Il terzo capitolo della saga Terminator arriva anche su Xbox: ennesimo tie-in sfruttato male o il recente Riddick ci deve far ben sperare? Appena inserito il DVD un bel filmato introduttivo in pieno stile “Terminator” ci introduce al gioco, fortunatamente i filmati e gli effetti sonori sono di ottima qualità fornendo al giocatore una buona immedesimazione. Prendendo spunto da Halo i programmatori hanno pensato di sfruttare la prima missione per fare un breve tutorial sul gioco. Si potrà quindi prendere dimestichezza con i comandi del nostro pad e impostare tutti i parametri sulla sensibilita’ dei controlli del gioco. Una volta completato questo breve tutorial siamo pronti per iniziare la nostra avventura! Il gioco si svolge parallelamente al terzo episodio del celebre film: il T850 è stato appena riprogrammato e deve raggiungere al piu’ presto la postazione per compiere il salto temporale e poter così salvare John Connor. Sotto questo punto di vista la licenza ufficiale è stata sfruttata perfettamente e i fan del film apprezzeranno sicuramente anche il doppiaggio dei personaggi, fedele trasposizione dalla pellicola cinematografica. Anche i filmati di intermezzo seguono la trama del film e sono presenti anche alcune scene prese direttamente dal film. I filmati in computer grafica, invece, sono di media qualità.
A che gioco giochiamo?
Terminator 3: The Redemption è uno shooter in terza persona; appena cominciamo il gioco non sarà difficile abituarsi ai pochi, ma efficaci, comandi a disposizione. Con i grilletti il nostro T850 sparera’ ai nemici, con il tasto Y possiamo interagire con gli oggetti che ci circondano mentre con i tasti A e X abbiamo la possibilità di usare le mani per far valere le nostre ragioni. Abbiamo detto grilletti, al plurale, volontariamente, perchè durante le missioni possiamo raccogliere una seconda arma in modo da sfruttare una maggiore potenza di fuoco. Se i nemici si avvicinano troppo possiamo difenderci direttamente con le mani, con i tasti A e X si possono eseguire combo devastanti e con buone animazioni. Ad esempio, schiacciando per tre volte il tasto X, il nostro personaggio stordira’ il nemico per finirlo con dei colpi di fucile ben assestati. Ma il nostro T850 non ha solo armi e mani a disposizione: premendo il tasto B, infatti, si attiva il radar visivo e, per pochi secondi, i nostri attacchi saranno ancora piu’ efficaci. In Terminator 3 non si cammina solamente, spesso saliremo sul retro di una jeep per colpire ciò che ci circonda con una bella mitragliatrice. In questi momenti il gioco sale notevolmente di ritmo ed intensità rispetto alle piu’ tranquille e lente fasi a piedi. Durante le fasi sulla jeep sarà possibile rubare anche i mezzi dei nemici che ci stanno attaccando semplicemente premendo il tasto Y. Ogni veicolo, infatti, ha una barra di energia e, se non saltiamo su un altro mezzo prima che questa arrivi a zero, ci troveremo coinvolti in un’esplosione non molto salutare per il nostro T850. Inoltre alcuni mezzi hanno una potenza di fuoco maggiore, e l’utilizzo di un veicolo, al posto di un altro, può aiutarci a completare più velocemente la missione. Nelle fasi a piedi invece ci saranno di notevole aiuto le mitragliatrici, molto divertenti da usare e dalla potenza notevole. Da segnalare che i nemici, durante l’utilizzo della mitragliatrice, cercheranno di attaccarci alle spalle e il nostro T850, alla pressione del tasto A, si libererà di loro con alcune animazioni davvero carine ed esprimendo commenti in pieno stile Schwarzenegger. Al termine del primo capitolo riusciremo a fare il salto temporale e il gioco, da quel punto in poi, si svolgera’ ai giorni nostri. Purtroppo questo cambio di ambientazione non aumenta il divertimento, anzi, le sezioni a piedi scompaiono e il gioco si svolge solamente a bordo di vari mezzi di trasporto fra inseguimenti e lotte contro il tempo. Questa monotonia, alla lunga, rischia di stancare il giocatore e, soprattutto, non spingerà di certo a rigiocare da capo il titolo una volta terminato. Dobbiamo anche segnalare una certa difficoltà del gioco: all’interno di una missione, infatti, non ci sono checkpoint e gli errori si pagano cari. Se veniamo uccisi saremo costretti a ricominciare da capo la missione, la frustrazione dopo quattro o cinque tentativi falliti è inevitabile. C’è da dire che la scelta di non inserire checkpoint puo’ essere in parte giustificata dal fatto che le missioni sono relativamente brevi, il team di sviluppo ha forse pensato che i checkpoint avrebbero portato a una troppa facilità del gioco. Il risultato, però, non è dei più felici, specialmente nelle missioni in cui si deve inseguire un’altra auto cercando percorsi alternativi. Ci si trova a dover ripetere più volte la missione alla ricerca di scorciatoie non viste al primo tentativo.
Memoria.. memoria... memoria...
Procedendo nel gioco raccoglieremo preziosi “terabyte” che ci permetteranno di migliorare e di upgradare il nostro personaggio. Grazie a questa memoria, infatti, il T850 potra’ potenziare alcuni parametri fondamentali. Accumulare i terabyte è semplicissimo: all’inizio di ogni missione ci vengono dati degli obiettivi da raggiungere con dei limiti di tempo. Minore è il tempo che impiegheremo a terminare la missione e maggiore sarà il numero di terabyte che accumuleremo. Niente di nuovo insomma, una tecnica di bonus e potenziamenti gia vista in molti altri casi, ma che comunque rende sempre buono lo stimolo per il giocatore a proseguire nel gioco. I quattro parametri sono la ricarica dell’energia, la durata del visore (di cui abbiamo parlato precedentemente), i danni del visore (piu’ sviluppato sara’ questo parametro e maggiore sara’ il danno che infliggeremo ai nemici durante l’utilizzo del radar) e, infine l’energia del visore (parametro che influenza la velocità del visore stesso).
Graficamente parlando...
Il titolo Atari presenta, nella prima parte del gioco, un buon comparto grafico; le ambientazioni sono molto ben caratterizzate pur non presentando una tecnica impressionante. Non ci sono particolari rallentamenti neanche nelle fasi piu’ concitate del gioco dove le esplosioni si susseguono velocemente, l’interazione con l’ambiente si limita al poter usare i cartelli stradali come arma...forse si poteva fare qualcosa in piu’ sotto questo punto. Il risultato, pur di buona fattura, è un pochino “freddo” visto che ci si muove in un ambiente troppo rigido. Nonostante ciò l’ambientazione copre questi limiti tecnici ed il risultato è che sembra proprio di trovarsi nel classico ambiente fantascientifico tipico di Terminator e di certo questo farà felici i fan della saga. I modelli dei personaggi, pur non facendo gridare al miracolo, sono di buona qualità e svolgono discretamente il loro lavoro. Dopo il balzo temporale invece, la grafica è molto più “piatta”, la mancanza di un bella ambientazione come nei primi livelli si fa sentire e, insieme al gameplay, anche il comparto grafico scende di tono.
Conclusioni
Che dire di questo Terminator 3, sicuramente i fan della saga troveranno nel gioco molti spunti interessanti come gli spezzoni del film negli intermezzi, alcune fan art sbloccabili e le voci dei doppiatori originali. Chi invece non ama molto il film e decide di acquistare il gioco solamente per il suo gameplay sappia che si troverà di fronte a un gioco che dà il meglio di sè all’inizio ma che, con il passare del tempo, rischia di diventare piuttosto monotono e frustrante. Sicuramente una volta finito non sarete molto tentati dal rigiocarlo. Il prezzo di 29.9€ però è da tenere in considerazione, anche perchè il gioco presenta alcuni spunti interessanti e divertenti da giocare. Il doppiaggio è molto ben fatto e i pochi filmati in lingua originale hanno i sottotitoli. Di certo si poteva fare di più, ma questo è un discorso che, Riddick a parte, vale per quasi tutti i titoli sviluppati sotto licenza di film famosi. Peccato, un’altra licenza non sfruttata al pieno delle sue potenzialità.
Recensione Terminator 3: The Redemption
Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Terminator 3: The Redemption - 471
Ciak.... si gira
Il terzo capitolo della saga
Terminator arriva anche su Xbox: ennesimo tie-in sfruttato male o il recente
Riddick ci deve far ben sperare? Appena inserito il DVD un bel filmato
introduttivo in pieno stile “Terminator” ci introduce al gioco, fortunatamente i
filmati e gli effetti sonori sono di ottima qualità fornendo al giocatore una
buona immedesimazione. Prendendo spunto da Halo i programmatori hanno pensato di
sfruttare la prima missione per fare un breve tutorial sul gioco. Si potrà
quindi prendere dimestichezza con i comandi del nostro pad e impostare tutti i
parametri sulla sensibilita’ dei controlli del gioco. Una volta completato
questo breve tutorial siamo pronti per iniziare la nostra avventura! Il gioco si
svolge parallelamente al terzo episodio del celebre film: il T850 è stato appena
riprogrammato e deve raggiungere al piu’ presto la postazione per compiere il
salto temporale e poter così salvare John Connor. Sotto questo punto di vista la
licenza ufficiale è stata sfruttata perfettamente e i fan del film apprezzeranno
sicuramente anche il doppiaggio dei personaggi, fedele trasposizione dalla
pellicola cinematografica. Anche i filmati di intermezzo seguono la trama del
film e sono presenti anche alcune scene prese direttamente dal film. I filmati
in computer grafica, invece, sono di media qualità.
A
Terminator 3: Theche gioco giochiamo?
Redemption è uno shooter in terza persona; appena cominciamo il gioco non sarà
difficile abituarsi ai pochi, ma efficaci, comandi a disposizione. Con i
grilletti il nostro T850 sparera’ ai nemici, con il tasto Y possiamo interagire
con gli oggetti che ci circondano mentre con i tasti A e X abbiamo la
possibilità di usare le mani per far valere le nostre ragioni. Abbiamo detto
grilletti, al plurale, volontariamente, perchè durante le missioni possiamo
raccogliere una seconda arma in modo da sfruttare una maggiore potenza di fuoco.
Se i nemici si avvicinano troppo possiamo difenderci direttamente con le mani,
con i tasti A e X si possono eseguire combo devastanti e con buone animazioni.
Ad esempio, schiacciando per tre volte il tasto X, il nostro personaggio
stordira’ il nemico per finirlo con dei colpi di fucile ben assestati. Ma il
nostro T850 non ha solo armi e mani a disposizione: premendo il tasto B,
infatti, si attiva il radar visivo e, per pochi secondi, i nostri attacchi
saranno ancora piu’ efficaci. In Terminator 3 non si cammina solamente, spesso
saliremo sul retro di una jeep per colpire ciò che ci circonda con una bella
mitragliatrice. In questi momenti il gioco sale notevolmente di ritmo ed
intensità rispetto alle piu’ tranquille e lente fasi a piedi. Durante le fasi
sulla jeep sarà possibile rubare anche i mezzi dei nemici che ci stanno
attaccando semplicemente premendo il tasto Y. Ogni veicolo, infatti, ha una
barra di energia e, se non saltiamo su un altro mezzo prima che questa arrivi a
zero, ci troveremo coinvolti in un’esplosione non molto salutare per il nostro
T850. Inoltre alcuni mezzi hanno una potenza di fuoco maggiore, e l’utilizzo di
un veicolo, al posto di un altro, può aiutarci a completare più velocemente la
missione. Nelle fasi a piedi invece ci saranno di notevole aiuto le
mitragliatrici, molto divertenti da usare e dalla potenza notevole. Da segnalare
che i nemici, durante l’utilizzo della mitragliatrice, cercheranno di attaccarci
alle spalle e il nostro T850, alla pressione del tasto A, si libererà di loro
con alcune animazioni davvero carine ed esprimendo commenti in pieno stile
Schwarzenegger. Al termine del primo capitolo riusciremo a fare il salto
temporale e il gioco, da quel punto in poi, si svolgera’ ai giorni nostri.
Purtroppo questo cambio di ambientazione non aumenta il divertimento, anzi, le
sezioni a piedi scompaiono e il gioco si svolge solamente a bordo di vari mezzi
di trasporto fra inseguimenti e lotte contro il tempo. Questa monotonia, alla
lunga, rischia di stancare il giocatore e, soprattutto, non spingerà di certo a
rigiocare da capo il titolo una volta terminato. Dobbiamo anche segnalare una
certa difficoltà del gioco: all’interno di una missione, infatti, non ci sono
checkpoint e gli errori si pagano cari. Se veniamo uccisi saremo costretti a
ricominciare da capo la missione, la frustrazione dopo quattro o cinque
tentativi falliti è inevitabile. C’è da dire che la scelta di non inserire
checkpoint puo’ essere in parte giustificata dal fatto che le missioni sono
relativamente brevi, il team di sviluppo ha forse pensato che i checkpoint
avrebbero portato a una troppa facilità del gioco. Il risultato, però, non è dei
più felici, specialmente nelle missioni in cui si deve inseguire un’altra auto
cercando percorsi alternativi. Ci si trova a dover ripetere più volte la
missione alla ricerca di scorciatoie non viste al primo tentativo.
Memoria.. memoria... memoria...
Procedendo nel gioco raccoglieremo preziosi “terabyte” che ci
permetteranno di migliorare e di upgradare il nostro personaggio. Grazie a
questa memoria, infatti, il T850 potra’ potenziare alcuni parametri
fondamentali. Accumulare i terabyte è semplicissimo: all’inizio di ogni missione
ci vengono dati degli obiettivi da raggiungere con dei limiti di tempo. Minore è
il tempo che impiegheremo a terminare la missione e maggiore sarà il numero di
terabyte che accumuleremo. Niente di nuovo insomma, una tecnica di bonus e
potenziamenti gia vista in molti altri casi, ma che comunque rende sempre buono
lo stimolo per il giocatore a proseguire nel gioco. I quattro parametri sono la
ricarica dell’energia, la durata del visore (di cui abbiamo parlato
precedentemente), i danni del visore (piu’ sviluppato sara’ questo parametro e
maggiore sara’ il danno che infliggeremo ai nemici durante l’utilizzo del radar)
e, infine l’energia del visore (parametro che influenza la velocità del visore
stesso).
Graficamente
Il titolo Atari presenta, nella prima parte del gioco, un buonparlando...
comparto grafico; le ambientazioni sono molto ben caratterizzate pur non
presentando una tecnica impressionante. Non ci sono particolari rallentamenti
neanche nelle fasi piu’ concitate del gioco dove le esplosioni si susseguono
velocemente, l’interazione con l’ambiente si limita al poter usare i cartelli
stradali come arma...forse si poteva fare qualcosa in piu’ sotto questo punto.
Il risultato, pur di buona fattura, è un pochino “freddo” visto che ci si muove
in un ambiente troppo rigido. Nonostante ciò l’ambientazione copre questi limiti
tecnici ed il risultato è che sembra proprio di trovarsi nel classico ambiente
fantascientifico tipico di Terminator e di certo questo farà felici i fan della
saga. I modelli dei personaggi, pur non facendo gridare al miracolo, sono di
buona qualità e svolgono discretamente il loro lavoro. Dopo il balzo temporale
invece, la grafica è molto più “piatta”, la mancanza di un bella ambientazione
come nei primi livelli si fa sentire e, insieme al gameplay, anche il comparto
grafico scende di tono.
Conclusioni
Che dire di questo Terminator 3, sicuramente i fan
della saga troveranno nel gioco molti spunti interessanti come gli spezzoni del
film negli intermezzi, alcune fan art sbloccabili e le voci dei doppiatori
originali. Chi invece non ama molto il film e decide di acquistare il gioco
solamente per il suo gameplay sappia che si troverà di fronte a un gioco che dà
il meglio di sè all’inizio ma che, con il passare del tempo, rischia di
diventare piuttosto monotono e frustrante. Sicuramente una volta finito non
sarete molto tentati dal rigiocarlo. Il prezzo di 29.9€ però è da tenere in
considerazione, anche perchè il gioco presenta alcuni spunti interessanti e
divertenti da giocare. Il doppiaggio è molto ben fatto e i pochi filmati in
lingua originale hanno i sottotitoli. Di certo si poteva fare di più, ma questo
è un discorso che, Riddick a parte, vale per quasi tutti i titoli sviluppati
sotto licenza di film famosi. Peccato, un’altra licenza non sfruttata al pieno
delle sue potenzialità.
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