Recensione War Thunder

Il free to play Gaijin Entertainment, ancora in Open Beta, stravince la battaglia nei cieli videoludici

War Thunder
Recensione: PC
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox Series X
  • La battaglia per la supremazia dei cieli videoludici, in questo 2013, ha conosciuto due formidabili protagonisti: World of Warplanes e War Thunder. Sfidatisi sul rischioso campo degli MMO, e nonostante la loro natura di Open Beta, entrambi i titoli si sono dimostrati in grado di offrire un'esperienza ricca e coinvolgente tanto per i veterani quanto per gli utenti che, con loro, scoprivano il genere per la prima volta. Le analogie tra il progetto bellico della software house russa e l'universo 'World of..' creato da Wargaming.net, vanno ben oltre la vicina provenienza geografica, estendendosi alla visione di 'conflitto globale' che entrambe le software house vorrebbero in futuro offrire ai loro rispettivi utenti, unendo tre dei moderni campi di battaglia principali (aereo, navale e cingolato) in un unico ed enorme 'scontro universale'. Nonostante le affinità, però, come nel caso di altri testa a testa virtuali, la community di appassionati ha subito chiarito quale dei due 'colossi' fosse decisamente in vantaggio nella corsa verso il traguardo finale, esprimendo una preferenza generale decisamente più favorevole al titolo Gaijin Entertainment che, dopo aver raggiunto i tre milioni di giocatori su PC durante lo scorso Luglio, si è presentato ai nastri di partenza della nuova generazione di console in esclusiva per PS4. Dopo la sortita di World of Tanks su Xbox 360, in una 'Prima Guerra Mondiale Videoludica' che sembra destinata ad invadere in modo sempre maggiore i bellicosi hardware nei nostri salotti, è quindi giunta l'ora di infilarsi nel primo abitacolo a disposizione e scoprire come i cieli di Gaijin Entertainment si comportano sul nuovo monolite nero di casa Sony.

    UN PERFETTO ATTERRAGGIO SU PS4

    La prima caratteristica degna di nota è sicuramente quella che vede War Thunder come il primo titolo ad abilitare la funzione di cross-play tra una console di nuova generazione ed il PC, unendo in modo estremamente efficace i due bacini di utenza con un sistema di matchmaking che, attualmente, è in grado di lanciarvi all'interno delle partite nel giro di qualche manciata di secondi. Selezionati i vostri velivoli dal menu principale, infatti, tramite la semplice pressione del tasto quadrato, verrete catapultati all'interno della prima partita che presenti i requisiti necessari ad essere abbinata al vostro livello di esperienza, senza che i giocatori più impazienti abbiano nemmeno il tempo di lamentarsi. Le tre tipologie di battaglia alle quali potrete prendere parte saranno Arcade, Realistic e Simulator; come il loro stesso nome suggerisce, ognuna di queste modalità andrà ad influenzare il livello di realismo con il quale dovremo fare i conti durante i combattimenti: se in modalità Arcade l'unico (o quasi) nostro pensiero dovrà essere l'eliminazione dei nostri obiettivi, Realistic e Simulator ci metteranno di fronte ad una sempre più fedele riproduzione della fisica che governerà le nostre evoluzioni aeree, rendendo le manovre più azzardate pericolose per la nostra incolumità almeno quanto i proiettili avversari. In generale (anche a livello Arcade) la fisicità, il danneggiamento e la governabilità del proprio mezzo sono, rispetto a quanto visto in World of Warplanes, più aderenti a quanto ci si potrebbe aspettare dal reale comportamento di un bestione di metallo impegnato a tornare a terra il più intatto possibile, donando un feeling complessivo di volo ben più apprezzabile e godibile.

    "War Thunder, ad oggi, stravince la competizione aerea con i propri avversari praticamente sotto ogni punto di vista: dal motore fisico che regola il comportamento dei velivoli alla sensazione di trovarsi in uno scenario di battaglia realmente globale"

    A questo proposito, fa il suo gradito ritorno anche la possibilità, garantita dal comando 'Switch Camera', di comandare in modo diretto le postazioni mitragliatrici dei propri velivoli, utile per acquisire una maggior precisione durante gli attacchi e l'eliminazione delle postazioni di artiglieria terrestri (soprattutto in caso di utilizzo di pesanti bombardieri). Complessivamente, il lavoro svolto da Gaijin nell'adattare il sistema di controllo conosciuto su PC al nuovo Dualshock 4 è sicuramente uno tra i maggiori motivi di plauso per il team di sviluppo: le funzionalità del touchpad sono state integrate tanto in fase di navigazione dei menù quanto durante il volo vero e proprio, andando a sostituire (nel caso lo voleste) la levetta analogica sinistra nel posizionamento della linea di tiro del velivolo. In entrambi i casi, il risultato raggiunto non può ovviamente ambire ai picchi di precisione toccati dai sempre fedelissimi mouse, ma si configura comunque come una valida alternativa alla classica mappatura 'da joypad'. In linea con una più classica disposizione dei comandi su console, invece, troviamo la funzione di 'aggancio' del proprio bersaglio (utilissima durante i dogfight più intensi) perfettamente a proprio agio sul dorsale L2, ed il fondamentale controllo della propulsione affidata al movimento della leva analogica destra. La fluidità dei combattimenti non sarà garantita solamente da un sistema di controllo egregio, ma anche dalla possibilità di entrare negli scontri con una vera e propria flotta personale: sin dalla primissima partita, infatti, sarà possibile selezionare dal proprio hangar un aereo da combattimento 'principale' ed un altro che funga da 'riserva' in caso di abbattimento del primo, permettendoci di rientrare immediatamente nello scontro ed aumentando il coinvolgimento nel giocatore anche durante le partite più rapide; reclutando ulteriore equipaggio sarà poi possibile ampliare il 'parco aerei' che potremo portare con noi in battaglia, così come spendere i Silver Lions (una delle due valute in-game insieme alla premium Golden Eagles) guadagnati a fine missione per l'evoluzione dei propri piloti e mitraglieri in parametri come visibilità, precisione di fuoco, tolleranza alla forza gravitazionale ed altri, che ne andranno ad influenzare le prestazioni in cielo. Lo sviluppo del proprio equipaggio non può comunque assolutamente prescindere dalla progressione nei tech-tree disponibili per ognuna delle cinque nazioni principali (USA, Regno Unito, Germania, Russia e Giappone, con alcune di queste che renderanno disponibili aerei di paesi loro alleati come Italia e Australia ed altri): il numero totale di aerei attualmente a disposizione supera i duecento esemplari ma, prima di essere portati all'interno del proprio hangar, ognuno di essi dovrà essere prima sbloccato e poi debitamente 'sviluppato' tramite l'utilizzo delle già note valute.

    FULMINI NELLA STORIA

    Come in ogni free-to-play il rischio che un tale sistema di progressione si riveli fortemente sbilanciato a favore di quei giocatori che preferiscono investire soldi veri nell'acquisto di crediti extra, è qui tutto sommato ben equilibrato da un'intelligente distribuzione dei premi a fine missione, che permette un avanzamento adeguato ed appagante anche per chi non intende fare alcun uso della propria carta di credito. Un'oculata assegnazione dei reward, che a fine missione si basi sulla reale qualità delle proprie prestazioni in battaglia, è anche possibile grazie alla presenza quasi costante di obiettivi multipli in esse: a differenza del proprio diretto avversario, in War Thunder l'intera eliminazione dello squadrone nemico non è la sola via perseguibile (o, semplicemente, l'unica in grado di divertire) verso la vittoria, in virtù di obiettivi secondari come la distruzione di elementi di artiglieria terrestre (mobili o statici), il bombardamento di basi avversarie e così via. La presenza di obiettivi multipli incrementa in modo sensibile anche il coinvolgimento e la partecipazione del giocatore che, sul lungo termine, si sentirà trasportato all'interno di missioni facenti parte di un vero e proprio conflitto su più larga scala: in questo senso, l'obiettivo degli sviluppatori può dirsi pienamente centrato, soprattutto nella modalità di gioco 'Single Missions', che proporrà missioni sbloccabili previo raggiungimento di determinati requisiti (come numero e rank di veicoli nel proprio hangar,ecc.) e ambientate durante scontri realmente avvenuti (la Battaglia per Okinawa o l'Attacco a Pearl Harbor, ad esempio) all'interno di teatri di guerra come l'Oceano Pacifico, la Guerra di Corea e il Mediterraneo ed altri. L'altra modalità, tra quelle attualmente disponibili, che più fedelmente cercherà di ricostruire i reali scenari di guerra del Secondo Conflitto Mondiale e non solo, è quella denominata Dynamic Campaign: questa permetterà, ad un massimo di quattro giocatori, di partecipare ad una sequenza di missioni, anche qui scelte appositamente per rappresentare ognuna una diversa grande battaglia del passato (l'Assedio di Malta, la Battaglia di Berlino, ecc.), ma dall'esito delle quali dipenderà la conquista del territorio conteso e l'avanzamento delle proprie forze militari e della propria squadra, in una sorta di vera e propria mini-campagna il cui esito sarà deciso dai giocatori scontro dopo scontro. Già presenti nel menu principale, ma ancora non disponibili, le future modalità Custom Battles, World War e Tournaments promettono di ampliare ancor di più le possibilità di gioco disponibili, mentre la Historical Campaign (ancora più legata al reale andamento storico della Seconda Guerra Mondiale) rimane, ad oggi, appannaggio esclusivo degli utenti premium.

    A livello tecnico, giocare War Thunder sulla nuova ammiraglia Sony equivale ad assistere allo stesso tipo di esperienza che il migliore dei setting su PC potrebbe fornire al giocatore, il tutto visualizzato a 1080p. Il framerate non mostra mai segni di cedimento, nonostante il numero di giocatori (fino a 32 a partita) e di elementi 'terrestri' sia sempre piuttosto elevato: in questo senso, va sicuramente sottolineata l'immensità delle mappe di gioco, ereditata dalla versione originale, che le porterà a misurare fino a 40.000 km quadrati. La realizzazione delle stesse vive, sinceramente, di qualche momento un po' sottotono, con ambienti alcune volte spogli e dalle scelte cromatiche poco varie, che vengono però bilanciati da alcuni paesaggi assolutamente mozzafiato, come i canyon delle sezioni desertiche africane o gli atolli nel bel mezzo dell'oceano, dal grande impatto scenico ed efficacissimi in termini di immersione del giocatore. Ottimo il livello di dettaglio dei modelli poligonali degli aereoplani, così come la loro resa sonora, aspetti praticamente identici a quelli già conosciuti nella versione PC del titolo Gaijin.

    War Thunder War ThunderVersione Analizzata PlayStation 4Durante le sessioni di gioco necessarie alla stesura di questo articolo, ci siamo spesso chiesti se fosse il caso di dare o meno un voto ad un prodotto ancora in fase di Open Beta ma, partita dopo partita, la sempre maggiore immersione regalata dal titolo Gaijin all'interno delle sue già indubbie qualità ludiche e tecniche, ci ha portato a volerne premiarne i meriti con il voto che trovate in calce a questa recensione. War Thunder, ad oggi, stravince la competizione aerea con i propri avversari praticamente sotto ogni punto di vista: dal motore fisico che regola il comportamento dei velivoli alla sensazione di trovarsi in uno scenario di battaglia realmente globale, dalla quantità di modalità di gioco (destinata ad aumentare) all'impeccabile sistema di controllo approntato dagli sviluppatori, il lavoro di 'traduzione' di War Thunder verso un linguaggio più facilmente assimilabile da parte dell'utenza PS4 è assolutamente encomiabile. Anche in virtù della sua natura free-to-play, War Thunder è un titolo al quale ogni possessore del nuovo gioiello di casa Sony dovrebbe almeno dare la possibilità di transitare sul rispettivo hard-disk, se non per immergersi in un intero conflitto mondiale, quantomeno per qualche piacevole scorribanda nei cieli di tanto in tanto. La già annunciata integrazione con Ground Forces (la 'risposta' di Gaijin a World of Tanks) e gli update che non mancheranno di costellare il futuro di War Thunder anche su PS4, ci permettono di ipotizzare un orizzonte ancora più roseo per il progetto della software house russa, che continueremo a seguire per voi qui su Everyeye. Nel frattempo, chissà che non ci si incontri sui campi di battaglia.

    8.5

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