Recensione Tales of Symphonia

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Recensione Tales of Symphonia
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  • NGC
  • Pc
  • Brevi cenni storici.

    Nel 1995 l'era dei 16 bit dominata dal Super Famicom tramontava, passando il testimone ai successori che avrebbero rivoluzionato il mondo dei videogames, soprattutto grazie all'avvento delle tre dimensioni. Eppure le due dimensioni avevano (e forse hanno tutt'ora) qualcosa da dire. Nell'universo dei GDR, dominato dalle serie Dragon Quest e Final Fantasy, Namco plasmò il primo, rivoluzionario episodio di una saga che non ha la stessa risonanza dei colleghi a livello globale, ma è qualitativamente alla pari: Tales of Phantasia. Fu uno degli ultimi giochi per il Super Famicom e uno dei primi ad avere il doppiaggio, oltre a un comparto tecnico eccezionale e con pochi rivali. Con un sistema di combattimento innovativo battezzato "Linear Motion Battle System", la Namco conquistò il Giappone e oggi, nel 2004, i padri di Pac-Man ci deliziano con un nuovo episodio della serie in esclusiva per gli "affamati" possessori del Gamecube. "L'astinenza da GDR" è finita, Tales of Symphonia è tra noi!


    La storia.

    Ci troviamo a Sylvarant, un mondo sostenuto dal Mana, l'energia che permette di adoperare la magia, ma importantissima anche per la vita stessa. Un gigantesco albero ne era la fonte, ma una guerra lo fece appassire. Il vuoto lasciato dal Grandalbero venne colmato con il sacrificio di un eroe, ma ciò fu doloroso per la Dea Martel che, salendo al cielo, disse agli angeli di svegliarla, poiché il suo sonno avrebbe causato la distruzione del mondo. Al fine di svegliare la Dea dormiente, gli angeli generarono la Prescelta, colei che darà inizio alla rigenerazione del mondo attraverso la Torre della Salvezza. Sylvarant è in declino proprio a causa della costante diminuzione del Mana, ed è da qui che inizierà l'avventura per la Rigenerazione.

    Il nostro viaggio inizia nei panni di Lloyd Irving, un giovane di diciassette anni che accompagnerà l'amica (e Prescelta del Mana) Colette Brunel attraverso Sylvarant con il supporto di alcuni amici che faranno parte del gruppo sin dall'inizio.

    Durante il lungo viaggio, Lloyd e compagni incontreranno molti nuovi amici (e nemici), e questo è uno dei pregi di Tales of Symphonia, che vi permetterà di avere un gruppo numeroso composto da personaggi con caratteristiche molto diverse tra di loro.


    L'evoluzione del sistema.

    Tales of Symphonia è principalmente un gioco in single-player, ma le battaglie consentono il multi-player fino a quattro giocatori. Il nuovo sistema di combattimento è molto simile all'originale di circa dieci anni fa, ma presenta aggiunte notevoli ed è ben più potente ed efficace, evolvendosi in "Multi-Line Linear Motion Battle System"; questo motore gestisce le battaglie in real-time trasportando i membri del proprio gruppo su un piano tridimensionale, sebbene i movimenti del personaggio guidato dal giocatore siano su due dimensioni (avanti/indietro) e la posizione è allineata al nemico preso di mira. Lloyd sarà il personaggio che utilizzerete maggiormente, ma nulla vi impedirà di controllare un altro membro del gruppo. Ciò è possibile anche durante gli scontri: premendo Y si aprirà il menu di battaglia attraverso il quale potete gestire completamente lo scontro. Premendo Z durante la visualizzazione del menu, potete cambiare il personaggio controllato. I comandi sono semplici, e in battaglia richiedono l'utilizzo del tasto A per i colpi normali e le varie combinazioni di B insieme alla leva analogica per le tecniche. Inclinando la leva nelle quattro direzioni con la pressione di B si esegue una tecnica diversa, starà a voi impostarle come più vi aggrada nel menu "Tecniche". Si possono assegnare due tecniche anche allo stick-C. Il tasto X corrisponde alla parata e vi farà risparmiare diversi punti vita.

    E' possibile gestire e impostare la strategia dal menu principale e nel pieno della battaglia, decidere quale tipo di attacco, movimento e tecnica ogni vostro singolo personaggio deve eseguire. La strategia è importante, poiché i nemici hanno caratteristiche diverse e poter cambiare strategia a seconda delle peculiarità dell'avversario può essere determinante, anche perché sia i vostri amici che i nemici sono dotati di una buona intelligenza artificiale, perciò la gestione del gruppo deve essere intelligente se volete un attacco efficace. Attraverso il menu di battaglia potete decidere voi quali tecniche e incantesimi i vostri compagni lanceranno, oppure lasciare l'incarico all'IA che seguirà la strategia stabilita. Potete fare entrambe le cose, ma in ogni caso questo motore si rivela uno strumento semplice e molto veloce, intuitivo e efficiente. Avete il controllo su tutto, sarà la vostra abilità gestionale a determinare l'esito degli scontri. Dopo un breve addestramento, durante le battaglie avrete una barra che si riempirà un poco ad ogni colpo andato a segno. Quando arriverà al massimo sarà possibile scagliarsi contro il nemico eseguendo un Attacco Unisono. Si tratta di un colpo a quattro che infligge grossi danni all'avversario senza consumare punti tecnici, cosa che generalmente accade per l'utilizzo delle tecniche o degli incantesimi. L'attacco unisono è importante soprattutto contro i nemici più coriacei, e dalla combinazione di alcuni attacchi possono nascere degli Attacchi Unisono Speciali, dove i personaggi scoprono una tecnica speciale da eseguire insieme subito dopo il completamento dell'Attacco Unisono normale. E' molto divertente sperimentare combinazioni di tecniche per scoprire i vari attacchi speciali; le tecniche sono tante, e spesso di tratta di versioni avanzate delle tecniche base o un mix di esse che ogni personaggio ha dall'inizio. Per apprendere nuove tecniche basta avanzare di livello, ma alcune si imparano usando le tecniche base per un certo numero di volte.

    Ad arricchire il vostro status ci saranno anche le Exogemme, piccole sfere che mutano le vostre capacità. Esistono Exogemme di quattro livelli e ognuna vi permette di stabilire quale abilità rafforzare nel menu "Exoabilità". Non possiamo non menzionare la "Cucina", utile per ripristinare punti vita, curare malus fisici e magici e così via. La ricerca del Cuoco delle Meraviglie vi porterà ad imparare tante ricette dagli effetti diversi.

    Strategia e stile di lotta vi permetteranno di guadagnare punti bonus, oltre ai tipici punti esperienza e ai gald, i soldi per i vostri acquisti. A seconda delle combo e dei colpi subiti o meno, otterrete risultati diversi. Fra i bonus troviamo anche il grado, che vi permetterà di ottenere materiali utili, ma scoprirete da soli altri suoi utilizzi quando arriverete alla fine. Il sistema di combattimento è dunque uno strumento semplice, potente, solido ma soprattutto divertente, che non si rivelerà particolarmente ostico, dato che trenta o quaranta minuti dovrebbero bastare per abituarsi al sistema.


    Struttura e tematiche.

    Oltre alle battaglie in real-time, Tales of Symphonia differisce da altri GDR anche per il tipo di incontri, che non sono casuali e possono essere evitati, rendendo spesso il viaggio più semplice senza interrompere il ritmo. Nella mappa principale di Sylvarant, nei dungeons e nei luoghi di addestramento, i nemici sono rappresentati da creature (spesso animali) che si muovono in maniera casuale attraverso un'area ristretta. Entrare in contatto con loro vi trascinerà sul campo di battaglia.

    Spesso durante il vostro viaggio noterete una scritta che lampeggia in basso accanto al tasto Z: si tratta degli sketch. Sono sequenze dove i vostri personaggi dialogano tra di loro e spesso danno indicazioni utili, ma possono facilmente annoiare il giocatore, perciò possono essere saltate premendo Start. In caso di smarrimento, la Sinossi nel menu principale evidenzia in giallo gli eventi in corso, per aiutare i più smemorati.

    I dungeons presentano enigmi basati quasi esclusivamente sull'utilizzo dell'Anello Stregone, che cambia caratteristiche in ognuno degli scenari. Solitamente i dungeons non sono particolarmente interessanti. In linea di massima sono brevi, poco dettagliati e con enigmi molto semplici; si tratta di piccoli labirinti che vi guideranno allo scioglimento dei Sigilli per la Rigenerazione del mondo e agli spiriti Elementali, coi quali stringere dei patti per ottenere il loro potere. L'evocazione degli spiriti è cosa rara; per farlo sarà necessario entrare in Trance Bellica, condizione raggiungibile dopo un certo numero di colpi subiti, cosa che limita notevolmente le capacità di evocatore di un membro del gruppo. Ciononostante, le battaglie sono avvincenti e divertenti, talvolta complicate con i boss di fine livello ma non eccessivamente. Non esiste frustrazione, e la voglia di proseguire c'è, dovuta anche a una trama degna di attenzione, che tocca svariati temi e offre una caratterizzazione dei personaggi davvero ottima. Il tema portante è la discriminazione nei confronti dei "diversi" e la lotta contro di essa, sfiorando altri argomenti come la famiglia, la redenzione, la tolleranza e la speculazione, in un contesto che non è privo di crudeltà, tristezza e malinconia.


    Symphonia di suoni e colori.

    Dai dungeon un po' scarni e semplicistici passiamo ai villaggi e alle città, dove la situazione è diversa. Ogni paese ha i propri principi etici e morali, i propri usi e costumi e passeremo da città portuali come Palmacosta alla mondanità di Altamira, passando per Meltokio e la sua doppia faccia. La popolazione è discretamente numerosa e la struttura dei centri abitati è estremamente piacevole; il classico 3D si sposa perfettamente con il cel-shading dei personaggi giocanti e non, i colori sono vivaci ma non squillanti e l'atmosfera è sempre appropriata. Un po' povera di dettaglio la mappa principale e nel complesso deludente rispetto a villaggi e relativi interni. Come molti sapranno, il character design è curato da Kosuke Fujishima, autore di vari manga tra i quali il noto "Oh, mia Dea!". La scelta stilistica di dare al gioco l'aspetto di un manga offre anche qualche rara ma spettacolare e memorabile scena animata, che presenta lo stile inconfondibile del famoso autore giapponese succitato. Spesso, però, la grafica in real-time ha un effetto di sfocatura durante le scene di dialogo, molto probabilmente voluto dai designers per dare un senso di profondità, che può dare fastidio poiché non raggiunge l'obiettivo.

    Il sonoro è nella media e le musiche non sono particolarmente esaltanti nella prima fase, ma migliorano decisamente più avanti, quando la storia vi rivelerà la verità e gli obiettivi del vostro gruppo diventeranno più importanti. Il doppiaggio inglese è ottimo per alcuni personaggi e discreto per altri, ma nel complesso soddisfacente e con voci azzeccate.


    Un lungo viaggio.

    Tales of Symphonia è un gioco che vi impegnerà non meno di quaranta ore, tempo che crescerà se vi concentrerete sulle sub-quests e nei mini giochi che Sylvarant vi offrirà. La sua difficoltà cresce man mano che si prosegue, ma non essendo particolarmente complesso in modalità standard, il giocatore più esperto (o chiunque lo voglia) potrà scegliere il livello di difficoltà delle battaglie.

    Nonostante la sua longevità, è facile farsi rapire nuovamente da Tales of Symphonia dopo la fine. Al termine potrete fare delle scelte che cambieranno (seppur lievemente) il gioco, ma sarà soprattutto la sua ottima giocabilità a farvi proseguire. Una buona localizzazione in italiano non vi darà problemi di comprensione, nonostante la presenza di qualche piccolo errore.

    Tales of Symphonia è in conclusione un buon GDR che soddisfa le aspettative. Ne è valsa la pena aspettare questi mesi e coloro che attendevano affamati i GDR su Gamecube saranno saziati per un bel po'. E' un gioco che consiglio agli amanti del GDR come ai più inesperti che vorrebbero avvicinarsi al genere. Divertente, intenso al punto giusto, abbastanza lungo, emozionante.


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