Recensione The Guild 2: Pirati dei mari europei

La famiglia è tutto

Recensione The Guild 2: Pirati dei mari europei
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • The Guild 2: Pirati dei mari europei, non è un titolo facile da catalogare, esattamente come il suo predecessore. Semplificando potremmo definirlo un gestionale storico/sociale piuttosto articolato, una sorta di “simulatore di dinastia”. Dopo aver svolto i tutorial, completi ed esaustivi, e dopo aver deciso con quale personaggio iniziare la nostra storia, ci si trova davanti alla possibilità di fare tutto senza sapere da che parte cominciare. Come se non bastasse questa espansione, giocabile senza bisogno del capitolo precedente, amplia ulteriormente il numero di edifici e di professioni che potrete intraprendere.

    Libertà vo cercando

    Come nel precedente capitolo il vero protagonista della campagna principale non è il vostro personaggio ma la vostra dinastia, il gioco infatti è un RPG simulativo che ci calerà nella realtà tardo medioevale della Lega Anseatica tedesca (scenario della modalità “Storia” di cui parleremo dopo), la più grande allenza commerciale dell’Europa settentrionale, con un approccio decisamente aperto e differente dai classici giochi di strategia. Scopo del gioco, come nella vita, sono la fama, il denaro ed il potere che dovremo cercare di guadagnare pazientemente nel corso degli anni. La casata nobiliare avrà le caratteristiche che noi preferiamo, potremo cominciare come semplici fattori o pescatori per poi diventare pirati nel giro di una generazione seguendo a nostra scelta la retta e virtuosa via dell’onestà o quella più tortuosa, ma non meno ricca di soddisfazioni, conseguente a soprusi e angherie. Dunque, dovremo scegliere come comportarci e su quelli punti del nostro carattere fare leva, se sull’arroganza o sulla forza; la cosa davvero pregevole però è che, dovendo gestire una lunga discendenza, potremo cambiare di volta in volta, creando magari una famiglia piuttosto “eterogenea”.

    Galeotto fu il gioco...

    Già, la famiglia, non credere mica di poter governare l’europa da soli? Anche in “Pirati dei mari europei” la componente “alla The sims” è fondamentale per poter disporre di un numero sufficiente di rampolli, a cui dovrete ovviamente pagare gli studi, che portino avanti i vostri ideali.
    Come già detto lo scopo del gioco è far si che almeno un membro della vostra famiglia sopravviva agli intrighi e alle dispute comunali, e continui così la linea dinastica, prendere moglie risulta quindi una tappa fondamentale nelle prime battute di una qualsiasi partita, dovrete dunque di lanciarvi in una lunga serie di riti di corteggiamento (sedurre, baciare, abbracciare, fare complimenti, donare un oggetto) al fine di conquistare la ragazza prescelta e chiederle così ufficialmente la mano. E' necessario a questo punto trovare una dimora per far si che i due sposini intraprendano la vita coniugale, tra cui la fondamentale opzione del “creare una prole”.

    Il nuovo che avanza

    Vediamo adesso più nello specifico cosa porta di nuovo questa espansione: l'introduzione delle tre nuove classi (pescatore, medicus e pirata) porta con sé anche l’introduzione tre nuovi edifici (più i relativi upgrade), ecco quindi spuntare la baracca del pescatore, l'ospedale e tutte quelle strutture legate all'attività piratesca, tra cui il sogno di ogni filibustiere: la fortezza dei pirati.
    Anche in questo capitolo il lato economico è soltanto il primo scalino della salita al potere: l’acquisto del titolo di Borghese, fondamentale per iniziare la carriere politica, richiede il versamento di 500 monete, e ancora di più viene a costare la richiesta di ricoprire un qualche carica nell'amministrazione cittadina. Altra gradita novità è la modalità storia che fissa vari obiettivi a lungo, medio e breve termine che vi terranno impegnati, e proprio il ricoprire una carica di rilievo è una richieste frequente in questa modalità, e portarle a termine non è certamente il più facile dei compiti: tali cariche vengono difatti assegnate nelle riunioni cittadine del consiglio, dei vivaci dibattiti in cui una tangente o un complimento al momento giusto possono rivelarsi fondamentali. I motivi che fanno pendere la scelta verso l'uno o l'altro candidato sono condizionati dal modo in cui altri cittadini considerano il nostro protetto; queste opinioni sono direttamente visualizzabili semplicemente cliccando una volta su un qualsiasi personaggio del borgo e osservando la sua espressione, che potrà essere benevola o malevola, o ancora meglio parlandoci direttamente. Tra le cariche introdotte da questa espansione troviamo: il Barone, nobile di basso rango ma benvenuto nelle corti, il Conte, amministratore agli ordini del Re e il Magravio, uno dei gradi più ambiti della nobiltà di alto livello per le sue spiccate possibilità di comando militare.

    ... e una bottiglia di rum!

    Aldilà delle aggiunte ad edifici e cariche la vera grande novità di “Pirati dei mari europei”è la possibilità di darsi alla pirateria che viene considerata un mestiere vero e proprio, dove l'assalto alle navi di mercantili si sostituisce ai combattimenti per le vie cittadine, e lo sfruttamento di "fanciulle lascive" (così le definisce il gioco) è il modo più facile per “fare cassa” quando gli assalti vanno male. Nella carriera di onesto criminale non è comunque detto che non si metta piede a terra, tra le opzioni disponibili figurano l'assalto a depositi e banchi di commercio. Nonostante la vita piratesca tenda a distaccarsi dal vero spirito del gioco rappresenta comunque una utile via di fuga dal logorio della vita cittadina, senza considerare che sono stati proprio gli appassionati del gioco a richiedere l'introduzione della carriera marinara, bravi gli sviluppatori riusciti ad implementarla rendendola una modalità divertente senza renderla il fulcro di un gioco che ha altri obiettivi.

    Vizi Privati

    Arriviamo alle note dolenti di ogni gestionale parlando del comparto grafico, nonostante la grafica risulti molto gradevole ed accurata, con edifici dagli interni curati ed cittadini dagli abiti sgargianti e verosimili, il motore di gioco è pesante come una armatura in ferro battuto, e pur non essendo di molto superiore ai diretti concorrenti della categoria, necessita di un computer abbastanza performante per essere giocato senza frustrazioni.
    Da segnalare anche alcuni fastidiosi problemi di collisione tra i poligoni e si slittamento di personaggi, non è infrequente un dialogo in cui parliamo ad una persona alle nostre spalle mentre dovrebbe starci di fronte, che sommati a qualche piccolo bug, come personaggi che si ammassano davanti ad una osteria senza riuscire ad entrarvi, che però nel complesso non intaccano più di tanto l’esperienza di gioco.
    Decisamente più fastidioso risulta l’imprecisione con cui a volte il computer gestisce le vostre proprietà, non di rado i vostri servitori rimangono senza incarichi oppure si incaponiscono nel produrre beni obsoleti costringendovi a sottrarre tempo alla vostra scalata al potere per dedicarlo a faccende meno “regali”.

    The Guild 2: Pirati dei mari europei The Guild 2: Pirati dei mari europeiVersione Analizzata PCTutto sommato The Guild 2: Pirati dei mari europei è un gioco che supera ampiamente la sufficienza. L’ampia rigiocabilità data dalla varietà di professioni e scenari, una modalità storia che introduce il giocatore a meccaniche di gioco sempre più raffinate e una sottile vena di ironia che rende piacevoli anche le parti che potrebbero risultare più noiose rendono il gioco un perfetto punto di ingresso nel variegato mondo dei gestionali storici e non. La vastità del gioco ha però il suo rovescio della medaglia nella difficoltà che a volte si incontra nel gestire contemporaneamente tutti i membri della nostra dinastia, siano essi impegnati in una battaglia, un corteggiamento o una lunga riunione a palazzo, e spesso l’intelligenza artificiale non ci aiuta molto nei nostri gravosi compiti, questo sommato ad una veste grafica migliorabile e ad alcuni bug impediscono al titolo di spiccare il volo verso l’eccellenza ma non impediscono comunque di farne un titolo decisamente consigliato ai patiti della gestione e della pianificazione.

    7

    Quanto attendi: The Guild 2: Pirati dei mari europei

    Hype
    Hype totali: 0
    ND.
    nd