Recensione The Golf Club

La simulazione di golf di HB Studios arriva anche su console next-gen. Realismo, niente aiuti e un editor completissimo.

Recensione The Golf Club
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Noi giocatori siamo degli abitudinari; abbiamo i nostri ritmi, le nostre tradizioni. Siamo metodici. Per dire, facciamo ancora fatica a digerire il fatto che a PES il tiro è sul quadrato mentre a FIFA è affidato al cerchio (o era il contrario?). Chi sviluppa videogame lo sa, e sa anche perfettamente che se vuole fare il rivoluzionario, se vuole fare l'innovativo e stravolgere le nostre abitudini, ha una possibilità prossima allo 0,9% di fare centro: il restante 99,1% delle volte lo mandiamo a quel paese lasciando il suo titolo sullo scaffale, salvo poi lamentarci che i giochi sono tutti uguali e che c'è bisogno di qualcosa di nuovo (sì, siamo anche dei rompiballe). Ora immaginate la mia reazione quando ho scoperto che in The Golf Club di HB Studios, simulazione dello sport preferito di Gianluca Vialli e Massimo Mauro quando non guardano le gambe della D'Amico, non c'è un tutorial, non c'è nessuno che ti dice che mazza usare per un tiro, non c'è nemmeno un accenno di barra della potenza. Non ci sono musiche, non c'è un editor di personaggi, non c'è uno straccio di licenza ufficiale. E niente scie luminose quando colpisci la pallina con tempismo perfetto. Un dramma. Tutta la mia infanzia vissuta tra un Tiger Woods e un Everybody's Golf cancellata con un colpo di mazza, direi un legno 1 a giudicare dalla botta.

    In nome del realismo

    The Golf Club è una simulazione che punta al realismo assoluto, un sergente di ferro a cui non gliene frega niente se rimanete indietro: problema vostro. Già disponibile da qualche tempo su PC, ora è sbarcato anche sulle console next-gen, PS4 e Xbox One. Abbiamo provato la versione PlayStation 4, disponibile sullo store a 34,99 euro: un ottimo prezzo in assoluto, anche se elevato rispetto alla media delle “produzioni indie”. Il menu principale propone poche modalità: qualche torneo in singolo, tanto multiplayer e soprattutto l'editor di tracciati, vero cuore dell'esperienza di The Golf Club, di cui parleremo più avanti.

    La creazione del giocatore non c'è: potete scegliere tra sei modelli preimpostati e al massimo lavorare di fino sui colori di cappello, guanti, pantaloni e così via. E non pensate che potrete migliorare il vostro aspetto sbloccando oggetti come in Tiger Woods e titoli simili: qui come detto non ci sono licenze ufficiali, né per i tracciati, né per l'abbigliamento. Le piste incluse sono state create dal team e sono molto curate, ma se volete calcare l'erba di Pebble Beach o degli Agusta Masters meglio rivolgersi altrove. Bene, ingoiato il boccone amarognolo è ora di scendere in campo. E qui arriva la seconda sorpresa...

    Cavatevela da soli

    Ogni buca viene introdotta da una vista dall'alto che illustra il percorso, tanto per farsi un'idea di dove sono alberi, bunker e altri ostacoli. Basta, non c'è altro aiuto: nessun indizio come ad esempio un'icona per indicarvi dove finirà il vostro tiro, oppure un caddy per consigliarvi quale tipo di mazza usare. Dovrete fare davvero tutto da soli. Le uniche indicazioni che avrete sono forza e direzione del vento, e basta. Non c'è altro. Per tirare bisogna spostare la leva analogica destra verso il basso e poi verso l'alto. Più andate indietro con la leva e maggiore sarà la forza del tiro. Ovviamente, l'obiettivo è quello di fare questo movimento dal basso verso l'alto rimanendo dritti: se per caso la leva devia leggermente verso destra o sinistra, la pallina potrebbe finire fuori pista o, peggio ancora, dentro qualche ostacolo.

    L'unica altra variante che è possibile applicare al tiro è il punto in cui colpire la pallina: serve a decidere la parabola del colpo e a dare l'effetto. Ora, mancando completamente anche il minimo tutorial, potete immaginare quali siano i punteggi delle prime partite. Preparatevi a soffrire e finire decine di colpi sopra al par. Consiglio: non cimentatevi con l'online subito, fate pratica, allenatevi qualche ora. Solo così avrete la speranza di capirci qualcosa. Dopo un po' di sofferenza e qualche commento sarcastico della voce fuori campo (che è davvero insopportabile, dopo due partite già la odi profondamente), finalmente arrivano i primi risultati e soddisfazioni, tipo finire una buca in par. Il sistema di controllo funziona, anche se richiede davvero molta, molta pratica perché è difficile capire con precisione quanta potenza bisogna dare al tiro per mettere la palla lì dove volete voi. A volte, si ha la sensazione che tutto sia un po' affidato al caso, anche se ovviamente non è così. Sul green il gioco ha un funzionamento simile, ma con un piccolo problema in più: il momento della mazza è molto, molto più lento e questo può confondervi perché richiede uno spostamento della leva analogica diverso rispetto ai tiri normali. Bisogna abituarsi, per fortuna almeno nel green avrete un'indicazione delle pendenze tramite la classica griglia simile a Everybody's Golf e altri titoli simili.

    Golf Club fai da te

    Dove il gioco si rifà, e con gli interessi, è nell'editor che permette di creare da zero la buca dei vostri sogni. L'editor è abbastanza immediato e, anche se le operazioni sono più macchinose con le console rispetto alla versione PC, permette di disegnare più o meno tutto quello che volete. Si inizia, un po' come in Sim City 4, decidendo alcuni parametri come presenza di alberi, erba, acqua e così via. A quel punto il gioco crea una prima versione del terreno, una tela su cui poi voi potrete dipingere il vostro capolavoro andando a modificare più o meno tutto quello che volete. Potrete aggiungere bunker, corsi d'acqua, ponti, edifici e quasi ogni altra cosa vi venga in mente. In qualunque momento potrete smettere i panni da creatore divino e scendere sulla terra, andando in campo per provare il frutto del vostro lavoro. Se qualcosa non vi piace, basta tornare nell'editor e modificarla. Quando sarete soddisfatti del vostro lavoro potrete condividerlo con la community di The Golf Club, che è forse la cosa migliore del gioco. Migliaia di impallinati con due palline da golf al posto degli occhi, che hanno già creato diverse migliaia di tracciati che voi potrete scaricare e provare sulla vostra console, a costo zero. Certo, la maggior parte magari non sarà memorabile, ma già c'è chi ha creato fedeli riproduzioni di tracciati reali, risolvendo così il problema dell'assenza di licenze.

    E c'è chi ha dato vita a percorsi più fantasiosi, come una pista da golf in una foresta stregata o diciotto buche tutte in mezzo all'acqua. Tramite un sistema simile a quello dei social network, fatto di mi piace, commenti e condivisioni, potrete controllare le classifiche dei più giocati e vedere quali sono i contenuti migliori da scaricare. Quelli ufficiali, sviluppati dal team di HB Studios, hanno vicino un'icona, così li potrete riconoscere facilmente. All'editor si affianca poi una completa modalità multiplayer che permette di giocare insieme ad amici o altri giocatori, organizzando tornei, partite singole e sfide in pochi minuti. Da questo punto di vista, The Golf Club è davvero ben realizzato.

    The Golf Club The Golf ClubVersione Analizzata PlayStation 4Il problema di The Golf Club è nel suo sistema di controllo, troppo fondamentalista per risultare avvincente, dedicato solo agli appassionati irriducibili di questo sport. Capisco la ricerca assoluta del realismo, ma non capisco la totale assenza di opzioni per permettere ai giocatori meno esperti di fare pratica e di arrivare per gradi al risultato. Editor di tracciati a parte, i contenuti disponibili sono pochi: questo è un gioco che ha senso solo se pensate di affrontarlo online entrando a far parte dell’agguerrita community, altrimenti è meglio lasciar perdere. The Golf Club è un titolo che è stato creato da gente che evidentemente è davvero appassionata di questo sport. Forse pure troppo. È un gioco dedicato ai fan veri di questo sport, e da questo punto di vista è davvero una ventata d’aria fresca rispetto ai soliti noti. Se amate il golf, dategli una possibilità. Tanta passione però non può sopperire, non del tutto almeno, alla mancanza di contenuti e a una realizzazione tecnica che si accontenta di rientrare nei canoni dell’accettabile, senza sforzarsi per fare qualcosa in più. Dal punto di vista grafico quindi siamo di fronte a un titolo modesto, che sa poco di “next-gen”. Non è brutto e il frame rate è abbastanza stabile (ma ogni tanto qualche calo si nota), ma è tutto un po’ scarno e privo di atmosfera. Il sonoro infine, è praticamente assente e quel poco che c'è, come la voce del commentatore, vi farà venire l'esaurimento nervoso. Meglio disattivarlo (tanto non da alcuna indicazione utile) e mettere su un po' di musica.

    7

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