Recensione Way of the Dogg

Snoop Dogg presta volto e patrimonio musicale per un rhythm game non proprio esaltante

Recensione Way of the Dogg
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  • Xbox 360
  • PS3
  • iPhone
  • iPad
  • Mobile Gaming
  • Dopo aver già prestato le sue fattezze in True Crime: Streets of LA e Def Jam: Fight for NY, Snoop Dogg torna nel mondo dei videogiochi. Simbolo del G-Funk degli Anni ’90, delfino del compianto Tupac e fiero rappresentante della West Coast che fu, è tra le figure di rilievo più note quando si parla di Hip Hop e non solo. Recentemente ha dato un’ulteriore svolta alla sua carriera abbracciando i dettami del Rastafarianesimo, avvicinandosi al reggae e aggiungendosi un altro nome: Snoop Lion.
    Way of the Dogg, sviluppato a tempo di record e pubblicato in sordina, non rende sicuramente giustizia a un personaggio di tale fattura. Difficile valutare positivamente un prodotto che avrebbe sicuramente necessitato di un budget più adeguato e, soprattutto, di un lavoro di rifinitura più accurato e prolungato.

    Fo Shizzle Dizzle?

    Che le cose non vadano per il verso giusto lo si intuisce praticamente da subito. Del resto, dovendo pensare a un videogioco con protagonista Snoop Dogg chiunque si immagina un emulo di GTA, una sorta di Singstar in salsa Hip Hop o, al massimo, un rhythm game alla Dance Dance Revolution. Nulla di tutto questo. Way Of The Dogg è la rilettura gangsta di Elite Beat Agents. Se non conoscete il famoso titolo per Nintendo DS, nessuna paura. Immaginatevi un gioco musicale dove, invece che passi di danza, rispettando la combinazione di pulsanti che compariranno sullo schermo permetterete al vostro avatar di vincere gli scontri a mani nude con i propri avversari. Una sorta di picchiaduro 1 contro 1 dove non potrete decidere le mosse, ma vi limiterete ad eseguire i comandi che appariranno sullo schermo.
    Nei panni di America Jones dovrete vendicare l’assassinio della sua fidanzata, pestando a sangue chiunque si frapporrà tra voi e l’obbiettivo finale. Brevi sequenze non interattive veicolano una trama per certi versi intrigante, ma eccessivamente frammentata e compressa per rappresentare un vero e proprio valore aggiunto alla produzione. Il rammarico c’è, visto che chi è cresciuto a tra beat, rime e film d’azione degli Anni '80 e '90 resterà inizialmente affascinato dai toni della vicenda. Lo stesso Snoop Dogg, nelle vesti di improbabile maestro di arti marziali, ad ogni apparizione sulla scena è perfettamente in grado di catalizzare l’attenzione sulla sua figura. Purtroppo, il già striminzito plot, viene ulteriormente mortificato da due elementi di non secondaria importanza. Tanto per cominciare, il clima di violenza e criminalità è stato prontamente attutito dagli sceneggiatori, probabilmente per rendere il prodotto appetibile e consigliato anche a un pubblico di minori. Noi di Everyeye non siamo certo per la volgarità a tutti i costi, ma avendo a che fare con agenti corrotti, delinquenti di varia natura e feroci risse, si percepisce chiaramente che il progetto è nato in un modo ed è poi stato castrato e censurato per evidenti motivazioni commerciali. In seconda battuta il deus ex machina rappresentato dal viaggio temporale che effettuerete a metà dell’avventura non solo inserisce un elemento totalmente assurdo e per nulla coerente, ma sancisce anche il reiterarsi di situazioni (anche dal punto di vista dei livelli veri e propri) già vissute.

    Se la trama mostra comunque qualche barlume di qualità, il gameplay in buona parte fallisce miseramente a causa di qualche fastidiosissimo problema di natura tecnica. Fondamentalmente si tratterà di premere i pulsanti con il giusto tempismo, al ritmo delle varie canzoni pescate dalla sconfinata discografia di Snoop Dogg. Ogni livello si compone di diverse sequenze le quali, se completate con successo, vi permetteranno di attivare una mossa speciale dell’avatar che accrescerà la vostra barra di salute a discapito di quella dell’avversario. Se al termine della canzone l’indicatore penderà dalla parte giusta supererete il livello, al contrario incapperete in un disonorevole game over.
    La struttura è pressoché questa e resterà immutata in tutti i venti stage che compongono la modalità principale. Oltre a questa è presente anche il multiplayer, solo in locale purtroppo, e una serie di sfide che ripropongono gli scontri già affrontati nella storia, arricchiti da qualche richiesta extra come il non sbagliare un certo numero di “passi”.
    Quello che è già un gameplay privo di feature inedite e di per sé piuttosto noioso dopo l’iniziale enfasi dovuta soprattutto alla bellissima colonna sonora composta dai pezzi migliori del rapper, è ulteriormente azzoppato da alcuni difetti. Spesso infatti le scritte del punteggio rimarranno inspiegabilmente impresse sullo schermo, coprendo i successivi comandi. Questo difetto non è per nulla da sottovalutare visto che molte volte manderà all’aria intere partite, soprattutto giocando ai livelli di difficoltà più alti.

    In definitiva non si può ritenere il gameplay di Way of the Dogg un disastro totale: merito soprattutto dei brani scelti, si gioca tenendo il ritmo con tutto il corpo. Chi mastica Hip Hop da diverso tempo inoltre, si esalterà non appena si accorgerà i comandi da impartire seguono il flow, piuttosto che il beat. Ciononostante la mancanza di qualsivoglia feature inedita, alcuni problemi tecnici e la relativa velocità con cui si consuma la modalità principale, due ore al massimo, rendono il divertimento effimero e momentaneo.
    Graficamente il titolo si propone con un piacevole toon shading sufficientemente decoroso. Le ambientazioni avrebbero potuto essere maggiormente curate e qualche effetto speciale in più non avrebbe sfigurato, ma le animazioni e i modelli poligonali svolgono degnamente il loro compito.
    Ottimo il sonoro. Da una parte il doppiaggio in inglese è dominato dall’insospettabile abilità di Snoop Dogg nell’interpretare il suo personaggio. Dall’altra la selezione dei (pochi) brani della sua discografia ha il grande pregio di proporre una buona parte dei suoi migliori successi.
    Purtroppo anche la longevità non si dimostra sufficiente. Solo due ore per completare la storia, tre se si considerano anche le sfide. Virtualmente il multiplayer è infinito, certo, ma limitarlo al locale nel 2013 non ci sembra la più felice delle scelte.

    Way of the Dogg Way of the DoggVersione Analizzata Xbox 360Way of the Dogg non è all’altezza del testimonial scelto. Se Snoop Dogg ha attraversato indenne almeno tre generazioni di rapper, questo gioco difficilmente tra un mese verrà ricordato anche dagli amanti del genere. Sebbene la trama lasci intravedere un barlume di qualità, l’assoluta mancanza di novità e qualche problema tecnico di troppo eliminano qualsiasi ambizione del gameplay. Al prezzo a cui è venduto attualmente (dieci euro) non ci sentiamo di consigliarlo neanche ai fan sfegatati di Snoop. Quando e se verrà effettuato un price drop qualche irriducibile potrebbe anche dargli una possibilità, ma non prendetevela con noi se dopo qualche partita disinstallerete infastiditi il gioco dai vostri hard disk.

    5.5

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