The LEGO Movie 2 Videogame Recensione: un universo di mattoncini

TT Games prova a svecchiare la formula dei giochi LEGO con un ibrido tra un puzzle adventure e l'esperimento Worlds. Il risultato è... meraviglioso!

The LEGO Movie 2 Videogame Recensione: un universo di mattoncini
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Quando The LEGO Movie arrivò nelle sale cinematografiche riuscì a sorprendere tutti per il suo linguaggio semplice ma profondo, per la quantità smisurata di fan-service e l'elevato tasso di divertimento. Tutti elementi che conducevano a un messaggio di fondo prezioso, in nome dell'innocenza e della fantasia. Un film LEGO così importante non poteva non avere un adattamento videoludico firmato TT Games, tant'è che The LEGO Movie Videogame non si fece poi attendere troppo. Il sequel dell'opera, The LEGO Movie 2, è sbarcato da poco al cinema e, di conseguenza, la sua trasposizione in videogioco ha fatto irruzione sui nostri scaffali. Con The LEGO Movie 2 Videogame il team di sviluppo ha provato a rimescolare le carte in tavola, provando ancora una volta a rivoluzionare una formula di gioco che negli ultimi anni ha avuto bisogno di svecchiarsi. Il risultato è un titolo che si pone a metà tra un platform adventure e un mini-gestionale, come sempre nel segno di una trama di fondo il cui nucleo centrale sono la creatività e la simpatia degli iconici mattoncini.

    In una galassia lontana lontana

    In quanto tie-in, la trama del videogioco ispirato a The LEGO Movie 2 ripercorre a grandi linee l'iter narrativo che abbiamo potuto recentemente ammirare nel nuovo lungometraggio diretto da Mike Mitchell. Dopo gli eventi del primo episodio, quindi, la campagna ci porta ad esplorare i recessi dell'espansa galassia LEGO: l'avvento di un nuovo nemico proveniente dal Sistema Sorellare, il perfido Generale Sconquasso, getta nel caos i nostri eroi e il mondo in cui vivono.

    Svariati protagonisti che avevano animato la precedente avventura di Emmet a spasso per i mondi in versione mattoncino, infatti, sono stati rapiti: i vari Batman, Unikitty, Benny e Barbacciaio sono stati portati di prepotenza nel Sistema Sorellare, in cui spadroneggia la regina Wello-Ke-Voglio con la sua micidiale armata, pronta a sgominare senza pietà qualunque intruso sui pianeti che compongono il sistema.

    Nei panni di Emmet, Lucy e nuovi eroi - è presente anche Rex, new entry proprio di questo secondo capitolo anche al cinema - il giocatore dovrà quindi farsi largo attraverso il Sistema Sorellare e le sue varie sezioni, esplorando un numero davvero consistente di mondi LEGO alla ricerca degli amici perduti e di nuovi alleati che permettano all'eroe di sconfiggere il malvagio Sconquasso.

    La trama principale si snoda quindi attraverso molti dei pianeti esplorabili, presentando una struttura piuttosto univoca a metà strada tra Kingdom Hearts e Mass Effect: ogni mondo/pianeta, infatti, presenta caratteri unici e alcune sotto-trame da portare a termine. L'obiettivo del giocatore sarà sempre lo stesso: raccogliere abbastanza mattoncini speciali in modo tale da aprire il portale necessario al teletrasporto verso il reame successivo.

    Attraverso un iter semplice, ma avvincente, il gioco ci porta attraverso scenari sempre diversi, introducendo un numero sempre maggiore di comprimari e antagonisti, il tutto senza mai perdere la vena umoristica tipica delle produzioni a marchio LEGO. La narrazione del videogioco, inoltre, ripercorre quella del film anche dal punto di vista concettuale: l'intera storia viene raccontata dal voice over di Lucy, che ripercorre con la memoria gli eventi che il giocatore vive scenario dopo scenario.

    Tale espediente, peraltro, riduce all'osso i dialoghi in-game o addirittura in alcune cutscene: in tal modo, in molte scene, i mattoncini LEGO sembrano quasi tornare alle origini, mettendo da parte i dialoghi e lasciando che sia l'espressività e la mimica il cuore pulsante della loro comicità. Una poetica che abbiamo apprezzato non poco, soprattutto perché molto spesso la necessità di creare un prodotto più maturo e introdurre il doppiaggio ha - in molti casi - smorzato uno degli aspetti più divertenti delle produzioni di TT Games: l'innocente e spensierata goffaggine di azioni e gesti anziché di parole.

    È meraviglioso!

    Dal punto di vista del game design The LEGO Movie 2 riprende con forza l'economia di gioco di LEGO Worlds: l'elemento gestionale, che inneggia alla creatività e al farming di oggetti sempre nuovi, risulta il cuore pulsante della produzione, alternandosi sapientemente con l'esplorazione da adventure puro e mescolando il tutto con il comparto narrativo che abbiamo già descritto. Una simile scelta strizza l'occhio all'intera infrastruttura di gioco ma è, a parer nostro, anche l'elemento migliore per permettere al titolo di scrollarsi di dosso il peso degli anni e la scomoda eredità dei suoi predecessori, fin troppo cristallizzati in una formula open world che non sempre ha generato risultati soddisfacenti.

    Perché l'esperimento funzionasse, però, The LEGO Movie 2 doveva operare qualche doverosa rinuncia sotto il profilo del dettaglio e del level design, proponendo ai giocatori una pletora di mondi molto diversi tra loro ma (in qualche caso) non del tutto ispirati sotto il profilo tecnico, con texture molto meno definite rispetto ai fondali mozzafiato che prodotti come LEGO Marvel's Avengers, DC Supercattivi o Star Wars ci avevano proposto.

    Per apprezzare pienamente l'universo di mattoncini proposto dal più recente lavoro del team britannico, occorre guardare LEGO The Movie 2 Videogame con gli occhi di un bambino curioso e sognante: ci si ritroverà di fronte un numero sconfinato di livelli estremamente vasti e colorati, un vortice visivo in grado di ammaliare lo sguardo e di far chiudere un occhio nei confronti di qualche timido cedimento grafico. Ma anche per i giocatori più in là con gli anni, in cerca di un tasso di sfida soddisfacente dal punto di vista ludico, ci sono contenuti in abbondanza.

    Ogni mondo LEGO, infatti, parallelamente alla quest principale, include svariate attività secondarie divise tra missione e raccolta di collezionabili. Al fine di completare ciascun regno al 100% sarà necessario scovare ogni tipo di mattoncino, recuperando elementi sparsi lungo le immense mappe. Sul versante narrativo, invece, le quest secondarie appriranno visivili sia su mappa che su schermo attraverso dei grandi punti interrogativi: a seconda degli strumenti a disposizione, che sarà possibile recuperare durante l'avanzamento nella storia, si potranno soddisfare determinate richieste per ottenere mattoncini speciali supplementari.

    Il nucleo centrale del gameplay di The LEGO Movie 2 Videogame abbraccia, quindi, le meccaniche del capitolo Worlds piuttosto che quelle da platform che caratterizzano i giochi delle passate edizioni: l'alternanza tra mondo aperto e livelli blindati, grazie ai quali è possibile proseguire nella campagna, viene qui sostituita da un'esplorazione costante e imprescindibile. In ciascun mondo l'incarico da portare a termine è sempre lo stesso, seppur molto spesso cambino le modalità e la quantità di attività aumenta col progredire dei gadget a disposizione. Scopo dell'avanzamento è ottenere strumenti sempre nuovi da aggiungere al proprio inventario per superare i puzzle che si incontrano lungo il cammino.

    Il classico modello di interazione con l'ambiente, che consisteva nel distruggere determinati oggetti e costruirne di nuovi dalle rispettive macerie, viene qui sostituito da un menù gestionale che possiede una miriade di varianti e potenzialità. È possibile switchare tra gli oggetti principali, utili non solo a costruire ma anche a combattere, azionare leve o scovare elementi nascosti, ma è proprio l'editor di costruzione a risultare il più stratificato e complesso. Tramite la raccolta di mattoncini piccoli, di cui sarà sempre necessario avere una buona scorta per operare le costruzioni, si può dar vita a oggetti utili in ogni modo nella progressione: trampolini, generatori elettrici, veicoli e quant'altro si alternato ad altri efficaci gadget utili a superare i puzzle, sia durante le sezioni platform che nel corso di spettacolari boss fight come non se ne erano mai viste nel franchise videoludico dei LEGO. Col progredire della storia, ovviamente, tali opzioni si espandono sempre di più e, alla fine della campagna, l'inventario a disposizione risulterà stracolmo di personaggi ed equipaggiamenti utili a dar sfogo alla vostra creatività nelle sezioni free roaming.

    È possibile costruire edifici, adornarli con adesivi, dar vita insomma a oggetti di ogni tipo in un titolo che inneggia alla creatività sfrenata e cerca stavolta di unire il carattere gestionale a una trama avvincente. Il risultato è un titolo non perfetto sotto tutti i punti di vista, meno solido dal punto di vista grafico, con qualche leggero calo di frame soprattutto nelle boss fight più concitate - nelle quali sarà necessario sfruttare le doti in proprio possesso per sgominare mastodontici alieni famelici.

    Piccoli difetti che, tuttavia, si fanno perdonare in nome della fantasia e del divertimento: una filosofia spensierata e leggera che ci sentiamo di premiare perché, al netto di una semplicità di fondo che strizza l'occhio a un pubblico giovanissimo, nel sub-strato di attività presenti in The LEGO Movie 2 alberga lo stesso, importante messaggio che i due lungometraggi originali cercano di trasmettere. Viva il gioco, viva la creatività.

    The LEGO Movie 2 Videogame The LEGO Movie 2 VideogameVersione Analizzata PlayStation 4The LEGO Movie 2 Videogame è un'esperienza con un'idea e un'identità che cercano di trasmettere un messaggio in linea con le opere madri create per il grande schermo: unire il fan-service all'originalità. TT Games confeziona un titolo non esente da difetti, riscontrabili in un level design un po' meno ispirato del solito e una semplicità di fondo che governa l'intera esperienza. La mole di contenuti proposta dal tie-in del film diretto da Mike Mitchell è però sontuosa e stratificata quanto basta per proporsi tanto ai grandi quanto ai piccini. Un po' LEGO City nella narrativa e un po' LEGO Worlds nella struttura, la più recente fatica del team britannico merita di essere premiata: il suo linguaggio, sia attraverso la storia che pad alla mano, si rivolge a tutti, e ci ricorda che anche videogiocare "è meraviglioso".

    8

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