Recensione Tales Of Eternia

Sguainate le spade. Tales of Eternia è finalmente arrivato in Europa!

Recensione Tales Of Eternia
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  • Psp
  • The Tale of Tales of Eternia

    Viste le specifiche tecniche e soprattutto visto il successo del genere su Playstation 1 gli appassionati di giochi di ruolo pregustavano, al lancio di Playstation Portable, un nuovo sodalizio tra il mondo delle console Sony e quello dei giochi di ruolo, invece qualcosa è andato storto, e tutto quello che la piccola PSP è riuscita ad offrire è stata una manciata di titoli, di cui pochi originali, qualche remake e troppi porting.
    Tales of Eternia appartiene a quest'ultima categoria, in quanto conversione diretta del titolo omonimo (anche se in America è conosciuto come Tales of Destiny II, a causa di problemi di copyright) uscito sul mercato giapponese ed americano nel 1999 per la scatoletta grigia.
    Nonostante ci si lamenti spesso della mancanza di titoli originali su PSP, dell'arrivo di uno dei titoli Namco più riusciti della generazione a 32 bit non si può che gioire.
    Prima di tutto perché colma con successo la mancanza di giochi di ruolo sugli scaffali nostani, e in secondo luogo perché lo fa con un esemplare del genere che sbaraglia tutta la concorrenza finora presente.

    Childhood Friends and Aliens

    In Tales of Eternia impersonerete Reid, un giovane cacciatore originario di un modesto villaggio di campagna. Un giorno come gli altri Reid chiacchiera con la sua amica di infanzia Farah, quando ad un tratto un misterioso oggetto precipita dal cielo vicino a loro. Una volta ripresi dallo shock i due amici esplorano la zona fino a trovare il luogo dell'impatto. Da una strana navicella in pezzi emerge una ragazzina dalla pelle scura che parla una lingua incomprensibile. Comincia così la storia dei due amici, costretti a girare il mondo (o forse sarebbe più corretto dire "i mondi") in cerca di qualcuno che possa capire la lingua della giovane aliena.
    L'inizio alquanto bizzarro delle vicende di Reid e compagni è solo il preambolo di un gioco dalla trama originale, imitata da molti RPG usciti in seguito (ricordate che Eternia risale al '99) tra cui lo stesso Tales of Symphonia.

    Linear Motion Battle System

    Se c'è un'elemento in particolare che ha decretato la fama della saga made in Namco Tales Studio, quello è il Linear Motion Battle System. Si tratta di un particolare sistema di combattimento che si distacca notevolmente dal classico menu a strati della maggiorparte dei giochi di ruolo orientali. Le battaglie nei Tales sono infatti gestite in tempo reale! In Eternia controllerete uno dei quattro personaggi nel vostro party, facendolo correre, saltare, attaccare o facendogli usare mosse speciali. Potrete inoltre gestire comodamente l'IA dei vostri compagni premendo il tasto Triangolo. Il gioco andrà in pausa e potrete accedere ad un pratico menu da cui settare l'indole degli altri personaggi, scegliere se e quali incantesimi fargli lanciare o utilizzare oggetti.
    Il personaggio che comanderete direttamente, invece, eseguirà attacchi normali premendo X e attacchi speciali premendo Quadrato. Combinando le direzioni del D-Pad ai tasti, sarà possibile eseguire combo e attacchi speciali proprio come in un picchiaduro a scorrimento.
    Per il resto Tales of Eternia si svolge come il più classico dei giochi di ruolo. Viaggerete attraverso la mappa del gioco, passando tra dungeon e cittadine ed incontrando i personaggi più svariati, seguendo la storia e assistendo a un certo numero di colpi di scena.

    Technique of Eternia

    Tranne che sulla mappa del mondo, Tales of Eternia è realizzato completamente in due dimensioni. Gli spirte dei personaggi sono sufficientemente grandi e dettagliati, gli ambienti invece sono disegnati a mano e dotati di svariati elementi animati che li rendono più vivi e credibili.
    L'azione di gioco è solitamente ripresa dall'alto o in visuale isometrica ma nei combattimenti la telecamera riprende la scena in stile platform: qui gli sprite sono ancora più grandi rispetto alle parti di esplorazione, e sono animati splendidamente. Le numerose mosse speciali e magie sono accompagnate, oltre che da animazioni più che degne, da effetti speciali notevoli che non sfigurano davanti a quelli di giochi prodotti recentemente sulla PSP stessa. Sui fondali molti elementi in parallasse contribuiscono a soddisfare l'occhio del giocatore esigente.
    Come nella maggior parte degli RPG della scorsa generazione, infine, la mappa del mondo è interamente realizzata in un ottimo 3D, su cui si muovono gli sprite minuscoli ma riconoscibilissimi dei personaggi.
    La conversione allo schermo della PSP ha però in parte minato la qualità grafica di questo lavoro Namco. Talvolta focalizzare le situazioni di combattimento più complesse può essere faticoso a causa dell'effetto scia tipico della piccola di casa Sony. Inoltre a causa del formato 16:9, lo "stretching" di alcuni ambienti (in particolare degli sfondi nelle battaglie) ne ha causato una certa perdita di definizione.
    Il comparto musicale di Tales of Eternia è stato affidato, come solitamente accade per la serie, alle sapienti mani di Motoi Sakuraba, che ha realizzato una colonna sonora d'impatto, che sottolinea e rafforza lo spessore emotivo della trama e accompagna energicamente i momenti in cui l'azione è protagonista.
    Oltre ai combattimenti, molti dialoghi del gioco sono doppiati in lingua inglese ma, nonostante si tratti di un lavoro di buon livello, spesso sembra che i personaggi non siano esattamente convinti di quello che dicono, oppure che non si sentano particolarmente coinvolti. In effetti i dialoghi di questo titolo, che siano scritti o recitati, sono a volte un po' troppo distanti, distaccati, e impediscono che il giocatore riesca ad immergersi completamente nella storia.
    Questo è un peccato perché essere semplicemente il mero spettatore di una trama così potenzialmente ricca di spunti interessanti e colpi di scena ne compromette irrimediabilmente il fascino.
    La longevità di Tales of Eternia si assesta intorno alle quaranta ore. Si tratta di un'ottima media per un RPG, specie se si parla del migliore in circolazione per PSP. L'avventura è inoltre costellata da un certo numero di quest opzionali più o meno impegnative, che aumentano di non poco il monte ore generale di questo titolo, oltre a fornire l'accesso ad oggetti, magie ed evocazioni decisamente potenti, che rappresentano un aiuto quasi indispensabile per superare senza eccessive difficoltà le parti avanzate del gioco, in particolare le battaglie contro i boss, che sono piuttosto complesse.
    Tutti i giochi di questa serie Namco sono introdotti da splendide scene animate realizzate dallo studio giapponese Production IG. Il gioco è inoltre ricco di piccole scene realizzate in CG che sottolineano i passaggi salienti della trama.

    Tales Of Eternia Tales Of EterniaVersione Analizzata PSPE’ quasi un paradosso, ma al momento non troverete giochi di ruolo migliori di Tales of Eternia su PSP. Fortunatamente, considerando che la versione Playstation di questo titolo non è mai apparsa in Europa, sono altissime le possibilità che approfittare della PSP sia l’unico modo per fare esperienza di un prodotto che arriva direttamente dall’epoca d’oro degli RPG, e che malgrado l’età non sfigura nella libreria di una console che sicuramente potrebbe fare di più vista la sua potenza. Non ci resta che ringraziare Ubisoft per aver portato il piccolo gioiello Namco nel vecchio continente.

    8

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