Recensione TV Show King

Un quiz televisivo su WiiWare

Recensione TV Show King
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    La francese Gameloft, software house specializzata finora in mobile gaming, non ha mancato l'occasione di presentare il suo primo titolo per home console in concomitanza col lancio europeo del servizio WiiWare, avvenuto lo scorso 20 Maggio.
    Nella nuova sezione del Wii Shop dedicata ai giochi sviluppati appositamente per essere scaricati e gustati su Wii, fra gestionali dai titoli famosi e platform particolarmente ventosi, è incluso TV Show King, quiz game ispirato ai giochi a premi più conosciuti apparsi in TV e scaricabile in cambio di 1000 Wii Points (al cambio 10€).
    Varrà la pena di acquistare TV Show King e dire ai propri amici che stasera si rimane a casa a giocare?

    Gira la ruota... la accendiamo?

    Il titolo non è nient'altro che una rielaborazione di celeberrimi quiz televisivi, presentata con uno stile tipico dei giochi a premi degli anni 2000. Accanto al classico presentatore dal sorriso smagliante quanto forzato di nome Jerry (nessun riferimento al famoso showman italiano, il nome è lo stesso in ogni altra versione del gioco), troviamo una pettoruta valletta ed una scoppiettante DJ; il look del gioco è quello patinato e sovraesposto a cui siamo ormai abituati ed anche la scenografia fa di tutto per ricordare gli show preserali.
    Dopo una lunga introduzione da parte di Jerry (per fortuna skippabile come praticamente tutti gli intermezzi del gioco), si passa alla presentazione dei concorrenti del quiz: fra il pubblico verranno illuminati i Mii selezionati dai giocatori ed eventualmente quelli impersonati dalla CPU (a prescindere dal numero dei giocatori umani, i partecipanti sono sempre quattro). A questo punto si passa al gioco vero e proprio, ovvero una serie di domande di cultura generale divise per argomento e presentate assieme a quattro possibili risposte. Ogni concorrente, puntando il proprio telecomando e premendo il tasto A, deve selezionare la propria risposta. Passati 15 secondi si scopre qual'era quella giusta e di conseguenza chi ha indovinato. La selezione della risposta avviene in contemporanea per tutti i giocatori, quindi è inevitabile che qualcuno finisca col copiare l'amico saputello. Eppure, solo il più veloce a selezionare la risposta ha diritto all'intera somma di denaro messa in palio con la domanda, mentre tutti gli altri devono accontentarsi di una cifra ridotta. Meglio dunque pensare velocemente e di testa propria, piuttosto che indovinare ma arrivare sempre per ultimi. Da notare che è sempre possibile cambiare idea e selezionare un'altra risposta entro lo scadere del tempo.
    Finite le domande si passa alla seconda fase del gioco, ovvero la ruota. Questo meccanismo infernale (ma comunque facoltativo per ogni giocatore) introduce una forte componente di casualità nel gioco e di fatto lima lo svantaggio di chi è meno bravo a rispondere alle domande. A meno di non essere degli odiosi damerini, non si può fare a meno di apprezzare il divertimento scaturito dal rubare tutti i soldi di un altro giocatore o vedere evaporare il denaro del primo in classifica, con tutti gli sfottò che ne derivano. Per girare la ruota è sufficiente premere A e mimare il movimento del dare una spinta laterale (come anni di Mike Bongiorno ci hanno insegnato); purtroppo bisogna dire che troppo spesso un leggero movimento di preparazione alla spinta viene letto come una girata vera e propria, e dunque sono necessari diversi tentativi prima di veder girare la ruota ad una velocità soddisfacente.
    Una volta finita anche questa fase si passa alla seconda manche, e così via fino all'ultima (la terza, la sesta o la nona a seconda della selezione fatta prima di cominciare a giocare). La classifica finale però non è quella definitiva, infatti i primi due classificati accedono al faccia a faccia finale. Una serie di domande in rapida successione determinano il vincitore vero e proprio, ovvero colui che arriva per primo a cinque risposte esatte.
    Una piccola variante all'interno del gioco è rappresentata da alcune manche in cui è necessario illuminare le varie risposte (visibili solo attraverso il cerchio che sostituisce il puntatore di ogni giocatore) ed altre in cui prima di leggere le quattro opzioni bisogna grattare la patina superficiale con il proprio puntatore.
    Una modalità di gioco alternativa a quella descritta, e dedicata esclusivamente al singleplayer, consiste in una sequenza di domande di crescente difficoltà che ha termine al primo errore del giocatore; peccato solo che i primi dieci o quindici quesiti siano tremendamente semplici, e che quindi il gioco entri nel vivo solo dopo qualche minuto.

    Chuck Norris ha rubato 5000$ ad Hitler!

    Il comparto grafico di TV Show King è fin da subito una gradita sorpresa. Nonostante le strutture poligonali e gli effetti presenti su schermo non siano più che sufficienti, la resa grafica globale risulta stilisticamente perfetta (sempre tenendo a mente l'obiettivo del gioco di riprodurre un classico quiz televisivo) ed incredibilmente arricchita dall'uso dei Mii. I versatili avatar creati dalla Nintendo sono semplicemente i concorrenti perfetti del gioco a premi, e l'utilizzo che Gameloft ne ha fatto è azzeccatissimo: pensiamo a quando i Mii vengono scelti fra il pubblico (mostrando incredulità), circondati da altri personaggi sempre estratti dal Canale Mii della console, o quando, una volta girata la ruota, gli stessi si prodigano in una danza propiziatoria fino a scoprire quale sarà l'esito del gioco; o ancora vanno notati i cambi di espressione a seconda dell'andamento del quiz. Una leggerezza commessa da Gameloft è però la dimensione delle cifre visualizzate sulla postazione di ogni concorrente e che indicano il denaro posseduto: su uno schermo di piccole dimensioni questi sono poco leggibili, e per decidere ad esempio da chi prendere i soldi una volta girata la ruota è necessario avicinarsi alla TV ed aguzzare la vista.
    Per quanto riguarda l'audio invece la situazione non è altrettanto rosea. Se musiche di sottofondo ed effetti sonori fanno tutto sommato il loro lavoro in maniera adeguata, la voce del presentatore (interamente doppiata in italiano) è semplicemente amatoriale, per usare un eufemismo. Soprassedendo sulla frequente ripetizione di termini in frasi consecutive, alcune parole vengono pronunciate con una foga ed un'intonazione inappropriata ed irritante; questione di un paio di manche e si comincia ad odiare l'evento "speci-A-leeeeeeee" (tra l'altro l'unico intermezzo del quiz non skippabile). Fortunatamente tra le opzioni è presente quella per ammutolire Jerry.
    La formula di gioco di TV Show King ha il pregio di essere semplice e priva di orpelli, ma questo vuol anche dire che dopo qualche partita potrebbe subentrare un certo senso di ripetitività; già scegliere di affrontare nove manche di fila rischia di annoiare qualche partecipante. La noia è invece certa qualora si decida di affrontare il gioco da soli contro il computer, seppure i Mii controllati dalla CPU abbiano comportamenti credibili (sbagliando ed azzeccando le risposte in maniera realistica, e qualche volta dando l'impressione di aspettare la risposta del giocatore per poi copiarla). A tal proposito non sarebbe stata un'idea malvagia da parte di Gameloft quella di includere una modalità multiplayer on-line, anche per non essere costretti a radunare i propri amici per fare una partita.
    Il numero di domande presenti nel gioco si aggira attorno alle 3000, divise in tre livelli di difficoltà. Purtroppo quelle di livello più basso sono state probabilmente pensate per i giocatori più piccini, e solo quelle più difficili forniscono il giusto livello di sfida, affine a quello dei programmi televisivi reali.

    TV Show King TV Show KingVersione Analizzata Nintendo WiiTV Show King riesce a fare bene ciò che si propone, ovvero fornire un quiz game a basso budget ma in piena competizione con i titoli dello stesso genere su Wii. Una veste grafica piacevole e calzante, un ottimo supporto dei Mii, un buon numero di domande ed una struttura di gioco semplice ma piacevole sono tutti elementi che garantiscono grasse risate nelle serate fra amici. Purtroppo il titolo non è esente da difetti, come il doppiaggio del presentatore ai limiti dell'ascoltabile, la mancanza del gioco on-line e la ripetitività del gameplay, oltre ad una serie di piccole leggerezze. Insomma un titolo piacevole da giocare in compagnia (e che vale i suoi 1000 Wii Points in maniera proporzionale al numero di Wiimote in vostro possesso), molto meno da giocare da soli... del resto è un quiz, che vi aspettavate?

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