Watch Dogs Legion Bloodline DLC Recensione: torna Aiden Pearce

Watch Dogs Legion: Bloodline è un DLC tutt'altro che perfetto, ma riesce comunque ad offrire ai fan della serie un'avventura che merita di essere vissuta

Watch Dogs Legion Bloodline DLC Recensione: torna Aiden Pearce
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Stadia
  • Xbox Series X
  • A nove mesi dall'esordio del titolo, e con qualche settimana di ritardo sulla tabella di marcia inizialmente prevista, Ubisoft ha da poco pubblicato Bloodline, la prima espansione narrativa di Watch Dogs Legion. Il DLC segna il ritorno di due tra i personaggi più celebri della serie, Aiden Pearce e Wrench, protagonisti di un'avventura collocata poco prima degli eventi della campagna principale, e dell'inizio del regno del terrore di Albion.

    Per l'occasione il team di Ubisoft Toronto ha deciso di rivedere alcuni degli aspetti chiave della sua produzione, proponendo alla platea un'esperienza più lineare e stringata, per la gran parte slegata dalla trama portante di Legion. Il risultato è un contenuto aggiuntivo che, pur mostrando il fianco con qualche evidente fluttuazione qualitativa, riesce comunque ad offrire al pubblico più di una ragione per tornare a creare scompiglio all'ombra del Big Ben.

    Il ritorno della Volpe

    A ben 15 anni dagli eventi dell'originale Watch Dogs, Aiden Pearce è ormai un veterano della lotta ai tiranni della società 2.0: la sua personale crociata l'ha portato a visitare ogni angolo del mondo, per mettere fine a un numero imprecisato di imperi informatizzati e minacce alla libertà dell'uomo comune.

    La sua carriera da implacabile "cane da guardia" del popolo l'ha reso una celebrità tra le maglie della comunità degli "hacktivisti", che lo vedono come un'icona della lotta armata allo strapotere dei giganti corporativi. Un ruolo che però ha imposto ad Aiden un amaro tributo, costringendolo a condurre un'esistenza solitaria, lontana dal tepore degli affetti e dalla sicurezza di un luogo da chiamare "casa". In questo senso, l'ultima proposta di affari del partner di sempre Jordi Chin rappresenta per Pearce un'occasione irrinunciabile: c'è qualcuno disposto a pagare un bel mucchio di dollari per un lavoretto di spionaggio industriale a Londra, ed è proprio lì che vive l'ultimo legame di Aiden con la sua vecchia vita. La prospettiva di riallacciare i rapporti col nipote Jackson spinge quindi "la Volpe" a raggiungere la capitale britannica, recentemente stavolta dagli attentati dello Zero-Day, con l'obiettivo di investigare sugli affari sporchi del magnate tecnologico Thomas Rempart.

    Come prevedibile, l'incarico di Pearce si rivelerà ben più arduo del previsto, complici le interferenze di un altro volto noto della saga: il ciarliero e imprevedibile Wrench, uno dei personaggi chiave di Watch Dogs 2 (a proposito, non possiamo che invitarvi a leggere la nostra recensione di Watch Dogs 2). L'ingresso in campo dell'hacker mascherato costringerà Aiden ad affrontare una nuova guerra segreta tra le strade della "Swinging City", e a fare finalmente i conti con i demoni del proprio passato.

    La storia di Bloodline rappresenta dunque una sorta di "midquel" pensato per dare una chiusura all'arco narrativo del protagonista del primo Watch Dogs, proponendo al contempo qualche dettaglio in più sulle vicende al centro della campagna principale di Legion (qui, invece, vi lasciamo alla nostra recensione di Watch Dogs Legion). L'inclusione di Wrench, giocabile per una parte minoritaria dell'avventura, contribuisce a dare colore al racconto e a riavvicinarlo ai toni più scanzonati del titolo base, sebbene la centralità di Aiden renda il DLC tendenzialmente più serioso rispetto alla media di Legion.

    Per quanto il Vigilante di Chicago continui a non essere - al pari dei suoi comprimari - un personaggio particolarmente sfaccettato, nel complesso il team di Ubisoft hanno fatto buon lavoro nel ritagliargli uno spazio all'interno della loro distopia londinese, ponendo sul cammino del giocatore un paio di sequenze sorprendentemente efficaci e suggestive. Più in generale, però, Bloodline è un contenuto senza guizzi di rilievo né sul versante narrativo né su quello squisitamente ludico, figlio di una direzione creativa che lascia trasparire una certa crisi d'identità.

    Un ritorno alle origini con un pizzico di crisi d'identità

    Se da una parte l'assetto di Bloodline sembra voler rettificare alcuni dei difetti del gioco originale, in particolar modo per quel che riguarda la "spersonalizzazione" del protagonista, dall'altra la presenza di due soli personaggi giocabili finisce per ridimensionare fortemente la varietà delle soluzioni ludiche in seno al gameplay, che è indubbiamente una delle colonne portanti dell'offerta di Legion.

    A maggior ragione considerando che il pacchetto contenutistico non include alcuna nuova location e porta con sé solo una manciata di meccaniche inedite, per la gran parte legate all'equipaggiamento dei comprimari (utilizzabili anche nel gioco base). Oltre a poter contare su una versione potenziata del drone ragno, in grado di librarsi in volo alla bisogna, sia Aiden che Wrench dispongono di alcune dotazioni uniche che contribuiscono alla caratterizzazione ludica dei protagonisti.

    Aiden può ad esempio generare un'ondata di caos violando contemporaneamente tutti i sistemi nei paraggi, eseguire una combo armata speciale che attiva una sorta di "bullet time", e utilizzare una ricarica attiva (concettualmente simile a quella di Gears of War) per potenziare i danni inflitti per un breve lasso di tempo.

    Dal canto suo, Wrench dispone di uno speciale drone da trasporto di nome Sergei (sì, anche lui è un chiacchierone), di una scorta di mini granate stordenti e di un mitra non letale con proiettili capaci di hackerare i dispositivi colpiti. La gamma delle abilità e degli armamentari di ciascuno può inoltre essere ampliata completando una discreto assortimento di missioni secondarie, che recuperano per la gran parte i modelli già visti nel gioco base. Ne deriva un sistema di progressione più rigido e contenuto rispetto a quello originale, che contribuisce alla linearità complessiva di un'esperienza la cui longevità si muove tra le 6 e le 10 ore, a seconda del tempo speso ad assecondare le richieste dei vari "fixer" di Londra. Vale la pena di precisare che l'assetto più lineare dell'avventura non rappresenta necessariamente un difetto, anzi, e che le caratteristiche di entrambi i protagonisti riescono comunque a infondere qualche sfumatura inedita nel quadro del gameplay, specialmente in relazione alla durata della campagna.

    Al netto delle sue fluttuazioni concettuali e qualitative, quindi, Bloodline si conferma come una buona aggiunta all'universo di Watch Dogs, capace di regalare ai fan della prima ora un chiusa tutto sommato efficace per l'antieroe di Chicago, col contributo di una scrittura meno erratica e più a fuoco. Malgrado la sua natura chiaramente derivativa, insomma, la prima espansione di Legion si dimostra perfettamente in grado di offrire al pubblico un buon motivo per tornare a visitare la Londra di Watch Dogs Legion, specialmente nel caso non l'abbiate ancora fatto su next-gen.

    Watch Dogs Legion Watch Dogs LegionVersione Analizzata PlayStation 5La prima espansione narrativa di Watch Dogs Legion: Bloodline è una strana creatura: una sorta di ibrido tra il corso classico della serie e l’approccio più libertario seguito con l’ultima iterazione del brand. Sebbene il DLC non riesca sempre a trovare il giusto equilibrio tra le sue due nature, generando qualche fluttuazione sia sul versante ludico che su quello narrativo, il risultato è un’esperienza divertente e scorrevole, che in definitiva riesce a raggiungere quello che è il suo obiettivo numero uno: offrire ai fan della prima ora una chiusa funzionale per la storia di Aiden Pearce.

    7

    Che voto dai a: Watch Dogs Legion

    Media Voto Utenti
    Voti: 37
    6.9
    nd