Recensione WWE Wrestlemania 21

Ritorna la WWE su Xbox: sarà la volta buona?

Recensione WWE Wrestlemania 21
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox
  • The showcase of the immortals

    20 anni fa un uomo rispondente al nome di Vince McMahon dava vita a quello che sarebbe diventato l’Evento del wrestling mondiale negli anni a seguire, grazie alle doti manageriali di un giovane che, ancora oggi, guida l’impero della WWE. “La vetrina degli immortali” si riassume oggi in una semplice parola: Wrestlemania.
    Tutti i più grandi campioni vi hanno preso parte, imprimendo il loro nome nella storia e, perché no, nella leggenda.
    E’ il sogno di ogni atleta parteciparvi e voi siete pronti a diventare una leggenda?

    Become a legend

    E’ questo lo slogan che accompagna il videogiocatore verso la nuova esperienza videoludica per Xbox targata THQ e sviluppata da Studio Gigante (Tao Feng). Il wrestling torna, come quasi ogni anno ormai, nella veste più gettonata dai fan, ossia proponendo il franchise WWE come biglietto da visita per il mercato. WWE Wrestlemania 21 è il terzo tentativo della THQ di regalare un gioco degno di tal nome agli speranzosi possessori dello scatolone Microsoft, ormai stanchi di dover ripiegare sulla console Sony per godersi un po’ di adrenalina artificiale con i propri beniamini dello show-biz.
    Ritardatane l’uscita, come al solito, rispetto alle previsioni, l’ultima fatica di Studio Gigante si annuncia, come al solito, un mostro di bellezza dal punto di vista grafico e poi...? Come al solito. Siete proprio sicuri di voler diventare una leggenda?

    Gameplay - parte 1: the born

    Partiamo subito dal cuore del gioco, anche se pare che in pochi lo abbiano capito sin dal 2001, anno di uscita del primo titolo per Xbox dell’allora WWF. Superata la presentazione in perfetto stile WWE, con l’aggiunta di immagini “in action”, osserviamo subito la grande novità che differenzia il titolo dai suoi predecessori (sebbene appartenenti ad un brand diverso, Raw): per iniziare la modalità carriera, motore dei moderni giochi di wrestling, occorre creare una superstar da zero. Ora iniziate a capire che la storia si complica...mica si diventa leggenda da un giorno all’altro! Superata questa prima fase d’imbarazzo, passiamo a creare il nostro wrestler del domani, nel vero senso della parola: tra menu e sottomenu, infatti, ci impiegherete un bel po’ a passare attraverso le diverse fasi della creazione, piuttosto dettagliata, sebbene accompagnata da un’interfaccia non proprio user-friendly.
    Ad ogni modo, selezionate tutte le caratteristiche del vostro lottatore, sia fisiche che attitudinali (buona l’idea in tal senso di dare una “categoria” al lottatore, definendone il peso specifico in termini di presenza sul ring), le mosse e l’abbigliamento, nonché la musica e il video d’entrata, grazie alle diverse scelte a disposizione per ogni categoria, peraltro ampliabili grazie ad un sistema a punti di cui parleremo più avanti, sarete pronti a partire con quella che si preannuncia come la più completa esperienza di gioco per un titolo di wrestling. Si preannuncia...

    Gameplay - parte 2: the rise

    La vostra epopea sta per iniziare. Tra qualche minuto verrete catapultati nel fantastico mondo della WWE per iniziare la scalata al successo e al titolo assoluto. Theodore Long vi dà il benvenuto a Smackdown! (non abbiamo verificato, ma supponiamo sia così, se effettivamente si parta sempre dal secondo show della WWE in ordine d’importanza) e vi invita a mostrare di che pasta siete fatti per strappargli un contratto. Da qui verrà innescata una serie di incontri d’apertura che vi porteranno prima a diventare parte integrante del roster e poi, al crescere delle vittorie, a sfidare i più “over” della federazione per conquistare i vari titoli in palio. Sottolineiamo subito come le storyline non siano “pilotabili”: o si vince o si può riprovare, ma non abbiamo potere decisionale sul comportamento del nostro alter-ego. Tuttavia, a fronte di una scarsa caratterizzazione o “customizzazione” di ciò che i fan amano di più (e che ha permesso alla WWE di posizionarsi nel tempo almeno un gradino sopra le altre fed), va detto che i lottatori hanno prestato le loro voci per i dialoghi nel backstage e che anche i commentatori sono quelli ufficiali dei due show di punta della federazione di Stamford.
    In ogni caso, conosciuto l’iter da seguire per diventare una leggenda, aumentiamo il dettaglio della nostra analisi in quello che è il gameplay vero e proprio, e cioè l’azione sul ring.

    Gameplay- parte 3: the fall

    Arrivano le noti dolenti. E’la parte in cui il gioco inizia a crollare letteralmente, da cui il titolo del paragrafo: nel calderone finiscono, inesorabilmente, IA, collisioni, velocità di esecuzione e, di conseguenza, longevità, caratteristica astratta che distingue, tuttavia, un gioco mediocre da una pietra miliare, le cosiddette Killer Application.
    Poiché i lettori di Everyeye sono tutti sagaci e intelligenti, avrete subito intuito che WM21 non può essere annoverato tra le KA per Xbox, ma cerchiamo almeno di capire se, dei tre giochi WWE disponibili per la console di casa Microsoft, è il migliore. Difficile dirlo, ognuno ha dei difetti in termini di giocabilità piuttosto rilevanti, sebbene siano tutti ottimi dal punto di vista grafico. L’insuccesso, però, è testimoniato anche dal continuo cambio di sviluppatori, il che non facilita affatto la crescita di una franchise dal forte impatto commerciale. Dalla Anchor a Studio Gigante poi, il salto all’indietro sembra troppo netto: gli errori, grossolani, dei primi 2 Raw, sono stati abbondantemente perdonati dalla critica (noi compresi), considerando l’enorme sforzo fatto dal punto di vista tecnico e la difficoltà oggettiva per una sw house nel realizzare un prodotto all’altezza di una KA (lei sì) come la serie Smackdown su Ps2.
    Oggi, però, siamo ancora a parlare di un gameplay frustrante e poco coinvolgente: l’intelligenza artificale, soprattutto, è ancora il tallone d’achille del gioco. I nostri avversari, infatti, a partire dai livelli di difficoltà più bassi a salire, faranno sfoggio del proprio bagaglio di mosse senza dare mai la sensazione di stare affrontando un match seriamente; all’aumentare della loro “bravura” (la difficoltà di cui sopra), infatti, passeranno dal tergiversare in maniera spudorata nei momenti decisivi al non darvi respiro ripetendo sequenze insensate. Condite tutto con una gestione delle forze e delle collisioni piuttosto discutibile (provate a sbagliare un drop e rimarrete in balia dell’avversario) ed avrete la ricetta di questo nuovo prodotto THQ. Da segnalare il buon sistema di countering, peraltro già presente nei giochi di wrestling che si rispettino, e la possibilità di affrontare una completa gamma di match, come da migliore tradizione WWE, questo sì.

    E’ tutta questione di soldi

    Come accennato, anche in WM21 è data al giocatore l’opportunità di sbloccare oggetti aggiuntivi, nonchè superstar nuove, o dovremmo dire “vecchie”, in quanto per lo più leggende del ring, come Andre The Giant, Jimmy Snuka e Bret Hart, oltre che differenti versioni degli attuali lottatori. Per ogni match, infatti, saranno assegnati dei punti suddivisi per categorie o, se vogliamo, azioni portate a termine, quali, ad esempio, una finisher realizzata, o altre variabili del match come la difficoltà. Importante in tal senso è la definizione del livello di difficoltà: più dura sarà vincere, più punti riceveremo in proporzione per le nostre vittorie. Tutti questi “punti” in realtà non sono altro che soldi da spendere nello shop della WWE presente nel gioco, dove è possibile comprare tutti gli oggetti di cui sopra, nonché video aggiuntivi e chicche di vario genere per customizzare le vostre superstar.

    Grafica e Sonoro

    Ormai, in maniera empirica, anche noi possessori di Xbox possiamo sfornare la nostra bella equazione che, per l’occasione, chiameremo “teorema WTX” (WWE-THQ-Xbox), dando il merito a tutti i componenti del pastrocchio annuale sul wrestling: “Dato uno o più screenshot del prossimo gioco di wrestling WWE per Xbox, targato THQ, se le immagini risultano impressionanti dal punto di vista grafico, in particolare i lottatori, allora il risultato in movimento sarà inferiore ad una soglia che chiamiamo buona, indicandola con S=soddisfazione dell’utente”.
    Peccato che ad oggi nessuno ha dimostrato l’ivalidità di questo teorema. Anche Wm21, infatti, entra a far parte del club “ottima grafica, giocabilità da rivedere”: i modelli dei lottatori sono ben realizzati, in particolare i volti, modellati alla perfezione, sebbene leggermente “lucidi”; le arene, il pubblico e le movenze sono altresì ben definiti. Unico appunto va fatto in merito alle azioni di gioco, in controtendenza rispetto alla frenesia degli ultimi titoli di wrestling per l’home gaming, che avvicinano questi sempre più al filone dei beat’em up.
    Discorso a parte merita il frame rate e i conseguenti rallentamenti che il gioco patisce nelle situazioni più caotiche, cosa che, per un titolo “live!” non è affatto un buon biglietto da visita. Già con 4 personaggi sul ring (arbitro compreso), infatti, potreste imbattervi in qualche fastidioso intoppo nell’azione di gioco, e se sommate questa variabile alle altre inizierete a non volerne più sapere di questo gioco.
    Per quanto riguarda il sonoro, invece, non possiamo che limitarci a condividere le scelte di programmazione; ottimi i campionamenti delle voci dei protagonisti, sebbene piuttosto ridotto il numero di frasi, così come la scelta di inserire, prima volta su Xbox, il commento in-game direttamente dalle voci originali degli show della WWE. A dirla tutta i campionamenti sono presi in parte da “Smackdown! vs Raw” per Ps2, ma avrete capito che c’è da accontentarsi di quanto passa il convento e che un paragone con la controparte per la console di casa sony sia piuttosto azzardato, nonché inadeguato. Da segnalare la possibilità di utilizzare le proprie colonne sonore, in particolare per la creazione della nostra leggenda.

    Online

    E’ il primo gioco di wrestling che offre la possibilità di entrare nel mondo di xbox live! e picchiare qualcuno, cosa che, ahimè, continuiamo a ripetere fino alla noia, dovrebbe accadere solo virtualmente. In questa sede, tuttavia, non vogliamo addentrarci nella diatriba tra Codacons e wrestling, ma analizzare, per quanto possibile, le opportunità offerte dal gioco in rete. Innanzitutto vi diciamo che sarà possibile utilizzare il vostro “figlioccio” (colui che avete portato ai vertici della federazione nella modalità carriera) online: per far ciò bisognerà abilitarlo all’atto della creazione al gioco online, essendo collegati dunque ad xbox live!. Fatto ciò, il gioco presenterà tutte le tipologie di match selezionabili nel gioco offline nella classica modalità exhibition, eccezion fatta per la royal rumble. Il gioco si avvale di una classifica stilata in base al numero di vittorie conseguite in rete e sarà possibile anche difendere un titolo creato ad hoc, che determinerà anche la serie positiva del lottatore in termini di difese del titolo portate a termine con successo.
    Non aspettatevi un’azione fluida, ma per il momento questo passa il convento. Così è se vi pare.

    WWE Wrestlemania 21 WWE Wrestlemania 21Versione Analizzata XboxNon vi perdete una puntata di Smackdown e comprate le magliette raffiguranti i vostri beniamini sulla bancarella di fiducia? Parlate come Ciccio Valenti o fate i gesti di John Cena e Randy Orton? Se siete insomma golosi di WWE da meritarvi un pass per il girone dantesco dedicato a tale peccato e possedete una bella scatola nera con il logo di Bill Gates, non potete lasciarvi sfuggire questo titolo. “Ma come?”, direte voi, “e il gameplay dove lo mettiamo? E tutti quei discorsi sul teorema WTX?”. Beh, Wrestlemania 21 denota pesanti lacune dal punto di vista della giocabilità e della longevità (poche le star sbloccabili, roster non aggiornato), ma al momento, schiavi del mercato e della voglia di mettere le mani su un gioco che ci faccia immergere nella realtà della federazione di wrestling più famosa al mondo, questo titolo rappresenta la nostra unica alternativa. O vi mangiate questa minestra, amarognola e insipida, o vi buttate da windows, ripiegando su una ps2. E ci duole enormemente dirlo.

    6

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