Recensione The Hulk

Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco The Hulk - 994

Recensione The Hulk
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Disponibile per
  • PS2
  • Gba
  • Xbox
  • NGC
  • Pc
  • L’eterno filone dei Tie-in

    Il legame che unisce il mondo del cinema a quello dei videogiochi è vecchio quasi quanto il videogioco stesso; probabilmente il primo gioco su licenza cinematografica fu Ghostbusters della Activision, che al tempo riscosse anche un notevole successo e venne proposto per vari sistemi da gioco. Purtroppo questo legame ha ridotto il videogioco a uno dei tanti gadget legati alla comparsa di un film nelle sale cinematografiche. Questo “gadget” è un prodotto sempre più spesso mal confezionato, poco ispirato e raramente coinvolgente quanto un gioco con una trama a se stante, ma vende molto spiazzando prodotti di qualità decisamente superiore che però non hanno alle spalle il bel viso di Keanu Reeves.
    Il risultato finale qual è? Semplicemente la perenne insoddisfazione di noi videogiocatori che ci troviamo di fronte a prodotti con potenzialità esagerate e qualità che raramente va oltre la sufficienza.
    Ultimamente dai cinema stanno uscendo in maniera massiccia film di eroi dei fumetti. In un anno ne sono usciti almeno quattro ( X-2, Daredevil, Spiderman e ultimamane Hulk ) e ognuno di questi ha portato il suo personale contributo al mondo dei videogame. Tocca a The Hulk: riuscirà l’ omone verde e arrabbiato a farci cambiare opinione? Qualcuno spera ancora di vedere un bel film e di emulare le gesta del proprio eroe cinematografico in un bel gioco?

    SPACCO TUTTOOO!!!!!

    La trama di The Hulk non brilla certo per originalità: vestite i panni di Bruce Banner e del suo arrabbiatissimo alter ego intenti a cacciare il cattivo di turno ovvero “Il Capo” che è riuscito a rubare il segreto dell’energia del nostro eroe e con essa vuole creare un esercito di omoni verdi e conquistare il mondo.
    Il gioco, come è successo molto spesso per altri titoli simili, è un picchiaduro tridimensionale con visuale in terza persona: controllate Hulk nel suo tentativo di raggiungere Il Capo e quindi massacrarlo di pugni ( non credo che assicurarlo alle dure mani della legge gli sia mai passato per la testa…). Le ambientazioni sono cinque e ognuna è divisa in sottolivelli popolati di nemici che vi sbarrano la strada; per completare uno schermo bisogna eseguire un incarico che vi viene spiegato prima di iniziare lo stage e che generalmente si può riassumere in due parole: spaccare tutto!
    Ciò che sorprende infatti di questo picchiaduro è quante cose si possano distruggere nell’ambiente circostante; Hulk può eseguire tutte le più canoniche azioni da picchiaduro che si siano viste negli ultimi dieci anni, dare pugni, eseguire prese, fare combo lunghissime e arrabbiarsi per potenziare i propri attacchi; ma ogni suo colpo, oltre a devastare il proprio avversario, “influenza” l’ambiente circostante: ci troveremo per esempio ad eseguire un balzo che nell’atterrare provocherà sia danni alle guardie circostanti che rovinosi crolli di palazzi. A questo punto cosa c’è di meglio se sei Hulk di un po’ di macerie da scagliare contro i nemici? Presto fatto! Tutto ciò che è per terra lo potete raccogliere e “riciclare” sulla testa degli sventurati nemici. Le fasi picchiaduro del gioco risultano decisamente spettacolari da vedersi grazie a queste piccole trovate: lo schermo è spesso popolato da molti nemici che a loro volta non sono avari di munizioni nei vostri confronti e in mezzo a loro ci siete voi che con un pugno fate letteralmente volare via un bel po’ di malcapitati. Il punto debole di tutto ciò è la ripetitività dell’azione: è sempre stato il limite dei picchiaduro a scorrimento e Hulk ne soffre in maniera abbondante; le piccole innovazioni che apporta ai combattimenti stimolano l’interesse per il gioco ma presto la noia si fa strada, riducendo il gioco a un:” Con che mossa ammazzo quel nemico?” . Per ovviare questo problema i programmatori hanno inserito delle fasi di gioco in cui Hulk perde i suoi poteri e cede la scena a Bruce Banner. Dovrete quindi guidare il mite scienziato in alcune fasi in stile stealth game ( come potevano mancare di questi tempi…. ).
    Se l’idea era buona la realizzazione non è di pari livello: questi stages si riducono ad evitare un po’ di guardie, prendere un oggetto o premere un paio di bottoni, nient’altro.
    Non potevano mancare i boss di fine area, da massacrare in feroci scontri uno contro uno ( non sempe..) prima di procedere; questi scontri sono spesso troppo brevi e poco impegnativi per risultare una variazione sul tema rilevante.

    Graficamente Hulk ha di sicuro parecchi pregi ma anche qualche grosso difetto. La grafica dei fondali è sempre molto pulita e definita, anche tutti i personaggi sono disegnati decisamente bene e godono di un vasto set di animazioni (i voli che fanno le guardie quando incontrano le manone di Hulk sono spassosissimi). Tra tutti spicca sicuramente il protagonista che oltre ad essere ben realizzato graficamente ha una serie di mosse molto ampia anche se per nulla originale. Inoltre tra Hulk, nemici e pallottole sparate da questi ultimi si nota che di poligoni sullo schermo ce ne sono davvero parecchi. Il tutto adotta uno stile Cel-Shaded non troppo marcato che dona ai personaggi un aspetto da fumetto ben riuscito. A parte qualche calo di frame rate la velocità del gioco in generale si assesta su buoni livelli. Tra uno schermo e l’altro vengono mostrate delle sequenze che riprendono lo stile grafico del gioco e che molto spesso sono davvero ben fatte sia tecnicamente che come “contenuto cinematografico”.
    Purtroppo la varietà non è il forte di Hulk. I nemici sono troppo pochi, le guardie nonostante cambino armamento sono sempre le stesse ed oltre a queste ci sono solo altri quattro o cinque tipi di nemico: dei mutanti come voi, dei cani mutanti e qualche scienziato per quanto pericoloso possa considerarsi un “camice bianco”. Anche i fondali, per quanto puliti e definiti, non sono la cosa più varia e convincente. Se si sorvola su questi difetti il giudizio finale sul lavoro svolto dai programmatori si può considerare decisamente positivo.
    Purtroppo il comparto audio di Hulk non va a pari passo della grafica; le musiche sono decisamente sotto tono, realizzate con uno stile cupo e drammatico che però non si amalgama per nulla con l’ azione del gioco. I dialoghi sono tutti in italiano e anche abbastanza ben fatti, unico neo è la voce di Banner, completamente fuori luogo.

    Conclusioni

    Per concludere Hulk è il classico gioco su licenza; nonostante ci sia qualche spunto originale nel gameplay non è sviluppato a sufficienza. Tutto si riduce a un vero e proprio genocidio di cattivi che non smettono mai di apparire nello schermo. A qualcuno può anche piacere ma credo che dopo poco chiunque provi un senso di noia anche nello sterminare i cattivi. Le fasi in cui guidate Banner non aggiungono nulla al gioco e gli extra da sbloccare non servono a far venire voglia di rigiocarlo.
    Unico vero pregio del gioco è la realizzazione tecnica che, anche se non fa gridare al miracolo, si difende molto bene e supera di netto altri giochi su licenza prodotti in questo periodo.
    Se sognate di impersonare il grosso super eroe Marvel e avete tanta, tanta voglia si perndere a pugni chiunque probabilmente questo è il gioco che fa per voi. Altrimenti provatelo bene prima di acquistarlo.

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