Recensione Tony Hawk's American Sk8land

Il Nuovo Tony Hawk Per DS. Online!

Recensione Tony Hawk's American Sk8land
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  • Gba
  • DS
  • Anche chi non è particolarmente avvezzo ai titoli di skateboard, di fronte alla notevole disposizione di modalità, al gameplay vario e corposo, agli elogi della critica, non potrà negare un moto di interesse verso America Skateland. Oltre alle ragioni sopra citate, ad invogliare ancora di più l'acquisto potrebbe arrivare la modalità online: Tony è uno degli inziatori dell'online gaming su Ds, e offre una varietà di opzioni senza precedenti.
    Per queste ragioni, un utente medio che desideri giocare in rete, oltre a Mario Kart potrebbe orientarsi verso il titolo Activision.
    Glielo vogliamo consigliare?

    THAS si presenta piuttosto bene. Tecnicamente superiore alla media dei giochi per DS (che più bidimensionali non si può) sfoggia una cittadina riprodotta con un pregevole e onesto 3D, che fa la sua figura anche grazie alle ridotte dimensioni dello schermo.
    La visuale non è orientabile a piacimento, ma la telecamera segue alla perfezione lo svolgimento dell’azione; i quartieri che ci vengono di volta in volta proposti sono tinteggiati con colori sgargianti, assenti fenomeni di pop-up (palazzi che si formano dal nulla et similia). Del resto, a parte il nostro avatar e qualche sparuto veicolo o pedone non c’è molto in movimento, di certo non tanto da mettere “in ginocchio” il DS.
    Se si può muovere un appunto sulla qualità della realizzazione tecnica, è sul modello del personaggio: benché editabile come vestiario e fattezze, non risulta molto particolareggiato nei dettagli. Fortunatamente durante il gioco le connotazioni minori poco si notano, ed il mancato approfondimento visivo della modellazione poco influisce nell’economia del gioco.
    Senz’altro ottima la prima impressione che desta il sonoro. Gli effetti relativi allo skate sono funzionali e ben fatti, sono presenti alcune voci digitalizzate dei passanti (quando rischiamo di investirli si fanno sentire), ma soprattutto esistono una quindicina di canzoni vere e proprie che vanno a costituire una degna colonna sonora.
    I generi vanno dal Punk-Oi al Rap, ma rientrano per la maggior parte in brani di Hardkore melodico. Degna di menzione la presenza dei Dead Kennedys con “California Uber Alles” (e mi scuseranno i lettori se non trovo il tasto per la u maiuscola con la dieresi).
    Va riconosciuto però, che dopo la buona impressione iniziale, le canzoni tendono a ripetersi troppo spesso, e dopo qualche tempo anche i Dead Kennedys potrebbero stancare. In ogni caso i brani sono riprodotti dalla console in modo egregio, e ciò lascia ben sperare per il futuro: pur non disponendo di audio in qualità CD, il DS è in grado di “suonare” in modo più che accettabile.

    Siamo giunti all’aspetto principale. Il divertimento che può dispensare THAS vale l’esborso dei quasi 50€ necessari all’acquisto?
    La risposta non è a senso unico: non ci sentiamo di consigliare ad occhi chiusi THAS, considerato sopratutto che appartiene ad un genere molto particolare e, nonistante la realizzazione tecnica di prim’ordine e la possibilità di cimentarsi in una miriade di diverse attività, non tutti saranno appagati da questo tipo di intrattenimento.
    Un utente “vergine” alle simulazioni di skate, troverà per sua fortuna una serie di missioni-tutorial, tuttavia insufficienti ad esaurire la spiegazione delle possibilità offerte dal titolo: ben presto il neofita dovrà eseguire combo ed evoluzioni di cui non sospettava nemmeno l’esistenza. Avrebbe potuto essere d’aiuto il manuale, per chi avesse voluto dedicarcisi. Avrebbe: in effetti spiega quattro combo in croce e sustanzia di ben poche pagine, che a malapena considerano la funzione dei tasti.
    Questi problemi risulteranno peraltro ininfluenti a chi già è amante degli altri episodi della serie, e vengono comunque ridimensionati una volta preso confidenza col gioco.

    Il compito principale dell'utente, come in tutti i Tony Hawk, è quello di esibirsi quale prevetto skater, in un contesto cittadino fedelmente riprodotto, riuscendo ad eseguire acrobazie su ogni tipo di arredo urbano: staccionate, panchine, scale. Portare a termine in sequenza i cosiddetti trick è azione indispensabile: solo le combinazioni acrobatiche sono in grado di far lievitare il punteggio, e nella logica del gioco queste evoluzioni rappresentano gli obiettivi delle varie missioni, oppure il mezzo per raggiungere le immancabili lettere S-K-A-T-E e C-O-M-B-O .
    I compiti che caratterizzano ogni missione, tutti riconducibili alle necessità di cui sopra, ci vengono assegnati da personaggi incontrati sulla strada, ed il loro completamento permette di sbloccare le varie ambientazioni cittadine. Se si sta affrontando la modalità Storia, il superamento sequenziale delle sfide proposte dai passanti, permetterà il progredire nella costruzione dell’”American Skateland” (da cui il titolo), ossia uno skate park da “arredare” con molte strutture su cui esibirsi. Le strutture vengono acquistate a suon di punti e missioni completate, e conseguenti elargizioni monetarie per la nostra buona causa.
    THAS può essere affrontato anche senza l’assillo delle missioni. In modalità classica (che lo stesso gioco definisce “old school”), di deve soltanto saltellare e grindare in giro, in modo da raggiungere alti punteggi, che a loro volta bloccano altre aree. Addirittura è possibile spedire online il replay del nostro record, che potrà essere scaricato (e magari battuto), dagli altri giocatori sparsi in giro per il mondo.

    Ed infine veniamo all’aspetto del “tocco”.
    Com’è giusto che sia, THAS sfrutta il Touch Screen in maniera marginale, senza stravolgere un sistema di controllo collaudato, ma inserendo solo qualche tasto virtuale su schermo di tanto in tanto, per ottenere un temporaneo “berserk” quando si cade dallo skate, o per iniziare combo speciali da attivare tramite il tocco sull’apposita icona.
    Ciò che è aggiunto al gioco dai due schermi è la mappa, sempre presente sul touch, che aiuta senza dubbio ad avere una situazione chiara della partita in corso.
    Le modalità online sono molteplici: la partita avviene sempre tra due giocatori, ed è possibile sfidarsi alla conquista del punteggio più alto sfruttando una miriade di varianti. I giocatori possono incontrarsi “casualmente”, accedendo al server, oppure cercarsi tra loro attraverso il sistema dei codici amico.
    Oltre alle vere e proprie modalità di gioco, è sempre possibile inviare o scaricare il record su uno stage (vedi sopra), vedere le classifiche mondiali o scaricare nuovi obiettivi per le missioni, che vengono periodicamente resi disponibili.
    Va detto che tanta varietà spiazza, abituati al decisamente più austero online di Mario Kart.
    Purtroppo però, l’impossibilità di “toccarsi” l’un l’altro, di interagire col rivale direttamente, danneggiandosi a vicenda, rende le sfide un po’ sterili. Si condivide semplicemente un’area di gioco. Non che volessimo fare a badilate in THAS, ma dopo essersi tirati gusci rossi e banane in Mario Kart, notare che se qui i personaggi si scontrano una compenetrazione poligonale è l'unico risultato, è un po’ limitante.
    Oltre a questo, una piccola penalità è costituita dall’assenza di un contatore che ci informi sul numero di vittorie o codifichi le partite come invece avviene nel solito MKDS. Tony Hawk è più immediato (volgare, non me ne vogliate): si propongono partite all’avversario una dietro l’altra, ad libitum, senza che sia mai decretato un vincitore “totale” della guerra, oltre che delle singole battaglie.

    Tony Hawk's American Sk8land Tony Hawk's American Sk8landVersione Analizzata Nintendo DSAmerican Skateland è un gioco pieno di sostanza, di alto livello ed alta scuola. Forse fin troppo: a volte si ha l’impressione di cimentarsi con un prodotto non del tutto equilibrato rispetto ai classici già presenti su DS. Per chi ha già avuto a che fare con la serie, in American Skateland avrà la certezza di trovare un degno episodio portatile, mentre chi è a digiuno di trick o grind vari potrebbe tediarsi nel dover imparare tutte le mosse. Ciò causa una una curva di apprendimento che, più che brusca, è altalenante. Considerazioni sulla modalità online portano allo stesso risultato: chi già ama TH troverà un mezzo paradiso, mentre il neofita potrebbe sentirsi spiazzato dalla varietà di regole/obiettivi, quando invece la semplicità delle sfide di Mario Kart DS diverte di più e -a nostro avviso- in maniera più immediata. Un titolo, insomma, che si rivolge probabilmente ad un'Elite di giocatori, piuttosto che all'utente inesperto: agli amanti del genere saprà regalare emozioni senza pari (si alzi pure di qualche decimo la valutazione numerica, in questo caso), alle nuove leve richiede un impegno costante ed un lungo processo di metabolizzazione, che potrebbe influire sulle effettive possibilità di sfondare.

    7.5

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