Recensione Wipeout HD

La Anti Gravity Racing League sbarca con su successo su Playstation 3

Wipeout HD
Recensione: PlayStation 3
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  • PS3
  • La storia di un brand

    Sono trascorsi ben 13 lunghi anni dal lancio del primo Wipeout su PSX, un titolo decisamente maturo per i suoi tempi, che grazie al mix di grafica avanzata, eccezionale giocabilità e superba colonna sonora su licenza (firmata anche dai Prodigy e dai Chemical Brothers) divenne ben presto uno dei best seller nella storia dei videogames, dando vita ad una delle serie più amate e fruttuose associate al brand Playstation.
    In questo racing game futuristico dalle spiccate inclinazioni belliche (uno degli aspetti che decretò il successo della serie, discostandola da prodotti analoghi come F-Zero di Nintendo) i migliori piloti di tutto il mondo si sfidano nella cosiddetta Anti Gravity Racing League, una competizione planetaria suddivisa in varie classi di velocità (come la Venom o la Rapier) dove navicelle in grado di raggiungere i 1500 km/h sfrecciano su stupendi ed articolatissimi tracciati anti-gravitazionali (con enormi salti, baratri, giri della morte) per aggiudicarsi la vittoria con ogni mezzo disponibile.
    Col passare di anni, versioni ed approdi su macchine sempre più performanti, la serie firmata in origine dall’indimenticabile team di sviluppo degli Psygnosis (storici i suoi progetti per Amiga) non ha mai abbandonato le sue caratteristiche peculiari ed anzi, negli episodi Pure e Pulse su Psp (gli ultimi due in ordine cronologico) l’esperienza di gioco è apparsa molto più affine al Wipeout originale ed al primo dei suoi seguiti (Wipeout 2097).
    La versione HD per Playstation 3, targata Studio Liverpool ed uscita con notevole ritardo rispetto alle previsioni a causa di misteriosi problemi relativi al superamento dei test per l’epilessia, rappresenta la summa dell’intera esperienza maturata dai programmatori nella saga, magnificando sotto ogni punto di vista le caratteristiche che hanno reso celebri queste emozionanti corse/battaglie in assenza di gravità.

    Approdo nella nuova generazione

    Innanzitutto è doveroso sottolineare che Wipeout HD, almeno per il momento, non è disponibile nei negozi ma è soltanto scaricabile dal PSN (dunque in digital delivery) all’eccezionale prezzo di 17,99 Euro, un costo decisamente interessante per un titolo di tal prestigio e per il quale in molti avrebbero speso volentieri i canonici 60€ dal proprio rivenditore di fiducia. Del resto, nonostante si tratti di una sorta di riassunto coi lustrini dei capitoli Pure e Pulse usciti sulla console portatile di casa Sony, Wipeout HD oltre ad essere giocabile in alta definizione (1080p e 60 fps inchiodati in quasi ogni situazione) trova nelle console da casa il suo habitat naturale, elevando all’ennesima potenza tutte le caratteristiche emozionali che rendono unica questa serie.
    I menù si presentano minimalisti, asettici e dal taglio decisamente tecnologico, in cui le varie e complete opzioni di gioco permettono di immergersi sin da subito nel particolare stile della serie Wipeout.
    Oltre alla modalità campagna, suddivisa in tornei ad eventi (Time trials, Speed Lap, Zone events e Race) è possibile partecipare a corse singole e naturalmente alla modalità multiplayer online, dove fino ad 8 giocatori posso darsi battaglia sui tracciati previsti dai programmatori.
    Una delle caratteristiche che da sempre caratterizza questo brand è la lineare curva di apprendimento, con una difficoltà sempre crescente e proporzionale all’avanzamento nel gioco; se le prime piste e classi di velocità rappresentano un ottimo campo di pratica per il giocatore, le sfide successive necessitano di un sensibile affinamento dell’elegante sistema di controllo (se non lo conoscete provatelo, ve ne innamorerete subito), utile non solo ad evitare i bordi della pista che scorrono sempre più velocemente e pericolosamente di fianco al nostro scafo, ma anche a competere con l’IA più ostica ed aggressiva degli altri concorrenti.
    Per facilitare l’apprendimento dei comandi è stata inserita un’opzione particolare denominata “copilota” (per la prima volta nella serie), che aiuterà i neofiti a prendere confidenza con gli aerofreni ed i vari tracciati; essa infatti eviterà nella maggior parte dei casi i pericolosi contatti con i lati della pista, affidando il controllo del nostro mezzo al pilota automatico nei momenti critici.
    Ricordiamo che ciascuna navicella presenta peculiari caratteristiche nell’agilità, nella velocità di punta e nello scudo (oltre che nell’estetica, naturalmente), offrendo al giocatore una vasta gamma di scelte da cui poter attingere per trovare la soluzione più adeguata alle proprie esigenze.
    Saper governare con maestria il proprio mezzo è particolarmente utile nella cosiddetta modalità “Zone events” (presente nella campagna del gioco), dove giro dopo giro la velocità aumenta vertiginosamente rendendo la guida sempre più complicata, con inevitabili collisioni che a lungo andare determineranno la distruzione della navicella; a suffragio di questa particolare modalità va sottolineata la particolare scelta grafica e l’incedere incalzante della musica, una rappresentazione che strizza l’occhiolino all’unico videogame esposto in un museo d’arte contemporanea, ovvero Rez.
    Durante le "corse" contro gli altri avversari il pane quotidiano è rappresentato da missili, mine, razzi e da devastanti armi speciali (come la letale onda d’urto sismica che solleva il manto della pista; o il buco nero), quindi preservare il proprio scafo dai danni è prioritario per giungere al traguardo con successo; a tal uopo è stata inserita la possibilità di assorbire gli oggetti raccolti sulla pista (alla Mario Kart, per fare un’improbabile ma non impossibile collegamento) piuttosto che utilizzarli secondo la loro funzione primaria: un espediente che garantirà un discreto aumento della sempre assetata barra degli scudi.
    Procedendo nella campagna, oltre a rendere disponibili nuove piste (8 in totale più le varianti) ed opzioni per la modalità corsa singola, è possibile accumulare punti per sbloccare trofei, nuove navicelle e nuove livree per quelle già in proprio possesso, aumentando notevolmente il campo di sfida e la già ottima longevità del single player.

    Tecnologia in movimento

    Dal punto di vista tecnico Wipeout non si smentisce anche in questa occasione, presentandosi nella sua veste migliore di sempre ed assolutamente in linea con gli indici qualitativi imposti dalla nuova generazione: la grafica fluidissima (1080p a 60 fps praticamente inchiodati), pulita, colorata e dallo stile inconfondibile è una vera e propria gioia per gli occhi, con diverse navicelle (ottimamente realizzate sia sotto il profilo poligonale che da quello delle texture) che sfrecciano contemporaneamente su scorci mozzafiato tra eccezionali effetti particellari e di luce; assolutamente da vedere flash e scie colorate che animano le epiche battaglie possibili solo su Wipeout.
    Alcuni percorsi (ma in generale tutti) presentano un level design di altissimo livello, con passaggi emozionanti al limite del brivido; eccezionale il tracciato ambientato tra le montagne ed assolutamente fuori parametro quello tra le nuvole, dotato di effetti visivi ed una resa globale tale da lasciar basiti per l’eccelsa qualità, accostabile senza presunzione alla computer graphic.
    Anche dal punto di vista audio nulla da eccepire; come da tradizione è presente una soundtrack di buonissima musica elettronica imprescindibile per la serie (è anche possibile caricare le proprie canzoni salvate nell’HD) ed effetti sonori pulitissimi ed incisivi, dai motori al frastuono delle armi passando per la sensuale voce femminile che accompagna i momenti topici della gara.
    Il multiplayer online, pur non presentando opzioni inedite rispetto al single player o particolari modalità, è divertente ed ottimamente realizzato, grazie ad un solido netcode in grado di gestire ogni situazione senza lag o ritardi nella risposta ai comandi (fondamentale in un gioco così veloce e che richiede particolare perizia per affrontare i tracciati più impegnativi).
    Tutto ciò che desideravano gli amanti della serie era poter sfidare avversari umani nella gare classiche (giocabili sia singolarmente che organizzate in campionati), dunque non c’è molto da recriminare anche su questo comparto del gioco; si poteva sicuramente pretendere un numero maggiore di piste (che sarà rimpinguato a dovere con futuri download content), ma quelle presenti, considerando anche il costo del gioco, rappresentano un ottimo campo di sfida per varietà e difficoltà.
    Ricordiamo infine che è possibile giocare anche in split-screen (per due giocatori), una modalità decisamente in declino negli ultimi anni e sempre meno supportata dai nuovi videogame; tuttavia essa rappresenta un piacevole plus se avete a casa un amico da poter sfidare, nonostante il gioco perda colpi sia dal punto di vista della qualità grafica globale che nella stabilità del framerate.

    Wipeout HD Wipeout HDVersione Analizzata PlayStation 3Dopo mesi di ritardo è finalmente approdato sul PSN uno dei pezzi da novanta tra i brand Playstation che molti appassionati attendevano con ansia, fortunatamente centrando in pieno tutti gli obiettivi e non mostrando il fianco a critiche per palesi mancanze (eccezion fatta per il timbro da “remake” derivato dalle due versioni Psp e dunque presentandosi non del tutto inedito per alcuni giocatori). A partire dal prezzo passando per le qualità tecnico-ludiche, Wipeout HD stupisce e convince come fece il capostipite della serie, immortalando ancora una volta nel cuore dei giocatori le sensazioni che solo le produzioni migliori sanno regalare. Acquisto caldamente consigliato per tutti.

    8.5

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