Recensione Viewtiful Joe 2

Viewtiful, Again.

Recensione Viewtiful Joe 2
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • NGC
  • Viewtiful Joe 2 è un titolo che si lascia giocare con ritrovato entusiasmo. Del resto, era già stato dimostrato e confermato dalle critiche al primo episodio, il concept a dir poco geniale partorito dalle divisioni di sviluppo CapCom ha di per se un vasto numero di applicazioni, ed è quindi in grado di offrire esaltanti sessioni ludiche per un tempo superiore alla media.
    Terminata tuttavia la seconda avventura dell'eroe in rosso, se non già nelle sue fasi finali, la naturalissima esaltazione per il perfetto connubio fra visione ed azione, negli inevitabili impulsi analitici, farà spazio al dubbio atroce: Viewtiful Joe 2 propone rispetto al precedente episodio ben pochi rinnovamenti concettuali. La coesistenza di due protagonisti (Joe & Silvia) si rivela piuttosto futile all'economia del gioco, relegando nella maggior parte dei casi l'onere dell'essere eroe nelle mani del vecchio Joe, cercando rari momenti d'esaltazione negli apici enigmatici d'interazione ambientale ma scoprendoli, al termine, estremamente fugaci.

    Di più, l'abbassamento del coefficiente di difficoltà per natura stessa dei nemici e delle loro routine comportamentali è non poco deletereo per la soddisfazione del completamento, e gli stessi avversari che tanto semplicemente periranno sotto i vostri colpi risulteranno molto meno ispirati rispetto a quelli del precedente episodio, dove non rivisitazioni grafiche degli sprite abbattibili con vetuste tecniche in precedenza sviluppate.
    Ciò nonostante Viewtiful Joe 2 sembra avere un fascino magnetico. Il semplice colpo d'occhio, la resa visiva dell'interazione temporale con avversari e ambiente, il concetto stesso di tale interazione stupiscono e soddisfano - al momento - come la prima volta. Pure l'ironia dei movimenti, o quella più ispirata che permea trama e scene d'intermezzo, ed il comparto vocale e sonoro perfettamente amalgamato e con la giusta caratterizzazione riescono a regalare piacevoli momenti di divertimento ingenuo.
    Viewtiful Joe 2 resta un prodotto più che valido, capace di muovere il giocatore e divertire per lunghe ore, pur facendo rimpiangere la magnificenza della frustrazione che il primo capitolo (in particolare nella sua versione per Game Cube) provocava, nonchè la sua varietà eccelsa.

    Viewtiful Joe 2 riparte dove il primo capitolo si era fermato. Incombe così la seconda delle tre gravi minacce predette da Captain Blue, senza dar tregua a Joe ed alla fidanzata Silvia, da adesso in poi co-protagonista dell'azione di gioco.
    I due dovranno attraversare sette ispirazioni cinematografiche, per impedire ai Jedow di appropriarsi degli oscar arcobaleno, mistiche statuette in cui è rinchiuso il potere smisurato del Lieto Fine, grazie al quale l'imperatore Black potrebbe oscurare la fama di Cinelandia creando il più commerciale Filmondo.
    Tutto il comparto narrativo, assieme al carattere grafico delle ambientazioni e delle Cut-Scene, gioca con gli stereotipi dell'arte cinematografica Old-Style, dimostrando spesso attenzioni inaspettate per le più celebri e recenti produzioni. Non meno importante, Viewtiful Joe 2 gioca con le frivolezze del suo predecessore, le amplifica e le schernisce con surreale ironia. Nessun momento narrativo o grafico di Viewtiful Joe 2 può essere considarato semplice "citazione", nè "parodia", piuttosto il connubio perfetto fra i due aspetti. Da questo punto di vista la struttura di Viewtiful Joe 2 è senza sbavature, ironica ma non banale, capace di scherzare, senza scadere, persino sui luoghi comuni dell'agire di coppia.
    La struttura ludica di Viewtiful Joe 2, come sopra, non apporta troppe innovazioni a quella classica. Di fronte al "solito" un picchiaduro 2D a scorrimento orizzontale, si scopre da subito la possibilità di intercambiare eroe giocante, assumendo il controllo di Joe o Silvia. L'eroe in rosso mantiene inalterate tutte le caratteristiche e le abilità con cui si era anticamente presentato all'utenza: due attacchi di base - calcio e pugno- piuttosto inutili se non contestualizzati con le abilità di controllo della bobina. Joe, mediante la pressione dei tasti dorsali, può rallentare o velocizzare lo scorrere del nastro ludico, riuscendo così, rispettivamente, a schivare attacchi e colpire nei giusti momenti il nemico spaesato, o a travolgere di colpi l'oppositore con la furia della velocità del suono (bruciando letteralmente di un'aura fiammeggiante a causa dell'incredibile rapidità). Con la leva analogica destra si controlla invece lo Zoom, interessante possibilità di concentrare (anche visivamente) l'attenzione sul protagonista, spinto così a prodigarsi in una serie alternativa di colpi spettacolari. Le caratteristiche di Silvia si discostano di poco. La gamma basilare di attacchi comprende l'interessante ed inedita possibilità di far fuoco con improbabili pistole dai proiettili a forma di cuore, ma la possibilità di colpire a distanza si paga con una drastica riduzione della potenza. Tale riduzione rende in pratica Silvia una delle eroine più inutili nella storia del videogioco. I poteri di Silvia, anch'essi limitati nell'uso dalla disposizione di VFX (quantificato da apposita barra con buona velocità di ricarica), consistono dei sopracitati Zoom e Ralenti, più l'innovativo "Replay". Attivando l'abilità esclusiva Silvia "registra" l'azione, riproponendola nel caso da diverse angolazioni per moltiplicare i calci (ed i danni) inferti al nemico. Il rischio che ne limita l'utilizzo sta nel fatto che pure i danni subiti dall'eroina vengono passati su schermo per tre volte, con ben nutrito aumento della perdita di indispensabili cuori. Tale rischio rende in pratica il "Replay" una delle abilità meno vantaggiose della storia del videogioco.
    In effetti una delle poche applicazioni del cambio di protagonista, come del "Raplay", consisterà nella risoluzione di enigmi ambientali di eccelsa fattura. Premere interruttori tre volte in un sol colpo, scambiarsi le aure (Rossa e fiammeggiante quella di Joe, Blu ed elettrica quella di Silvia) per mescolare le potenzialità dei personaggi, e di nuovo gestire le reazioni comportamentali di meccanismi e fondali usando il "Ralenti" o la "Mach Speed". Seppur spesso di natura canonica e soluzione intuitiva, non mancano in Viewtiful Joe 2 enigmi più elaborati, ed in ogni caso piacevoli da affrontare.

    Viewtiful Joe 2 perde tuttavia mordente nella caratterizzazione dei nemici. Praticamente qualsiasi avversario può essere affrontato in tutta tranquillità con l'utilizzo del "Ralenti", e le modalità d'attacco degli oppositori, per altro non disponibili in molte tipologie, sono facilmnte intuibili e distribuite senza variazioni lungo tutta l'avventura. Mentre il primo episodio proponeva una sfida continua ed un "aggiornamento" incessante degli avversari e delle loro Routine comportamentali, Viewtiful Joe 2 esaurisce presto la gamma di Gedow a sua disposizione, presentando nelle fasi avanzate del gioco mere "evoluzioni" degli stessi, semplicemente più coriacei e differenziati soltanto cromaticamente.

    Doverosa menzione per qualche tratto di gioco particolarmente ispirato, sopratutto nella prima parte dell'avventura. Una sessione, ad esempio, a bordo della Six-Machine, disponibile adesso in due versioni con diverse funzionalità, parafrasi degli antichi Shooter a scorrimento orizzontale. Variare il concept originale e comunque l'impostazione generale del gioco introducendo altre sessioni a bordo di improbabili veicoli (o variazioni su tema: nei primi livelli è possibile prendere parte ad una corsa sui carrelli di una miniera non meno divertente e rinfrescante) avrebbe di sicuro giovato ad un titolo che mira invece a ripercorrere pedissequamente le tappe del primo episodio, senza distaccarsi da canoni vincenti ma non più originali.

    Viewtiful Joe 2, come il suo predecessore, consiste di uno spettacolo visivo di rara bellezza. Al giorno d'oggi un comparto tecnico originale, piuttosto che ben costruito, è perla assai rara. Viewtiful Joe 2, forte di un Cell Shading dai tratti isterici e sfondi bidimensionali traboccanti di dettagli infinitesimi, gioca con il colore e gli effetti scenici. L'interazione temporale è celebrata in resa grafica da piccolezze di genialità indiscutibile. I margini della pellicola che appaiono durante i "Ralenti", le linee cinetiche che si affollano su schermo durante gli "Zoom" e la "Mach Speed", la perfezione con cui il lampeggiante ".REC" sorprende lo spettatore senza sovrastare l'azione, mentre viene attivata l'opzione "Replay". L'utente viene proiettato in una dimensione cinematografica, in cui egli stesso gestisce il montaggio del film ludico.
    Viewtiful Joe 2 non perde la sua ironia neppure nell'aspetto tecnico. Le animazioni dei personaggi principali sono surreali e improbabili, e nettamente autocelebrative, e si concludono spesso con pose degne dei più logori B-Movie marziali.
    La soluzione tecnica globale risulta splendida, mai statica e nervosa, non necessariamente pulita ma perfettamente funzionante. E' complice anche un Character Design di prim'ordine, che delinea i tratti indimenticabili di una vasta gamma di avversari con la stessa acutezza di spirito che permea tutta la produzione.

    Pure il comparto sonoro si adatta bene all'azione, e le campionature vocali dei protagonisti, nonchè quelle dei Boss di fine livello, sono ben ben caratterizzate. Con una discreta conoscenza dell'Inglese si possono seguire i dialoghi direttamente in lingua originale ignorando i sottotitoli, cogliendo in tutto il suo splendore satirico il lavoro degli sviluppatori. Diversamente si perde molta della qualità sonora.
    Un calo di verve musicale si riscontra per il sottofondo che accompagna l'avventura, scoperto al termine piuttosto anonimo e rinunciabile.

    Viewtiful Joe 2 Viewtiful Joe 2Versione Analizzata PlayStation 2In definitiva: Viewtiful Joe 2 non compie passi avanti rispetto al suo predecessore. Pur proponendo nuove locazioni degnamente ispirate e rompicapi statici e dinamici di difficile soluzione, la distribuzione di avversari "comuni" banalizzata per tipologie e caratteristiche d'assalto è vettore di un coefficiente di difficoltà non troppo alto. E' un vero peccato che il titolo non riesca a sfruttare al meglio le potenzialità del doppio protagonista e variare l'azione di gioco con inserti alternativi più frequenti. Con qualche accorgimento ulteriore, che certo avrebbe impedito il celebrato anticipo sulla data d'uscita, Viewtiful Joe 2 avrebbe senza dubbio saputo scoprirsi eccelso, non solo eccellente. Resta comunque un titolo immancabile in qualsiasi ludoteca, da affiancare per necessità al primo episodio. Di quest'ultimo riprende non solo un comparto tecnico asservito all'azione e perfettamente funzionante, visivamente impeccabile e di qualità unica, ma la stessa genialità del concetto ludico e la pluralità d'approccio ad ogni situazione. Un piacevole e durevole intermezzo nell'attesa speranzosa del terzo episodio, già annunciato dal termine narrativo di quest'avventura.

    8

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