Recensione Urban Chaos: Squadra Antisommossa

La tolleranza zero del nuovo FPS di Eidos.

Recensione Urban Chaos: Squadra Antisommossa
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Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • Perché in prima persona è più bello

    Quello degli FPS (First person shooter, sparatutto in prima persona) è forse uno dei generi più conosciuti, apprezzati e giocati dagli amanti dell’intrattenimento elettronico. È difficile dimenticare titoli del calibro di Doom o Quake che, nella loro epoca, riuscirono ad attirare non solo la negativa attenzione di coloro che si opponevano alla violenza nei videogames, ma anche quella - peraltro molto più positiva - di chi riuscì ad apprezzare il lavoro svolto dai rispettivi sviluppatori. Così siamo arrivati agli FPS guerreschi, come Medal of Honor, a quelli di Clancy, come Rainbow Six e Ghost Recon, a quelli col gioco online, come Socom: US Navy Seals, e a quelli tecnicamente curatissimi, ambiziosi e piacevoli sia da vedere che da giocare, come il recente Black.
    E, per ultimo, abbiamo Urban Chaos: Squadra Antisommossa, semi-omonimo di un vecchi titolo d’azione apparso su PSX. Un FPS diretto, ragionato, stimolante e, incredibile a dirsi, mai ripetitivo.

    Contiamo su di te, Mason.

    New York, invasa da un gruppo di numerosi e spietati piromani, è preda del disordine. Nessuno può sentirsi al sicuro, perché i pericolosi delinquenti sono stati addirittura in grado di attaccare la centrale di polizia di Hope Street. Messe da parte le buone maniere - con le quali è riuscito ad ottenere ben poco - il sindaco di NY decide di affidarsi alla tolleranza zero: i piromani devono essere spietatamente eliminati. Si forma così la squadra speciale antisommossa T-Zero, alla cui vetta gerarchica è posto il formidabile Nick Mason. L’obiettivo del suo team è soltanto uno: riportare la calma nella città.

    Sempre e soltanto tolleranza zero

    Sembra superfluo dire che il giocatore vestirà proprio i panni di Nick Mason, prendendo alla lettera gli ordini del sindaco: esercitare la tolleranza zero. Sgattaiolando in lungo e in largo per la grande mela attraverso un buon numero di missioni una successiva all’altra (elemento tipico degli FPS), Mason deve liberare dalla presenza ostile diverse aree: si va dalla già citata centrale di Hope Street ad edifici pubblici in preda alle fiamme, arrivando perfino alle fognature e ai moli. Per riuscire nel suo intento, l’agente della T-Zero deve contare fondamentale su sé stesso e sul suo armamento, inizialmente limitato ad un taser e ad una pistola da 9mm se si escludono le armi che è possibile rubare ai nemici uccisi, proteggendosi dalle fiammate e dai proiettili nemici con il suo fidato scudo antisommossa. Un’idea davvero innovativa, quella dello scudo, che spinge il videogiocatore a tessere un’intricata mappa strategica del proprio agire: meglio ripararsi dietro allo scudo in attesa che il nemico debba ricaricare la sua arma per colpirlo da lontano oppure proteggersi semplicemente per freddarlo (o tramortirlo) dalla breve distanza?
    Nonostante le sue abilità guerresche, raramente Mason si ritroverà a combattere da solo: sarà spesso spalleggiato da agenti di polizia, vigili del fuoco e paramedici. Mentre però i primi forniscono un effettivo apporto di fuoco, i secondi ed i terzi sono incapaci di danneggiare gli avversari ma, in compenso, possono sfondare le porte, trasportare gli ostaggi, spegnere le fiamme e curare le ferite. Mentre si è spalleggiati da ciascuno di questi personaggi, si visualizzerà la sua condizione di salute in alto, alla sinistra dello schermo. Sarà anche possibile interagire con questi ultimi mediante la croce direzionale, assegnandogli degli ordini.

    A tu per tu con una missione

    Intelligentemente, una missione di Urban Chaos non consiste esclusivamente nell’eliminazione di un determinato obiettivo o nel raggiungimento di un prestabilito luogo: gli obiettivi vanno aggiornandosi mano a mano che si avanza nel livello e, a quelli appena completati, se ne aggiungono di nuovi. Capiterà spesso di dover salvare dei civili intrappolati tra le fiamme, o di dover proteggere dei soccorritori dagli spietati piromani o, ancora, di dover salvare degli innocenti tenuti in ostaggio dai criminali.
    Tuttavia, a questi obiettivi se ne aggiungono degli altri fissi ed incredibilmente stimolanti: si va dal colpire un determinato numero di nemici alla testa al ritrovare delle maschere rosse nell’ambientazione, dall’immobilizzare gli avversari con il taser all’arrestare vivo il capobanda in maniera tale da poterlo assicurare alla giustizia, che provvederà ad interrogarlo. Il raggiungimento di ciascuno di questi “obiettivi fissi” frutta a Mason l’ottenimento di una medaglia (in ogni missione è possibile ottenere un massimo di 5 medaglie, fino ad una massimo accumulato di oltre 200) e di un incremento del suo arsenale: un nuovo scudo, un nuovo fucile, una nuova pistola. E, a proposito di nuovo, completare l’ultimo obiettivo specificato, ossia l’arresto del capobanda, comporta anche lo sblocco di livelli bonus - scoperti mediante le informazioni rivelate da quest’ultimo - che permettono di forgiarsi di ulteriori medaglie. Se a tutto questo aggiungiamo anche la possibilità di giocare online, è facile comprendere che Urban Chaos fa della longevità un suo punto di forza.

    Altri aspetti

    Si può dire che Urban Chaos goda di una realizzazione tecnica piuttosto curata, sebbene l’aspetto grafico non sia il migliore mai visto. Né infamia né lode, dunque: un’esteriorità discreta, ma mai difettosa né spiacevole. Geniale l’idea di introdurre ciascuna missione attraverso il notiziario di Channel 7, dove ascolteremo le ultime indiscrezioni sulla rivolta piromane dalla bocca di una vera giornalista (similmente agli FMV cinematografici di Black). Ottimi i controlli, con i quali si entra in confidenza fin da subito, semplici ed intuitivi nonostante le numerose possibilità d’azione offerte dalla buona giocabilità. Come se non fossero già abbastanza semplici, i controlli vengono puntualmente visualizzati sullo schermo quando ne è necessario l’utilizzo: raramente dimenticherete che alcune armi colpiscono diversamente se premete R2 anziché R1, così come terrete bene a mente che, mentre tenete alto lo scudo per ripararvi, potete spingerlo con violenza in avanti per mettere al tappeto i nemici vicini.
    Parlando della giocabilità, Urban Chaos si distingue dai fratellini FPS per la sua intelligenza tattica: pur senza far propria una difficoltà basata sull’eccessivo realismo, lo sparatutto di Eidos - come accennato in precedenza - non impone mai al videogiocatore un percorso da seguire, ma solo un problema da affrontare: sarà lo stesso giocatore a scegliere come affrontarlo.
    Solito applauso per il doppiaggio in italiano di Eidos, assolutamente curatissimo e piacevole, in binomio con un sonoro ugualmente all’altezza. Il tema principale del gioco diventerà un tormentone e sentire i nemici insultarvi mentre li bersagliate è piuttosto divertente e stimolante.

    Urban Chaos: Squadra Antisommossa Urban Chaos: Squadra AntisommossaVersione Analizzata PlayStation 2Urban Chaos: Squadra antisommossa è un FPS che, basandosi su un sistema di gioco collaudato ed ancora apprezzato nonostante l’età (uccidi i nemici e completa le missioni), riesce a stimolare il videogiocatore attraverso un intricato labirinto di missioni bonus, sbloccabili solamente rigiocando al meglio i livelli precedenti. Inoltre, anziché costringere alla ripetitività di qualsiasi sparatutto, Urban Chaos vuole mettere il giocatore a tu per tu con un problema che deve affrontare semplicemente basandosi sulla tattica che gli sembra più opportuna. Nonostante la sua rigida struttura a missioni, dunque, il titolo Eidos concede un’ampia libertà di gioco che costituisce, insieme alla longevità, il suo punto di maggior forza. Vantante anche un ottimo sonoro, Urban Chaos sarebbe stato un titolo di altissimo rilievo se avesse avuto una grafica ed una trama più ambiziose. Un FPS che merita l’attenzione di ogni videogiocatore, che non annoia ma diverte, lontano da tutti i maggiori esponenti del genere non perché ne sia inferiore, ma perché ne è diverso: diverso nella libertà, nella tecnica, nel sonoro, nella rigiocabilità. Felicemente diverso.

    7.5

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