Come in ogni competizione che si rispetti, EA fa valere le license ufficiali che l'hanno resa famosa presso il pubblico. Questa volta sarà vera gloria?
Il diritto di EA
Ogni 2 anni gli amanti del calcio della nostra penisola sotto un unico stendardo, dimenticando passioni provinciali o sogni metropolitani per le proprie squadre di club. Con la stessa cadenza quadriennale, infatti, le squadre nazionali europee sono impegnate nelle due più grandi manifestazioni calcistiche: i mondiali e gli europei, campionato d'Europa per nazioni, appunto. Il 2004 verrà ricordato, rimanendo sempre in ambito sportivo, oltre che per le olimpiadi, dunque, anche (e soprattutto presso gli amanti dello sport più popolare del mondo) per i campionati europei di calcio. La saga "pallonara" di EA Sports non poteva certo mancare all'appello, offrendo quindi la possibilità di esaltarci per le gesta dei nostri beniamini senza dover ricorrere a vocabolari o traduzioni improbabili dei loro nomi. Bella cosa avere i diritti ufficiali dalla UEFA... Puntare solo su loghi, divise e nomi ufficiali non sempre significa convertire in un best-seller un qualunque prodotto, e lo sanno bene gli appassionati videoludici di calcio e delle due principali serie incentrate su questo sport. Dopo la solita versione annuale di FIFA, EA sports ha deciso di lanciare in occasione di Euro 2004 un titolo completamente imperniato sulle nazionali europee e sulla strada da percorrere per arrivare ad alzare la coppa di campione d'Europa il 4 Luglio. Nel gioco, infatti, saranno presenti essenzialmente le nazionali europee, a ragion veduta, essendo un titolo che sfrutta la licenza della manifestazione. Operazione commerciale o evoluzione gradita? Beh, la risposta non è difficile da intuire...
Il possesso palla
Analizziamo innanzitutto le modalità disponibili: come detto, il titolo si basa sull'intero cammino che una nazione dovrà percorrere per arrivare a disputare la fase finale della manifestazione in Portogallo, dando la possibilità al giocatore di guidarne una a partire dai gironi di qualificazione fino a disputare l'evento estivo in terra lusitana. Oltre a tale modalità, che è un po' il cuore del gioco, sono presenti i classici di un videogioco di calcio come le amichevoli e l'allenamento, con l'aggiunta dell'opzione "all-stars", che permette di selezionare la propria rosa di stelle tra quelle disponibili e disputare una partita delle stelle proprio come accade nell'NBA, per intenderci. Altra tipologia di gioco presente è la modalità "Scenario", che agli appassionati di lunga data ricorderà un po' quella presente in ISS per Super NES ma, a differenza del titolo Konami, lo scenario sarà completamente "customizzabile" dall'utente, il quale potrà quindi decidere di intraprendere un match a partire da una situazione ben determinata (a proprio piacimento). Si nota subito come Euro 2004 sia un gioco che punta molto sul fenomeno commerciale dunque, rispondendo in parte alla domanda che ci eravamo posti qualche riflessione prima. Per approfondire appieno l'analisi, tuttavia, dobbiamo soffermarci sul gameplay. Ci sono tutti gli stadi, o quasi, designati ad ospitare la rassegna calcistica continentale, tutti i giocatori e le nazionali, l'arbitro Collina perennemente impegnato (l'unico che ha concesso i diritti?), perfino la scritta "Viva o 2004" ad ogni match...manca all'appello solo il divertimento in campo, quello che a volte le partite vere non riescono a garantire. Il sistema di gioco riesce a garantire tale componente, fondamentale per il successo di un titolo? Beh, diciamo innanzitutto che dall'uscita di Fifa sono stati fatti pochissimi cambiamenti al motore di gioco, e ciò può essere facilmente condivisibile, considerando il lasso di tempo che intercorre tra l'ingresso sul mercato dei due sforzi del team canadese. Le migliorie, o modifiche, decantate e marginali, sono essenzialmente l'apparente cura di fosforo della cpu, ancora piuttosto alterna tuttavia, se si considera un match nella sua interezza, l'aggiunta di una finta di tiro, piuttosto irrilevante, e poco altro, anzi quasi nulla. Continuano a persistere i difetti evidenziati nell'ultima versione di Fifa: difficoltà nell'impostare un'azione difensiva sensata, scarsa utilità del "rivoluzionario" sistema "on the ball", sebbene sia stata annunciata una maggiore partecipazione all'azione da parte dei giocatori senza palla (affermazione vera solo in parte), sistema di calci piazzati a tratti imbarazzante, considerando che è impostata in automatico l'opzione di calciare direttamente a rete o meno, a seconda della distanza dalla porta, senza dare all'utente la possibilità di scegliere oltre un certo limite; infine, il movimento obbligato dei giocatori spalle alla porta e l'ostico sistema di visuale sui falli laterali. A tali difetti andrebbe sicuramente aggiunta la natura del gioco, eccessivamente ostico o piuttosto facile senza a volte una spiegazione logica. Non riusciamo nemmeno a definirlo, come fanno in molti, "arcade", perché di immediato c'è ben poco. Si ha sempre una sensazione di difficoltà ad impostare un'azione sensata, dando l'idea sì della gestione arcade dell'incontro senza quindi una certa logica di simulazione, ma al tempo stesso anche di una inconscia trasmissione di frustrazione per certi meccanismi di gioco contorti e apparentemente inutili. E' la dura legge del gol? No, è la spietata legge del mercato.
La tecnica
Graficamente il titolo conferma quanto di buono fatto vedere nella precedente versione per squadre di club, attestandosi su ottimi livelli, senza però brillare per l'utilizzo delle potenzialità offerte dallo scatolone nero di casa Microsoft. Le animazioni restano fluide, sebbene i giocatori continuino ad avere quella postura da "palestrati" che proprio non si riesce a digerire. Le texture dei volti non sono così impressionanti e perfino l'arbitro Collina fa più paura che dal vivo. La mancanza di alcuni stadi è un dettaglio sicuramente trascurabile per i videogiocatori, sebbene piuttosto rilevante considerato il concept del titolo, che dovrebbe farci viaggiare di qualche migliaia di chilometri fino alla costa più a occidente dell'Europa meridionale. Il sonoro resta di ottimo livello, così come senza macchia è il commento dei confermati Bruno Longhi e Giovanni Galli, ripetitivi ma non stancanti...almeno non subito. Le musiche come al solito sono hit commerciali piuttosto orecchiabili, chicca di contorno ad un prodotto insuperabile sul piano del marketing.
Il commento
Fifa 2004 ha fatto forse un passo in avanti verso i fan, ma purtroppo persiste ancora il problema di fondo sul concetto di "appassionato". EA Sports continua a puntare sui casual gamers e sui feticisti del pallone, coloro che pur di essere per un giorno il proprio beniamino sarebbero disposti anche a comprare un titolo del genere... Beh, a quanto pare l'operazione funziona, tuttavia è bene essere schietti in fase di analisi tecnica del gioco: se avete già il titolo uscito qualche mese fa per le squadre di club, passate la mano, se invece agognate il possesso di ogni gioco incentrato sul mondo del calcio (non che su Xbox ce ne siano tanti...) e volete calciare "Roteiro" (il pallone ufficiale degli europei) almeno virtualmente, allora questo è il titolo che fa per voi. Segnaliamo, infine, la mancanza, ancora una volta, della modalità "Live!": poteva essere un motivo in più per provare Euro 2004, magari sfidando i ct di tutta Europa sparsi in rete.
Recensione UEFA Euro 2004
Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco UEFA Euro 2004 - 419
Intro
Come in ogni competizione che si rispetti, EA fa valere le license ufficiali che
l'hanno resa famosa presso il pubblico. Questa volta sarà vera gloria?
Il diritto di EA
Ogni 2 anni gli amanti del calcio della nostra penisola sotto un unico
stendardo, dimenticando passioni provinciali o sogni metropolitani per le
proprie squadre di club. Con la stessa cadenza quadriennale, infatti, le squadre
nazionali europee sono impegnate nelle due più grandi manifestazioni
calcistiche: i mondiali e gli europei, campionato d'Europa per nazioni,
appunto. Il 2004 verrà ricordato, rimanendo sempre in ambito sportivo, oltre che
per le olimpiadi, dunque, anche (e soprattutto presso gli amanti dello sport più
popolare del mondo) per i campionati europei di calcio. La saga "pallonara" di
EA Sports non poteva certo mancare all'appello, offrendo quindi la possibilità
di esaltarci per le gesta dei nostri beniamini senza dover ricorrere a
vocabolari o traduzioni improbabili dei loro nomi. Bella cosa avere i diritti
ufficiali dalla UEFA... Puntare solo su loghi, divise e nomi ufficiali non
sempre significa convertire in un best-seller un qualunque prodotto, e lo sanno
bene gli appassionati videoludici di calcio e delle due principali serie
incentrate su questo sport. Dopo la solita versione annuale di FIFA, EA sports
ha deciso di lanciare in occasione di Euro 2004 un titolo completamente
imperniato sulle nazionali europee e sulla strada da percorrere per arrivare ad
alzare la coppa di campione d'Europa il 4 Luglio. Nel gioco, infatti, saranno
presenti essenzialmente le nazionali europee, a ragion veduta, essendo un titolo
che sfrutta la licenza della manifestazione. Operazione commerciale o evoluzione
gradita? Beh, la risposta non è difficile da intuire...
Il possesso palla
Analizziamo innanzitutto le modalità disponibili: come detto, il titolo si basa
sull'intero cammino che una nazione dovrà percorrere per arrivare a disputare
la fase finale della manifestazione in Portogallo, dando la possibilità al
giocatore di guidarne una a partire dai gironi di qualificazione fino a
disputare l'evento estivo in terra lusitana. Oltre a tale modalità, che è un
po' il cuore del gioco, sono presenti i classici di un videogioco di calcio
come le amichevoli e l'allenamento, con l'aggiunta dell'opzione "all-stars",
che permette di selezionare la propria rosa di stelle tra quelle disponibili e
disputare una partita delle stelle proprio come accade nell'NBA, per
intenderci. Altra tipologia di gioco presente è la modalità "Scenario", che agli
appassionati di lunga data ricorderà un po' quella presente in ISS per Super
NES ma, a differenza del titolo Konami, lo scenario sarà completamente
"customizzabile" dall'utente, il quale potrà quindi decidere di intraprendere
un match a partire da una situazione ben determinata (a proprio piacimento). Si
nota subito come Euro 2004 sia un gioco che punta molto sul fenomeno commerciale
dunque, rispondendo in parte alla domanda che ci eravamo posti qualche
riflessione prima. Per approfondire appieno l'analisi, tuttavia, dobbiamo
soffermarci sul gameplay. Ci sono tutti gli stadi, o quasi, designati ad
ospitare la rassegna calcistica continentale, tutti i giocatori e le nazionali,
l'arbitro Collina perennemente impegnato (l'unico che ha concesso i diritti?),
perfino la scritta "Viva o 2004" ad ogni match...manca all'appello solo il
divertimento in campo, quello che a volte le partite vere non riescono a
garantire. Il sistema di gioco riesce a garantire tale componente, fondamentale
per il successo di un titolo? Beh, diciamo innanzitutto che dall'uscita di Fifa
sono stati fatti pochissimi cambiamenti al motore di gioco, e ciò può essere
facilmente condivisibile, considerando il lasso di tempo che intercorre tra
l'ingresso sul mercato dei due sforzi del team canadese. Le migliorie, o
modifiche, decantate e marginali, sono essenzialmente l'apparente cura di
fosforo della cpu, ancora piuttosto alterna tuttavia, se si considera un match
nella sua interezza, l'aggiunta di una finta di tiro, piuttosto irrilevante, e
poco altro, anzi quasi nulla. Continuano a persistere i difetti evidenziati
nell'ultima versione di Fifa: difficoltà nell'impostare un'azione difensiva
sensata, scarsa utilità del "rivoluzionario" sistema "on the ball", sebbene sia
stata annunciata una maggiore partecipazione all'azione da parte dei giocatori
senza palla (affermazione vera solo in parte), sistema di calci piazzati a
tratti imbarazzante, considerando che è impostata in automatico l'opzione di
calciare direttamente a rete o meno, a seconda della distanza dalla porta, senza
dare all'utente la possibilità di scegliere oltre un certo limite; infine, il
movimento obbligato dei giocatori spalle alla porta e l'ostico sistema di
visuale sui falli laterali. A tali difetti andrebbe sicuramente aggiunta la
natura del gioco, eccessivamente ostico o piuttosto facile senza a volte una
spiegazione logica. Non riusciamo nemmeno a definirlo, come fanno in molti,
"arcade", perché di immediato c'è ben poco. Si ha sempre una sensazione di
difficoltà ad impostare un'azione sensata, dando l'idea sì della gestione
arcade dell'incontro senza quindi una certa logica di simulazione, ma al tempo
stesso anche di una inconscia trasmissione di frustrazione per certi meccanismi
di gioco contorti e apparentemente inutili. E' la dura legge del gol? No, è la
spietata legge del mercato.
La tecnica
Graficamente il titolo conferma quanto di buono fatto vedere nella precedente
versione per squadre di club, attestandosi su ottimi livelli, senza però
brillare per l'utilizzo delle potenzialità offerte dallo scatolone nero di casa
Microsoft. Le animazioni restano fluide, sebbene i giocatori continuino ad avere
quella postura da "palestrati" che proprio non si riesce a digerire. Le texture
dei volti non sono così impressionanti e perfino l'arbitro Collina fa più paura
che dal vivo. La mancanza di alcuni stadi è un dettaglio sicuramente
trascurabile per i videogiocatori, sebbene piuttosto rilevante considerato il
concept del titolo, che dovrebbe farci viaggiare di qualche migliaia di
chilometri fino alla costa più a occidente dell'Europa meridionale. Il sonoro
resta di ottimo livello, così come senza macchia è il commento dei confermati
Bruno Longhi e Giovanni Galli, ripetitivi ma non stancanti...almeno non subito.
Le musiche come al solito sono hit commerciali piuttosto orecchiabili, chicca di
contorno ad un prodotto insuperabile sul piano del marketing.
Il
commento
Fifa 2004 ha fatto forse un passo in avanti verso i fan, ma purtroppo persiste
ancora il problema di fondo sul concetto di "appassionato". EA Sports continua a
puntare sui casual gamers e sui feticisti del pallone, coloro che pur di essere
per un giorno il proprio beniamino sarebbero disposti anche a comprare un titolo
del genere... Beh, a quanto pare l'operazione funziona, tuttavia è bene essere
schietti in fase di analisi tecnica del gioco: se avete già il titolo uscito
qualche mese fa per le squadre di club, passate la mano, se invece agognate il
possesso di ogni gioco incentrato sul mondo del calcio (non che su Xbox ce ne
siano tanti...) e volete calciare "Roteiro" (il pallone ufficiale degli europei)
almeno virtualmente, allora questo è il titolo che fa per voi. Segnaliamo,
infine, la mancanza, ancora una volta, della modalità "Live!": poteva essere un
motivo in più per provare Euro 2004, magari sfidando i ct di tutta Europa sparsi
in rete.
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