Recensione Tiger Woods PGA Tour 09 per Xbox 360

Tiger manca il colpo

Recensione Tiger Woods PGA Tour 09 per Xbox 360
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  • PS2
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Pc
  • Il golf non è uno sport per tutti: lunghe e silenziose passeggiate all'aria aperta, grandi doti di precisione e potenza e la considerevole somma di denaro necessaria per iscriversi ad un Country Club ne limitano fortemente la diffusione, soprattutto in un paese come l'Italia nel quale non non vi sono né la tradizione né celebri personaggi per poter sperare che l'attività esca in qualche modo dall'ombra del Dio Calcio. Grazie al fascino della disciplina ed all'influenza dei suoi estimatori, i maggiori appuntamenti annuali riescono comunque a ritagliarsi alcuni spazi anche sulle nostre emittenti sportive, permettendo al grande pubblico di conoscere almeno uno degli uomini simbolo di questo sport, nonché uno dei più grandi atleti del mondo: Tiger Woods. Come ogni anno Electronic Arts intitola il nuovo capitolo della serie PGA Tour all'atleta di Cypress, California. Andiamo a scoprire assieme se anche in questo suo classico appuntamento EA è riuscita a preservare quei segnali di originalità e serietà che negli ultimi mesi stanno cambiando in positivo la percezione che gli utenti hanno di questo colosso dell'entertainment.

    I contro

    Giungiamo subito al dunque: Tiger Woods 09 ha l'unico difetto di essere decisamente simile al suo predecessore, a partire dai controlli fino ad arrivare al Photogameface. Persino il sistema Gamernet, la più grande novità dell'anno passato, non ha subito sostanziali miglioramenti presentando le medesime categorie ed opzioni di catalogazione delle nostre performance. Paradossalmente la situazione appariva già chiara sfogliando il manuale di istruzioni dove, per tradizione, i grafici di Ea Sports indicano le novità rispetto all'anno passato. Ebbene, a parte il layout identico, ma in comune con tutta la linea sportiva, quello che stupisce sono i laconici indicatori delle nuove introduzioni, presenti nel numero di tre in tutto il manuale. A fronte di una riproposizione del gameplay quasi pedissequa del titolo dello scorso anno, ci si poteva aspettare che almeno avessero riempito PGA Tour 2009 con una mole di contenuti come percorsi, golfisti o accessori tale da spingere i potenziali acquirenti ad investire i loro soldi nel nuovo capitolo. Perlomeno si poteva sperare in un potenziamento del comparto tecnico, attraverso la correzione di quella lunga lista di piccoli difetti che rovinavano parzialmente l'esperienza passata. Ci tocca constatare che anche queste speranze sono state disattese, i percorsi sono solo 18, di cui molti in comune con quelli dell'edizione 2008 e anche il comparto tecnico del gioco è il medesimo, nessun processo di ottimizzazione è stato portato avanti: i personaggi, pur discretamente modellati, sono ben lontani dagli standard che la stessa Ea ha raggiunto negli altri suoi titoli sportivi, nonostante nel caso di un gioco di golf la mole di poligoni e personaggi in movimento da gestire sia decisamente minore. Oltretutto si possono ancora notare gli stessi difetti grafici già riscontrati lo scorso anno, come la telecamera dinamica che spesso si va ad impastare contro piante o declivi impedendovi di osservare il tiro effettuato, o il salto di animazioni che vi è tra il posizionamento ed il caricamento del colpo dei diversi golfisti. O ancora l'impossibilità di eliminare le noiose animazioni di posizionamento degli atleti che tendono a rallentare ulteriormente il ritmo del gioco, già abbastanza blando di natura. I percorsi sono tutti riprodotti fedelmente, ma anche in questo caso si denota la mancanza di ulteriori dettagli che renderebbero lo spettacolo più simile a quello reale. Per fare un esempio il percorso di Carnoustie è solitamente interessato da violente raffiche di vento che possono facilmente superare le 30 mph, incidendo pesantemente sul nostro approccio alla buca. Ebbene tali condizioni fuori dal comune sono desumibili solamente dall'indicatore a schermo e dagli -ottimi- effetti sonori. Non è possibile notare l'erba piegarsi al vento, qualche foglia che vola, il pubblico ripararsi o perlomeno i vestiti dei golfisti agitarsi, cioè quei dettagli che avrebbero potuto esemplificare le particolari condizioni della buca senza l'utilizzo di un freddo indicatore. Dei piccoli tocchi di classe che avrebbero elevato il coinvolgimento ed il realismo del titolo. Un'ultima nota di demerito va all'intelligenza artificiale dei nostri avversari, che denota spesso dei limiti davvero poco mascherati per aiutare il giocatore a vincere la partita. Capiterà spesso che a seguito di un approccio perfetto alla buca, i nostri avversari sbaglieranno un quantitativo spropositato di putt di pochi centimetri, o si intestardiranno su un colpo che non gli viene in pieno stile Tin Cup (film di qualche anno fa con Kevin Costner), fino al raggiungimento del fatidico limite di colpi massimo.

    I pro

    Tutto male quindi? Assolutamente no, dato che, nonostante i difetti, Tiger Woods PGA Tour 2009 rimane la migliore, per quanto unica, simulazione di golf sul mercato. L'essere identico al gioco dell'anno scorso vuol dire ripresentare l'enorme quantitativo di modalità, minigiochi ed opzioni, capaci di trasformare il titolo in un partygame o una gara di abilità a seconda dei desideri di chi lo possiede. Il sistema di controllo è nuovamente selezionabile tra la classica barra sulla quale far fermare il cursore con tempismo per decidere potenza, precisione ed effetto o il controllo tramite la leva analogica del pad. Se il primo sistema non subisce sostanziali variazioni da anni, il secondo è stato ri-tarato ed ora è leggermente più permissivo, soprattutto grazie alla funzione "tune club" nella quale poter personalizzare al meglio le impostazioni del vostro tiro. Questo metodo di controllo ha dalla sua la facilità d'uso e l'immedesimazione, anche se pecca ancora nel rilevare la giusta potenza inferta al colpo, passando troppo spesso da colpi a piena potenza ad altri completamente strozzati. L'estrema precisione necessaria per indovinare la giusta forza da imprimere alla pallina potrebbe rendere più difficoltosi gli ultimi colpi di approccio al green, ma comunque non pregiudica minimamente l'esperienza, anche perché è possibile passare da un metodo all'altro semplicemente tramite la pressione di un tasto. Questo flessibilità nel sistema di controllo sarà particolarmente utile per completare gli eventi più complessi della modalità carriera, durante la quale dovremo seguire la crescita tecnica e professionale di un golfista completamente personalizzato. Grazie alla funzione Photogameface anche quest'anno potremo donare al nostro avatar il nostro viso, con risultati quasi perfetti semplicemente caricando due foto sui server EA o utilizzato una fotocamera compatibile. La carriera si suddivide in due momenti distinti: la classica stagione PGA Tour nella quale ottenere i punti necessari per poter partecipare alla prestigiosa FedEx Cup e le cosiddette Tiger Challenge, una serie di sfide e minigiochi di difficoltà crescenti utili sia a far salire le statistiche del nostro atleta, sia per sbloccare nuovi oggetti capaci di donarci bonus aggiuntivi, oltre che per guadagnare i soldi necessari per acquistarli al ProShop. Il massimizzare le abilità del nostro golfista quest'anno sarà strettamente correlato alle nostre performances sul campo. Solamente incrementando la distanza media del nostro drive, rimanendo sempre all'interno del fairway, aumentando la precisione dei nostri pitch e l'efficacia dei nostri putt potremo sperare di migliorare rispettivamente la nostra forza, la precisione, il gioco corto o l'abilità sul green. Il vero problema sarà comunque mantenere l'eccellenza delle nostre prestazioni, infatti il sistema funziona sia in un verso, sia nell'altro e a seguito di un peggioramento dei risultati rischieremo di subire un malus degli attributi.

    ...e il multiplayer

    La modalità multiplayer vede per coloro che giocano in locale sulla stessa console la possibilità di affrontare i diversi percorsi o di sfidarsi in uno dei tanti minigiochi presenti. Coloro che invece prediligono le sfide online potranno contare, oltre che sulla classica sfida su 18 buche che, grazie all'introduzione del Simultaneous Play, risulta molto snellita, anche sul sistema Gamernet, un grande contenitore nel quale ognuno potrà salvare in ogni istante le proprie performance, da un singolo colpo all'intero percorso. Ci sarà colui che vorrà caricare sui server il proprio hole-in-one, o altri che vorranno immortalare il loro favoloso 10 sotto il par a S.Andrews alla difficoltà ProTour. Facendo ciò daranno la possibilità agli altri utenti di scaricare queste particolari prestazioni per provare a batterle o perlomeno ad emularle, guadagnando in questo modo preziosi punti per scalare la leaderbord del titolo.

    Tiger Woods PGA Tour 09 Tiger Woods PGA Tour 09Versione Analizzata Xbox 360Tiger Wood PGA Tour 09 è indubbiamente il miglior simulatore di golf presente sul mercato ed un prodotto consigliato per tutti coloro che amano o vogliono avvicinarsi a questo affascinante sport. Il vero problema risiede nel fatto che, ad oggi, è possibile trovare la versione 2008 a cifre ridicole, vanificando in questo modo i risibili miglioramenti apportati in questo aggiornamento. Se opterete per questo titolo troverete comunque una simulazione in grado di divertire grazie alle sue molteplici modalità on ed offline, la customizzazione dei personaggi e un gameplay facile da imparare, ma complesso da padroneggiare.

    7

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