Tekken Mobile Recensione: Il picchiaduro di Bandai-Namco arriva su smartphone

Approda su iOS e Android Tekken Mobile, versione per smartphone e tablet della celebre serie di picchiaduro a marchio Bandai-Namco.

Tekken Mobile Recensione: Il picchiaduro di Bandai-Namco arriva su smartphone
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  • Non importa in quale ring combatta: un campione è sempre un campione. Non importa a quale torneo partecipi: un vincitore rimane sempre un vincitore. Non importa in quale trono sieda: un re resta sempre un re. È ciò che deve aver pensato anche Bandai-Namco quando ha deciso di trasporre la sua celeberrima serie di picchiaduro su iOS ed Android: Tekken Mobile intende infatti conquistare la corona di miglior fighting game anche su smartphone e tablet, tramite un'applicazione free to play che cerca - nei limiti del possibile - di riprodurre in versione ridotta (e semplificata) la stessa spettacolarità che contraddistingue gli incontri delle edizioni casalinghe. Con un'intelligente soluzione ludica che rielabora per controlli touch il combat system della saga, Tekken Mobile ha saputo rivelarsi una piacevole sorpresa ed un passatempo ottimamente confezionato. Ora anche gli schermi dei cellulari sono pronti, quindi, ad assaggiare i nostri pugni di ferro.

    The King of the Iron Touch Tournament

    Data l'impossibilità di proporre la stessa complessità del gameplay originale, Tekken Mobile si "accontenta" di imitarne la frenesia: di primo acchito le battaglie, infatti, sembrano davvero una rivisitazione in scala ridotta di quelle viste su console, merito soprattutto di una componente visiva di grandissimo impatto. Il sistema di combattimento è stato dunque adattato al meglio delle possibilità offerte dagli smartphone, tramite l'adeguato sfruttamento del touchscreen. Dimenticatevi - com'è ovvio - combinazioni di colpi da concatenare con millimetrica precisione: tutto ciò che dovrete fare per attaccare sarà premere ripetutamente con le dita la parte destra dello schermo, così da inanellare in automatico una sequenza di attacchi alti e bassi. Per pararli, di contro, vi basterà tenere premuto il margine sinistro dello schermo, sul quale è possibile anche controllare i movimenti (solo avanti ed indietro, in assenza di passaggi laterali) del personaggio impersonato. Si tratta chiaramente di una giocabilità molto elementare, eppure possiede l'intelligenza di non voler a tutti i costi compiere il passo più lungo della gamba, preferendo la fluida immediatezza all'inutile tentativo di scimmiottare il combat system dei "fratelli maggiori". In tal modo, Tekken Mobile si lascia giocare senza troppo impegno anche sui pannelli meno ampi, dimostrandosi in grado di imbastire una notevole dose di spettacolarizzazione (tra rallentamenti "scenografici", pugni ad effetto e scintille ad enfatizzare la portata degli assalti) anche in duelli scevri di futili tecnicismi. Non crediate però che non occorra, specialmente ai gradi di difficoltà più elevati, un pizzico di strategia.
    In basso a destra sullo schermo, infatti, compariranno le cosiddette carte Waza, il cui numero varia in base al livello di rarità del lottatore (da 1 a 5 stelle) e che ci permetteranno, se premute con adeguato tempismo, di mettere a segno attacchi speciali, in grado ora di abbattere la guardia del nemico, ora di scagliarlo in aria, ora di assestare un cazzotto poderoso. Maggiore sarà l'esperienza del guerriero, più carte Waza appariranno a schermo, dandoci l'opportunità di attivare un gran numero di combo consecutive. Prima di ogni match, d'altronde, potremo selezionare l'ordine con cui queste "abilità" si mostreranno sul display, così da personalizzare più approfonditamente il nostro stile di lotta.

    Ma gli aspetti "tattici" del gameplay non finiscono qui: ogni lottatore è infatti legato ad uno dei quattro elementi, a loro volta connessi da differenti rapporti di forza e debolezza. Prima di scegliere quale sfidante mandare in campo, insomma, sarà interessante valutare se il suo "segno" è in una posizione di vantaggio o meno rispetto a quello dell'avversario: mentre ai gradi di sfida meno elevati questo è un fattore tranquillamente trascurabile, alle difficoltà più alte si tratta, invece, di un parametro abbastanza importante, poiché modifica in modo significativo la percentuale di danni inflitti e subiti dopo ciascun colpo. È evidente, quindi, che maggiore sarà la varietà di combattenti nel nostro roster e più ampie diverranno le probabilità di vincere i duelli contro i vari sfidanti. All'inizio dell'avventura, nel team potremo utilizzare solo Nina e Kazuya, mentre tutti gli altri guerrieri andranno sbloccati nel corso dello Story Mode: la modalità in questione - che presenta un corredo narrativo a malapena abbozzato - non è altro che una sequenza di scontri ad oltranza e si suddivide in tre atti, composti a loro volta da cinque capitoli. All'interno degli episodi non dovremo far altro che muoverci lungo una mappa formata da varie caselle, sulle quali ci attendono diversi scontri da affrontare prima di giungere al boss finale, seguendo insomma una formula ormai tipica del mercato mobile e ripresa da tante produzioni similari (è il caso, ad esempio, di Dragon Ball Z: Dokkan Battle).
    Nella fase preparatoria antecedente agli incontri, in ogni caso, sarà nostra premura scegliere un trio di personaggi da inserire nel party, e lasciare in panchina gli altri: benché le battaglie si svolgano sempre 1vs1, in caso di sconfitta o di eccessivi danni subiti potremo - nel match successivo - chiamare sul terreno un compagno sostitutivo. I nostri punti salute, purtroppo, non si rigenereranno dopo un periodo di riposo, e sarà insomma indispensabile alternare il più possibile i vari eroi per guadagnare ricompense sufficienti a comprare delle capsule curative.

    In caso di K.O, inoltre, il guerriero caduto non sarà più utilizzabile per circa una quindicina di minuti, a patto di non voler consumare un apposito kit per la rianimazione. A fianco dello Story Mode trova spazio la modalità Dojo, un'arena multiplayer in cui impostare la propria squadra e sfidare quelle degli altri giocatori in battaglie dove occorre vincere almeno due round su tre. Ci toccherà anche posizionare un team in difesa, per impedire che gli utenti riescano a prendere possesso del nostro dojo virtuale. Così facendo scaleremo il rank delle classifiche leaderboard, aumentando di grado ed ottenendo premi sempre più succulenti. Vera fonte di materiali preziosi sono poi i classici "eventi a tempo", durante i quali cimentarsi in partite decisamente più complesse di quelle standard contro boss dotati di un quantitativo spropositato di punti vita. Riuscire a vincere qualche forziere più raro è fondamentale per sbloccare i personaggi del roster, i quali andranno riscattati a suon di "frammenti" ottenuti nel corso della progressione. Sempre che non preferiate pagarli con moneta sonante.

    Il costo di un pugno di ferro

    Tekken Mobile è un'applicazione gratuita che può essere approcciata senza spendere un soldo. Ciò non toglie che, giunti ad un preciso scoglio, il modello freemium inizi ad incalzare palesemente. Se è vero che lo Story Mode a livello "facile" è completabile con leggerezza, ai gradi più elevati gli ostacoli cominciano a richiedere un bel po' di grinding, sia per quanto concerne i kit medici sia le risorse utili a far salire di livello i personaggi, dei quali potremo personalizzare l'aspetto estetico ed i talenti in dotazione.

    La vera "valuta" di Tekken Mobile è però il tempo: con la dovuta pazienza l'energia si risana, i lottatori perduti tornano disponibili ed i bonus giornalieri aiutano a rimpinguare le scorte di materiali. Questo però rappresenta anche il suo limite più evidente, che spesso mina inevitabilmente la nostra pazienza: vi basti pensare che persino per aprire alcuni scrigni dopo una vittoria nel dojo dovremo attendere la fine di un lungo countdown, obbligandoci pertanto a ripetere ad oltranza alcuni, ridondanti scontri pur di racimolare materie prime. È un difetto connaturato in molti titoli similari, con cui alle volte occorre scendere a patti pur di godersi un'esperienza discretamente longeva e divertente. Ma al di là della scorrevolezza del battle system, il più grande appeal di Tekken Mobile è incarnato dal suo reparto audiovisivo: i modelli poligonali sono realizzati magnificamente, così come le arene e l'effettistica che accompagna i duelli. Solo qualche piccolo, saltuario calo di fluidità di tanto in tanto rischia di rendere meno leggibile la finestra di vulnerabilità ed i moveset dei nemici, mettendoci talvolta alla berlina dei loro pugni.

    Tekken Mobile Tekken MobileVersione Analizzata Android GamesTekken in versione mobile non è una trasposizione fedele della saga Bandai-Namco, ma una conversione che si adatta adeguatamente ai meccanismi del gaming su smartphone: i controlli touch sono responsivi al punto giusto, e - pur nella totale semplificazione del combat system - inscenano scontri visivamente molto appariscenti. Bilanciando profondità ludico-tattica e fanservice (sebbene al momento manchino nel roster alcuni volti iconici), Tekken Mobile è un gioco coinvolgente e longevo, che purtroppo finisce col cedere il passo - come tanti altri congeneri - ad un modello freemium a lungo andare piuttosto invasivo. Nel complesso, resta un prodotto che emerge nel settore handheld per un gameplay ben contestualizzato con la piattaforma di riferimento ed una resa grafica di altissimo livello, capace di esaltare - anche sul piccolo schermo dei cellulari - l'adrenalina delle battaglie a cui la serie Tekken ci ha da sempre abituato.

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