Recensione Turok: Evolution

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Recensione Turok: Evolution
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Gba
  • Xbox
  • NGC
  • Pc
  • Introduzione

    “Nella storia che affonda le proprie radici nell’alba dei tempi, si possono ricordare numerosi possenti guerrieri scelti per farsi carico del mistico mantello di Turok e le loro epiche avventure vengono narrate quando il popolo, grato, si raccoglie per onorare questi eroi. Questa avventura, Turok: Evolution, è incentrata proprio sul più grande di questi eroi, Tal’Set, capo della nazione Saquin. Sul campo di battaglia stà per avere inizio lo scontro con gli uomini del Capitano Bruckner, un brutale e vendicativo veterano di molte campagne contro gli indiani. Tal’Set è pronto a battersi e a uccidere il più temuto e odiato dei suoi nemici, quando entrambi vengono misteriosamente risucchiati dal proprio mondo e catapultati in un altro, dove saranno coinvolti nella tragedia che attende questo antico luogo… La guerra sta per infuriare nella Terra Perduta e molto sangue presto scorrerà per permettere l’ascesa al potere di un terribile tiranno. Tal’Set dovrà esplorare vasti territori e combattere in essi… e trionfare sempre, nei combattimenti aerei, in quelli nelle oscure e nebbiose giungle e quelle negli impetuosi corsi d’acqua. Solo mettendo alla prova tutta la tua saggezza, l’astuzia, il coraggio e la forza potrai emergere vittorioso dai pericoli che ti attendono e dimostrare a tutti chi sia veramente il possente Turok e quale sia la sua potenza.”

    Il gioco

    Chi di noi non ha mai sentito parlare di Turok? Chi non ha mai provato almeno una volta nella sua vita la versione per Nintendo 64? Credo che siano rimasti veramente in pochi i videogiocatori che non hanno vissuto questa esperienza, esperienza assolutamente positiva, e credo che molti ammiratori di Playstation (o “venduti” per la Sony come me) abbiano sotto sotto sperato in una conversione degna di nome per la propria amata console. Ma purtroppo, come succede nella maggior parte dei casi, qualcosa è andato storto, o per dirla tutta, l’idea è stata buona ma la realizzazione lascia parecchio amaro in bocca. Più che una conversione vera e propria Turok: Evolution è un tentativo mal riuscito di creare qualcosa di nuovo con un nome famoso che garantisse già una schiera di fan pronti ad appropriarsene. Oltre al solito sparatutto in prima persona la Acclaim ha voluto donarci anche sezioni di volo in sella ad uno pterodattilo armato di cannoni ma purtroppo questa trovata non ha giovato alla spettacolarità del titolo come avrebbe dovuto. La trama, come avrete già capito, è sempre la solita minestra riscaldata, la solita scusa per disseminare morte e distruzione, colorando di rosso lo schermo del vostro televisore e il viso di vostra madre arrabbiatissima nel vedere che le 100 carte (50 in euro) che vi aveva dato per comprarvi un bel paio di scarpe sono state spese per un videogioco “malsano” J. A parte gli scherzi Turok: Evolution non offre nulla di nuovo che un altro sparatutto in prima persona può dare, se non dinosauri e lucertoloni evoluti in grado di usare fucili da cecchino. Trovare la chiave per aprire la porta, premere il pulsante per abbassare il ponte, e tutte le altre azioni standard di un FPS sono presenti senza stravolgimenti, ma un ricco arsenale di pistole, fucili e armi nucleari solleva un tantino questo titolo dalla totale delusione.

    Grafica

    Graficamente non rimarrete stupiti, pop-up e anche un paio di scalette vi inseguiranno per quasi tutto il gioco. Gli scenari piuttosto ampi si alternano tra molto dettagliati e semplicistici, anche se senza mai far gridare al miracolo. Le texture non sono delle migliori ma restano comunque su livelli accettabili, i nemici e voi stessi (quando siete inquadrati) sembrano goffi e con movimenti poco fluidi, a volte quasi scattosi. Gli effetti di luce ed ombre non sono un gran che ma dalla frenesia di ammazzare ogni cosa che si muove non ci farete nemmeno caso. A volte vi sembrerà che la vecchia versione per Nintendo 64 era addirittura migliore! Cosa veramente scandalosa pensando che la PS2 ha ben il doppio di bit utilizzabili! Una ragione per cui Turok è diventato così famoso (a parte per i fumetti) è per la sua violenza gratuita, infatti potrete decapitare con colpi precisi i nemici, oppure strappargli qualche arto e nel caso di avvelenamento, farlo vomitare fino alla morte. Nella modalità multiplayer le arene sono piuttosto piccole e prive di molti dettagli ma grazie ai tanti sotto giochi disponibili il divertimento è (quasi) assicurato.

    Le Armi

    Dato che ormai l’originalità di un FPS è difficile concepirla, nasce soprattutto il bisogno di avere sempre una maggior quantità di armi a disposizione del giocatore, e Turok in questo campo rende veramente molto. L’arma standard è la mazza da guerra, una sorta di osso di dinosauro che tenendo premuto per alcuni secondi il tasto di fuoco sferra un colpo devastante; l’arco e l’arco in tek sono ancora presenti, per chi non lo sapesse il secondo possiede uno zoom per colpire i nemici dalle grandi distanze ed è più resistente; la pistola è la prima arma da fuoco vera e propria con cui avrete a che fare e potrete potenziarla con il mirino da cecchino. Le armi da media potenza sono il fucile e il fucile quadruplo, ottime per le distanze ravvicinate; le granate hanno due modalità (come la maggior parte del vostro equipaggiamento) quella standard e quella avanzata, dove degli spuntoni permetteranno di lasciare su muri, soffitti e porte questi graziosi esplosivi; il fucile a freccette, utile da utilizzare anche sott’acqua, è molto silenzioso e con le munizione minigun diventa distruttivo, riempie di fori il nemico ma spende un sacco di munizioni. Tra le armi pesanti non poteva di certo mancare il lanciafiamme, che come seconda opzione spara proiettili gelatinosi al napalm; una interessante novità è la mina ragno, un volta rilasciata ne prenderete il controllo e potrete girare indisturbati tra le guardie avendo la possibilità di attirarle con un esca, di farli esplodere detonando l’ordigno o avvelenarli emanando del gas, ma state attenti a non allontanarvi troppo da Tal’Set o il segnale radio scomparirà ed avrete sprecato una mina ragno. Il lanciarazzi è forse l’arma più potente del gioco, con i suoi due potenziamenti è veramente distruttiva! Il potenziamento ad inseguimento fa si che cinque proiettili entrino nel corpo di un nemico e lo logorino dall’interno distruggendolo fino all’osso, il potenziamento al nucleare…bhe, credo che basti solo il nome! Interessante anche il cannone al plasma che può lanciare dei proiettili di energia termica ad inseguimento oppure a catena per colpire più avversari alla volta; il raggio antigravitazionale può creare una barriera attorno a Tal’Set che una volta rilasciata scaraventa contro i muri chiunque gli sia vicino, oppure sollevare un lucertolone e voi potrete lanciarlo contro ciò che più vi aggrada, muri, soffitti o i nemici stessi; ultimo ma non per importanza il cubo di materia oscura, che nella sua prima forma creerà un’esplosione di dimensioni allucinanti e nella modalità secondaria risucchierà tutto ciò che le sta attorno in un vortice spaziale.

    Conclusione

    Da Turok: Evolution ci si aspettava qualcosa di meglio, invece abbiamo di fronte un mediocre FPS di discreta fattura. Acclaim puntava sull’originalità che in definitiva non c’è se non in piccolissima parte e graficamente deludente rispetto agli standard che ormai la Playstation 2 è abituata a darci. Solo gli appassionati della serie se lo godranno appieno (o almeno spero) ma per noi altri dovremo ancora aspettare, ma forse non molto visto che Timesplitters 2 è giusto dietro l’angolo!

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