Recensione Tekken Advance

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Recensione Tekken Advance
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  • Un Tekken per GBA

    Tekken Advance rappresenta il tentativo, da parte della Namco, di rinverdire i fasti del suo picchiaduro di maggior successo su PS2 anche sui lidi del piccolo portatile Nintendo: naturalmente una simile conversione si è dovuta scontare con gli inevitabili limiti tecnici del piccolo portatile Nintendo ed ogni paragone con il recente “Tekken 3” per PS2 risulterebbe del tutto fuori luogo.
    Innanzitutto occorre chiarire che questo Tekken Advance non è in vero 3D e non presenta lottatori poligonali che si muovono liberamente all'interno dell'arene come nelle versioni Playstation; i personaggi sono rappresentati da meri sprites bidimensionali che combatto all'interno di arene ricche di dettagli e che ricordano molto da vicino quelle dei titoli usciti per le console maggiori. I numerosi effetti di zoom e rotazione dell'immagine contribuiscono, comunque, a dare una discreta idea di profondità e a spettacolarizzare i combattimenti.

    I combattimenti

    Questi si svolgono prevalentemente su di un'unica “direttrice” poiché gli spostamenti in profondità non sono contemplati, eccezion fatta per il classico spostamento laterale che permette di evitare un attacco oppure di aggirare l'avversario; durante la sua esecuzione si ha l'impressione che l'arena si muova attorno ai lottatori, come accadrebbe in un vero ambiente 3D, anche se in realtà a ruotare è solo il pavimento.
    Numerose sono le modalità di gioco a disposizione: la classica Arcade (scegliete il vostro personaggio e sconfiggete tutti e nove i vostri avversari affrontandoli in sequenza; una volta completata la sequenza, però, non è prevista nessuna sequenza finale, solo i titoli di coda. Peccato!), VS Battle (combattete contro un avversario umano), Time Attack (come nella modalità arcade dovrete affrontare uno sfilza di nemici nel minor tempo possibile), Survival (un uno contro tutti senza limiti di tempo: scegliete un personaggio e sconfiggete quanti più avversari possibile prima che la vostra energia, che si ricarica solo in minima parte tra uno scontro e l'altro, scenda a zero), 3 on 3 Arcade (si scelgono tre personaggi e li si usa alternativamente contro altrettanti combattenti guidati dal computer: dovrete sconfiggere almeno uno dei tre avversari senza che nessuno dei vostri venga messo al tappeto. Col tasto L è possibile cambiare personaggio in qualsiasi momento: mentre uno combatte, gli altri due riacquistano lentamente le forze), 3 vs 3 Battle (come sopra, ma contro un avversario umano) e Practice (bè, il nome dice tutto, no?).
    La lista di lottatori presenti contempla nove vecchie conoscenze: Jin, Nina, Xiaoyu, Yoshimitsu, Gun Jack, King, Paul, Hwoarang e Law. Non ci sono, purtroppo, personaggi segreti da sbloccare!

    Gameplay e grafica

    Combo spettacolari, da sempre queste sono state il marchio di fabbrica di Tekken; la versione GBA purtroppo ha subito una cura dimagrante non solo in fatto di grafica, con la perdita di una dimensione, ma anche nel sistema di controllo e nella quantità di mosse realizzabili.
    La presenza di soli 4 tasti limita di molto le combinazioni e le mosse eseguibili nel gioco: i tasti A e B sono deputati a calci e pugni, mentre i dorsali sono stati destinati alla realizzazione delle prese e del cambio del personaggio nella modalità a 3 combattenti.
    Il risultato è comunque soddisfacente ma la varietà di azioni effettuabili risulta inevitabilmente impoverita; immutata invece la classica differenza tra colpi alti, medi e bassi, ai quali si può rispondere con le altrettante parate e contromosse. Premere il tasto START durante il combattimento è inoltre possibile vedere tutti attacchi disponibili con quel lottatore: alcune mosse sono comuni a tutti (corsa, spostamento di lato, presa) mentre altre sono peculiari del personaggio selezionato.
    Il numero di mosse eseguibili rimane, comunque, molto basso e questo va a discapito della varietà dei combattimenti: longevità e giocabilità risentono fortemente di questo limite, oltre che della penuria di lottatori disponibili.
    Graficamente il gioco è abbastanza valido, potendo vantare un buon livello di dettaglio generale; gli sprites dei combattenti ricordano gli originali per Playstation e le loro movenze, peccato che le frequenti zoomate ne evidenzino l'eccessiva “pixellosità”. Anche le arene di gioco sono la fedele riproduzione di quelle ammirate sui titoli usciti per la scatoletta Sony, anche se i colori appaiono a volte troppo tenui, con alcuni accostamenti cromatici discutibili.
    La grandezza degli sprites dei lottatori è rimarchevole, così come il buon dettaglio con cui sono stati realizzati, mentre il sonoro appare decisamente anonimo!
    Da rimarcare, infine, la possibilità di affrontare un avversario umano attraverso l'utilizzo di 2 GBA linkati, anche se sono necessarie due cartucce per poter giocare.
    Un buon prodotto, quindi, anche se la palma di miglior picchiaduro per GBA resta saldamente in mano all'eccellente Street Fighter 3 Alpha!

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