World of Final Fantasy Maxima Recensione: un mondo in miniatura su Switch

A due anni dall'uscita del capitolo originale, World of Final Fantasy Maxima giunge su Nintendo Switch ci riporta nel fiabesco mondo di Grymoire.

World of Final Fantasy Maxima Recensione: un mondo in miniatura su Switch
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Sembra passato un secolo da quando abbiamo messo le mani sulla versione originale del gioco, nel "lontano" 2016, eppure eccoci qui, davanti a un'inaspettata ma graditissima edizione per Nintendo Switch di Word of Final Fantasy, per l'occasione ribattezzata Maxima. Un pacchetto riveduto e corretto che apporta un discreto quantitativo di novità, ma non stravolge in alcun modo la particolare - e a nostro avviso riuscitissima - formula ludica alla base dell'opera. Nato con lo scopo di festeggiare il trentennale della saga e arrivato nei negozi poco prima dell'attesissimo Final Fantasy XV, questo "puccioso" esperimento carico di fan service ha saputo imporsi come un prodotto ricco di personalità e di soluzioni piuttosto ispirate.

    Di nuovo a Grymoire

    Word of Final Fantasy doveva essere un semplice spin-off celebrativo senza troppe pretese, ma ha saputo trasformarsi in qualcosa di più. Si è presentato sul mercato con moltissime frecce al proprio arco e un gameplay efficacissimo, complesso e stimolante. Al suo interno trovano spazio sia un sacco di personaggi storici della saga, presi di peso e inseriti in un contesto completamente nuovo, sia intere schiere di mostriciattoli "in stile Pokémon" pronti ad aiutarci o a darci battaglia fino all'ultimo respiro, e persino un sistema di combattimento di stampo classico ma al contempo innovativo.

    Nella sua semplicità, accanto ad un art design forse non ispiratissimo e ad una storia interessante ma fin troppo incline a restare soffocata dai cliché del genere, World of Final Fantasy riesce ad affiancare qualcosa di completamente nuovo per la saga, ossia un sistema di gestione di crescita dei personaggi che mai ci saremmo aspettati da un capitolo dello storico brand di Square-Enix: spariscono completamente gli oggetti e l'equipaggiamento classico, in favore di un inedito meccanismo basato interamente sui mostri da noi catturati, o meglio "imprismati". Non vogliamo entrare troppo nei dettagli, perché del gioco in sé abbiamo già parlato abbondantemente nella recensione originale, ma ci teniamo a precisare che il sistema regge ancora benissimo, e non ci è parso per niente invecchiato.

    Lo stile grafico, invece, lo abbiamo trovato - forse complice anche una versione Switch non proprio entusiasmante dal punto di vista tecnico - un po' sottotono. Lo si capisce soprattutto quando si avvia il gioco con la console connessa alla TV. Sia i filmati pre-renderizzati che la grafica di gioco appaiono poco definiti, lasciando trasparire tutte le limitazioni di un porting forse molto più vicino alla versione per PSVita che non alle sorelle maggiori per PS4 e PC. Poco importa, però, perché di tutte questa piccolissime magagne tecniche vi dimenticherete ben presto. A rendere più appetibile l'offerta contenutistica di World Of Final Fantasy Maxima è probabilmente proprio il suo arrivo su Nintendo Switch: sebbene il gioco risulti particolarmente longevo (durante il primo playthrough abbiamo sfiorato le cento ore), si è rivelato comunque adatto per piacevoli partite mordi e fuggi in compagnia dell'ultima arrivata della Grande N. Del resto neanche su Playstation 4 e PC il gioco sembrava voler puntare su un comparto tecnico esplosivo, e persino la tanto bistrattata edizione PSVita aveva saputo regalare ai suoi (pochi) possessori molte soddisfazioni. Tra l'altro, forse per merito della minore risoluzione dello schermo, anche in questo caso il titolo dà il meglio di sé proprio in mobilità.

    Un miraggio tira l'altro

    Come in ogni riedizione che si rispetti non mancano le novità, sebbene queste ultime non vadano quasi mai ad intaccare il gameplay di partenza della produzione. Aumentano i miraggi, gli oggetti e, di conseguenza, le possibilità a nostra disposizione.

    Ci viene data la facoltà di rigiocare l'intera avventura con un livello di difficoltà ancor più elevato (in effetti, nella sua configurazione originale, la complessità media non è poi così alta). Si tratta di aggiunte che amplificano il nostro parere positivo nei confronti di questo insolito spin-off, ma forse non sufficientemente importanti e numerose da giustificare il prezzo del biglietto. L'unica novità vera e propria, in ultima analisi, pare essere la possibilità di utilizzare la "Pietra del campione" per trasformarci - e quindi sfruttare in combattimento - uno degli iconici personaggi dei vecchi Final Fantasy. Un significativo passo in avanti rispetto all'originale, all'interno del quale Squall, Tifa e compagni trovavano spazio soltanto come comprimari e "semplici" evocazioni. A far compagnia alle vecchie glorie che già avevamo incontrato due anni fa, inoltre, arrivano nuovi eroi come Noctis, il quale porta con sé anche un divertente mini-gioco legato alla pesca. Maxima, insomma, non è un vero e proprio DLC nel senso tradizionale del termine. Parliamo piuttosto di un upgrade diffuso dell'intera esperienza di gioco (e soprattutto dell'end-game) volto ad arricchire l'offerta contenutistica, già piuttosto sostanziosa, del capitolo originale. Pur trattandosi di un prodotto "stand-alone", i possessori della versione originale per PS4 o PC avranno comunque modo di scaricare l'aggiornamento a prezzo ridotto, proprio come se fosse una classica espansione. Un costo di circa 16 euro che, però, appare ancora leggermente troppo esoso in rapporto alla quantità di contenuti proposti.

    World of Final Fantasy Maxima World of Final Fantasy MaximaVersione Analizzata Nintendo SwitchSono passati due anni, ma il gameplay di World of Final Fantasy non sembra invecchiato di un giorno. Il sistema di gestione dei miraggi, sotto un apparente strato di semplicità, nasconde infatti un ventaglio di possibilità praticamente infinito. Al netto delle novità inserite nel DLC Maxima, la produzione resta però la stessa di sempre: se siete fan della saga, non avete mai giocato al titolo in questione e siete muniti di Nintendo Switch, questa è una ghiotta occasione per recuperare un ottimo gioco di ruolo nipponico; se invece avete già affrontato l’avventura due anni fa, non siamo sicuri che valga la pena ritornare nel fiabesco regno di Grymoire.

    8.4

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