Recensione Virtua Striker 3 Ver.2002

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Recensione Virtua Striker 3 Ver.2002
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  • Introduzione

    Se chiedete agli appassionati quale sia il migliore titolo di calcio disponibile sul mercato, 9 su 10 vi risponderanno Winning eleven. Hey!! un momento, c'è un errore. Ma questa non dovrebbe essere la recensione di Virtua Striker 3?! Certo che lo è, solo volevo fare una premessa molto importante: Molte persone fanno il grave errore di confrontare due giochi completamente differenti quali Winning eleven e Virtua Striker. Certo entrambi sono giochi di calcio, ma non dobbiamo dimenticare la differente natura che li contraddistingue. Andiamo per ordine: Il gioco SEGA nasce in sala giochi, e qual' è dunque la caratteristica più importante di un coin op? …. L'immediatezza, ecco cosa. Il titolo Konami è sicuramente molto bello, longevo e indubbiamente possiamo definirlo la migliore simulazione di questo sport disponibile su qualsiasi piattaforma. Ma non dimentichiamo, è una simulazione. Quando verranno i vostri amici a casa vostra sarà dura per loro battervi a Winning, se non dopo molte partite spese a prendere confidenza con i comandi e tutto il resto. Un titolo come V. Striker invece deve essere subito giocabile, senza tanta pratica bisogna essere in grado di eseguire qualunque tipo di azione, e tutto deve essere il più spettacolare possibile. Premesso questo, spero che adesso sarà più facile comprendere quello che andrò a descrivervi nelle prossime righe, e cioè la conversione di un gioco arcade. Come di consueto, appena inserito il piccolo DVD nel nostro cubetto non dobbiamo aspettare che pochi istanti prima di vedere apparire il logo del titolo sulla TV. Purtroppo il menù del gioco è completamente in giapponese, e sicuramente questo potrà creare qualche problema, visto che le opzioni sembrano essere davvero numerose, e inoltre ogni selezione che facciamo ci porta a altre voci sempre unicamente in lingua nipponica. Questo comunque vuol dire che la Sega ha aggiunto molto alla versione casalinga rispetto a quella da sala, che come dicevo prima è studiata unicamente per incentivare il giocatore a inserire quante più monete possibile nel cabinato, e conseguentemente nelle tasche di chi lo ha prodotto. Quindi vediamo di spiegare rapidamente quali sono le novità introdotte in questa versione esclusiva per Gamecube.

    Modalità di gioco

    Purtroppo non sono in grado di essere molto esaustivo in questo caso, visto che come dicevo il menù risulta incomprensibile, ma credo che infondo quel poco che si capisce sia sufficiente a garantirci divertenti ore di gioco almeno fino a quando non sarà disponibile la versione americana del titolo da cui potremo estrapolare il significato delle opzioni e metterle in pratica sulla versione Giapponese. In primo luogo abbiamo quello che sembrerebbe una fase manageriale, che ovviamente risulta inutile per noi sfortunati occidentali incapaci di leggere gli ideogrammi. Seguono altre voci che ci permettono di partecipare a vari tornei composti da un numero variabile di squadre a nostra scelta tra le tante disponibili. Si salta poi al menù delle impostazioni di gioco dove possiamo ovviamente selezionare la difficoltà, la funzione vibrazione, una serie imprecisata di altre cose, e il formato dello schermo(4/3, 16/9 o panoramico). Se non erro questo si tratta del primo gioco del Cube che ci permette di adattare l'immagine alla nostra TV, e personalmente ritengo questa opzione estremamente utile e interessante. Mi auguro che la grande N ne prenda atto e decida di inserire tale funzione anche nei suoi prossimi giochi, visto che una gran parte di giochi PS2 ne è già provvista

    Realizzazione tecnica

    Fin dalla presentazione possiamo notare che ancora una volta la qualità delle texure è altissima. Sia i giocatori che gli stadi sono realizzati molto bene, e l'erba del campo risulta sempre molto convincente da qualsiasi inquadratura e distanza la si guardi. Purtroppo, nonostante gli atleti siano provvisti di molte animazioni estremamente convincenti, la corsa risulta come nei precedenti episodi piuttosto artificiale, ma questo sicuramente è frutto di una scelta(anche se discutibile) e non di una svista da parte dei programmatori(chissà se un giorno la fata turchina trasformerà questi burattini in persone vere?!). Inoltre tutto gira costantemente a 60 frame, senza incertezze ne rallentamenti. Ogni squadra dispone di 2 uniformi differenti, e i giocatori sono caratterizzati in maniera differente a seconda della nazionalità. Per fornirvi un esempio posso dirvi che se scegliete il Giappone i giocatori saranno più bassi di quelli dell'Italia, e anche i lineamenti del viso saranno orientali. O magari potreste scegliere una squadra solo perché vi piace la loro maglia(come spesso faccio io), ma a sorpresa rendervi conto che sono delle schiappe!! Insomma, direi che sotto l'aspetto grafico Virtua Striker 3, non solo regge il confronto, ma addirittura fa sfigurare la sua controparte arcade. Anche il sonoro si comporta bene, a partire dalle musiche dei menù, fino ai tifosi sugli spalti che accompagnano la partita con cori e tifoserie sempre diverse in base alle squadre in campo.

    Giocabilità

    Questo secondo molti è la nota dolente del gioco, ma io non sono pienamente d'accordo. Certamente una gran parte di utenti preferisce prodigarsi con una simulazione calcistica estremamente realistica, ma dobbiamo pensare anche a chi ha gusti differenti. Infondo il mercato è inflazionato da giochi di calcio che tentano inutilmente di raggiungere le vette toccate da Pro Evolution Soccer, non è giusto che almeno per una volta sia accontentato chi preferisce una meccanica di gioco prettamente arcade? E comunque sia, SEGA ha aggiunto alcuni comandi interessanti a quelli standard che erano presenti nel coin op(passaggio alto, passaggio basso e tiro). Tramite la pressione del tasto L è possibile decidere di attuare una sostituzione. Premendo R si agisce sulla strategia(offensiva, difensiva o normale). Con Z invece si dispone la formazione dei giocatori. Certo, resta il problema che è croce e delizia di chi ama questo gioco da sempre: fare goal è facilissimo…. Appena scoperto il trucco segnare sarà solo una questione di tempo, basta arrivare in porta e fare un tiro basso (perlomeno alla SEGA si sono accorti che la voce che urlava "GOOOAAAL!!! Era assolutamente insopportabile e a volte istigava al suicidio, quindi ora è più discreta). Inoltre costruire un azione è praticamente impossibile, spesso addirittura frustrante!! In pratica, come per i primi 2 titoli tutto si riduce ad un continuo passare la palla da un giocatore all'altro ostacolati fino alla nausea dagli avversari che non ti lasciano il pallone al piede per più di 3 secondi.

    Lo compro o non lo compro?

    Eccoci arrivati al commento conclusivo. Virtua Striker 3 risulta una conversione più che perfetta: splendida sotto il profilo grafico e impeccabile su quello tecnico. Dovendolo giudicare non saprei davvero se valutarlo in base al valore del gioco in se stesso(sufficiente) o in base alla conversione(molto buona).Se amate la versione da sala, o avete trascorso le notti giocando al secondo episodio per Dreamcast ve ne consiglio caldamente l'acquisto, non ne resterete delusi. Se invece cercate un gioco più tecnico e longevo avete sbagliato tutto, e non posso che rimandarvi al più volte citato in queste righe "Winning Eleven 5"(aka Pro evolution soccer). In ogni caso buon divertimento…… non avete sentito il fischio d'inizio??!

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