Recensione Ultimate Ghosts'N Goblins

Il ritorno in grande stile di Sir Arthur su PSP

Recensione Ultimate Ghosts'N Goblins
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  • Psp
  • Quando i morti risorgono

    Non sempre quando spiriti e zombie si catapultano fuori dalle proprie tombe è il caso di disperarsi, questa volta ci sarà da ringraziare la prode Capcom, che con grande clamore dei propri fans, riporta ai grandi fasti su PSP uno dei suoi titoli di maggior successo degli anni ‘80. Ultimate Ghosts‘n Goblins riprende infatti l’ottima base di Super Ghouls and Ghost e la ripropone con alcune novità interessanti in una versione 16:9 davvero accattivante. Diretto dall’originale creatore della serie Tokurou Fujiwara questo titolo promette di essere una versione semi inedita, migliorata ed adattata di quello che fu uno dei platform più innovativi ed indimenticabili della storia dei videogames. Lo standard dei "revival" snaturati ed inutili stà per cambiare, preparatevi ad un incontro con un cavaliere all'avanguardia.

    Il ritorno di Sir Arthur

    Nel gioco vestiremo i panni di Sir Arthur, impavido cavaliere in lotta contro le forze del male, alla ricerca dell’affascinante principessa rapita dal cattivone di turno. Lunghi e tortuosi livelli infernali attendono il nostro eroe che pare ringiovanito rispetto al passato. In quest’ ultima apparizione infatti il parco abilità del protagonista è di gran lunga aumentato. Oltre alla possibilità di effettuare doppi e tripli salti, si potrà anche colpire in tutte le direzioni (compreso il basso) ed aggrapparsi a sporgenze o piattaforme elevate per raggiungere zone altrimenti inaccessibili. La lista sarà in continuo aggiornamento con l’avanzare degli stage, grazie a speciali strumenti Arthur potrà eseguire sempre più mosse ed essere pronto ad affrontare situazioni sempre più spiacevoli. I controlli sono tanto semplici quanto intuitivi. Il movimento di Arthur è dato dall’utilizzo della croce direzionale ed i tre tasti X, quadrato e cerchio saranno rispettivamente salto, attacco e magia. L’uso del controller è molto simile a quello ultracollaudato fin dai primi capitoli della serie. Troveremo ancora il salto da calibrare in modo millimetrico, in quanto non sarà possibile variarne la direzione o la potenza una volta staccatosi da terra. Lungo la sua avventura Arthur dovrà stare molto attento a non cadere all’interno di pentoloni, colmi di sostanze liquide, che lo trasformeranno in svariati animali (come una gallina od una cavalletta) per un breve periodo di tempo. Il suo potere d’attacco diventerà molto limitato, se non nullo, e la fuga dai nemici in questi momenti sarà l’unica via per assicurarsi il proseguimento del livello. Riuscire a controllare perfettamente il personaggio in queste condizioni non sarà facile vista la goffa forma animalesca che ne inibirà il movimento, ma il divertimento ne trarrà i propri vantaggi. Anche armi e armature hanno avuto, oltre che ha un ottimo restiling grafico, anche qualche gradevole aggiunta. Oltre alla classica lancia potremo trovare spade, coltelli, asce, boomerang e addirittura fruste ed ampolle d’ acqua santa, logicamente tutte "upgradabili". La difesa sarà tanto importante quanto l’attacco, avremo infatti una vasta scelta di articoli differenti per colore, forma, abilità e resistenza da recuperare attraverso i vari power up presenti nell’area di gioco. Gli scudi non saranno infiniti ma potranno proteggervi solamente per un numero limitato di volte. Molti di questi, oltre che come protezione, avranno alcuni poteri speciali utilizzabili a vostra discrezione. Ad esempio lo scudo alato vi permetterà di essere trasportati per alcuni istanti fluttuando a mezz’aria. Le immancabili armature saranno il fulcro della vostra difesa ed alcune di essere saranno indispensabili per il completamento al cento per cento di svariati livelli. Oltre alla classica armatura di metallo troveremo armature incantate e piumate che ci renderanno più veloci o possessori di svariate abilità. Come nei passati "Ghosts and Goblins" e "Ghouls and Ghosts" anche qui con il subire dei colpi si perderanno componenti della corazza fino a rimanere coperti solamente dal proprio intimo: uno stravagante paio di boxer molto casual, bianchi a cuoricini rossi, assolutamente imperdibili.

    Un inferno paradisiaco

    Capcom ha voluto donare ai propri fans anche un comparto grafico tutto nuovo, molto più curato, che stesse in linea con i prodotti odierni senza rischiare così di cadere nella superficialità. I livelli utilizzano lo stesso scrolling orizzontale presente in tutti i vecchi capitoli ma non sarà più il semplice 2D a farne da padrone. Con l’utilizzo del buon motore grafico di PSP gli sviluppatori hanno tentato un riadattamento simil tridimensionale dello sfondo; ora sprite e poligoni si intersecano e lavorano insieme egregiamente. Ombreggiature maggiormente curate, animazioni più fluide e con l’utilizzo sapiente della palette dei colori tutto l’intero schermo di gioco pare vivo ed al contempo spettacolare. Le ambientazioni sono state ricreate in modo superbo, tetre ed infernali come nei predecessori, utilizzando però tecniche del tutto lontane a quelle sfruttate vent’anni fa dai vecchi programmatori. Terreni poligonali ora prendono il posto di semplici piattaforme in sprite colorati, nemici bidimensionali sono stati ora rimpiazzati da minotauri e scheletri con profondità di campo notevole. Se il gioco originale non peccava di certo per interattività questo remake vi stupirà elevando al quadrato tutto ciò che è stato il buon vecchio coin op. Ciò che abbiamo potuto riscontrare provandolo è come la difficoltà sia notevolmente aumentata rispetto alle precedenti versioni. Non solo gli stages sono ricchi di nemici di ogni forma e tipo ma nella maggior parte dei casi i boss di fine livello sono preceduti da almeno un altro guardiano altrettanto temibile. Per fortuna Capcom ha pensato anche ai giocatori meno esperti dando loro la possibilità di scelta tra tre modalità differenti. Queste avranno difficoltà diverse tra loro, nelle più semplici avremo un maggior numero di vite e salvataggi più frequenti. Un'altra novità riguarda la possibilità di ritornare a visitare i livelli già completati attraverso dei warp point. Questi vi permetteranno di trovare, collezionare e raccogliere gli oggetti tralasciati in precedenza, che per via di qualche abilità non ancora acquisita non siete riusciti a cogliere. Un altro fattore positivo è per l’appunto la rigiocabilità dei livelli, che per essere completati al meglio hanno necessariamente bisogno di un ulteriore “visita” da parte di Sir Arthur al completo delle sue abilità. Il numero dei mondi non è esiguo ma sufficiente per donare longevità e interesse che duri nel tempo. Il giusto mix di difficoltà, davvero elevata in alcuni stage, e numero di oggetti collezionabili renderà soddisfatto ogni acquirente, neofita o esperto che sia. Per quanto riguarda il comparto sonoro non possiamo che applaudire di fronte a cotanta stereofonia. Le musiche originali sono state riportate ed ampliate come meglio non si poteva fare e PSP ne amplifica la loro bellezza. Gli effetti sonori non potevano che essere i medesimi della serie originale e ricreano l’atmosfera che tanto ricorderemo di quel lontano 1985.

    Ultimate Ghosts'N Goblins Ultimate Ghosts'N GoblinsVersione Analizzata PSPUltimate Ghosts'n Goblin sembra proprio un titolo creato appositamente per PSP. L’impatto grafico è assolutamente sbalorditivo e la vitalità delle nuove animazioni non possono che far piacere agli amanti di questo vecchio successo. Capcom ha mantenuto le fondamenta e lo spirito dell’originale arricchendolo con classe ed eleganza. Un altro ottimo titolo sboccia sulla console portatile di Sony, che si dimostra sempre più flessibile ed adatta a quasiasi tipo di gioco. Caldamente consigliato a tutti.

    7.5

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