Viewtiful Joe: Red Hot Rumble: Recensione

Joe non si stanca mai di menare le mani!

Viewtiful Joe: Red Hot Rumble: Recensione
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  • Le origini del nostro eroe

    Viewtiful Joe, come tutti i supereroi, è arrivato al successo dall’ombra. La Capcom ha sviluppato il primo titolo della serie senza troppo clamore e quando il gioco è arrivato sugli scaffali dei negozi ha sorpreso tutti, raccogliendo un grandissimo successo soprattutto dalla critica specializzata. Il progetto infatti era un po’ rischioso soprattutto in un periodo come questo in cui va di moda la grafica iper-realistica e i giochi mordi e fuggi; l’obiettivo degli sviluppatori era infatti quello di creare un gioco che ricalcasse le orme dei picchiaduro a scorrimento, tanto in voga 10-15 anni fa, attraverso la grafica realizzata con la tecnica del cell shading, nuova tecnica ottimamente sfruttata che riusciva perfettamente a raggiungere lo scopo dei programmatori, lo stile di gioco, quello appunto dei picchiaduro a scorrimento, e la longevità e un buon livello di difficoltà, diventati ormai merce rara nei giochi attuali, senza contare gli elementi di novità sia grafici che di gameplay in grado di portare nuova linfa in questo tipo di gioco. Visto il clamore suscitato, il primo capitolo fu presto convertito per playstation2, ne uscì presto un secondo e come per ogni serie che si rispetti non potevano mancare gli spin-off e Red Hot Rumble, di cui ci apprestiamo a parlare, si inserisce proprio in questo filone. In questo nuovo capitolo viene abbonata la modalità di gioco stile picchiaduro a scorrimento per avvicinarsi di più a un picchiaduro tradizionale, in uno stage fisso, dove l’obiettivo non sarà solo quello di sfidare gli altri personaggi della serie, controllati dall’intelligenza artificiale o dai nostri amici, ma anche raggiungere specifici obbiettivi o portare a termine determinate missioni. Molti avvicinano questo gioco a Super Smash Bros., in un certo senso è vero in quanto si tratta di un picchiaduro goliardico e divertente con protagonisti personaggi di importanti serie videoludiche, ma se ne allontana proprio perché aggiunge questi nuovi scopi e obbiettivi al gioco che lo rendono davvero troppo confusionario. La confusione infatti è il vero tallone d’Achille di questo nuovo titolo.

    Quale difficile avventura aspetta Viewtiful Joe?

    Qual è la ragione che porta il nostro amico Joe a indossare un’altra volta l’ormai mitica tuta fucsia? Deve forse salvare la sua amata Silvia dal nemico di turno? O forse deve salvare il mondo dal terribile piano di uno dei suoi acerrimi nemici? Beh, niente di tutto ciò................... L’eroe di Joe, Captain Blue (causa anche della nuova vita del protagonista della serie, e chi conosce il primo capitolo sa di cosa parlo), ha deciso di abbandonare la faticosa carriera da attore, per passare dall’altra parte della cinepresa ed intraprendere quella di regista. Ma creare un bel film d’azione è difficile, rischioso, e non si può certo sbagliare la scelta del protagonista del lungometraggio. Le aspiranti star sono tante e per scegliere la migliore il neoregista, consigliato dalla sua sexy collaboratrice Sprocket (vi assicuro che strabuzzerete gli occhi quando la vedrete comparire sullo schermo), decide di far misurare tutti i pretendenti in sfide di sforza e di abilità e proprio su queste battaglie si baserà l’intero gioco.

    La dura scalata verso il successo

    Potremo scegliere tra due modalità: Storia o Combattimento. La prima ci vedrà impegnati da soli nei confronti dei contendenti alla parte di protagonista mentre con la seconda modalità potremo sfidare fino a 3 amici in battaglie all’ultimo pugno, ma non solo.
    Nella modalità Storia combattere contro il nostro rivale a suon di pugni o calci non basterà per vincere: vi sono diversi livelli, ognuno con un proprio titolo, come un film, e una propria ambientazione (alcune delle quali ispirate a film come i vecchi western, Jurrasic Park e altri) in cui dovremo sfidare un altro personaggio controllato dal computer. Ogni livello è suddiviso in 3 scene più il quadro del boss finale, ognuna delle quali ha un determinato requisito da ottenere per poter passare alla successiva (vinci con più di 4000v, non cadere, vinci almeno due missioni) , ed ogni scena è a sua volta suddivisa in tre riprese ognuna con una propria missione da compiere (conquista la bandiera, raccogli i diamanti, combatti per la sopravvivenza ecc. ecc.). Oltre a doversi difendere dai colpi dell’avversario per non perdere la vita o le monete guadagnate o per non farsi rubare la bandiera bisognerà quindi sempre tenere a mente la missione da portare a termine ed il requisito per passare alla scena successiva. Tutto questo in stage popolati da decine di nemici, diamanti, monete, pezzi di puzzle (la cui raccolta serve per sbloccare dei bonus), power-ups di ogni tipo che alimentano una grande confusione. Riuscire a compiere la missione o ad ottenere il requisito necessario per passare alla scena successiva non sarà semplice, bisognerà avere i nervi saldi e non farsi prendere dall’ansia in mezzo alla baraonda che si scatenerà sullo schermo.
    I superpoteri tipici di Viewtiful Joe e soci non saranno sempre a disposizione del giocatore ma saranno azionabili solo se si raccoglierà la relativa sfera (color rosso per il “Mach speed” che ci farà correre come dei razzi, azzurra per il “Ralenti” che rallenterà appunto l’intero gioco per qualche secondo facendo muovere qualsiasi cosa come se ci si trovasse in una moviola, verde per lo “Zoom” che renderà il nostro personaggio gigantesco e viola per il “Sound Effect” che permetterà al giocatore di sferrare un potente pugno sul terreno in grado di creare onde d’urto che danneggeranno tutto ciò che si troverà attorno); ogni personaggio potrà accumulare più sfere, che rimarranno intorno ai piedi del personaggio, e si potrà attivare e disattivare il relativo potere premendo il tasto R. Naturalmente l’uso, da parte di più personaggi, dei power-ups non farà altro che aumentare la già grande confusione.
    Come se non bastasse, mentre combattiamo cercando di potare a compimento la missione in alcuni momenti potremo essere sbalzati in bonus stage, dove ci troveremo a dove vincere un minigioco nei contro il nostro avversario: infatti durante la battaglia appariranno sullo schermo le “Sfere V”, di colore giallo marcate con la tipica V fucsia simbolo del nostro supereroe, le quali una volta lanciate creeranno un buco nero che risucchierà noi e il nostro avversario catapultandoci in un livello bonus.
    Vincere il minigioco, che può consistere nel muovere il più velocemente possibile le due leve analogiche o nel rimpallarsi a suon di pugni un nemico o nel premere il più velocemente possibile i tasti, servirà a conservare l’energia e le monete accumulate e nel tentare di recuperare quelle dell’avversario risultato sconfitto che verranno catapultate nello schermo.
    A volte il gioco può apparire frustrante in quanto possiamo essere stati in vantaggio tenendo la bandiera per la maggior parte del tempo disponibile, per aver recuperato più monete o per non essere mai morti durante la battaglia ma basta un niente per perdere la missione e a volte l’obiettivo dell’intera scena per aver ricevuto, nel caos generale, un colpo all’ultimo secondo.
    Nella modalità combattimento, in cui potremo sfidare fino a 3 amici contemporaneamente, potremo scegliere tra ben 12 personaggi tra cui amici di Joe come Sexy Silvia, Captain Blue e Captain Blue Jr o nemici come Maestro Alastor e ben 25 ambientazioni. Non tutti i personaggi e gli stage saranno disponibili dall’inizio ma si sbloccheranno man mano che andremo avanti con la modalità storia o raccogliendo i pezzi di puzzle che compariranno durante gli scontri nella modalità Storia. Come detto in precedenza non basterà darsele di santa ragione ma bisognerà sempre svolgere la missione richiesta e con più personaggi sullo schermo diventerà ancora più difficile e complicato.

    Il gioco ottiene le nominations per gli Oscar tecnici

    La grafica in stile cell shading, coloratissima, fumettosa che ha caratterizzato tutta la serie torna anche in questo capitolo ma non rappresenta più quell’elemento di novità che aveva stupito tutti all’uscita del primo capitolo. Il comparto grafico è quindi come sempre di alto livello, le arene sono varie, simpatiche e ben curate anche se non vi è quasi nessun elemento dello stage interattivo da poter usare come arma contro il nostro avversario o che subisca danni durante i vivaci combattimenti, solo in alcune rare occasioni saranno presenti dei barili da poter colpire con pugni e calci per danneggiare nemici e avversari, e in altri casi sarà possibile muoversi verso lo sfondo, da qui si nota la tridimensionalità della grafica, per rifugiarsi negli edifici per scampare da gigantesche esplosioni. Il Gamecube riesce a gestire tranquillamente l’enorme quantità di nemici, oggetti, bonus e personaggi i presenti sullo schermo il tutto condito da esplosioni, effetti speciali e superpoteri di ogni genere. Degni di nota i filmati introduttivi.
    Anche il comparto audio è di buon livello, le musiche che ci accompagneranno durante il gioco sono sicuramente adatte anche se alcune alla lunga potranno suonare un po’ ripetitive, ammesso che prestiate attenzione alla musica visto che in quella baraonda sarete cosi presi dall’azione che forse non vi preoccuperete affatto del sonoro. I dialoghi dei filmati, delle introduzioni alle varie scene, e le esclamazioni dei personaggi durante le battaglie sono in inglese, frutto di un buon doppiaggio, ma tutto è naturalmente sottotitolato in italiano (il gioco è distribuito direttamente da Nintendo, e fortunatamente la distribuzione da parte della grande N, sia per i titoli first-party che third-party, sta diventando una garanzia della traduzione in italiano dei giochi, cosa che purtroppo non avveniva in passato).

    Viewtiful Joe: Red Hot Rumble Viewtiful Joe: Red Hot RumbleVersione Analizzata GameCubeDa un titolo della serie Viewtiful Joe ci si apetta certamente di più. E' stata persa una buona occasione per sfrutare il grande successo della saga e sviluppare un gioco che potesse bissare il successo di Super Smash Bros. Gli ingredienti c'erano tutti: personaggi carismatici e di richiamo, buona grafica, superpoteri ma si è voluto mettere troppa carne al fuoco e purtroppo il troppo stroppia. Questo titolo potrà assicurarvi numerose ore di gioco solo se avrete la pazienza e il sangue freddo per destreggiarvi in mezzo alla baraonda, e per spiegare con calma ai vostri amici cosa accade sullo schermo. Consigliato ai fans della serie nel caso siano molto pazienti.....

    6.5

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