5
Speciale Videogiochi
I giochi più belli e più brutti di Dragon Ball scelti da voi: ecco quali sono!

High Isle trasporta l'eroe di The Elder Scrolls Online nell'arcipelago di Systres, terra reclamata dai Bretoni dov'è stato istituito un approdo sicuro e luogo di villeggiatura per i nobili - High Isle - e un'isola prigione dalla quale sembra essere impossibile scappare - Amenos. È la prima volta nella serie The Elder Scrolls che questo territorio, di cui comunque si parlava nella lore ufficiale, prende forma. Ciò ha permesso di sperimentare un po' di più rispetto ad altre ambientazioni ed è venuto fuori un interessante connubio tra architetture tardo medievali, sfarzo cavalleresco e natura incontaminata punteggiata da villaggi scolpiti nella roccia.
I temi di High Isle congedano draghi e Daedra e riacchiappano concetti che erano stati trascurati per lungo tempo: gli esiti della Three Banners War, la Guerra dei Tre Stendardi, se vogliamo azzardare una traduzione (ricordiamo che il gioco non è disponibile in italiano, ma esiste una traduzione parziale non ufficiale: cercate Italian Scrolls Online se siete interessati). La guerra rappresentava, agli esordi, il motivo della separazione in fazioni ed era anche la giustificazione per gli eventi in PvP, in particolare la Alliance War. Col tempo il gioco è cambiato: con l'espansione One Tamriel la guerra è stata accantonata, e i confini "nazionali" rimossi.
Che sia stato per il meglio o per il peggio, tale scelta ha creato grosse spaccature nella continuity e ha contribuito a rendere confusa una scrittura che, specialmente perché si tratta di un MMO, dimostra di non riuscire a tenere ben tirati tutti i fili, e forse High Isle è il tentativo di chiudere definitivamente la questione per lasciarsela alle spalle. Dato che la stagione Legacy of the Bretons è appena iniziata, per capire come si concluderanno gli eventi bisognerà comunque aspettare la seconda espansione, che dovrebbe arrivare verso la fine di quest'anno.
La storia di High Isle è stata a più riprese definita politica, ma non è la prima volta che The Elder Scrolls Online si cimenta con la materia. Praticamente ogni
espansione, quale più quale meno, cela retroscena politici determinanti per capire il racconto, e in High Isle sono solo più evidenti e portati in primo piano dall'introduzione dell'Ascendant Order, un'associazione che ha l'obiettivo di terminare la Three Banners War e rimuovere dalle proprie sedi tutti i nobili che hanno devastato il continente con la loro sete di potere. Nella storia dell'espansione l'Ascendant Order è l'antagonista: la fazione, malgrado i suoi condivisibili intenti, è raccontata come un gruppo ipocrita e contraddittorio. I suoi modi sono violenti, inadatti per una risoluzione pacifica del conflitto, promossa invece dalla Steadfast Society, che ha organizzato proprio su High Isle un'assemblea alla quale sono stati invitati tutti i capi delle fazioni coinvolte.
La caratterizzazione di gruppi e personaggi è però l'elemento che ci è meno piaciuto di questo racconto politico: comprendiamo le difficoltà di raccontare storie col potenziale di modificare l'assetto del mondo in un gioco in cui il mondo non può cambiare, o quasi, eppure l'ingenuità con cui è descritto l'Ascendant Order o il piglio positivo, perfino comico a tratti, col quale vengono inscenati i siparietti tra regnanti in guerra da anni non parla a favore del racconto.
Non gli dona la giusta serietà e importanza, perlomeno. "La violenza è sempre sbagliata, non importa quale sia il fine" sembra dirci il racconto, proponendo una retorica che nel complesso risulta fin troppo semplicistica.
Tutto questo avviene nel quadro di un mondo avvolgente e ben caratterizzato, nell'estetica e nella coerenza interna, nonché capace di regalare sempre qualche sorpresa, che sia una vista panoramica degna di una fotografia oppure un villaggio che appare all'orizzonte dove vendere i proventi delle avventure. Del mondo abbiamo parlato nel nostro viaggio tra i luoghi più interessanti di High Isle, e lasciamo dunque a quell'articolo l'onere di raccontarvi del perché l'ambientazione è così affascinante.
Del mondo fa parte anche un nuovo gioco di carte originato nelle bische di High Isle, dove i nobili ammazzano il tempo libero in competizioni e scommesse. Si chiama Tales of Tribute e High Isle ne sancisce la diffusione su tutto il continente di Tamriel, sebbene per ottenere i mazzi iniziali sia necessario interagire in un personaggio situato a Gonfalon Bay, la capitale dell'isola. Per conoscere le regole consultate pure il nostro articolo di prime impressioni su High Isle e scorrete fino al paragrafo di Tales of Tribute.
In questa sede ci limitiamo a riassumere in poche parole come funziona il gioco: i due contendenti scelgono quattro mazzi iniziali e li mischiano tra loro; le carte dei mazzi vengono poi posizionate al centro del tavolo e prima di essere giocate devono essere acquistate con una risorsa interna. In breve: in ogni partita si è costretti a costruire un mazzo partendo da quelli selezionati e miscelati. Vince chi raggiunge un punteggio prestabilito (chiamato Prestigio, che si può accumulare grazie ad alcune carte) oppure se si riesce a ottenere il favore dei Patron (situati sul bordo destro del tavolo, vanno "attivati" spendendo un numero variabile di risorse). Questo è per dare un'idea, spiegare il funzionamento nel dettaglio è in realtà molto difficile - neanche il tutorial ci riesce bene - e il modo migliore è fare pratica o guardare qualche video su YouTube. La cosa più rilevante da dire in quest'occasione è che il gioco è molto interessante e creativo, dato che ogni partita costringe a ripensare la propria strategia, perché l'avversario potrebbe contrastare le nostre mosse (compra delle carte che servirebbero a noi) o la sfortuna ci potrebbe impedire di creare la selezione voluta. È anche un ottimo passatempo se si è in attesa di qualche amico o di specifiche attività (come lo spawn di un world boss).
Tra le nuove aggiunte segnaliamo due compagni, tra cui Ember, una maga Khajiit ambiziosa e amante del rischio. Sa chiudere un occhio quando si tratta di materia ai confini della legalità: ha vissuto nella strada, sa come funziona il mondo. All'opposto è Isobel, un cavaliere con un forte senso di giustizia e onore: la sua vocazione è aiutare il prossimo e disdegna dunque qualsiasi azione egocentrica o criminale.
L'ultima novità di peso è il Trial chiamato Dreadsail Rift. Dungeon pensato per una squadra di dodici giocatori, questo Trial propone una struttura a tre boss inframezzati da due mini-boss. In queste occasioni è richiesta organizzazione e comunicazione, ecco perché i Trial non sono tra le attività a cui si può partecipare attraverso il matchmaking. Se volete approfondire i dettagli di Dreadsail Rift vi rimandiamo sempre all'articolo sulle prime impressioni di Elder Scrolls Online High Isle.
The Elder Scrolls Online: High IsleVersione Analizzata PCHigh Isle è un'espansione piuttosto tradizionale per i canoni di The Elder Scrolls Online, e questo potrebbe essere positivo per chi è soddisfatto del tipo di contenuti già presenti - e troverà ad aspettarlo anche Tales of Tribute -, un po’ meno per chi aspetta novità sostanziali (come una nuova classe) o un cambio di rotta. Personalmente ci piacerebbe vedere un po’ di sperimentalismo in più, ma se si sa scegliere bene cosa fare e cosa evitare, The Elder Scrolls Online si conferma comunque come un’esperienza ricca e stimolante.
Che voto dai a: The Elder Scrolls Online: High Isle
Altri contenuti per The Elder Scrolls Online: High Isle