Una terra ai confini del mondo e dell' immaginazione; sette meraviglie, luoghi tanto irraggiungibili quanto ricchi di splendore e mistero, che celano sette artefatti capaci di invocare gli dei e ricondurli sulla terra. Se gli dei torneranno anche l'Era Dorata sarà nuovamente e tutti i segreti, la magia e la scienza che erano andati perduti saranno nuovamente degli uomini. Sette sono anche gli avventurieri che si prodigheranno nell'ardua impresa. Una piratessa, una veggente, una maga, un guerriero, uno scienziato, una misteriosa creatura e un viaggoatpre tenteranno di portare a compimento un impresa epica che solo il mitico Iskandar, primo re della terra, riuscì a portare a termine.... Unlimited SaGa non passa certo inosservato, visto che questo ennesimo gioco di ruolo targato Square-Enix promette di stupire sia come realizzazione tecnica che come innovazione nel gameplay, oltre a vantare una sostenuta longevità. Già il ricchissimo packaging lascia a bocca aperta, con una custodia in cartone arricchita da sontuose illustrazioni e da un secondo DVD con un film che fa da "prologo" alle gesta narrate in Final Fantasy X-2. Il character design appare molto curato da quanto si può osservare nella confezione e nella bellissima introduzione. Credo che molti, me compreso, prendendo in mano questo gioco abbiano provato una voglia fortissima di acquistarlo. Ma il dubbio si fa strada nel cuore e frena la mano armata di Bancomat.... A tanto fasto corrisponderà un gioco altrettanto ricco o tutto ciò è un vile specchio per le allodole? Chi può dare risposta a questo dubbio?
Di città in città errando il prode avventuriero và....
Definire "innovativo" Unlimited SaGa è decisamente avventato: in realtà è più corretto definirlo originale, ma solo nell'ambito dei JRPG. Chiunque abbia giocato un gioco di ruolo da tavolo come Dungeons and Dragons o un vecchio RPG per computer (dei tempi del C64 o dell'Amiga: si pensi a "Heroes of the Lance" o "Hillsfar") e troverà la struttura di gioco che sto per spiegare come una versione molto più profonda e curata di quanto avevano giocato anni fa (meccanica che inspiegabilmente era stata abbandonata per parecchi anni). Per ben iniziare bisogna scegliere uno tra i sette protagonisti: ciascuno ha un proprio mestiere che ne identifica le abilità, i parametri fisici e magici. Una volta scelto il personaggio principale tutti gli altri diventano dei possibili personaggi secondari della vostra avventura: li potrete incontrare, parlarci assieme, con qualcuno potrete anche viaggiare, ma nessuno di essi è essenziale per portare a termine la quest principale. Ogni storia inizia da in una città differente del mondo di Iskandar; gli eventi stessi che conducono i protagonisti a cimentarsi nell'impresa sono molto “old school”: l'inventore Mythe, per esempio, è alla ricerca di informazioni su una ragazza vista in una foto e di cui si è perdutamente innamorato, mentre la maghetta Judy deve trovare la maniera per liberare il nonno rimasto imprigionato in uno specchio. Ma torniamo alle città, visto che sono uno degli ambienti principali in cui si svolge il gioco. In ogni città è presente una locanda, punto di riferimento per ogni avventuriero: qui potrete ottenere informazioni dialogando con i viandanti che la frequentano, oppure comprare attrezzature per i vostri viaggi e, per finire essere assoldati come guerrieri da chi necessita aiuto. Nelle locande, tuttavia, non sono presenti tutte le attrezzature necessarie: le più pregiate, specialmente quelle magiche, sono custodite in altri negozi che non sono presenti in tutte le città e, in alcuni casi, non accettano nemmeno il denaro come compenso per la merce venduta: dovrete procurarvi oggetti pregiati da barattare con il mercante di turno. E' facile imbattersi anche in negozi di fabbri in cui si possono riparare le armi danneggiate dall'utilizzo in battaglia oppure forgiarne di nuove, ma anche questi shop non sono persenti in tutte le città. Una parentesi sulle abilità del personaggio è doverosa a questo pundo: molte di queste -infatti- sono determinanti per una vita cittadina di sucesso: avere un'abilità di “trade” e svilupparla significa riuscire a rifilare a un mercante della merce di poco conto in cambio di oggetti preziosi, individuare oggetti rari nascosti nei negozi e mercanteggiare il prezzo fino allo sfinimento del venditore. Per finire, potrete sviluppare le vostre facoltà di “oratore” e riuscire ad ottenere maggiori informazioni dai viandanti. Quando avrete armato a dovere il vostro personaggio potrete affrontare la seconda parte del gioco: l'esplorazione. Le missioni che dovete svolgere si dividono in quest principale e sub-quest. Indipendentemente dal tipo di “quest” scelta la struttura di gioco rimane invariata: la missione inizia con il vostro personaggio, posizionato su un simil-tabellone da gioco da tavolo; si individano delle aree ben distinte nel quadro: al centro c'è il personaggio principale, rappresentato da un figurino immobile, in alto a sinistra viene visualizzato un disegno che rappresenta il paesaggio che circonda il giocatore in quel momento e nella zona sottosante si trovano i comandi che si possono eseguire. I possibili spostamenti che si potranno eseguire all'interno del dungeon sono rappresentati da dei punti di domanda posti nelle vicinanze della figurina rappresentante il protagonista. Ogni azione che verrà compiuta da ora in poi sarà conteggiata come turno, quindi anche uno spostamento provoca il trascorrere di un turno di gioco. Ad ogni movimento si aprirà una nuova zona del tabellone; questa zona potrà essere esplorata per trovare tesori nascosti o per disattivare le molte trappole che sono disseminate nei dungeons. Anche l'esplorazione, il disinnesco di una trappola, il superamento di un masso o l'apertura di un forziere provocano il passaggio di un turno di gioco e questo provaca un conseguente spostamento dei nemici all'interno del dungeon. Sostare in una zona per un po' di tempo provoca spesso un'aggressione da parte dei nemici. Gli scontri sono, al contrario del resto del gioco, piuttosto classici, con un sistema di turni basato sulla singola destrezza dei personaggi; si possono eseguire attacchi fisici, all'arma e magici. Inoltre le azioni dei personaggi possono essere concatenate tra loro potenziando il risultato del colpo finale. Ciò che è differente e piuttosto indigesto è il sistema di danno: le ferite sono rappresentati da due barre, Hp e Lp. Quando si viene colpiti si perdono Hp che però si possono recuperare riposando qualche turno. se si perdono tutti gli Hp veranno rimossi uno o più Lp; ciò che è più preoccupante è che gli Lp non si recuperano così facilmente: o si esce dal dungeon (uscire dal Dungeon è permesso solo in tre casi: completando la missione, trascorrendo troppi turni al suo interno, circa trecento, o morendo) o si utilizzano degli oggetti curativi molto rari. Questo aspetto rende il gioco molto difficile già dalle prime uscite in combattimento: non passerà molto, infatti, prima che incontriate mostri che tolgono anche due o tre Lp al colpo. Se poi si conta che gli oggetti lasciati dai nemici morti sono davvero pochi, che molto spesso, soprattutto all'inizio del gioco, incapperete in molti dannosi trabocchetti e che per tentare di aprire una cassa non è raro rimanere feriti, capirete benissimo che il livello di frustrazione che si prova giocando a Unlimited SaGa è davvero molto alto. Se riuscirete a portare a termine una missione avrete la possibilità di potenziare il vostro personaggio: durante l'esplorazione di un dungeon il personaggio non cresce. Una volta usciti vi troverete di fronte una schermata di selezione: le abilità che meglio avete sfruttato esplorando il livello precedente verranno premiate da un aumento di livello. In più, viene aumentata leggermente la barra degli Hp. Svolto anche questo incarico sarete pronti per affrontare una nuova città: nuove armi e ulteriori informazioni che vi condurranno al dungeon successivo....
Luoghi da favola e melodie soavi?
Se da un lato la struttura di gioco può risultare interessante, dall'altro la grafica non si può che definire: brutta. Tanto per cominciare le città sono rappresentate da un unico fotogramma: le taverne, i negozi, tutto quanto è raffigurato in un singolo disegno. Se da una parte questo si addice all'atmosfera più degna di un gioco da tavolo (che l'ultima SaGa cerca ad ogni costo di riproporre), dall'altro ci sembra di essere tornati ai tempi delle avventure testuali della Magnetic Scrolls per Commodore 64. Anche i personaggi sono rappresentati da un singolo disegno che rimane (nella più totale immobilità espressiva) per tutto il gioco! La grafica nell'esplorazione del dungeon è davvero scarna e ripetitiva: nessuno sforzo per rompere la monotina del tabellone. Durante i combattimenti la situazione migliora leggermente, ma siamo ancora molto sotto la soglia della sufficienza. Appaiono per la prima volta i poligoni per rappresentare gli ambienti. I personaggi sono ancora bidimensionali e animati con pochissimi frame. L'audio non risolleva il giudizio tecnico di questo gioco: le musiche sono poche e anonime e il parlato, quando c'è (raramente), è recitato in un improbabile inglese malfermo.
Un triste verdetto
Siamo giunti al momento di trarre le conclusioni sul titolo targato Square-Enix: è difficile trovare un publico a cui consigliare un gioco con così tanti limiti e così pochi lati davvero positivi. E' sicuramente apprezzabile la struttura in stile Board Game, l'utilizzo dei turni e la complessa gestione delle abilità del personaggio. La grafica assolutamente inadeguata e insufficiente, la difficoltà esasperata e la ripetitività dei dungeon minano tuttavia ogni lato positivo. Forse l'unico fattore esente da critiche imputabili è la confezione: fine e curata in ogni minimo dettaglio. Ultima critica va mossa all'apprendimento pre-partita delle meccaniche del gioco, affidato esclusivamente al manuale. In un titolo con una struttura così articolata era quantomeno indispensabile una sezione Tutorial Ingame. Probabilmente Unlimited Saga potrà essere apprezzato da un vero appassionato di RPG che vuole giocare qualcosa di “diverso”: si può forse provare una certa soddisfazione nel giocare un Board Game di vecchio stampo rivisto in canoni più moderni e con una struttura adeguatamente approfondita, ma bisogna aver giocato qualcosa del genere per provare questo stimolo. Un vero Hardcore Gamer avrà di che cimentarsi mentre un utente medio di Rpg avrà sicuramente parecchi attacchi nervosi causati dalla eccessiva difficoltà. Avventuriero avvisato....
Recensione Unlimited SaGa per PS2
Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Unlimited SaGa per PS2 - 1141
Le sette
Una terra ai confini del mondo eMeraviglie
dell' immaginazione; sette meraviglie, luoghi tanto irraggiungibili quanto
ricchi di splendore e mistero, che celano sette artefatti capaci di invocare gli
dei e ricondurli sulla terra. Se gli dei torneranno anche l'Era Dorata sarà
nuovamente e tutti i segreti, la magia e la scienza che erano andati perduti
saranno nuovamente degli uomini. Sette sono anche gli avventurieri che si
prodigheranno nell'ardua impresa. Una piratessa, una veggente, una maga, un
guerriero, uno scienziato, una misteriosa creatura e un viaggoatpre tenteranno
di portare a compimento un impresa epica che solo il mitico Iskandar, primo re
della terra, riuscì a portare a termine.... Unlimited SaGa non passa certo
inosservato, visto che questo ennesimo gioco di ruolo targato Square-Enix
promette di stupire sia come realizzazione tecnica che come innovazione nel
gameplay, oltre a vantare una sostenuta longevità. Già il ricchissimo packaging
lascia a bocca aperta, con una custodia in cartone arricchita da sontuose
illustrazioni e da un secondo DVD con un film che fa da "prologo" alle gesta
narrate in Final Fantasy X-2. Il character design appare molto curato da quanto
si può osservare nella confezione e nella bellissima introduzione. Credo che
molti, me compreso, prendendo in mano questo gioco abbiano provato una voglia
fortissima di acquistarlo. Ma il dubbio si fa strada nel cuore e frena la mano
armata di Bancomat.... A tanto fasto corrisponderà un gioco altrettanto ricco o
tutto ciò è un vile specchio per le allodole? Chi può dare risposta a questo
dubbio?
Di città in città errando il prode avventuriero và....
Definire "innovativo" Unlimited SaGa è decisamente avventato: in
realtà è più corretto definirlo originale, ma solo nell'ambito dei JRPG.
Chiunque abbia giocato un gioco di ruolo da tavolo come Dungeons and Dragons o
un vecchio RPG per computer (dei tempi del C64 o dell'Amiga: si pensi a "Heroes
of the Lance" o "Hillsfar") e troverà la struttura di gioco che sto per spiegare
come una versione molto più profonda e curata di quanto avevano giocato anni fa
(meccanica che inspiegabilmente era stata abbandonata per parecchi anni). Per
ben iniziare bisogna scegliere uno tra i sette protagonisti: ciascuno ha un
proprio mestiere che ne identifica le abilità, i parametri fisici e magici. Una
volta scelto il personaggio principale tutti gli altri diventano dei possibili
personaggi secondari della vostra avventura: li potrete incontrare, parlarci
assieme, con qualcuno potrete anche viaggiare, ma nessuno di essi è essenziale
per portare a termine la quest principale. Ogni storia inizia da in una città
differente del mondo di Iskandar; gli eventi stessi che conducono i protagonisti
a cimentarsi nell'impresa sono molto “old school”: l'inventore Mythe, per
esempio, è alla ricerca di informazioni su una ragazza vista in una foto e di
cui si è perdutamente innamorato, mentre la maghetta Judy deve trovare la
maniera per liberare il nonno rimasto imprigionato in uno specchio. Ma torniamo
alle città, visto che sono uno degli ambienti principali in cui si svolge il
gioco. In ogni città è presente una locanda, punto di riferimento per ogni
avventuriero: qui potrete ottenere informazioni dialogando con i viandanti che
la frequentano, oppure comprare attrezzature per i vostri viaggi e, per finire
essere assoldati come guerrieri da chi necessita aiuto. Nelle locande, tuttavia,
non sono presenti tutte le attrezzature necessarie: le più pregiate,
specialmente quelle magiche, sono custodite in altri negozi che non sono
presenti in tutte le città e, in alcuni casi, non accettano nemmeno il denaro
come compenso per la merce venduta: dovrete procurarvi oggetti pregiati da
barattare con il mercante di turno. E' facile imbattersi anche in negozi di
fabbri in cui si possono riparare le armi danneggiate dall'utilizzo in
battaglia oppure forgiarne di nuove, ma anche questi shop non sono persenti in
tutte le città. Una parentesi sulle abilità del personaggio è doverosa a questo
pundo: molte di queste -infatti- sono determinanti per una vita cittadina di
sucesso: avere un'abilità di “trade” e svilupparla significa riuscire a
rifilare a un mercante della merce di poco conto in cambio di oggetti preziosi,
individuare oggetti rari nascosti nei negozi e mercanteggiare il prezzo fino
allo sfinimento del venditore. Per finire, potrete sviluppare le vostre facoltà
di “oratore” e riuscire ad ottenere maggiori informazioni dai viandanti. Quando
avrete armato a dovere il vostro personaggio potrete affrontare la seconda parte
del gioco: l'esplorazione. Le missioni che dovete svolgere si dividono in quest
principale e sub-quest. Indipendentemente dal tipo di “quest” scelta la
struttura di gioco rimane invariata: la missione inizia con il vostro
personaggio, posizionato su un simil-tabellone da gioco da tavolo; si individano
delle aree ben distinte nel quadro: al centro c'è il personaggio principale,
rappresentato da un figurino immobile, in alto a sinistra viene visualizzato un
disegno che rappresenta il paesaggio che circonda il giocatore in quel momento e
nella zona sottosante si trovano i comandi che si possono eseguire. I possibili
spostamenti che si potranno eseguire all'interno del dungeon sono rappresentati
da dei punti di domanda posti nelle vicinanze della figurina rappresentante il
protagonista. Ogni azione che verrà compiuta da ora in poi sarà conteggiata come
turno, quindi anche uno spostamento provoca il trascorrere di un turno di gioco.
Ad ogni movimento si aprirà una nuova zona del tabellone; questa zona potrà
essere esplorata per trovare tesori nascosti o per disattivare le molte trappole
che sono disseminate nei dungeons. Anche l'esplorazione, il disinnesco di una
trappola, il superamento di un masso o l'apertura di un forziere provocano il
passaggio di un turno di gioco e questo provaca un conseguente spostamento dei
nemici all'interno del dungeon. Sostare in una zona per un po' di tempo
provoca spesso un'aggressione da parte dei nemici. Gli scontri sono, al
contrario del resto del gioco, piuttosto classici, con un sistema di turni
basato sulla singola destrezza dei personaggi; si possono eseguire attacchi
fisici, all'arma e magici. Inoltre le azioni dei personaggi possono essere
concatenate tra loro potenziando il risultato del colpo finale. Ciò che è
differente e piuttosto indigesto è il sistema di danno: le ferite sono
rappresentati da due barre, Hp e Lp. Quando si viene colpiti si perdono Hp che
però si possono recuperare riposando qualche turno. se si perdono tutti gli Hp
veranno rimossi uno o più Lp; ciò che è più preoccupante è che gli Lp non si
recuperano così facilmente: o si esce dal dungeon (uscire dal Dungeon è permesso
solo in tre casi: completando la missione, trascorrendo troppi turni al suo
interno, circa trecento, o morendo) o si utilizzano degli oggetti curativi molto
rari. Questo aspetto rende il gioco molto difficile già dalle prime uscite in
combattimento: non passerà molto, infatti, prima che incontriate mostri che
tolgono anche due o tre Lp al colpo. Se poi si conta che gli oggetti lasciati
dai nemici morti sono davvero pochi, che molto spesso, soprattutto all'inizio
del gioco, incapperete in molti dannosi trabocchetti e che per tentare di aprire
una cassa non è raro rimanere feriti, capirete benissimo che il livello di
frustrazione che si prova giocando a Unlimited SaGa è davvero molto alto. Se
riuscirete a portare a termine una missione avrete la possibilità di potenziare
il vostro personaggio: durante l'esplorazione di un dungeon il personaggio non
cresce. Una volta usciti vi troverete di fronte una schermata di selezione: le
abilità che meglio avete sfruttato esplorando il livello precedente verranno
premiate da un aumento di livello. In più, viene aumentata leggermente la barra
degli Hp. Svolto anche questo incarico sarete pronti per affrontare una nuova
città: nuove armi e ulteriori informazioni che vi condurranno al dungeon
successivo....
Luoghi da
Se da un lato la struttura di gioco può risultarefavola e melodie soavi?
interessante, dall'altro la grafica non si può che definire: brutta. Tanto per
cominciare le città sono rappresentate da un unico fotogramma: le taverne, i
negozi, tutto quanto è raffigurato in un singolo disegno. Se da una parte questo
si addice all'atmosfera più degna di un gioco da tavolo (che l'ultima SaGa
cerca ad ogni costo di riproporre), dall'altro ci sembra di essere tornati ai
tempi delle avventure testuali della Magnetic Scrolls per Commodore 64. Anche i
personaggi sono rappresentati da un singolo disegno che rimane (nella più totale
immobilità espressiva) per tutto il gioco! La grafica nell'esplorazione del
dungeon è davvero scarna e ripetitiva: nessuno sforzo per rompere la monotina
del tabellone. Durante i combattimenti la situazione migliora leggermente, ma
siamo ancora molto sotto la soglia della sufficienza. Appaiono per la prima
volta i poligoni per rappresentare gli ambienti. I personaggi sono ancora
bidimensionali e animati con pochissimi frame. L'audio non risolleva il
giudizio tecnico di questo gioco: le musiche sono poche e anonime e il parlato,
quando c'è (raramente), è recitato in un improbabile inglese malfermo.
Un triste
Siamoverdetto
giunti al momento di trarre le conclusioni sul titolo targato Square-Enix: è
difficile trovare un publico a cui consigliare un gioco con così tanti limiti e
così pochi lati davvero positivi. E' sicuramente apprezzabile la struttura in
stile Board Game, l'utilizzo dei turni e la complessa gestione delle abilità
del personaggio. La grafica assolutamente inadeguata e insufficiente, la
difficoltà esasperata e la ripetitività dei dungeon minano tuttavia ogni lato
positivo. Forse l'unico fattore esente da critiche imputabili è la confezione:
fine e curata in ogni minimo dettaglio. Ultima critica va mossa
all'apprendimento pre-partita delle meccaniche del gioco, affidato
esclusivamente al manuale. In un titolo con una struttura così articolata era
quantomeno indispensabile una sezione Tutorial Ingame. Probabilmente Unlimited
Saga potrà essere apprezzato da un vero appassionato di RPG che vuole giocare
qualcosa di “diverso”: si può forse provare una certa soddisfazione nel giocare
un Board Game di vecchio stampo rivisto in canoni più moderni e con una
struttura adeguatamente approfondita, ma bisogna aver giocato qualcosa del
genere per provare questo stimolo. Un vero Hardcore Gamer avrà di che cimentarsi
mentre un utente medio di Rpg avrà sicuramente parecchi attacchi nervosi causati
dalla eccessiva difficoltà. Avventuriero
avvisato....
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