Recensione The Club

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Recensione The Club
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Introduzione

    Bizarre Creations ha già dimostrato, nella corrente generazione, di avere idee e soprattutto le capacità di realizzarle. I ragazzi di Liverpool, in poco più di due anni, si sono fatti apprezzare dai possessori della bianca console Microsoft, per ben due episodi della serie Project Gotham Racing, Boom Boom Rocket e Geometry Wars: Retro Evolved, questi ultimi due distribuiti via Xbox Live! Marketplace.

    Nel 2007 il rapporto che li legava in maniera esclusiva con la casa di Redmond si è interrotto, evento che ha portato la software house a realizzare Geometry Wars: Galaxies per i formati Nintendo e a progettare The Club in collaborazione con SEGA per Xbox 360, PS3 e presto per PC. Questa trasformazione è culminata, nel settembre dello stesso anno, con la definitiva acquisizione da parte di Activision, che ha sancito in maniera definitiva il passaggio "multipiattaforma" della società.

    La fama dei programmatori inglesi va ricercata nella loro abilità a realizzare giochi immediati, frenetici e divertenti e nel ricercare sempre uno stile unico ed originale nelle loro creazioni come sottolineato dalla presenza di kudos per remunerare particolari azioni di gioco. In questa ottica si può dunque affermare che The Club sia la summa di tutte le esperienze passate dei Bizarre, in quanto è una commistione tra le corse forsennate di P.G.R. e i controlli di Geometry Wars, il tutto mascherato da third person shooter.


    Un classico sparatutto

    Nella sua modalità single player The Club rilegge in chiave moderna i classici shoot ‘em up che tanto erano di moda fino agli anni '90. Questo perché a dispetto della sua funzionale e modernissima visuale in terza persona il titolo SEGA riprende in maniera molto fedele le meccaniche di gioco tipiche di quel genere.

    The Club, se giocato da soli (o nella modalità multi giocatore "Partita a punti") è un arcade puro, senza fronzoli. Sia che si debba raggiungere l'altro lato del livello entro un tempo prestabilito o sopravvivere ad un'ondata di avversari, il punteggio conseguito sarà l'unica cosa che conta. Per questo i migliori giocatori impareranno a memoria da dove compariranno gli avversari e quali saranno i loro schemi d'attacco proprio come succedeva in Galaga o R-Type.

    La necessità di concatenare le diverse eliminazioni per ottenere il più alto moltiplicatore punti possibile obbliga oltretutto il giocatore ad essere sempre in movimento alla ricerca del prossimo bersaglio, impartendo al gioco un ritmo veloce e frenetico paragonato proprio dagli stessi programmatori a quello ritrovabile in P.G.R.. Ma è l'anima di uno sparatutto arcade quella che batte forte sotto la superficie. Se nelle modalità Assedio o Resistenza la meccanica di gioco potrebbe ricordare quella di Geometry Wars con le sue aree chiuse e gli avversari che arrivano da ogni lato, in quelle Sprint o Time Attack, con i loro percorsi obbligati da completare nel minor tempo possibile, non si può non notare come il gioco possieda persino una sorta di scrolling, esattamente come succedeva nei migliori esponenti del genere.

    Questo suo essere moderno e retrò, innovativo e allo stesso tempo classico rendono la modalità offline di The Club non adatta a tutti i palati, soprattutto quelli non stimolati dalla caccia all'hi-score e dalla ricerca della partita perfetta. Oltretutto la modalità single player non è esente da difetti, anche se questi possono trovare la loro giustificazione proprio nella natura strettamente arcade ed essenziale del titolo. La premessa della grande e misteriosa organizzazione che crea tornei illegali per intrattenere i propri associati è già di per se un plot piuttosto affascinante e, se ben sviluppato, potrebbe essere ricco di colpi di scena ed interessanti intrecci. Peccato che i ragazzi di Bizarre lo abbiano sfruttato solo per giustificare la presenza di queste location brulicanti di maleintenzionati pronti a farvi la pelle, senza provare a sviluppare una trama che legasse i diversi personaggi selezionabili o che approfondisse il profilo psicologico del cast di protagonisti. Solo i brevi filmati finali di ciascun personaggio provano a delineare nuovi scenari o svelare qualche, insoddisfacente, retroscena. Questo oltretutto rende il selezionare un personaggio piuttosto che un altro una semplicemente scelta estetica o funzionale (in base alle statistiche), mentre avrebbe potuto divenire un ottimo incentivo per rigiocare l'intera modalità offline.

    Un'ulteriore sbavatura potrebbe essere il divario tra un livello di difficoltà ed il successivo. Si passa infatti dai circa 20.000 punti necessari per installarsi al primo posto al livello facile al 1.200.000 richiesti per vincere il torneo di difficoltà superiore, senza contare che oltre al miglioramento della propria capacità di mantenere elevato il moltiplicatore punti dovremo far fronte ad un incremento della resistenza e della precisione degli avversari. Un passaggio più moderato avrebbe potuto rendere entrambi i livelli più godibili, quello facile sarebbe stato una sfida anche dopo qualche sessione di gioco, mentre quello intermedio non avrebbe frustrato coloro che avrebbero voluto tentare il salto di qualità.

    Con qualche accorgimento in più come un maggior numero di livelli o prove da affrontare, oltre che con l'inserimento di una storia appassionante che sfrutti l'ottimo background già creato per giustificare la presenza del Club e dei suoi partecipanti, la modalità in single player potrebbe avere maggiore appeal anche agli occhi di chi non è un amante degli arcade e degli hi-score grazie al divertimento che le meccaniche di gioco frenetiche ed immediate possono offrire.


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    Senza mezzi termini il lavoro svolto da Bizarre/SEGA per rendere The Club un gioco godibile anche online è encomiabile. Nelle diverse prove effettuate non si sono mai riscontrati problemi di lag o crash della stanza ed il gioco è risultato sempre giocabile, veloce e divertente come nelle sessioni offline. Sono a disposizione 8 modalità tra le quali scegliere, 4 in team e 4 in singolo.

    La modalità Partita a Punti è l'unica che riprende le meccaniche e lo stile del gioco in singolo. I partecipanti dovranno completare lo stesso percorso in istanze separate e il vincitore si deciderà tramite il punteggio finale ottenuto. Partita Mortale e Partita Mortale a squadre sono le classiche modalità deathmatch. In Cacciatore Preda il primo giocatore a compiere un uccisione diventa la preda e chi uccide la preda ne prende il posto. Il vincitore sarà colui che riuscirà a resistere nei panni della preda il più a lungo possibile. Nella Caccia alla Volpe a squadre occorre proteggere la propria "volpe" (un giocatore del proprio team scelto a caso prima del round) mentre si tenta di eliminare la volpe avversaria. In Scorta la Volpe a squadre occorre aiutare la volpe a conquistare la base nemica prima che la volpe avversaria occupi la tua. In Assedio a squadre vince ci riuscirà a resistere, durante il proprio turno, il maggior tempo possibile all'interno di un perimetro circoscritto. La squadra in attacco avrà respawn infiniti, mentre quella in difesa una sola vita. Infine in Colpo al Teschio a squadre occorre proteggere i propri teschi mentre si prova a distruggere i teschi della squadra avversaria.

    Queste modalità offrono una discreta varietà di situazioni e sfide da affrontare. Per quanto ben programmata la modalità online stride con la controparte per giocatore singolo in quanto perde tutto quel carattere e carisma che rendono The Club un prodotto con un particolare gusto retrò. Delle otto modalità disponibili sette potrebbero essere trovate in qualsiasi altro shooter disponibile sul mercato, collocando quindi il gioco in un settore di mercato ricchissimo di agguerriti avversari. Perdendo i moltiplicatori, i percorsi a circuito e la precisione nelle uccisioni il gioco perde di personalità e coerenza, come se le componenti fossero state progettate ed ideate separatamente.

    Nonostante tutto questo, partecipare ad una qualsiasi modalità di gioco sarà una gioia per tutti gli amanti del gioco online frustrati dall'host power di GoW o dal lag di Rainbow Six, tanto che una piccola comunità di fan sta crescendo attratta proprio da questo aspetto che permette di mettere in risalto le proprie doti di giocatore limitando al minimo l'ingerenza di fattori esterni. The Club risulta quindi essere un gioco estremamente valido da questo punto di vista e puntando tutto sulla velocità di reazione e sulla precisione del giocatore riesce a conquistare, anche nella modalità multiplayer, una sua personalità ben marcata. Un ulteriore punto di forza del gioco risiede nella possibilità di poter giocare alle modalità multi giocatore tramite il tanto bistrattato split screen, fino ad un massimo di 4 giocatori, o in system link, fino ad un massimo di 8 giocatori. Anche in questo caso la perfezione del codice di Bizarre garantisce un'esperienza di gioco molto valida che non deve cercare compromessi grazie ad un frame rate stabile e una resa grafica sempre piacevole e dettagliata.

    Va comunque detto che il gioco presenta qualche piccolo difetto di bilanciamento delle meccaniche di gioco come la gestione dei danni che risulta essere non sempre "pulita" a causa della differente reazione dei personaggi allo stesso colpo. Potrebbe capitare, infatti, che un avversario riuscirà a sostenere un'intera scarica di colpi alla testa mentre voi morirete al primo headshot con la salute al massimo. Un'ulteriore limitazione potrebbe essere legata al successo che il gioco riscuoterà sul mercato. Trovare avversari nelle modalità meno gettonate potrebbe risultare un'impresa improba, anche se col passare dei giorni la situazione sembra decisamente migliorare.


    Un Club ben pianificato

    Il primo impatto con The Club è molto buono. L'atmosfera cupa e lugubre dei livelli è molto evocativa e in molti particolari come nei colori, o in qualche scorcio ricorda molto l'acclamato Gears of War, col quale condivide il concept designer, John Wallin. Il motore grafico è di una solidità impressionante, non importa quanti avversari giungano sullo schermo o quante esplosioni vengano prodotte, esso continuerà a macinare il gioco senza incertezze di sorta persino nella modalità in split screen a 4 giocatori. I modelli poligonali sono ottimamente animati e caratterizzati, anche se abbastanza stereotipati nel design. Le ambientazioni sono curate e ricche di particolari, anche se i percorsi da seguire risultano piuttosto limitati e lineari. L'unico appunto da fare al lavoro svolto dai designer della Bizarre consiste nella scelta di alcune soluzioni grafiche, nella posizione di alcuni cartelli o nella scelta di qualche colore che, nella concitazione dell'azione, rendono difficoltoso trovare il percorso da seguire o l'avversario da abbattere.

    Il comparto sonoro è di buona fattura, gli effetti sonori sono realistici e potenti (soprattutto sfruttando un impianto 5.1) mentre le musiche accompagnano la frenesia dell'azione in maniera efficace, senza disturbare o annoiare. Una menzione va fatta al lavoro di localizzazione che vede tutti i dialoghi doppiati in un buon italiano. Il fatto che alcune frasi dette dagli avversari a volte siano in lingua italica ed altre in idioma anglosassone risulta essere una bella scelta di design (o un fortunoso errore) in quanto si sposa ottimamente con il fatto che i partecipanti al Club provengono tutti da paesi diversi, aumentando di conseguenza il senso di coinvolgimento nell'ambientazione.

    Il reparto online, come già detto, è tecnicamente eccezionale, non vi è traccia evidente di downgrade grafico, il netcode permette lunghe sessioni prive di lag o crash di sistema e fino a quando si troveranno giocatori online il divertimento sarà garantito, ma anche in questo caso basterà trovare altri tre amici per poter godere di una modalità in split screen (o via lan) ben strutturata e programmata, capace anch'essa di restituire tutta la frenesia garantita dall'ultima fatica Bizarre.

    Il reparto achievement è stato ben strutturato con 50 obiettivi di diversa difficoltà suddivisi tra traguardi raggiungibili online come l'uccisione di 10.001 avversari o collezionare una vittoria in tutte le arene ed altri raggiungibili offline come lo scrivere S.O.S. nei "Vicoli" o il vincere tutti i tornei.


    The Club The ClubVersione Analizzata Xbox 360The Club è un gioco difficilmente classificabile, adatto sia a coloro che sono alla ricerca di un titolo arcade con il quale continuare a sfidare se stessi e i propri record, sia a coloro che cercano un’esperienza multiplayer frenetica e divertente, graziata nel gioco online da un netcode perfetto e offline da una modalità in split screen ben curata. Il problema del gioco è che le due anime del titolo (on e offline) non hanno un amalgama in comune, offrendo due esperienze molto diverse tra loro, ugualmente valide, ma limitate se prese singolarmente. Le modalità in singolo potrebbero annoiare i più a causa della ripetitività delle modalità di gioco e delle ambientazioni e dalla brevità della storia principale, mentre le modalità online non riescono a rivaleggiare in varietà e cura con quelle offerte da altri titoli. Pur con questi difetti The Club centra sicuramente il suo obiettivo principale, quello di essere un gioco immediato e sempre divertente, capace di regalare ore di divertimento a tutti coloro che lo sapranno apprezzare.

    7

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