Recensione Taito Legends Power Up

Celebriamo gli anni ruggenti dei videogiochi arcade su Playstation Portable

Recensione Taito Legends Power Up
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Psp
  • Quando i giochi costavano cento lire...

    Se la storia dei videogames potesse essere paragonata ad un albero i cui rami più alti sono le attuali console casalinghe, si potrebbe dire che il coin-op è stato il seme, e Taito e Atari le prime gocce d'acqua.
    Nata nel 1953, ma solo dal '73 effettivamente nel campo, la Taito Corporation ha dato infatti al videogioco ciò che la radio e la TV hanno regalato all'immagine e al suono: la diffusione e la nascita di un mito.
    I primi coin-op della casa nipponica arrivarono solo otto anni dopo quelli di Atari e il suo Pong, ma furono proprio loro a creare la rivoluzione. Taito entrò con il suo Space Invaders nei bar di tutta l'America, centri commerciali, ristoranti, drogherie fino ad impossessarsi di intere stanze adibite ad un qualcosa che stregava tutti: il videogioco. Potersi immedesimare nel cannone laser e sentire proprio il compito di dover abbattere alieni era una novità assoluta; anche il solo muovere una levetta e vedere che sullo schermo c'era una corrispondenza eccitava tutti i neo appassionati.
    Ora i tempi sono chiaramente cambiati, i coin-op si collegano ad internet, sono sempre più rari e non stregano più quella quantità di persone. Nonostante tutto pero' nessuno potrà cancellare quelle pagine di storia, e grazie a raccolte come queste, è possibile sfogliarle e rileggerle.
    Taito Legends Power Up, quasi come un'offerta speciale, vi dà l'opportunità di portare con voi nella tasca 25 di quei cabinati che invadevano il mondo negli anni 70-80 e vi farà rivivere, o conoscere, le origini di questa forma d'arte.

    - Una macchina del tempo nel palmo della mano -

    Il filmato che fa da apertura a questo piccolo museo tascabile dà la sensazione di stare viaggiando in una macchina del tempo. Vedrete scorrere schermate e titoli di giochi realmente senza tempo, e molto spesso vi lascerete chiaramente sopraffare da un senso di nostalgia o da curiosità soddisfatta nel caso siate più giovani.
    I 25 titoli della Taito Legends, di cui 4 aggiornati graficamente in esclusiva per PSP, sono per tutti i gusti, miscelati perfettamente, e soprattutto si lasciano giocare benissimo ancor oggi, offrendo una grande sfida anche ai non veterani del mondo videoludico.

    Apriamo quindi la cassaforte di Taito, e diamo uno sguardo a ciò che ci offre.

    Space Invaders (1978) e Space Invaders 2 (1979) - Il gioco più famoso della Taito. Ispirato dal giocattolo Space Monsters della stessa casa nipponica, Space Invaders vi mette alla guida di un cannone laser posto nella parte bassa dello schermo. In alto una flotta di alieni tenderà a scendere sulla Terra e cercherà di eliminarvi: il vostro compito è rispondere all'attacco prima che questi atterrino.
    New Zealand Story (1988) - Di genere platform, questo simpaticissimo titolo vi farà pilotare un piccolo Kiwi, animale simbolo della Nuova Zelanda, che deve liberare i suoi compagni catturati da un tricheco di nome Wally Warlus. Ogni livello sarà una sorta di labirinto di cui trovare l'uscita, e la vostra arma sarà un arco con relative frecce.
    Phoenix (1980) - Chiamato così per la città di Phoenix, in Arizona, dove venne sviluppato, il gioco riprende lo stile di Space Invaders con la differenza che al posto del cannone c'è una navicella spaziale. Fu uno dei primi titoli arcade completamente a colori e la particolarità era una barriera attivabile a piacimento che proteggeva la propria navicella dall'urto con una aliena.
    Apline Ski (1982) - Gioco di tipo sportivo che vi permette di essere uno sciatore impegnato nella discesa libera, in uno slalom e nel salto. Il vostro compito è di completare le discipline nel minor tempo possibile facendo attenzione ai vari ostacoli disseminati per le piste.
    Elevator Action (1983) - Siete una spia infiltrata in un palazzo, dovete recuperare documenti segreti e superare i 30 piani usando l'ascensore, facendo pero' attenzione agli agenti che escono dalle porte pronti ad eliminarvi. La vostra arma? Una pistola e una buona dose di inventiva per risolvere i puzzle nei piani bassi, dove gli ascensori diventeranno sempre più complicati da usare.
    Crazy Baloon (1980) - Il vostro compito è quello di far arrivare un palloncino ad un dato traguardo evitando le varie insidie nel percorso come ad esempio degli aculei pronti a farlo scoppiare. Il titolo è uno di quelli disponibili anche nella versione migliorata per PSP, con un comparto grafico sicuramente più godibile.
    Chack'n Pop (1983) - Considerato il padre di Bubble Bobble per evidenti somiglianze, il gioco consiste nel recuperare i cuori di due animaletti innamorati Mr & Ms. Chack'n. Le vostre armi saranno delle bombe che dovrete gettare addosso ai nemici e la possibilità di camminare sui muri.
    Lunar Rescue (1979) - Visto da tutti come uno spin-off di Space Invaders, Lunar Rescue vi chiede di recuperare degli astronauti dispersi in cerca d'aiuto. Il vostro compito è quello di sganciare una piccola navicella, da una di dimensioni più grosse, e farle attraversare uno spazio infestato da alieni che non staranno di certo dalla vostra parte. Una volta atterrati dolcemente con l'uso del motore, e una volta caricato un astronauta, dovrete fare il percorso inverso tenendo conto della benzina che ha un limite.
    Baloon Bomber (1980) - Di genere shoot 'em up, il gioco permette di controllare una sorta di carroarmato il cui compito è quello di abbattere dei palloncini che man mano cadono sul terreno. La particolarità è che questi pero' sono dotati anche di una bomba che se arriva sulla Terra, crea un cratere su cui non potrete più passare.
    Anche questo titolo presenta una versione rinnovata in esclusiva per PSP.
    Legend of Kage (1985) - Alla fine del periodo Edo un gruppo di spiriti usciti da un mondo demoniaco rapisce la principessa Kiri. Kage, da cui il titolo, è un giovane samurai e l'unico in grado di poter fronteggiare questi spiriti malvagi e liberare la ragazza.
    Questo gioco è il terzo della serie speciale di titoli rivisti appositamente per la PSP.
    The Fairyland Story (1985) - Considerato anche lui come un padre di Bubble Bobble, Fairyland Story parla di un piccolo mago, Ptolemy, che deve eliminare nei vari livelli mostri come orchi, maghi e fantasmi. La particolarità del vostro personaggio è quella di trasformare i nemici momentaneamente in..torte!
    Rastan Saga (1987) - Questo titolo, di cui vennero realizzati ben due seguiti, vi permette di comandare un barbaro con il solo obiettivo di eliminare i vari mostri disseminati per i livelli. A tratti ricorda il gameplay di Golden Axe.
    Raimais (1988) - Definibile come clone di Pac-Man, Raimais vi mette alla guida dell'Organizer che deve tentare di uscire dalla fortezza nemica. Per farlo dovrà raccogliere tutti i puntini disseminati in un labirinto così da aprire poi l'uscita e fuggire.
    Qix (1981) - Un classico entrato subito nella storia. Siete un piccolo punto che viaggia sul contorno dello schermo e il vostro compito e quello di tracciare sezioni rettangolari. A complicarvi le cose pero' c'è Qix, un essere che viaggia all'interno della schermata e che cercherà di toccare le vostre linee prima che chiudiate i rettangoli, facendovi così perdere una vita. Un gameplay semplice e geniale.
    Ki Ki Kai Kai (1986) - Siete alla guida di Sayo Chan, e dovrete sconfiggere degli spettri giganti e recuperare le sette divinità della fortuna.
    Kuri Kinton (1988) - In questo picchiaduro a scorrimento, prenderete il comando di Kuri Kinton, esperto di arti marziali impegnato ad infiltrarsi nella base nemica e recuperare la famiglia Chris. Le particolarità di questo titolo sono delle auree che circondano e danno al personaggio principale varie caratteristiche, nonché la presenza di alcuni colpi speciali da usare con un pizzico di strategia.
    Space Dungeon (1981) - Questo titolo rivoluzionò il tipo di controlli visti fino ad ora nei coin-op inquanto si serviva solo di due stick analogici: uno per il movimento della navicella e l'altro per la sua rotazione e per il fuoco. L'obiettivo era quello di condurre la navetta spaziale in un universo invaso da alieni e recuperare alcuni tesori disseminati per il livello.
    Space Chaser (1978) - Si può quasi definire un mix tra Pac-Man e Space Invaders. Il vostro scopo è quello di pilotare un'astronave e collezionare tutti i puntini disseminati per il labirinto mentre un missile vi insegue e riesce anche ad accelerare per raggiungervi, ma soltanto lungo i rettilinei.
    Return of the invaders (1985) - Semplicemente una versione di Space Invaders con grafica migliorata e alcune piccole aggiunte come diversi livelli di difficoltà e alieni in grado di muoversi roteando.
    Cameltry (1989) - L'obiettivo di questo gioco è quello di inclinare il livello in cui state giocando e far ruotare così una sfera per farla arrivare al traguardo. Chiaramente sulla pista incontrerete svariate difficoltà, come muri da abbattere o curve complicate da gestire. Il titolo è l'ultimo della serie speciale della raccolta.

    Configurazione del museo

    Prima di essere lanciato, ogni titolo presenta un suo menu privato dove è possibile
    configurare differenti opzioni, come la difficoltà di gioco, il numero di vite che si desidera avere per ogni coin "inserito" e, soprattutto, consente di variate la mappatura dei tasti da usare durante il gioco..
    Una volta poi entrati nel vivo dell'emulazione, è possibile cambiare le impostazioni video scegliendo fra tre possibili varianti di immagine: la prima è quella di default e presenta la schermata del gioco nelle sue proporzioni reali, senza modifiche e con un particolare sfondo che richiama il cabinato originale. La seconda provvede a scalare il gioco sullo schermo mantenendo pero' le giuste proporzioni, mentre la terza sfrutta tutto il vasto LCD di Playstation Portable deformando però l'immagine originale.
    Per quanto riguarda gli extra contenuti in questa raccoltà c'è da segnalare la presenza del Game Sharing, con cui è possibile trasferire uno dei venticinque giochi ad una Playstation Portable connessa via Wireless. Inoltre Taito ha corredato ciascun classico con una schermata contenente una breve descrizione del gioco, un accenno alla trama, le istruzioni per il gameplay e anche qualche piccolo consiglio per giocare al meglio.

    Taito Legends Power Up Taito Legends Power UpVersione Analizzata PSPTaito Legends Power-Up è una raccolta dei titoli migliori nella storia di Taito e va presa come tale sotto ogni punto di vista. Alcuni giochi mostrano di certo la loro età, ma la semplicità e l'immediatezza funzionano tutt'ora, rendendo così giocabili tutti i 25 piccoli capolavori di questa collezione. Consigliatissimo a tutti, sia a chi vuole rivivere l'esperienza dei primi coin-op sia per chi non ha potuto farlo e desidera conoscere le origini del videogioco.

    8

    Quanto attendi: Taito Legends Power Up

    Hype
    Hype totali: 1
    100%
    nd