvare ostaggi o eliminare il grosso cattivo di turno, ma muovendosi nei vasti scenari di gioco raramente ci imbatteremo in parti noiose o ripetitive. Sempre più in voga, nemmeno in questo titolo poteva mancare una modalità "stealth": si tratta, in questa veste, di affrontare alcuni scenari "limitati" nei panni dell'occhialuto Clark.
    A parte il gravoso difetto sopra annunciato, gli onnipresenti combattimenti non risultano troppo opprimenti, forse a causa delle diverse super-tecniche grazie alle quali sopraffare il nemico.

    Discreto il comparto sonoro. Effetti ovviamente "esagerati" (in stile retrò) e simpatici, doppiaggio interessante, se non fosse per le voci dei personaggi secondari, decisamente troppo piatte in rapporto a quelle dei protagonisti.
    Sottofondo musicale "intonato" allo spirito eroico del videogioco, che accompagna discreto l'azione, senza troppe pretese però di interagire a sottolineare gli improvvisi cambiamenti di situazione.

    Concludendo

    Superman, dopo il riuscito esperimento del suo "consigliere" Batman - fra l'altro in vista di una nuova apparizione - si propone come una ben realizzata trasposizione, adatta a tutti gli amanti della neoserie e per chi ricerchi un divertimento non troppo impegnativo all'insegna della "violenza buona e candida" al servizio della giustizia. Non esente da abbattenti inadeguatezze a livello tecnico, decisamente ottimo il suo profilo stilistico, si piazza al fianco dei suoi simili ad un livello medio nell'eroico panorama ludico.

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