Recensione Time Crisis 3

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Recensione Time Crisis 3
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • ACTION!

    L’isola
    di Astigos è stata invasa! Il generale Giorgio Zott e la sua poderosa armata
    sono sbarcati sulle coste e hanno dato vita ad un’azione di assedio generale
    delle principali città e dei maggiori porti. Il debole esercito locale ha
    opposto una minima resistenza che però è stata subito sbaragliata. Presto le
    forze del generale hanno installato sull’isola una serie di missili cruiser con
    cui minacciare sia il vicino stato di Lukano che il resto di paesi del
    mediterraneo. Gli unici che continuano a contrapporsi all’invasore sono i
    guerriglieri della resistenza. Sono proprio loro a contattare il nucleo
    antiterroristico V.S.S.E. per richiedere supporto. La V.S.S.E. risponde
    prontamente inviando due tra i migliori agenti disponibili: Alan Dunaway e
    Wesley Lambert; il loro scopo è quello di eliminare il generale Zott e di
    sventare la minaccia che egli rappresenta per l’ isola e per gli stati del
    mediterraneo. A supportarli ci sarà una guerrigliera, Alicia Winston, che
    provvederà a guidarli attraverso l’ isola fino al covo di Zott. Riusciranno i
    due agenti a porre fine a questa minaccia? La giovane Alicia riuscirà a salvare
    il fratello Daniel imprigionato nel quartier generale dell’esercito di Zott?

    RELOAD!

    Questa è in poche parole la trama di Time Crisis 3, seguito dell’acclamato
    shooter di casa Namco che si ripresenta per la seconda volta su Playstation 2 (
    il primo episodio apparve su Playstation 1 alla fine del 1997 ). Ai pochi che
    non hanno mai giocato uno qualsiasi dei tre episodi né in sala giochi né a casa
    è giusto spiegare che il motivo di tanto successo rispetto agli altri giochi
    “con pistola” risiede essenzialmente in due fattori: il primo è il “Time” da cui
    deriva il nome del gioco, ovvero un limite di tempo entro cui eliminare i nemici
    presenti nello schermo; il secondo motivo è il pedale (o un tasto della vostra
    G-Con se state giocando a casa) che permette, mediante pressione, di nascondersi
    dietro gli oggetti per evitare il fuoco nemico. Aggiungete un ottima grafica e
    un’ambientazione riuscitissima e il gioco è fatto: abbiamo un grande classico.
    Arrivò poi Time Crisis 2 che aggiunse quel qualcosa che mancava al suo
    predecessore: il multiplayer. Questa volta i due giocatori collaboravano durante
    la partita, affrontando i nemici da due punti di vista differenti, creando delle
    situazioni di aiuto reciproco prima di allora mai viste negli shooter. Arrivati
    a questo punto possiamo tranquillamente affrontare il terzo episodio:
    innanzitutto, il gameplay riprende tutti i solidi elementi che lo hanno
    caratterizzato fino a questo momento. Impersonate uno dei due agenti della
    V.S.S.E. Alan Dunaway e Wesley Lambert il cui scopo è quello di eliminare tutti
    gli agenti presenti nella zona circostante prima dello scadere del tempo. Nel
    caso in cui il tempo finisca perderete una tacca della barra energetica, al
    termine delle tacche giunge inesorabile il Game Over. Naturalmente l’energia
    cala anche nel momento in cui venite colpiti dagli avversari. Sparare più veloci
    o schivare i colpi mediante il tasto di cui sopra è l'unica via per la
    salvezza. Anche se non troppo frequentemente, dovrete evitare inoltre degli
    oggetti che cadono o esplodono. Anche in Time Crisis 3 è possibile giocare in
    multiplayer cooperativo, con una console sola e lo schermo diviso in due parti o
    con due console linkate tra loro. L’unica vera novità di questo episodio sta
    nell’armamento disponibile. Già dall’inizio della partita avrete a disposizione
    quattro armi: la pistola, un mitragliatore, uno shotgun e un lanciagranate.
    Quando siete nascosti, oltre a ricaricare l’arma, potrete anche scegliere quale
    usare sparando contro lo schermo. Le munizioni della pistola sono infinite
    mentre quelle delle altre tre armi sono contate; è comunque facile recuperare le
    munizioni uccidendo i soldati in divisa gialla. Il gioco è diviso in tre
    livelli, a loro volta divisi in altre 3 zone: si parte dalla spiaggia dell’isola
    per passare a una città della costa, all’entroterra fino a giungere nella
    fortezza del generale Zott. Ciò che colpisce favorevolmente è la frenesia e la
    varietà delle situazioni in cui vi troverete coinvolti. Ci sono delle zone, come
    quella della città, che sono veramente belle e divertenti. In più
    l’interattività con gli elementi del fondale è molto marcata: capita molto
    spesso di avere a disposizione più di un oggetto sullo schermo da far saltare in
    aria per abbattere i nemici. Siamo comunque di fronte a uno shooter; questo
    significa sicuramente un’esperienza di gioco arcade molto frenetica ma anche una
    rigiocabilità molto limitata. Per ovviare a questo problema Namco ha aggiunto
    alla versione casalinga di Time Crisis alcuni extra. Ogni volta che terminate
    uno stage potrete riaffrontarlo in una specie di Time Attack. Inoltre, una volta
    completato il gioco, verrà sbloccata una modalità aggiuntiva in cui impersonate
    Alicia Winston intenta a supportare i due agenti della V.S.S.E. con il suo
    fucile da cecchino.

    DANGER!

    Graficamente Time Crisis 3 è superiore al precedente
    episodio, su questo non c’è dubbio: i fondali sono più definiti e soprattutto
    sono molto più caratterizzati; ancora una volta lo stage della città si fa
    notare come bellezza dell’ambientazione, con le case di muro bianco in uno stile
    veramente “mediterraneo”. Persino lo stage con il ponte di chiatte sul fiume è
    molto originale e il dondolio è molto realistico. Insomma una cosmesi generale
    abbastanza riuscita. Purtroppo non mancano le note negative: l’aliasing è
    marcatissimo e molto spesso le texture non sono eccezzionali. Inoltre le
    cut-scene del gioco sono tra le più brutte che si siano viste negli ultimi
    tempi: sembra che siano state forgiate da programmatori che non avevano nulla a
    che fare col gioco, tanto è il loro distacco con ogni elemento del titolo,
    grafica compresa. Le musiche sono buone ed evocative, gli effetti sonori sono
    quanto di più canonico si sia sentito finora. Seppur presente la localizzazione
    in italiano, sull’efficacia della traduzione e della recitazione sarebbe meglio
    stendere un velo pietoso...

    CONGRATULATIONS!

    Il giudizio finale su Time Crisis 3 è positivo.
    Tecnicamente è abbastanza pregievole, mentre la giocabilità è sugli stessi
    livelli dei predecessori e la longevità risulta addirittura superiore, grazie
    all’aggiunta della modalità cecchino da sbloccare. Unica vera pecca di questo
    gioco è la lunchezza dello story mode. Tre livelli sono pochi e 3 delle nove
    zone del gioco sono occupate dal combattimento con il boss. nonostante si tratti
    della trasposizione di un arcade il gioco si conclude in un tempo decisamente
    limitato: circa mezz’ora. Se, tuttavia, amate i giochi per light gun (e non ce
    ne sono molti) e vi piace giocare tutti i livelli di difficoltà, magari in
    compagnia di un amico, avrete per le mani un prodotto con cui vi divertirete
    parecchio.

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