WWE 2K23 Recensione: never give up! Il wrestling nel mito della Cenation

Dopo aver rimesso in carreggiata la serie WWE a colpi di 619, 2K si affida quest'anno al leader della Cenation: John Cena.

WWE 2K23
Recensione: Multi
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • La redenzione è un topos caro al mondo della WWE. I booker della federazione di Stamford propongono spesso storyline con personaggi in cerca di riscatto, pronti a rimediare ai propri errori per tornare - ancora una volta - in cima al mondo. Il concetto di redenzione era ben impresso nelle menti di 2K/Visual Concepts dopo il terribile triennio 2019-2021 (qui la recensione di WWE 2K22). Tre anni e mezzo di "pausa forzata" che sono serviti al team per ripartire da zero, per sopperire alla frettolosa uscita di scena della giapponese Yuke's che aveva realizzato fino ad allora ogni episodio della serie. WWE 2K23 completa il percorso di redenzione scegliendo John Cena come testimonial e protagonista della modalità Showcase: il suo "Never Give Up" è la perfetta sintesi degli ultimi anni vissuti da VC.

    WWE 2K23 consegna ai fan di Reigns, Rhodes, Rollins e compagnia un titolo degno delle produzioni firmate da Yuke's. Certo, il livello delle opere realizzate più di un ventennio fa da AKI Corporation per Nintendo 64 (scegliete voi l'ordine tra WWF No Mercy, WWF WrestleMania 2000 e WCW/nWo Revenge) o dalla stessa Yuke's per PlayStation 2 (WWE SmackDown! Here Comes the Pain) sembra inarrivabile - la nostalgia è una brutta cosa! - ma WWE 2K23 ha un certo fascino (nel frattempo, date anche un'occhiata alla nostra recensione di WWE 2K20). Dai modelli poligonali dei wrestler fino al gameplay sul quadrato o al roster di leggende, la produzione di VC si fa apprezzare per un'offerta contenutistica capace di accontentare anche il fan più esigente.

    Una questione di resistenza

    Lo scorso anno VC aveva semplificato il sistema di controllo sulla falsariga dei picchiaduro e sfruttato le combo per rendere più dinamica ed elettrizzante l'azione sul ring. Una scelta che aveva spiazzato e indispettito non poco i fan di vecchia data, che si aspettavano qualcosa di più simile allo stile della giapponese Yuke's. Bloccare, contrattaccare e schivare i colpi degli avversari era diventata una questione di timing mentre per uscire da una presa di sottomissione si andava di "button mashing". Il processo di semplificazione non aveva risparmiato nessun aspetto del gameplay e anche combo e finisher avevano subito una bella ripassata.

    Com'era ampiamente prevedibile, WWE 2K23 non cerca di stravolgere le meccaniche di gioco introdotte lo scorso anno ma continua su quella strada: un po' simulazione, un po' picchiaduro, la produzione di VC propone match dal ritmo più sostenuto rispetto a quello che si vede solitamente sul WWE Network o su DMAX. Lottare sul quadrato è facile e divertente: ogni wrestler dispone sullo schermo di un hud comprensivo di tutte le informazioni fondamentali (vitalità, barra per il colpo speciale, payback, mosse finali e danni agli arti), nonché un robusto assortimento di attacchi, contrattacchi, prese e combo.

    Ogni colpo produce un effetto sul corpo dell'avversario e ha un costo in energia: attaccare senza tregua può rivelarsi un boomerang, col rischio di subire un contrattacco. Questa situazione crea un inaspettato equilibrio sul ring, costringendo i giocatori a gestire con più attenzione ogni attacco e difesa. Quando il proprio wrestler finisce in stato confusionale è possibile rianimarlo istantaneamente premendo l'apposito tasto, anche se c'è il pericolo concreto di consumare troppo velocemente la barra della vitalità e di finire KO nei minuti successivi. Se lo "scudo della vitalità" si infrange, del resto, diventa difficile evitare lo schienamento.

    WWE Performance Center

    Il tutorial con protagonista Xavier Woods fa un buon lavoro nell'illustrare ai giocatori il sistema di controllo e riesce a spiegare in modo esaustivo quasi tutte le fasi di lotta, compresa la novità della stagione: il minigioco a tempo dedicato allo schienamento. Con la levetta analogica destra è possibile schienare un avversario mentre si attende il fatidico conteggio dell'arbitro: l'escamotage funziona e aggiunge un po' di tensione all'azione sul ring. Sempre con la levetta analogica è possibile liberarsi da uno schienamento all'ultimo secondo (in stile Hulk Hogan!) muovendo l'indicatore all'interno di una sezione verde sulla barra orizzontale.

    Il nuovo sistema funziona sorprendentemente bene, anche se non manca comunque la facoltà di selezionare il vecchio metodo. Rispetto all'edizione 2022 i wrestler si muovono sul quadrato in modo più fluido e pulito (l'input lag sembra essere migliorato), benché in qualche situazione ci si trovi ad aspettare una frazione di troppo in attesa che le combo o le mosse selezionate facciano effetto (soprattutto nel caso di animazioni complesse). La durata dei match e i colpi subiti hanno un impatto anche nei movimenti dei wrestler che rallentano e faticano a muoversi. Nonostante gli sforzi di VC, la velocità sul ring non sembra essere ancora adeguata, soprattutto per quanto riguarda gli attacchi in corsa. Il gameplay resta focalizzato sul contrattacco: pur essendo più fluido non è facile trovare la finestra temporale per indovinare il colpo da bloccare/schivare, e spesso si è costretti a giocare d'anticipo.

    L'IA non ama il tag team

    Per quanto riguarda l'IA il discorso si complica: presa singolarmente non è affatto male. In coppia c'è da mettersi le mani nei capelli (terribili anche quest'anno!): ad esempio, in tag team è surreale vedere il proprio compagno interrompere un tentativo di schienamento prima ancora che l'arbitro cominci a contare. In generale, più wrestler ci sono sul ring, più si verificano situazioni strane.

    Gli arbitri sono poi un capitolo a parte: in molte occasioni si rivelano troppo lenti nei conteggi, altre volte interrompono il countdown senza un motivo. Settando il gioco al massimo delle potenzialità l'IA si dimostra invece alquanto tosta, e bisogna essere bravi a contrattaccare e bloccare le combo. Le collisioni tra i lottatori sono migliorate, benché non manchino stranezze, soprattutto quando si affrontano wrestler sopra i due metri e con un certo tonnellaggio.

    Stanchezza e sudore

    La stanchezza dipinta sui volti di Edge, Brock Lesnar o Becky Lynch aggiunge un tocco di realismo a un comparto grafico che non è cambiato molto rispetto allo scorso anno. Vedere i lottatori sudare copiosamente mentre passano i minuti è un bel plus, così come osservarli mentre si trascinano faticosamente dopo un colpo subito. L'illuminazione è stata portata a un nuovo livello di accuratezza, idem l'abbigliamento, e la maggior parte dei wrestler tende a somigliare alla sua controparte reale.

    VC ha prestato maggiore attenzione non solo ai modelli poligonali/animazioni delle superstar ma anche a quelli dei cosiddetti midcard wrestler; certe "capigliature" continuano tuttavia a essere indigeste al motore grafico (l'effetto Medusa non manca mai), e alcuni volti non appaiono particolarmente rifiniti. Per quanto riguarda il roster c'è poco da lamentarsi: nel 2022 molti lottatori avevano salutato la WWE e il team di sviluppo si era trovato in difficoltà nel gestire i numerosi tagli dell'ultimo momento. In WWE 2K23 ci sono quasi 200 superstar con cui iniziare e molte arriveranno con i prossimi DLC: come sempre c'è un ottimo editor, e le creazioni della community colmeranno di sicuro qualche assenza.

    La Cenation

    Lo Showcase è una modalità pensata per far rivivere ai fan le vittorie più importanti e significative di una superstar, una sorta di documentario celebrativo. WWE 2K23 propone a sorpresa un "Sottosopra" alla Stranger Things, cambiando prospettiva e puntando sulle sconfitte: i giocatori, infatti, indosseranno i panni di alcuni dei più grandi avversari di John Cena durante i suoi primi vent'anni di carriera.

    Dal mitico Rob Van Dam fino a Roman Reigns, il wrestler/rapper/attore del Massachusetts guida il giocatore in un viaggio retrospettivo, raccontando aneddoti e curiosità e costringendo l'utente a eseguire una "lista infinita" di mosse/azioni. Una volta completate (ci vorrà tempo!), il buon Cena proporrà una serie di video ufficiali della WWE e nuovi incontri, oltre ad altri bonus come arene, wrestler (Rob Van Dam, Kurt Angle per esempio) e gadget da utilizzare nell'editor. A essere pignoli mancano all'appello alcuni match leggendari combattuti dal leader della Cenation contro un paio di atleti che militano attualmente nell'All Elite Wrestling (come CM Punk, per esempio). Non sempre è facile completare gli obiettivi proposti: l'IA ci rema contro, e la versione computerizzata di Cena pensa solo a mettere al tappeto l'avversario il più velocemente possibile. Per sbloccare alcuni obiettivi secondari si è costretti a rigiocare più volte la stessa partita, il che a tratti porta un po' di frustrazione. In tutta onestà sarebbe stato bello anche rigiocare anche alcuni match dalla parte di Cena...

    Cercasi aspiranti Eric Bischoff

    La modalità "Il mio GM" ritorna nel 2023 con diverse cosucce nuove: i general manager hanno a disposizione molte più opzioni e la possibilità di mettere in cartellone i titoli midcard e tag team nel proprio show. Oltre a giocare in quattro (in locale sulla stessa console, della versione online non c'è traccia), la modalità ripropone la leggendaria WCW che si va ad aggiungere ai soliti Raw, SmackDown, NXT e NXT 2.0.

    L'integrazione della federazione resa leggendaria dal genio creativo di Eric Bischoff, dalle gimmick di Goldberg, Sting e da tutti i membri della NWO resta deficitaria: sembra essere stata aggiunta solo per accontentare i fan e andava sfruttata meglio. Rispetto alla versione 2022, è possibile riorganizzare il proprio roster a fine season, perché avremo la facoltà di giocare più stagioni. Sono state aggiunte anche nuove sfide per vincere qualche Slammy Award o guadagnare l'ingresso nella Hall of Fame. La modalità ha un unico problema: Triple H. L'alter ego virtuale del vicepresidente esecutivo della WWE (nonché responsabile del team creativo della federazione) si diverte a fare delle richieste senza senso ai giocatori.

    La Mia Fazione: come FUT?

    Dopo essere stata proposta in WWE 2K22 in modalità offline, La Mia Fazione può essere giocata anche online. Il meccanismo non si discosta molto da quello già sperimentato nelle produzioni firmate da EA o dalla stessa 2K: microtransazioni a manetta per acquistare pacchetti e migliorare il proprio mazzo di carte (wrestler, manager e altro).

    Oltre alla sfide contro l'IA, quest'anno è possibile combattere contro avversari umani. La modalità Universe è praticamente quella dello scorso anno con una piccola/grande aggiunta: i feud tra wrestler e fazioni. La Mia Ascesa, invece, cambia pelle mettendo a disposizione due storie complete da giocare (con una wrestler femminile e con un collega maschile). È comunque possibile creare un personaggio da zero o importarne uno già creato. I dialoghi sono ricchi di humor, i filmati meno noiosi del solito, la recitazione, invece, lascia ancora a desiderare. Sono state aggiunte numerose attività secondarie per agevolare lo sviluppo dei wrestler anche se alcune sembrano un po' forzate in questa modalità. Insomma, la nuova versione de La Mia Ascesa ci è piaciuta e non poco.

    Finalmente c'è WarGames!

    WWE 2K23 offre tutti i tipi di match e stipulazioni possibili, compreso l'attesa WarGames. Inventata dal mitico Dusty Rhodes nella vecchia federazione NWA, la formula è stata portata al successo dalla WCW e dai leggendari Four Horsemen (Arn Anderson, Ole Anderson, Ric Flair e Tully Blanchar) negli anni Novanta. Due ring vengono affiancati e coperti da un'enorme gabbia rettangolare (chiusa da un tetto): il match inizia con due lottatori di team avversari che si affrontano su uno dei quadrati.

    Le squadre - composte solitamente da 3 o 4 wrestler - si affrontano con entrate alternate ogni tot minuti: in questo modo un team si troverà sempre in condizione di superiorità numerica fino all'arrivo di tutti i membri sui ring. Si continua a lottare fino a quando un componente di una delle due squadre viene sottomesso o messo KO. Consigliatissima, soprattutto per chi adora cimentarsi con i classici Hell in a Cell ed Elimination Chamber.

    WWE 2K23 WWE 2K23Versione Analizzata PlayStation 5WWE 2K23 prende tutto quello di buono che c'era in WWE 2K22 e lo migliora sotto ogni aspetto, eliminando alcune spigolosità nel gameplay e aggiungendo sostanza ad alcune modalità che cominciavano a sentire il peso degli anni. Certo, c'è ancora un po' di cose da sistemare (l'IA in tag team per esempio) ma VC ha fatto davvero un buon lavoro. Il comparto grafico è stato ripulito per benino, le animazioni dei wrestler sono complessivamente più convincenti e il sistema di controllo offre una profondità sorprendente e una componente tattica inaspettata. Passano a pieni voti la nuova stipulazione WarGames e la modalità La Mia Ascesa.

    8.2

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