Recensione The Guild

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Recensione The Guild
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  • Pc
  • Prologo

    Che dire, che dire... che ...dire......
    Mah !!!!
    Dalle prime due frasi, forse, qualcuno potrà sospettare che le idee del sottoscritto in merito al programmino in questione non siano del tutto chiare, (giusto sospetto) in ogni modo cercherò di raggiungere un risultato soddisfacente durante la narrazione....
    Prima di tutto vorrei dire che a mio parere i programmatori si sono dati veramente da fare per creare un gioco complesso e assolutamente ..."disorientante", sull'ultimo punto mi spiegherò meglio dopo, (spero), un gioco sul quale ritengo debbano avere passato molto tempo in fase di sviluppo, almeno di primo acchito. Dico questo perché mi sento onestamente combattuto fra la lode e...
    la stroncatura...

    Il campo di Gioco e Livello grafico

    3D, visuale dall'alto zoomabile, dettagliato e godibilissimo in praticamente ogni aspetto esaminabile, personaggi che si muovono fluidamente sullo schermo e abitazioni abbellite da simpatiche bandierine che si muovono a seconda del vento.
    Per fare un paragone alquanto semplicistico, potremmo dire di trovarci di fronte ad una visione simile (pur se molto meno dettagliata) a quello che warcraft3 ci ha abituato a vedere, ma dopo questa semi-similitudine ci deve per forza di cose fermare, anche perché qui non stiamo parlando di un tattico guerresco in tempo reale... ma di un tipico esemplare di gestione del mercato...
    Economia di mercato cari lettori, economia pura.

    Iniziamo l'esplorazione

    Dopo l'installazione e l'assorbimento del filmato introduttivo (luuungo e di qualità appena nella media), sono passato vogliosamente ad esplorare le possibilità che le opzioni video mi mettevano a disposizione, e sono rimasto soddisfatto dal vedere che le configurazione disponibili erano in grado di soddisfare il mio tutt'altro che ingenuo palato e, dopo avere impostato il massimo dei dettagli, sono passato al tutorial.
    Signore e Signori.... NON FINIVA PIU'.
    La mia "anima" rusticamente provenzale si è risvegliata e, fra perdite di capelli strappati a manciate e rivolo di saliva che in maniera ebete si snocciolava sulla mia maglietta (chiedo scusa per la disgustosità dell'immagine), ha "tanto" desiderato potere tornare ai semplici e beati periodi in cui le cose da imparare riguardavano solo il diritto internazionale, l'economia politica intergalattica e come configurare un router cisco....
    Trenta (dico 30) minuti di tutorial che neanche il rosario, sorbitomi in seguito ad una visita a mia zia (non me ne vogliano i fedeli), mi era sembrato tanto lungo e devastante... COMUNQUE... sono andato coraggiosamente fino in fondo, riempiendo la mia povera testolina di tante di quelle nozioni che per un paio di notti ho sognato di caricare carretti per portare le mie mercanzie al mercato... Si, signore e Signori... perché questo, QUESTO, è il vero scopo del gioco, portare le vostre mercanzie al mercato, diventare ricchi, conquistarvi posizioni di rilievo in uffici pubblici e fare le scarpe a tutti.
    Fare le scarpe a tutti in quanto voi, freschi giovincelli che avete ricevuto il classico borsellino con i risparmi dei genitori, dovrete inserirvi in un simpatico villaggio medioevale e fare carriera, sfruttando tutte le possibilità offerte dall'economia del posto...
    ...solo che per farlo, dovrete aggirarvi fra tanti di quegli spaventosi labirinti di menu che neppure un maligno Signore del Buio potrebbe mai arrivare ad emulare.

    Giudizio di massima

    Premettendo che i "gestionali" non sono mai stati esclusi dalla mia dieta di pane e videogiochi e che non ho mai avuto preclusioni nei confronti di alcun video-genere, (fatta eccezione per "Barbie va alle sfilate di moda"), questa volta mi sono trovato di fronte ad un compito veramente difficile, e questo perché a meno di metterci davvero "molto" impegno sarà ben difficile per il giocatore "mediamente-scafato" riuscire ad impadronirsi con sicurezza dei meccanismi di gioco... e tutto allo scopo di portare le fatidiche merci al mercato...
    In una parola sono....perplesso... anche perché, dopo avere affrontato l'ordalia del tutorial, una persona di media levatura intellettuale quale credo con scarsa modestia di appartenere, si aspetterebbe di avere quanto meno afferrato i concetti principali per potere con tranquilla serenità "aspirare" di avanzare nel gioco, ma così non è... ci si ritrova in una città diversa da quella che ci si aspettava, in una casa che si fa fatica a riconoscere come propria se non fosse per il fatto che, entratici dentro, si scopre il nome del nostro personaggio in una banda di info nella parte alta dello schermo e, per ultimo, ci si domanda....
    Dove diamine è andata a finire la fucina dove per 20 (venti) minuti del tutorial, avevo passato il tempo "caricando" quel maledetto carretto????
    (Avevo proprio voglia di re-iniziare subito a caricarlo....)

    Fino ad ora ho scherzato

    Sto esagerando per amore di prosa, ma in effetti si ha l'impressione, una volta entrati nel gioco vero e proprio, di essere lasciati in balia di se stessi senza avere un solido o meno background su cui appoggiarci (e dopo tutto quel tempo passato a fissare schermate di spiegazione, mi ripeto, non è una gran bella sensazione...).

    Aspetti interessanti

    La corsa per il potere riserva soddisfazioni, specie quando si riesce a gettare nella polvere e nella miseria gli odiosi avversari che non ti permettono di prendere impunemente il potere e che ne vogliono un po' anche loro... maledetti...
    Grafica di buon livello anche se ripetitiva alla lunga, con qualche bel paesaggio di tanto in tanto.
    Possibilità di ampliare la propria casa a seconda del contante a nostra disposizione, e di conseguenza aumentare anche il rispetto che la popolazione ebete nutrirà nei nostri confronti.
    Micro-managment che permette agli estimatori di sbizzarrirsi alla grande, assoldando nuovi apprendisti od esperti per le nostre attività, progredendo nelle tecniche utilizzate dai nostri impianti e possibilità di dimostrare quanto siamo furbi prediligendo un ramo di commercio al posto di un altro (cosa che, per altro, aumenta tantissimo la longevità del gioco).

    Aspetti Negativi

    A dire il vero solo uno:
    In "The Guild" niente è automatizzabile, nel senso di potere di volta in volta delegare ad un solo tasto il compito di:
    a) produrre la merce,
    b) caricarla sul carretto,
    c) portare il carretto al mercato,
    d) vendere la merce,
    e) comprare merce nuova, comprese le materia prime,
    f) tornare a casa e ricominciare il giro proprio dal punto a). (con puntatine alla casa del governo per vedere se le nostre ricchezze possono farci aspirare ad una carica pubblica).
    Scelta di processo discretamente opinabile in quanto sarebbe bastato veramente poco per evitare una trafila che in breve tempo diventa alquanto fastidiosa

    Conclusioni/Giudizio (brevi, ma non tanto)

    Dividerò il giudizio in due varianti a seconda dell'interesse dei fruitori potenziali, questo perché a mio parere un gioco simile non merita una conclusione di massima.
    Per coloro che amano avere TUTTO sotto controllo, ai "veri" cultori della sfida economica che si troveranno con un prodotto ostico ma ben realizzato.
    Voto: 7 abbondante

    Per coloro che ritengono che un gioco non debba per forza necessitare di un tempo di apprendimento e familiarizzazione superiore ai 30 minuti (almeno nella versione basic) e che non vogliono lavorare anche dopo il lavoro.
    Voto: 4 netto
    Voto Finale ponderato: 6.5 ottimo se considerata alla luce della propensione fruitori.

    Pensierino Finale di massima e requisiti

    Il mio dubbio iniziale (lode o stroncatura, se ricorderete), è sfumato in una sufficienza di massima abbondante, con buona pace dei dubbi amletici e non...
    Tecnicamente parlando qualunque frequenza al sopra dei 700 Mhz andrà bene, aggiungete 256 MB di ram e una scheda video dalla TnT2 in su e sarete a posto.

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