Recensione Sword of the Berserk: Guts' Rage (2°opinione)

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La furia del berserk

Il protagonista del gioco, Gatsu, è un berserk, una figura dell'immaginario fantasy occidentale, che se accecato dall'ira diventa un guerriero implacabile, in grado di distruggere da solo intere armate, ma come rovescio della medaglia perde la capacità di distinguere tra amici e nemici. L'ideatore del bellissimo manga che ha ispirato questo gioco, Kentaro Miura, ha collaborato attivamente alla sua creazione, dando a questa trasposizione videoludica una trama molto bella, ricca di colpi di scena e drammaticità. Il gioco inizia, mostrandoci una compagnia di saltimbanchi, di cui fanno parte Rita e il suo amico John, minacciata da dei banditi, a questo punto appare improvvisamente una strana ragazza, Casca, che come se niente fosse si mette a giocherellare con il cagnolino di Rita. I fuorilegge stanno per abusare di Casca, ma l'entrata in scena, molto cool, di Gatsu impedisce che si compia il misfatto e ci permette di prenderne il controllo per la prima volta, potremo così brandire l'enorme spada ammazza-draghi contro i briganti. Sconfitti i banditi, Rita ringrazierà Gatsu per il suo tempestivo intervento e a stemperare la tensione ci penserà il buffo Puck, un piccolo elfo volante compagno del nostro eroe. Finito questo piccolo prologo, Gatsu, Puck e Casca seguiranno il cammino dei saltimbanchi verso la vicina città, dove questi si esibiranno. L'esibizione diventerà, però, teatro di una tragedia, perché il gigantesco John, dopo essere stato oggetto di una sassaiola da parte degli abitanti, che hanno scoperto la sua natura di mandragoliano, perderà il controllo e si trasformerà in un mostro inarrestabile. Gatsu, per difendere l'incolumità di Casca, si vedrà così costretto a sfoderare nuovamente la sua superba lama e... penso che possa bastare così.

Una grafica leggendaria

La cosmesi del gioco si attesta su alti livelli, che in alcuni punti eguagliano o addirittura superano le delizie visive di Resident Evil: Code Veronica. Il motore poligonale muove con disinvoltura personaggi modellati certosinamente, composti da un notevole numero di poligoni e che, perciò, danno un'impressione di notevole rotondità e armoniosità dei corpi. A rafforzarne la verosimiglianza con i veri esseri umani ci sono le animazioni facciali, molto ben fatte e che danno espressività ai volti. Le texture sono spesso bellissime, soprattutto quelle degli abiti e delle costruzioni architettoniche. La palette di colori usata, con prevalenza di tinte smorte, rende benissimo la cupa ambientazione del gioco. Le animazioni sono sempre molto credibili, senza sintomi di legnosità e di poca naturalità dei movimenti, anche se roteare una spada come quella di Gatsu senza sforzo apparente è di per sé innaturale. L'effetto usato per rappresentare la trasformazione di Gatsu in berserk è molto efficace, i suoi occhi diventano rossi e lasciano una scia, mentre lo schermo assume tinte rossastre, ossia come vedrebbe il protagonista ciò che lo circonda attraverso gli occhi iniettati di sangue; quando Gatsu è in questa condizione gli squartamenti ed il sangue aumentano in modo esponenziale. Il nostro eroe, infatti, è in grado di fare a pezzi il nemico in molti modi diversi, può tagliarlo in due all'altezza del tronco, dividerlo a metà verticalmente oppure più semplicemente ucciderlo con profonde ferite sul corpo. Un vero tocco di classe è il maestoso mantello nero di Gatsu, che superbamente animato accompagna i suoi movimenti. Le collisioni sono ben fatte, solo raramente si vedranno delle compenetrazioni non volute tra oggetti, come ad es. accade con il mantello, che a volte trapassa i corpi dei nemici.

Un sonoro epico

Il sonoro è sicuramente la cosa fatta meglio nel gioco. Il doppiaggio in inglese è eccellente, grazie ad un'ottima scelta delle voci e ad una sentita recitazione dei doppiatori, tutto questo contribuisce moltissimo a creare una bell'atmosfera. Le musiche sono assenti durante le lunghe sequenze di narrazione della storia, ma quando intervengono lo fanno in modo appropriato. A rendere veramente degno di lode il commento sonoro è l'ottimo Dolby Surround di cui gode il gioco, la sensazione di spazialità è ottima e gli effetti d'ambienza sono molto ben ricreati, in particolar modo nelle grotte. Gli effetti sonori sono a tratti esaltanti, ad es. quando si è infuriati il rumore della spada che squarcia le carni diventa più potente e da una sensazione inebriante.

Squarta e affetta

Sword of the Berserk appartiene alla ristretta cerchia dei picchiaduro a scorrimento, ormai in via d'estinzione dopo l'apice del successo ottenuto con i vari Final Fight e Golden Axe, proprio di quest'ultimo può essere considerato l'erede spirituale. Gatsu per sconfiggere il male disporrà di svariate armi, quella principale è la spada ammazza-draghi, una vera e proprio arma non convenzionale a causa della sua lunghezza, circa 2 metri!!! In ambienti ristretti, però il suo ingombro ci costringerà a ripiegare sui pugni oppure sulla balestra con dardi infiniti, mentre in quantità limitata potremo anche fare uso di bombe e del potentissimo cannone innestato nel braccio finto di Gatsu. L'arma più usata rimarrà comunque la spada, con la quale potremo esibirci in fendenti, combo, rotazioni devastanti della stessa e pure in una mossa speciale, che al prezzo di una perdita d'energia, ci permetterà però di spazzare via la marmaglia che ci circonda. In certi punti particolari si dovrà essere veloci nel premere un tasto preciso, come accadeva nei vecchi laser-game o più recentemente in Shen Mue. Tra un massacro e l'altro assisteremo a lunghe e interessanti cut-scene fatte con il motore del gioco, purtroppo però in inglese e senza sottotitoli, perciò senza una notevole capacità di comprendere l'inglese ci si perderà buona parte della comprensione della stupenda trama. La longevità da sempre è un punto dolente di questa tipologia di giochi, Sword of the Berserk cerca di ovviare a tale difetto congenito con vari extra, quali: il sottogioco di Puck, la battle arena, una galleria d'immagini, la modalità very-hard, il no-limit mode ecc. Tutto ciò, però, non riesce ad aumentare di molto la longevità del gioco, perché difficilmente si avrà molta voglia di finire più volte il gioco solo per sbloccare gli extra, data anche l'assenza della possibilità di giocare in due o più persone.

Conclusioni

Berserk è un gioco che sicuramente farà la felicità degli appassionati del manga, dato che, rispetto alla media di questi prodotti su licenza, vanta una realizzazione tecnica ed una giocabilità fuori del comune. Chi non è un fan di Kentaro Miura, ma ama i picchiaduro a scorrimento, troverà sicuramente nel gioco in questione un ottimo titolo, per gli altri Sword of the Berserk potrebbe, però rivelarsi dotato della bellezza effimera di un fiore, ossia molto appagante per le poche ore necessarie a finirlo, infatti usando i 10 crediti a disposizione e continuando dai salvataggi basteranno un giorno o due per sconfiggere il male. La soluzione potrebbe essere quella di non usare i continue, ma si sa che la tentazione di andare avanti nel gioco è troppo forte. Il mio consiglio per i fan di Berserk e gli appassionati di picchiaduro a scorrimento è di correre a comprarlo, per gli altri penso che la cosa migliore sia il noleggio, oppure l'acquisto come usato.