The Artful Escape Recensione: uno show spettacolare su Xbox Game Pass

Una piccola gemma Indie si unisce al catalogo Xbox Game Pass, per un viaggio psichedelico che racconta un epico percorso di formazione a ritmo di rock.

The Artful Escape
Recensione: Multi
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Disponibile per
  • Pc
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • Xbox Series X
  • Annapurna Interactive torna a mettere a segno un colpo da maestro. Dalla collaborazione con il team indipendente di Beethoven & Dinosaur, arriva su PC, Xbox One e Xbox Series X|S il riuscitissimo The Artful Escape of Francis Vendetti. Un'avventura psichedelica che con le sue vibranti tonalità ci aveva incuriosito sin dal primo reveal e che ora si unisce al Day One al catalogo Xbox Game Pass. A partire da giovedì 9 settembre, l'utenza Microsoft potrà imbracciare la chitarra elettrica e partire alla volta dei più assurdi angoli dell'universo, tra suggestioni artistiche che faranno la gioia degli amanti del rock.

    Il nostro viaggio siderale si è svolto in sella ad una Xbox Series X, che ha risposto perfettamente alla nostra sete di virtuosismi sonori. Richiusa (per ora) la chitarra nella custodia, ecco perché vi consigliamo di lasciarvi trasportare nello Stupefacosmo da Francis Vendetti.

    Una storia rock

    L'adolescente Francis Vendetti è conosciuto dai suoi concittadini principalmente come il nipote del grande Johnson Vendetti, vera e propria leggenda della musica folk.

    Per celebrare l'anniversario della pubblicazione di "Pines", album più celebre del maestro, il paese sta organizzando un festival commemorativo, che vede migliaia di appassionati dirigersi verso la località montana. Ulteriore motivo di fermento è però anche l'imminente debutto di Francis Vendetti, nipote del musicista e chitarrista prodigio che si esibirà per la prima volta proprio durante la fiera musicale. Un'occasione imperdibile per i fan e per la cittadina, che sperano di poter trovare nel ragazzo la medesima vocazione del talentuoso zio.

    I panni di musicista folk impegnato non sembrano però stare troppo comodi al giovane Francis, innamorato della musica, ma anche appassionato di fantascienza di serie B. A sua (quasi) insaputa, il ragazzo è nel bel mezzo di una crisi artistica e identitaria, attanagliato dalla paura di deludere chi lo circonda, ma anche desideroso di cercare liberamente la sua vocazione musicale. E quale modo migliore per trovare se stessi se non partire alla volta di un epico viaggio intergalattico a bordo di un'assurda astronave palcoscenico?

    Nel cuore della notte, le più folli fantasie sci-fi del chitarrista si presentano direttamente alla porta di casa, convincendolo ad affrontare un'avventura senza precedenti come artista di apertura di Lightman, uno degli artisti più celebri dell'intero Stupefacosmo. Eccentrico e talentuoso, il musicista ha infatti deciso di partire per un nuovo tour siderale, e vuole portare con sé il giovane Francis Vendetti.

    La prospettiva di un viaggio interstellare in compagnia di una leggenda del rock siderale, unito alla solenne promessa di essere ricondotto a casa in tempo per il festival, è tutto ciò di cui il nostro protagonista ha bisogno per lasciarsi convincere. Prende dunque così il via la "fuga artistica" che dà il titolo alla produzione Beethoven & Dinosaurs, per un'avventura che è anche e soprattutto un percorso di crescita e ricerca interiore, che porterà Francis a comprendere che tipo di artista desidera realmente essere: è davvero il folk à la Bob Dylan il suo destino, o forse ci troviamo piuttosto di fronte a un David Bowie che ancora non ha assecondato il richiamo del glam rock?

    Uno spettacolo di luci e colori su Xbox Game Pass

    Da queste premesse, prende vita uno straordinario show interattivo, in cui il giocatore si ritrova costantemente esposto ad un caleidoscopio di suoni, colori e vibrazioni. Le ambientazioni aliene evocate da The Artful Escape of Francis Vendetti sono a dir poco imponenti, animate da una straordinaria ispirazione e, soprattutto, incredibilmente vive.

    Le specie aliene che popolano lo Stupefacosmo sembrano uscite dalle migliori penne della grande fantascienza, col risultato che nella loro surreale essenza o anatomia riescono a risultare perfettamente credibili, mai grottesche o ridicole. Tra immensi deserti in grado di rivaleggiare con gli scorci di Dune, panorami innevati e lussureggianti giungle, la potenza visiva dell'Indie di Annapurna è incontestabile. Ammalianti, gli scenari del titolo catturano il giocatore, che ne è sedotto mentre è chiamato ad attraversarli a ritmo di musica. Ogni livello, ci vedrà infatti imbracciare costantemente la nostra fidata chitarra, le cui note si fondono alla perfezione con i suoni prodotti dall'ambiente naturale di ciascun pianeta visitato. L'incedere musicale di Francis genera nel mondo circostante una rinnovata vitalità, tra creature animali che si cimentano in danze sinuose, fiori che sbocciano a ritmo di musica o fonti di luce che si illuminano al nostro passaggio.

    Tra astronavi che paiono pronte ad uscire dallo schermo e una fauna aliena ispiratissima, The Artful Escape non mette da parte la narrazione, proponendo una scrittura di ottimo livello. Con un buon doppiaggio inglese, e una localizzazione in italiano che incappa in giusto un paio di trascurabili inciampi, l'opera mette in scena con semplicità - ma mai con banalità - il percorso di crescita di Francis Vendetti. Progressivamente, il giovane acquisisce consapevolezza di sé e del proprio gusto musicale, forgiando un proprio stile unico e trasformandosi in un vero e proprio animale da palcoscenico.

    Con lui, anche il giocatore entra a far parte di un mondo in cui l'esprimere se stessi è l'unica cosa che conta, anche se un intero pianeta di critici e ideatori di mode cercherà di convincerci del contrario. Un'espressione individuale che trova manifestazione anche nel graditissimo editor del look del personaggio e in deliziosi frangenti narrativi, uno tra tutti un esilarante late show durante il quale Francis racconterà la propria genesi galattica. Siamo stati capitani di un epico equipaggio spaziale votato all'heavy metal? Veniamo da un pianeta il cui asse si muove secondo i dettami matematici stabiliti dal ripieno di un dolciume? Siamo irrazionali, sognatori, arroganti o entusiasti? Nello Stupefacosmo tutto è possibile, e ogni nostra fantasia troverà la via giusta per consolidare la personalità del chitarrista ancora adolescente.

    Come se la cava il ragazzo?

    Con il focus dell'esperienza che è indubbiamente rappresentato dalla costante edificazione di uno spettacolo audiovisivo esplosivo, supportato dalla già citata qualità della scrittura, The Artful Escape non dimentica di schierare in campo anche una adeguata dose di gameplay. Sul piano strettamente videoludico, l'opera si configura come un rhythm game con elementi platform piuttosto basilari.

    L'incedere di Francis tra i corpi celesti si affida soprattutto alla spettacolarità e all'armonia che si genera tra musica e scenario, e per questa ragione il team di sviluppo non ha inserito - opportunamente, a nostro avviso - fasi platform articolate che avrebbero rischiato di spezzarne il ritmo. Semplici salti in rapida successione, schitarrate a mezz'aria e scivolate a velocità supersonica sono gli unici elementi che contraddistinguono una componente platform non certo prevaricante.

    Molto più presente è invece l'anima da rhythm game, che vede il giocatore eseguire brevi sequenze musicali sfruttando cinque tasti del controller. Un sistema di controllo semplice, ma che in alcune fasi, soprattutto le ultime boss fight, riesce anche a proporre un certo grado di sfida. Su questo fronte, bisogna però ammetterlo, gli autori di Beethoven & Dinosaurs avrebbero potuto proporre soluzioni più diversificate o articolate, per offrire a The Artful Escape un maggiore spessore ludico. Una critica che tuttavia sfuma nel riconoscere come durante l'intera avventura, che si protrae per circa quattro ore, non sia mai subentrata alcuna sensazione di noia.

    Grande merito va infine attribuito alla capacità della software house di popolare l'intera campagna di un incredibile numero di rimandi a grandi leggende musicali. Sempre ben studiati e mai troppo appariscenti, i richiami a Bob Dylan, i Led Zeppelin, i Pink Floyd o i Guns N' Roses sono costanti chicche che allietano il viaggio in compagnia di Francis. Tra momenti comici ben congegnati e riflessioni sull'importanza di forgiare il proprio sentiero, insomma, l'avventura del giovane Vendetti è assolutamente riuscita.

    The Artful Escape The Artful EscapeVersione Analizzata Xbox Series XImperdibile per gli abbonati Xbox Game Pass, e assolutamente consigliato per tutti gli altri, The Artful Escape of Francis Vendetti racconta con ironia e intelligenza il percorso di crescita artistica e interiore di un talentuoso musicista adolescente. Attraverso i corpi celesti dello Stupefacosmo, il protagonista e il giocatore imparano insieme a seguire solamente il ritmo della propria chitarra elettrica, tra panorami straordinariamente ispirati. Anche a fronte di un comparto ludico che non rappresenta il fulcro dell'opera, l'unico rammarico resta un'anima rhythm game che avrebbe potuto osare di più. Ma davanti alla potenza dell'esperienza proposta, la consideriamo una lieve osservazione che ci auguriamo possa trovare ascolto in un auspicabile secondo viaggio nello Stupefacosmo.

    8.5

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