Recensione Vacation Isle Beach Party

L’estate è finita, ma nel mondo dei party games ancora no

Recensione Vacation Isle Beach Party
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  • Wii
  • L’estate finisce, la mania per i party game no

    L’utenza Wii, ultimamente, non può proprio lamentarsi. Tra un Metroid Other M appena uscito e con Donkey Kong Country a fare presto il suo trionfale ritorno, i tanti che si erano lamentati di un line-up troppo soft per un bel pezzo avranno di che spassarsela. Tuttavia il Wii non può certo cambiare la sua anima ed è per questo che i publisher continuano imperterrite a proporre trainer virtuali e...party games.
    Vacation Isle Beach Party non è che l’ennesimo esponente di questo genere proposto da Warner Bros Interactive in esclusiva per Nintendo Wii. Il titolo, vista la quasi recente fine dell’estate, oltre ad avere un sapore nostalgico, inquadra sin da subito l’ambientazione del gioco. Ma c’era bisogno di quest’ennesima iterazione di un genere che ormai su Wii ha praticamente già detto tutto?

    Benvenuti al villaggio turistico di Vacation Isle!

    Vacation Isle Beach Party raccoglie otto differenti discipline tutte a base d’acqua e vacanza. Come il titolo del gioco lascia supporre, l’ambientazione vuole avvicinare l’utente alle classiche atmosfere da villaggio turistico, con posti da sogno a fare da cornice e tante attività con cui divertirsi. Già, divertirsi.
    Se siete persone che leggono da lungo tempo, avrete già intuito il tono ironico di cui sopra e difatti Vacation Isle Beach Party interpreta in un modo del tutto particolare questo concetto. Sia chiaro sin da subito: non ci troviamo di fronte a un capolavoro dell’orrido, un prodotto realizzato nell’arco di un paio di pomeriggi con l’unico intento di offendere gli utenti che osano inserire il DVD nel proprio Wii. E’ lecito tuttavia chiedersi se gli sviluppatori abbiano pensato alla concorrenza che avrebbero incontrato sulla macchina Nintendo. Del resto dovendosi confrontare con Wii Sports Resort e con la saga di Rayman Raving Rabbids è naturale aspettarsi almeno un certo standard qualitativo.
    A fronte di quanto detto Vacation Isle Beach Party, semplicemente, non riesce a stare dietro alla concorrenza. Questo si vede anche dai piccoli particolari quando, all’inizio del gioco, vi chiede di creare un avatar scegliendone uno tra i pochi modelli proposti. Naturalmente progredendo nelle prove, potrete acquistare via via nuovi oggetti con cui personalizzarlo ulteriormente, ma se l’obbiettivo era creare dei cloni dei Mii o di invogliare i videogiocatori a sbloccare tutto il guardaroba per il proprio personaggio, la missione può dirsi fallita vista la quasi totale mancanza di carisma nei vari capi d’abbigliamento.
    Giunti nel cuore del gioco, le cose purtroppo non migliorano di molto. Come detto le prove sono otto e tutte possono essere affrontate sia utilizzando la Wii Balance Board, che l’accoppiata Wiimote-Nunchuk. Naturalmente, manco a dirlo le cose funzionano meglio con la bilancia, ma alcuni minigiochi durano più del previsto, cosa che potrebbe portare i più pigri, o chi si stanca facilmente, ad optare per l’uso dei due controller. Non solo, ma il multiplayer, esclusivamente in locale e allargato a quattro giocatori, per ovvie necessità obbligherà tre partecipanti ad armarsi del telecomando e del suo inseparabile compagno.

    Tanta acqua e poca classe

    Il più interessante dei minigiochi è senza alcun dubbio il Wakeboard. Posizionando la Balance Board perpendicolarmente rispetto al televisore, dovrete spostare il baricentro in modo da intercettare con il surf, le onde create dal motoscafo che vi traina. Una volta in volo, potrete esibirvi in tutta una serie di acrobazie sfruttando i pulsanti del Wiimote e del Nunchuk. Chi non ha la bilancia potrà sfruttare al suo posto, l’analogico del pod per muovere l’avatar. La medesima meccanica può essere applicata allo Slalom, al Salto Con Gli Sci e al Surf. Le uniche differenze tra una disciplina e l’altra risiedono nella raccolta o meno di monete o alla necessità di mantenere l’avatar in equilibrio. Se già ci si potrebbe lamentare per una non perfetta calibrazione dei comandi, queste prove risultano ulteriormente penalizzate da un level design tutt’altro che ispirato. Ci si può divertire, certo, ma anche in multiplayer alla terza partita difficilmente verrà ancora voglia di mettersi alla prova.
    Diverso il discorso per la Danza Hula e la Giocoleria Col Fuoco. Come in un perfetto rhytm’n game del tutto simile nel concept a un qualsiasi Dance Dance Revolution, dovrete riprodurre con tempismo i comandi che via via compariranno sullo schermo. Ovviamente senza la Balance Board le cose si fanno più semplici e anche meno movimentate, ma in linea di massima anche in questo caso è difficile divertirsi più di tanto, visto che in breve si impara fin troppo facilmente ad ottenere ottimi punteggi. Almeno, in questo tipo di prove, le magagne del sistema di controllo si fanno sentire molto meno.
    Carino, ma nemmeno troppo lo Stand Up Padding, dove dovrete controllare una canoa al fine di arrivare per primi al traguardo. Qui il Wiimote viene usato orizzontalmente per controllare il ritmo di affondo dei remi, mentre con la Balace Board, o con l’analogico del Nunchuk, si controlla la direzione dell’imbarcazione. Interessante il sistema di controllo, ma anche qui si perde in fretta la voglia di ripetere il minigioco altre volte.
    Un vero disastro invece l’ultima prova: Acrobazie Sull’Acqua. A bordo di una moto ad acqua bisogna controllarla o con l’utilizzo della solita Balance, o inclinando Wiimote e Nunchuk che vanno tenuti come fossero un manubrio. Il motivo dell’insuccesso del minigioco è legato alla totale assenza di senso di velocità e a un design delle piste che più piatto non si può. Per intenderci: la prova analoga contenuta in Wii Sports Resort è di tutt’altra pasta.
    A conti fatti, insomma, è difficile trovare un minigioco veramente riuscito che sia capace di divertire anche dopo la quarta partita. Ciò si deve, in linea generale a una totale mancanza di profondità e a un livel design scialbo e assolutamente privo di guizzi.
    Purtroppo anche graficamente il gioco non raggiunge la sufficienza. Se Nintendo è diventata maestra nell’utilizzo di uno stile minimalista, ma comunque dotato di carisma, altrettanto non può dirsi di quello adottato da FarSight Studios. Sebbene l’intento sia di riproporre cloni dei Mii e del Resort del secondo Wii Sports, siamo tristemente testimoni di modelli poligonali poveri di dettagli e ambientazioni tutt’altro che solari e sprizzanti di gioia e felicità. Si salva, ma solo parzialmente, il comparto audio, graziato da un simpatico doppiaggio in italiano che almeno divertirà i più piccoli e a musiche vivaci che riescono almeno nell’intento di non annoiare nell’immediato.
    Difficile sbilanciarsi sulla longevità. Per vedere tutto ciò che ha da offrire Vacation Isle Beach Party basta un pomeriggio e, a causa dei problemi già ampiamente discussi, anche invitando a casa degli amici si finirà col preferirgli ben altri party games disponibili sempre su Wii.

    Vacation Isle Beach Party Vacation Isle Beach PartyVersione Analizzata Nintendo WiiA conti fatti Vacation Isle Beach Party non è un disastro completo, visto che almeno la prima volta che si introduce il disco nel Wii ci si diverte. Eppure, non è neppure un titolo che vale la pena di acquistare. Visti i party games già disponibili sulla console Nintendo, da Wii Sports Resort a Mario Party, e vista l’assoluta mancanza di profondità, il consiglio è di guardare altrove. Purtroppo il prodotto di Warner Bros. non può nemmeno essere consigliato a un pubblico più giovane, né ai fan di questo genere di giochi. Se proprio lo volete provare, l’ideale sarebbe affittarlo per una sera. Giusto il tempo di un rapido multiplayer con gli amici, ma non aspettatevi certo di rigiocarlo la mattina dopo.

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