Recensione The Elder Scrolls Online: Imperial City

Il primo contenuto aggiuntivo dell'MMO di Zenimax ci porta a Cyrodiil, pronti ad esplorare alcune delle più iconiche ambientazioni di Oblivion. Un DLC interessante, con una struttura che mescola PvP e PvE.

Recensione The Elder Scrolls Online: Imperial City
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • The Elder Scrolls Online è un gioco immenso, difficile da esplorare nella sua interezza. Dopo una review basata sulla versione PC e un'analisi - volutamente incentrata quasi esclusivamente sulla qualità della conversione e dell'adattamento - dedicata all'approdo del celeberrimo MMO sulle nostre fidate console, questa volta è il turno della prima vera e propria espansione contenutistica ad esso legata: "Imperial City". Un DLC che potrebbe causare un tuffo al cuore ai più nostalgici fan della serie regolare, il quale ci porterà a ripercorrere strade già battute qualche anno fa, agli albori dell'allora nuova generazione di console. Entrare nella Città Imperiale, che sorge nel cuore della regione di Cyrodiil, ci consentirà di passeggiare nuovamente - questa volta in senso inverso - nelle fogne che già ci avevano condotto alla salvezza durante il prologo di Oblivion, ennesima dimostrazione delle potenzialità e della grandezza esorbitante del progetto. Ci eravamo quasi dimenticati del potenziale valore enciclopedico che TESO nasconde per un fan della saga fantasy targata Bethesda, perché mai questo era stato così forte, evidente e sotto gli occhi di tutti. L'accesso è semplice, disponibile per tutti i giocatori con un personaggio che abbia raggiunto almeno il livello dieci. Ovviamente, il fatto che possiate accedervi non significa comunque che vi sia consigliato farlo: il grado di sfida dei nuovi contenuti potrebbe risultare davvero proibitivo per chiunque non si presenti alle porte della Città Imperiale ben preparato.

    Verso il cuore dell'impero

    Una volta entrati all'interno delle infide terre di Cyrodiil (con le modalità classiche a cui ci ha abituati il gioco base, forse un po' troppo macchinose), magari cercando di evitare il più possibile gli incontri indesiderati con altri agguerriti giocatori, dobbiamo semplicemente arrivare al centro della mappa ed avvicinarci ad una delle tre porte di accesso alla città, ormai soggiogata dalle armate del terribile Molag Bal. Il DLC poggia le sue fondamenta sulla guerra senza esclusione di colpi tra le varie fazioni, che vogliono a tutti i costi far propria l'intera città. A tutto ciò si accompagna la necessità di scacciare, al tempo stesso, anche le forze armate nemiche che la occupano attualmente. Questo è uno degli elementi fondanti della nuova espansione, la quale cerca di creare una commistione di entrambe le componenti tipiche degli MMO: PvP (giocatore contro giocatore) e PvE (giocatore contro nemici controllati dall'IA). In effetti, anche nelle ampie lande desolate della "vecchia" Cyrodiil era possibile accedere ad alcune attività PvE, ma qui stiamo parlando di qualcosa di completamente diverso: un sistema di gioco più ridotto nella scala ma decisamente meglio bilanciato e appagante. Alla fine il tutto si risolve nella necessità di andare sempre in giro "accompagnati", poiché restare soli per troppo tempo in un luogo così pericoloso, con il rischio di essere attaccati all'improvviso da un gruppo di nemici, potrebbe risultare fatale per chiunque, anche per il giocatore più esperto. Basterà tenere bene a mente questo "piccolo" accorgimento per godere pienamente delle novità introdotte dal DLC. Il problema più evidente e fastidioso dell'espansione si nasconde dietro alla natura stessa della porzione di mappa utilizzata: siamo di fronte ad un'istanza contenuta dentro a un'altra istanza; un'inutile matrioska che, a nostro avviso, rende fin troppo complicata la fruizione dei nuovi contenuti. Una scelta quantomeno curiosa, in un gioco che da sempre ha come maggiore punto di forza proprio la grande libertà di esplorazione. Senza contare il discorso relativo ai caricamenti, che nella versione console da noi provata sono tutt'altro che immediati.
    Oltre ad introdurre questa nuova location, Imperial City innalza il numero massimo di "Veteran Ranks" raggiungibili dai nostri PG, ora fissato a 16. Molti hanno espresso non poche perplessità su tale sistema di progressione, specifico per l'endgame e poco apprezzato a causa della sua propensione ad instradare il gioco verso una crescita forzatamente basata sul grinding estremo. Ed anche la stessa ZeniMax sembra aver preso molto a cuore la questione, dichiarando di essere al lavoro per migliorare tali dinamiche di gioco nel minor tempo possibile. In concomitanza con l'arrivo di questo DLC è stato abbassato il quantitativo di esperienza necessario per salire da un rango a quello superiore, e sembra che il team stia addirittura valutando seriamente l'idea di abolire completamente questo tipo di approccio. In effetti è un sistema di progressione curioso, difficilmente comparabile a qualunque soluzione usata dai suoi illustri "colleghi", che una volta raggiunto il level cap preferiscono abbandonare integralmente il tradizionale concetto di "livello" in favore di un sistema basato semplicemente sulla ricerca dell'equipaggiamento migliore (Final Fantasy XIV, per citarne uno che ci è particolarmente caro, mostra chiaramente un "livello armatura" nella scheda del personaggio). L'innalzamento del "level cap" qui in TESO, insomma, suona alquanto strano, fuori posto e non del tutto gradito. Fortunatamente, ad accompagnare tutto ciò troviamo anche nuove armature, armi e tantissimi contenuti extra tutti da scoprire.

    L'unica vera novità a livello di meccaniche di gioco, invece, riguarda l'introduzione delle "Tel Var Stones", pietre collezionabili nella nuova ambientazione a suon di uccisioni (sia di mob che di altri giocatori). Si tratta fondamentalmente di valuta alternativa, in uso soltanto nella capitale della regione. Grazie a queste pietre sarete in grado di acquistare nuovi, esclusivi equipaggiamenti. A rendere il tutto particolarmente interessante sono le modalità con cui queste meccaniche inedite vanno ad influenzare il gameplay. Più pietre porteremo con noi e più ne riceveremo ad ogni uccisione, ma al tempo stesso rischieremo di perderne un numero maggiore ad ogni morte. Potremo scegliere di depositarne alcune per metterle al sicuro, rinunciando alla possibilità di ottenere qualche pietra bonus, oppure rischiare il tutto per tutto. Una meccanica davvero niente male, che riesce ad aggiungere un po' di pepe all'esplorazione e alla risoluzione delle quest nella nuova area. Questa, a nostro avviso, è in assoluto la novità più interessante dell'espansione.

    Uniti contro le forze del male

    I contenuti di questa espansione, dunque, sono principalmente da intendere come destinati a tutti coloro che amano gironzolare per le terre di Tamriel in compagnia, sfruttando appieno le caratteristiche massive del titolo. Questo apre scenari diversi rispetto a quelli del gioco base, mettendo in risalto alcune palesi limitazioni concettuali della visione iniziale del progetto. La progressione standard, quella a base di quest che dipanano - seppur lentamente e con svogliatezza - una storyline non troppo dissimile da quella vista nei titoli offline della serie, era forse troppo poco integrata con le meccaniche da MMO alla base del progetto. Poi certo, c'erano i dungeon, il PvP e tutto il resto a ricordarci la vera natura della produzione, ma forse non era abbastanza. Soprattutto su console, dove la chat testuale è completamente assente ed il sistema di comunicazione vocale è approssimativo e poco utilizzato, questo poteva essere un gran bel problema. Siamo sicuri che molti abbiano trattato TESO come l'ennesimo titolo offline con inaspettate - per quanto ben approfondite - velleità massive.

    A completare l'opera di parziale rilettura di tutto il progetto ci pensa proprio l'aggiunta di due dungeon di gruppo nuovi di zecca, uno ambientato nella white-gold tower che si erge al centro della città e un altro nelle prigioni imperiali, entrambi logicamente destinati a coloro che hanno già raggiunto l'endgame o comunque sono prossimi a farlo. Anche in questo caso, soprattutto se giocate su console, vi consigliamo di trovare un gruppo di amici: il group finder, nella sua forma attuale, è praticamente inutilizzabile. Non sappiamo se sia colpa dell'eccessiva rigidità del "sistema di matchmaking", di una impensabile mancanza di giocatori (ma di giocatori se ne incontrano a bizzeffe, in giro) oppure, molto più semplicemente, di un cattivo funzionamento del tool, ma una cosa è certa: il risultato finale non è assolutamente incoraggiante. Nella versione PC basta trovare un posto decisamente affollato e strillare un po' in chat per trovare membri, su console vi conviene direttamente cercare una gilda con cui giocare abitualmente oppure fare riferimento ad alcuni siti specifici che si prefiggono come unico scopo proprio quello di aiutare i giocatori in cerca di gruppo. Una volta superati questi problemi iniziali, comunque, vi troverete di fronte a due dungeon lunghi, difficili ed ispirati. Esattamente quello che serviva alla produzione.

    The Elder Scrolls Online The Elder Scrolls OnlineVersione Analizzata PlayStation 4The Elder Scrolls Online: Tamriel Unlimited ha compiuto un altro, significativo passo nella direzione giusta. Purtroppo non ci troviamo ancora di fronte a quella grande rivoluzione che avremmo voluto vedere, e il titolo, soprattutto nella sua versione console, continua a sembrarci un po' troppo impacciato per imporsi con forza in un mercato difficile e complesso come quello degli MMO. La mancanza di un sistema di chat tradizionale ci impedisce di sopperire agli ormai immancabili svarioni del group finder con metodi più caserecci come accade su PC, vanificando di fatto ogni nostra speranza di giocare alcuni dei nuovi contenuti senza l'appoggio di amici fidati. Ma in fondo, il bello è proprio quello: questo viaggio nella Città Imperiale ha rafforzato senza ombra di dubbio la componente sociale (purtroppo soltanto dal punto di vista concettuale e non da quello ludico, perché gli strumenti a nostra disposizione, in tal senso, continuano a non essere adeguati) del gioco di ruolo online di ZeniMax. Abbiamo apprezzato tantissimo la volontà da parte degli sviluppatori di proporre contenuti maggiormente incentrati sulla collaborazione tra gli utenti, ponendo finalmente l'accento su alcuni importantissimi elementi colpevolmente trascurati dal gioco base. Grazie a questa prima espansione contenutistica, la produzione di ZeniMax Online Studios si rafforza ulteriormente, avvicinandosi a piccoli passi ad una quadratura del cerchio impensabile da raggiungere prima del suo passaggio alla formula buy-to-play, avvenuto soltanto pochi mesi fa. Se non siete amanti del PvP potreste trovare la struttura del DLC un po' fastidiosa, ma la scelta degli sviluppatori ci è parsa tutto sommato sensata: in fin dei conti, si trattava probabilmente di una delle componenti più riuscite del gioco base.

    7.5

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