Recensione Vigilante 8: Arcade

Un altro ritorno dal passato

Recensione Vigilante 8: Arcade
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Disponibile per
  • Xbox 360
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    La chiusura dei rubinetti petroliferi da parte dell'OPEC nel 1973 è stato un evento storico talmente importante da attirare l'attenzione non solo di ingegneri e scienziati (alla ricerca di nuove fonti energetiche per il sostentamento del globo), ma anche di far scattare la molla dell'immaginazione per lo sviluppo di tutta una serie di produzioni, videoludiche e non, basate sulla possibilità di catastrofi mondiali derivanti dalla crisi economica che travolse a suo tempo la quasi totalità dei governi. A questa categoria di creazioni va ascritto il qui presente Vigilante 8, sviluppato da Isopod Labs (team nato dalle ceneri di Luxoflux autori del gioco originale) e distribuito da Activision che, a dieci anni esatti dall'uscita del titolo su Playstation, viene riproposto con la oramai collaudata formula del remake sul circuito di Xbox Live Arcade.L'antefatto che sta alla base di Vigilante 8 prende spunto dai fatti brevemente descritti poco fa: l'intera economia è stata messa in ginocchio dalla crisi petrolifera, portando caos e scompiglio in tutti gli angoli del mondo. Bande criminali imperversano oramai su tutte le strade, razziando i più deboli e trasformando le città in vere e proprie roccaforti. In quello che potremmo descrivere come un nuovo Far West ecco far capolino la OMAR, acronimo di Oil Monopoly Alliance Regime, un'organizzazione multinazionale che, pur di avere il controllo sugli ultimi pozzi di petrolio rimasti aperti negli Stati Uniti decide di reclutare la marmaglia di teppisti testè citata creando i Coyotes . Non contenta di ciò ha deciso anche di fornire loro armi sperimentali (rubate proprio al governo statunitense) per applicarle su dei veicoli tutt'altro che pensati per la guerra. Ma la superpotenza a stelle e strisce non è mai stata storicamente con le mani in mano e per far fronte a questa ennesima minaccia decide di combattere il fuoco con il fuoco: i Vigilantes, ecco il nome dell'ultimo baluardo in grado di tenere testa ai terroristi.

    Funky Cars

    Vigilante 8, nonostante le immagini potrebbero trarre in inganno, non fa parte della categoria dei racing game bensì deriva il suo gameplay da Twisted Metal, titolo che spopolò nei primissimi anni di vita della gloriosa console grigia di casa Sony e che portò (come da copione) alla comparsa di diversi cloni più o meno riusciti. In buona sostanza nel titolo Activision dovremo aggirarci con il nostro improvvisato veicolo corazzato all'interno di un'arena con l'unico scopo di eliminare i nostri avversari. Per adempiere al compito non dovremo però fare ricorso alla nostra bravura al volante, che comunque tornerà utile per gli spostamenti e le manovre elusive, in Vigilante 8 la vittoria arriverà tramite l'eliminazione fisica del nemico utilizzando un arsenale bellico che non sfigurerebbe in un normalissimo Fps. Cannoni pesanti, mine, missili a ricerca e persino un mortaio sono solo alcuni dei mezzi di distruzione che potremo raccogliere in giro per le arene aumentando così il potere offensivo del nostro veicolo che di base sarà equipaggiato solo con una mitragliatrice leggera piuttosto inutile. Oltre questi fondamentali "accessori", sparsi sul terreno di gioco potremo trovare delle chiavi inglesi che ci doneranno parte dell'energia persa durante gli scontri, scudi extra, un accessorio in grado di renderci temporaneamente invisibili al radar nemico (non molto efficace a dirla tutta) e dei bulloni che, se raccolti nella quantità necessaria, aumenteranno per sempre i punti ferita della nostra quattro ruote. Nonostante le buone premesse e le discrete possibilità date da un gameplay tutto sommato originale per gli standard odierni, Vigilante 8 delude tutte le aspettative presentandosi come un gioco piuttosto legnoso per quel che concerne il sistema di controllo che, seppur semplice dal punto di vista della mappatura dei comandi, soffre di diversi problemi dovuti sia ad un raggio di sterzata sin troppo elevato (a ben poco serve rallentare), sia ad una calibrazione fin troppo sensibile dei comandi della vettura in fase di volo e cappottamento rendendo così il gioco molto caotico ed a tratti frustrante, considerando soprattutto le piuttosto frequenti evoluzioni aeree del nostro veicolo, dovute soprattutto alle esplosioni dei colpi avversari. Un vero peccato perché il titolo di Isopod Labs presenta comunque una longevità tutto sommato superiore alla media, grazie ad un'IA piuttosto aggressiva, la presenza di diversi extra da sbloccare per ciascuno degli otto veicoli (più uno segreto) e soprattutto il supporto all'immancabile multiplayer sia online (fino ad otto giocatori possono sfidarsi all'interno di cinque arene) che offline tramite schermo condiviso (da due a quattro partecipanti). 

    Carrozzerie accartocciate

    Sotto il profilo tecnico il prodotto sviluppato da Isopod Labs non brilla certamente: dal punto di vista grafico Vigilante 8 si presenta come il classico remake in alta definizione del titolo originale, con una risoluzione e una definizione generale migliorata rispetto a quello che potevamo ammirare su Psx nel lontano 1998. Tale maquillage non riesce tuttavia a mascherare l'età avanzata del motore grafico di Vigilante 8, il quale si presenta con delle texture piatte, scialbe e piuttosto raffazzonate, modelli poligonali poveri e squadrati e un generale squallore paradossalmente accentuato proprio da questo voler mettere a lucido ciò che già allora non era sicuramente stupefacente (la console a 32 bit di Sony aveva ben altri assi nella manica). Arene scialbe sia sotto l'aspetto della caratterizzazione che sotto quello morfologico (ci troveremo a combattere sempre all'interno di uno spazio circolare), veicoli sommariamente dettagliati ed elementi di contorno che, seppur in maggior parte distruttibili, lasciano solo una sensazione di squallore dovuta alla leggerezza nella loro realizzazione sono per sommi capi i difetti più pesanti ascrivibili al team di sviluppo. I discreti effetti di luce, l'appena citata interazione con lo scenario ed una fluidità quasi sempre impeccabile non riescono a risollevare una situazione tecnica che, in più di un'occasione, ci ha riportato alla mente buona parte dei giochi budget PC di qualche anno fa. Stupisce invece in positivo il comparto sonoro nel quale spiccano alcuni brani realizzati secondo le mode musicali degli anni settanta e che risultano estremamente orecchiabili e ben orchestrate; non sfigurano nemmeno alcuni effetti sonori e le voci campionate dei vari personaggi, i quali sottolineeranno l'azione di gioco con degli sfottò nei confronti degli avversari.

    Vigilante 8: Arcade Vigilante 8: ArcadeVersione Analizzata Xbox 360Vigilante 8 è un titolo mediocre che non riesce nell'operazione nostalgia riuscita a ben più illustri colleghi riproposti sul circuito degli Xbox Live Arcade. Una realizzazione tecnica deficitaria anche per un “semplice” titolo scaricabile unita ad un gameplay caotico e a tratti irritante e ad un'idea di fondo che è invecchiata sin troppo facilmente creano un mix sufficientemente valido da far desistere dall'acquisto anche i fan del titolo originale.

    5.5

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