Recensione Wreckless : The Yakuza Mission

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Recensione Wreckless : The Yakuza Mission
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox
  • Il ritorno dell'arcade

    Se siete fra coloro che passano il loro tempo a studiare manuali per trovare il giusto assetto per la propria vettura, provando un godimento fuori dal comune ad ogni millesimo limato al proprio record personale, questo è il momento per dare una bella sfoltita al proprio personale dizionario tecnico eliminando termini quali "simulazione", "settaggi", "ragionamento" e "pianificazione" sostituendoli con un unico termine che racchiude da solo ciò che "Wreckless : The Yakuza Mission" ha scelto di essere nel bene e nel male: "Arcade".
    Spesso è difficile riuscire a inserire un gioco in un genere ben definito, con Wreckless non abbiamo avuto questo problema in quanto segue il concetto di gioco di guida arcade in modo addirittura fin troppo spudorato.
    E non confonda troppo il fatto che il gioco sia costruito intorno ad una trama, è che si ha la possibilità di scegliere se giocare dalla parte dei poliziotti o da quella delle spie con lo scopo comune di eliminare la potente mafia cinese, conosciuta ai più come Yakuza.
    La storia di fondo ha infatti il semplice ruolo di collante fra le 20 missioni (più alcune missioni bonus) che rappresentano il cuore di Wreckless.

    Gameplay controverso

    Le missioni da compiere sono tutte abbastanza simili come impostazione, dovremo proteggere un particolare veicolo dagli assalti della Yakuza, oppure eliminare noi stessi le macchine avversarie grazie ai lanciamissili che avremo in dotazione e per variare un po sul tema ci saranno anche gare di velocità basate sul distruggere il più velocemente possibile alcune bancarelle o simili sparse per la città.
    Come si può intuire nonostante le missioni a livello teorico possono sembrare varie in realtà il fulcro del gioco è basato su inseguimenti a folle velocità in strette strade di città cercando di evitare il "nemico" ed il normale traffico cittadino composto di auto e pedoni.
    Alcuni aspetti poco curati tendono a minare ulteriormente l'esperienza di gioco, uno dei più frustranti è l'errata calibrazione della difficoltà di gioco. Alcune missioni a tempo possono durare fino a 5 minuti e perdere a pochi secondi dalla fine non è una cosa rara, soprattutto perché i margini di errore sono veramente minimi e pochi secondi persi possono costare moto, anche considerando che districarsi nel traffico è decisamente complicato e la conformazione poligonale dei palazzi ricchi di rientranze e spigoli porta spessa la nostra macchina a finirci addosso con conseguente perdita di secondi.
    Il sistema di controllo è abbastanza funzionale , la macchina risponde bene ai controlli ed è abbastanza comoda da guidare in mezzo al traffico, ovviamente il livello di difficoltà di guida può aumentare o diminuire a seconda del tipo di vettura scelta ad inizio missione.
    Si dispone di un parco macchine inizialmente limitato ma che andando avanti si amplierà sempre più dandoci la possibilità scegliere i mezzi più vari, quali camion, vetture sportiva, autobus o piccole utilitarie, da questo punto di vista c'è l'imbarazzo della scelta.
    C'è da dire però che la scelta della macchina non muta in maniera considerevole l'esito della missione in quanto dopo qualche curva di assestamento riuscirete a gestire la guida nel modo ottimale con ogni mezzo messo a disposizione.

    Tecnicamente ineccepibile

    Uno degli aspetti più curati è la riproduzione della città ed il grado di interazione con il giocatore, infatti oltre ad essere visivamente molto bella e varia è anche ricca di elementi di contorno che si possono spazzare via con la propria auto, e parlo dei tavolini di un bar di casse oppure di bancarelle...fate una visitina nella zona del mercato e capirete cosa intendo.
    E' anche possibile investire i pedoni, a dire in vero in molte occasioni è quasi inevitabile visto l'elevata velocità unita alla densità di gente per le strade, ma ciò non vi darà punti bonus quindi calmate i vostri bollenti istinti alla Carmageddon, anche perché l'animazione del pedone investito oltre ad essere una sola è anche fatta abbastanza male.
    Tornano al lato tecnico, è da sottolineare l'enorme mole di poligoni mossa da Wreckless senza nessun tipo di rallentamento, una menzione speciale va fatta alle macchine a disposizione tutte assolutamente traboccanti di dettagli e rifiniture con un sistema di sospensioni assolutamente straordinario, vi invito a girovagare per la città alla ricerca di una bella scalinata, quando la trovate provate a scendere ed osservare il sistema di sospensioni che si adatta alla perfezione ad ogni gradino, decisamente il migliore visto fino ad oggi.
    Il comparto sonoro invece è abbastanza anonimo, strano considerando che in un gioco basato sull'azione ci si aspetterebbe una musica di sottofondo pompata che si adatta alla situazione, evidentemente non era questo che avevano in mente i programmatori ed i musicisti e quindi ci troviamo di fronte a qualcosa che non convince ma che per fortuna non infastidisce.

    In sintesi

    Wreckless è uno di quei titoli che meglio si adattano ai cabinati della sala giochi, immediato, frenetico divertente, ma privo di quello spessore che oggi è un elemento sempre più importante in ogni tipo di produzione.
    Un gioco quindi estremamente curato dal punto di vista tecnico ma che a lungo andare fa sentire la pochezza e la monotonia del suo gameplay, consigliato ai nostalgici dei vecchi titoli da bar, per tutti gli altri una buona sessione di prova prima dell' acquisto e caldamente consigliata.

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