Recensione Toy Soldiers

Giocare coi soldatini di plastica non era mai stato così divertente!

Recensione Toy Soldiers
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  • Xbox 360
  • Tanto tempo fa..

    Prodotto dalla giovane software house Segnal Studios e distribuito direttamente da Microsoft attraverso il Marketplace di Xbox Live, l’ultimo nato della serie XBLA è sicuramente uno dei titoli più interessanti del classico genere “Tower Defense”, piuttosto popolare nell’ambito Personal Computer e tornato alla ribalta su console grazie alle piattaforme di digital delivery.
    Dotato di un singolare gameplay dalle velleità action/strategiche, Toy Soldiers rappresenta il sogno proibito di molti bambini - ora trentenni - che avrebbero voluto dar vita alle capienti buste di soldatini di plastica comprate dalla mamma, intenti a simulare improbabili battaglie sul pavimento della propria cameretta o in giardino.
    Attraverso una ricostruzione certosina di classici diorami “guerreschi” (associabili a quelli custoditi gelosamente dai più fervidi collezionisti in teche preziose), Toy Soldiers propone mappe originali le cui cornici sono proiettate in ambienti tipicamente casalinghi - come la stanza da giochi o il cortile -, alla stregua dei racing Micromachines che proponevano svariate tipologie di piste su percorsi prettamente domestici; poter dare vita a vere e proprie battaglie campali con decine e decine di elementi presenti contemporaneamente su schermo (tra fanteria, cavalleria, mezzi corazzati ed aerei) in ambienti circoscritti e totalmente controllabili dal giocatore - anche attraverso l’utilizzo di una telecamera a volo d’uccello - è un’esperienza estremamente divertente ed appagante: nei prossimi paragrafi elencheremo tutte le principali caratteristiche di questo nuovo prodotto XBLA.

    Impresa bellica

    Innanzitutto è doveroso sottolineare l’originale stile che permea l’intera opera dei Segnal Studios, dai menù di gioco sino al particolare più insignificante del campo di battaglia; se il periodo storico di riferimento per quanto concerne la tecnologia e l’aspetto generico di mezzi e divise è quello della prima guerra mondiale, ogni tratto del gioco è comunque caratterizzato da lineamenti grossolani e “giocosi” (un po’ come avviene nella bellissima serie Metal Slug); basti pensare alle animazioni che segnano la dipartita dei soldati, che letteralmente finiscono in mille pezzi (di plastica!) o rotolano rigidamente al suolo.
    L’intento dei programmatori era quello di ricreare un ambiente di guerra verosimile per quanto concerne atmosfera ed effetti speciali (sonori e non) pur sottolineando il tutto con un design quasi cartoonesco e ricercato, in grado di affascinare non tanto per la solidità artistica quanto per la coerenza con cui ogni elemento è stato progettato.
    Lo scopo principale di Toy Soldiers risiede nel preservare dagli assalti nemici la propria scatola di giocattoli (posta nelle retrovie del campo di battaglia) disponendo, ampliando ed utilizzando svariate postazioni difensive/offensive, utili per respingere le varie ondate di attacco - fino al boss finale - e nel contempo guadagnare preziosi danari da investire nell’impresa bellica.
    Compiendo combo, uccisioni multiple et similia i moltiplicatori bonus incrementeranno sensibilmente il tesoro del giocatore, che potrà non solo allestire postazioni sempre più efficaci e potenti, ma anche livellare verso l’alto quelle già disposte e piazzare sul campo di battaglia ostacoli efficaci soprattutto contro la fanteria (che attaccherà in massa).
    Le tipologie di installazioni non sono moltissime (mitragliatrici, cannoni, mortai ed altre originali amenità belliche), tuttavia in talune circostanze è possibile prendere persino i comandi diretti di mezzi corazzati ed aerei: l’intervento personale del giocatore nel controllo diretto dell’arsenale è sicuramente uno degli aspetti più divertenti dell’intero pacchetto, poiché nonostante l’intelligenza artificiale si occupi decorosamente della difesa territoriale è solo agendo in prima persona che si raggiungono i risultati migliori in termini di punteggio/soddisfazione; naturalmente lo switch tra una postazione e l’altra ed il costante screening del campo di battaglia è un elemento fondamentale della componente strategica del gioco, la quale ricopre comunque una considerevole fetta della torta in qualunque Tower Defense che si rispetti.

    Diorama del 15-18

    La giocabilità del titolo Segnal Studios risulta sempre piuttosto dinamica ed avvincente, nonostante un legame molto forte con stilemi ed alchimie di tempi che furono: le possibilità strategiche in termini prettamente numerici non sono moltissime, ma non bastano solo sette note per comporre una sinfonia? Cercare di ottenere il più velocemente possibile gli upgrade per ciascuna installazione e sbloccare le più potenti rappresenta sicuramente la linea guida di ogni scontro, tuttavia la necessità di difendere determinate posizioni e soprattutto la possibilità di intervenire direttamente in battaglia aumentano il coinvolgimento nei momenti cruciali, in particolare quando scendono in campo gli enormi boss: originali nel design e negli attacchi essi ricordano molto da vicino alcuni boss di fine livello degli sparatutto a scorrimento più famosi.
    Dal punto di vista tecnico nulla da eccepire: una grafica colorata e abbastanza pulita (nonostante possa risultare confusionaria in qualche circostanza) è in linea con le produzioni maggiori dei Live Arcade, soprattutto per mole poligonale. La punta di diamante della produzione Signal Studios è sicuramente rappresentata dalla varietà di mappe, nemici e situazioni: ogni livello denota una discreta cura nel design e propone battaglie sempre nuove, incuriosendo il giocatore che attende con interesse di scoprire cosa troverà nella partita successiva.
    Senza infamia e senza lode la componente degli effetti speciali, così come il comparto audio e quello relativo alle animazioni: da sottolineare qualche sensibile calo di frame rate nelle situazioni più concitate, sebbene si tratti di un fenomeno piuttosto sporadico e diciamo “sorvolabile” per il genere di appartenenza.
    Da segnalare infine la possibilità di giocare contro un avversario umano via Xbox Live: un aspetto senza dubbio molto gradito ma che non aggiunge molto - se non il divertimento intrinseco del multiplayer - all’esperienza globale del gioco.

    Toy Soldiers Toy SoldiersVersione Analizzata Xbox 360Nonostante appartenga ad un genere piuttosto vetusto ed il gameplay risulti generalmente semplicistico (ma mai banale o scontato, anzi), Toy Soldiers rappresenta uno dei “Tower Defense” più interessanti nel panorama attuale degli XBLA, ritagliandosi una nicchia tutta sua. Tecnicamente solido e dotato di uno stile piuttosto originale, il titolo Segnal Studios merita sicuramente una chance da chi cerca in un gioco divertimento e spensieratezza, senza comunque rinunciare ad una sufficiente dose di strategia e ad un buon livello di sfida. Unico inconveniente il prezzo: 1200 Ms points non sono pochi pur considerando la generale bontà ludica del software, cui tutti comunque dovrebbero dare un’opportunità perlomeno testando la versione dimostrativa.

    8

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