Recensione Taito Legends

La raccolta delle meraviglie

Recensione Taito Legends
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • "Du, du, du, du..."

    C'era una volta un mondo tranquillo; la gente viveva serenamente, i bambini giocavano a pallone, correvano nei parchi, si facevano gli scherzi a vicenda e si azzuffavano gioiosamente per il dominio del quartiere, nelle lunghe ed afose domeniche pomeriggio all'ombra dei castagni, che con il loro soave fruscio scandivano il lento trascorrere della giornata di festa. Un giorno, però, la rassicurante melodia sussurrata dagli alberi fu turbata da un suono sconosciuto, provenente dal bar del giardino pubblico, un chioschetto con l'ingresso principale rivolto alla strada antistante le mura del rigoglioso castello, e il bancone dei gelati posizionato verso l'interno del ritrovo comunale, come ad invogliare giovani ed anziani visitatori con le sue fresche leccornie.
    L'inquietante nenia proveniva dalla piccola sala interposta tra l'ingresso e bancone dei gelati; lo stretto spazio, dedicato finora alla degustazione del caffè, alla scelta delle caramelle, delle patatine, nonchè al saldo del conto, echeggiava ora del suono sconosciuto, come un tamburo di guerra, lento e minaccioso, interrotto da suoni più brillanti ed acuti, ritmati ma non sempre...Du, Du, Du, Du....
    I suoni provenivano da un mobile stretto ed alto, a prima vista spartano ma, una volta avvicinati, lo schermo televisivo ospitato al suo interno lascia sbalortiti: sul grande e bombatissimo proiettore catodico sono raffigurati degli stani esseri che, avanzando in formazione, conducono un attacco ad un centro abitato formato da quattro edifici. A difesa della città un eroico carro armato, almeno a giudicare dalle sommarie fattezze, in grado di sferrare un attacco contro gli invasori. Di fronte allo schermo si trova un bambino, assorto, concentrato, teso. E' talmente piccolo che per arrivare ai comandi del carro armato, due grossi tasti bianchi ed uno rosso, deve servirsi di una sedia. Intanto gli invasori avanzano e il ritmo di guerra diventa man mano più rapido...poi si ferma... nello schermo non ci sono più nemici...
    Sopra lo schermo una scritta che rimarrà impressa indelebilmente nella memoria delle generazioni a venire: Space Invaders.
    Sono passate quasi tre decadi da quegli assolati pomeriggi e dal primo incontro con un videogioco; quest'anno Taito, la software house nata nel 1955 come compagnia di distibuzione di Juke box e apparecchi da divertimento, che nel lontano '78 ha cambiato radicalmente il modo di divertirsi della gioventù moderna, festeggia il mezzo secolo di esistenza, successi economici e premi della critica distribuendo una compilation contenente i videogiochi più rappresentativi della sua intera produzione.
    Taito collection, già dal primo avvio nella nostra PS2 (o Xbox), dimostra di non essere una mera operazione commerciale; è composta di quasi trenta giochi, a partire dal primissimo Space Invaders per arrivare ai giochi dei primi anni '90, toccando alcuni dei più acclamati coin operators che siano mai stati prodotti. Ad ogni gioco è associato un breve manuale, una galleria contenente i Flyers, le pubblicità e alcune piccole curiosità, nonchè un menu per settaggi speciali di alcuni giochi.
    Ciò che stupisce maggiormente di questa compilation è la quantità di classici, tutt'oggi giocabilissimi, in essa contenuti; volete dei nomi?

    Per tutti i gusti

    Bubble Bobble - Era dai tempi di Pac Man che non si vedeva una donna in sala giochi! I due tenerissimi draghetti Bub e Bob hanno riunito coppie di fidanzati davanti allo stesso monitor, con la loro rotondità, un gameplay istantaneo, avvincente e ricco di bonus segreti da svelare. C'è qualcuno che non conosce la martellante musichetta che accompagna il giocatore per cento difficili livelli?
    Rainbow Islands - Il seguito ufficiale delle avventure di Bub e Bob. Dove, nel primo episodio, solo i draghetti erano tondi e carini, ora anche i nemici sono paffuti e occhioni. Decine di in cui cavalcare gli arcobaleni, a raccogliere leccornie e a rivelare bonus nascosti e livelli speciali.
    The New Zeland Story - Un altro splendido e caramelloso platform con protagonista un Kiwi, l'animale simbolo della Nuova Zelanda, impegnato a salvare i suoi amici rapiti da un enorme leone marino. Folle e spensierato come tutti i platform della fine degli anni '80.
    Rastan - Le avventure del cugino di Conan il barbaro raccontate in un action/platform ricco di tocchi originali, contraddistinto da un gameplay ben bilanciato e longevo. La grafica, al tempo eccellente, si difende ancora degnamente, con il suo stile 2D azzeccato e ricco di dettagli.
    Operation Wolf - Il gioco con l'UZI, la prima rivisitazione del vecchio tiro a segno, padre di decine di cloni che da lui hanno copiato la frenesia, le ambientazioni realistiche e l'effetto rinculo nell'arma impugnata dal giocatore.
    Operation Thunderbolt - Il seguito di Operation Wolf introduce un aspetto essenziale nello shooter moderno: il multiplayer. E non azzardatevi a negare di aver urlato come Rambo, insieme a qualche amico, giocando a questo gioco!
    Space Gun - Simpatico clone di Operation Thunderbolt ambientato nel profondo spazio, con tanto di sonar in puro stile Alien di Ridley Scott. Un po' breve ma divertente in due.
    Battle Shark - Un altro shooter in prima persona ambientato, questa volta, in un sottomarino; il giocatore impersona l'ufficiale di tiro del poderoso mezzo da guerra impegnato in una azione solitaria contro l'esercito nemico. Semplice ma efficace.
    Tokio - Scramble Formation: uno shoot'em up apparentemente come tanti ne uscirono a metà degli anni '80 che però aveva una personalità fortissima, donatagli da un sistema di armamento flessibile e originale. Volate su un futuristico biplano sui cieli di una Tokio assediata dagli alieni raccogliendo alcune delle astronavi avversarie per utilizzarle a vostro favore; in funzione della “formazione di volo” assunta dai nostri droni varia il tipo di attacco, da aereo a terrestre e la conseguente strategia di gioco. Un ritmo serratissimo concatena i molti livelli, ambientati sia tra le torri di cemento che tra le spesse nuvole che si stendono sul Giappone.
    Super Qix: la reinterpretazione in chiave moderna del mitico Qix, in cui il nostro alter ego, un puntino luminoso, deve creare, nell'arena di gioco, delle aree di sezione rettangolare. Se Qix, l'essere che scorrazza per lo schermo, tocca le nostre “linee” prima che abbiano concluso il quadrato il giocatore perderà una vita. Riempite il 70 per cento di uno schermo e passerete al successivo. Semplice ma efficace e assolutamente magnetico.
    Space Invaders - Space Invaders Pt.2 e Return of the Invaders. I classici del videogame in tre successive chiavi. I primi due episiodi sono molto simili tra loro, il terzo è una vera e propria reinterpretazione, con formazioni più complesse, bonus, nemici di ogni genere, una grafica colorata e un sonoro piacevole. Nella sua semplicità un vero gioiello.
    Continental Circus: il gioco di corse che meglio rappresenta il concetto di emicrania. La versione Deluxe di questo cabinato era dotata di un primo rudimentale sistema di occhiali tridimensionali a LCD (lo stesso tipo di quelli acquistabili con il Sega Master System). Sulla carta l'effetto doveva essere stupefacente, con i pneumatici e i pezzi di auto avversaria che saltavano fuori dallo schermo. In realtà, dopo un paio di stage, l'effetto 3d veniva disattivato causa imminente ciecità. Ciò che rimaneva era un buon clone di pole position, con una grafica curata ma un modello di guida piuttosto “burroso”.
    Thunder Fox - Uno shooter a scorrimento ricco di azione, situazioni differenti e collaborazione. Impersonate due agenti segreti in stile Rolling Thunder, capaci però di utilizzare fucili, armi bianche , arti marziali e mezzi da combattimento. Azione a gogo per due giocatori.
    Ci sono molti altri giochi in questa ottima compilation, e solo pochi sono davvero superflui o poco ispirati, come Gladiator, un action game basato sui combattimenti uno contro uno, e Great Swordsman, un simil Karate Champ basato sul mondo della scherma; molti dei giochi che non abbiamo nominato nel dettaglio sono dedicati al puro retrogamer, a colui che vuole rivivere le esperienze e le emozioni provate in passato; giochi come Phoenix, Elevator Action o Zoo Keeper, hanno davvero poco da offrire a coloro che non li hanno mai giocati in precedenza, ma regalano infinite emozioni al ragazzo che, con una tasca piena di monete da duecento lire, si recava al bar della stazione degli autobus per passare con gli amici una domenica pomeriggio.

    Taito Legends Taito LegendsVersione Analizzata PlayStation 2Retrogaming; un fenomeno dirompente nato dieci anni fa che divide la critica e il pubblico. C'è un retrogaming buono, opera di chi vede il ritorno al passato come un recupero delle tradizioni, la conservazione di un patrimonio enorme che potrebbe perdersi nella frenesia generata dalle nuove tecnologie; c'è chi esalta il retrogaming come geniale operato di persone comuni che, per amore del gioco e per spirito di competizione, creano dei software raffinati innovativi e gratuiti. C'è poi un retrogaming “cattivo”, un mero strumento commerciale con cui realizzare guadagni investendo limitati capitali; in questi ultimi anni sono state distribuite molte compilation a tema. I molti Namco Museum, le Capcom Collection e Midway Treasures hanno dato risultati altalenanti; questa ennesima raccolta Taito regala una corposa fetta della storia del videogioco a chiunque la voglia scoprire senza andare alla ricerca di poligoni, vertex shaders o anti aliasing. Giochi come Bubble Bobble non hanno bisogno di un comparto tecnico dell'ultima generazione, tanto è il carisma del loro gameplay. Il prezzo ridotto è sicuramente un buon traino per una raccolta di classici che riescono ad essere divertenti anche ai nostri giorni. Il gusto dimostrato nel riportare su PS2 questi giochi si nota nel dettaglio; in molti giochi è possibile utilizzare lo stick analogico per supplire la mancanza del controllo dedicato (sia esso volante o pistola) e il settaggio del controller è sempre completo ed efficace. Insomma, siete alla ricerca di un divertimento semplice, veloce e a poco prezzo? Prendete tranquillamente Taito Collection, non ve ne pentirete.

    8

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