Recensione WWF Raw

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Recensione WWF Raw
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Wrestling: Sport o
spettacolo ?

Da quando il wrestling è stato trasmesso per la prima
volta qui in Italia (nella seconda metà degli anni 80), si è accesa una diatriba
sulla veridicità delle azioni proposte negli shows. Tale questione è emersa in
seguito alla visione degli spettacoli della federazione più famosa nel mondo: la
WWF. Il marchio WWF, che non indica in questo caso la fondazione per la
salvaguardia degli animali, sta per World Wrestling Federation e indica la
principale lega dedicata a questo sport, paragonabile all'NBA per il Basket o
all'NFL per l'hockey. Lo stile dei suoi show è sempre stato incentrato su
quello che gli inglesi chiamano “drama”, ossia commedia. Questa componente è per
molti quella che dà il sale a questo sport, senza il quale si ridurrebbe a
semplici prese e scazzottate prive di mordente. Per altri invece, il wrestling è
azione pura, non importa quello che c'è dietro ad un pugno o ad un “suplex”. A
tal proposito, quindi, è stato coniato un termine, “sport-entertainment”, che
racchiude in sé entrambe le componenti che condiscono gli incontri e, più in
generale, gli show.

XBOX, quanto mi hai fatto aspettare...

Visto l'enorme successo che il wrestling riscuote negli
USA e in gran parte dell'Europa (anche in Italia sta ritornando in voga), il
nuovo titolo della THQ, distributore ufficiale dei giochi targati WWF, è stato
accompagnato da un'attesa a tratti spasmodica. La casa infatti, ha dovuto più
volte rimandare l'uscita per permettere al team di sviluppo, l'Anchor (lo
ricorderete sicuramente per UFC, su DreamCast), di rifinire gli ultimi
particolari. Lecito dunque aspettarsi grandi cose da questo WWF Raw. Finalmente
il 12 Febbraio il gioco è stato immesso sul mercato...sarà valsa la pena
aspettarlo così tanto?

Cosa posso trovare in un
gioco di wrestling ?

Ovviamente gli amanti di questo sport non vedranno
l'ora di mettere le mani su questo gioco, ma gli altri potrebbero avvicinarsi
con un po' di diffidenza ad un titolo del genere e non interessarsi più di
tanto alla cura messa nel riprodurre, sotto forma di videogioco, il mondo del
wrestling. Beh, che siate appassionati o no, sicuramente amerete lo stile
“picchiaduro” di questo titolo. WWF Raw, infatti, è piuttosto immediato e
permette anche ai non appassionati di esaltarsi con le sue modalità, piuttosto
arcade, prive di quella componente “romanzesca” che spesso ha accompagnato
titoli del genere. Questa “mancanza” però, se da un lato potrà fare felice
coloro che in un gioco di wrestling cercano una “scazzottata” pura e semplice,
dall'altro farà storcere il naso agli hardcore del settore. Tuttavia, il
controllo è semplice ed immediato, e non si avrà difficoltà a calarsi subito nel
ruolo dei lottatori più famosi del mondo.

La rivoluzione grafica

Le immagini e i filmati circolati in
rete hanno mostrato un dettaglio grafico sbalorditivo per un gioco di wrestling
e credo che tutti adesso vogliate sapere se effettivamente sia così
“rivoluzionario”, dal punto di vista grafico... Ebbene sì, WWF Raw si piazza un
bel gradino sopra tutti i titoli di wrestling usciti fino ad ora. I personaggi
sono riprodotti fedelmente (chiunque abbia modo di assistere ad uno show WWF se
ne accorgerà) e curati nei minimi particolari. Ogni lottatore ha una sua
entrata, a dir poco spettacolare, accompagnata da tutte le smorfie e le pose che
usano fare nella realtà. Le texture dei lottatori, poi, rasentano la perfezione,
e il dettaglio grafico è davvero elevato: spesso avrete la sensazione di veder
combattere un lottatore in carne ed ossa ! Tuttavia qualche lacuna è presente.
In alcuni frangenti le collisioni degli sprite non sono perfette, per cui
capiterà spesso di vedere il fenomeno di “sovrapposizione” dei poligoni, ma
questo è davvero un dettaglio piuttosto irrilevante, in quanto non ci farete
quasi mai caso, se non quando il vostro lottatore entrerà nel ring attraverso le
corde. Un altro aspetto poco curato, almeno dal punto di vista estetico, è il
pubblico. Quando vi capiterà di esserci a contatto infatti, noterete che è stato
lasciato in due dimensioni, il che rovina un po' la sensazione di realismo che
il gioco trasmette. In ogni caso credo che tale scelta sia piuttosto doverosa,
in quanto muovere altri poligoni avrebbe sicuramente appesantito il tutto,
influendo sulla velocità di gioco. Per il resto, però, noterete che il pubblico
prenderà automaticamente parte all'incontro, esponendo cartelli o oggetti, in
favore dei lottatori sul ring. Un altro aspetto da tenere in considerazione, è
il meraviglioso cambio di visuale istantaneo, peraltro già presente in altri
giochi, che avverrà ogni qualvolta eseguirete una mossa che merita di essere
“zoomata”. Altra chicca è il double feature, ossia l'introduzione, come succede
negli show, del replay delle azioni più impressionanti, in una finestra posta in
alto a sinistra. Il gioco si comporta molto bene anche quando deve gestire più
di quattro personaggi su schermo, mostrando dei piccoli, e piuttosto ovvi,
rallentamenti, solo durante le azioni più elaborate.

Gioie e
dolori...sonori

Il comparto sonoro
presenta nel complesso delle chicche interessanti, ma manca di alcuni
particolari che lo avrebbero reso insuperabile. La presentazione e le musiche
dei menu sono molto orecchiabili e ben fatte, e altrettanto curate sono le
musiche pre-gara e quelle delle entrate dei lottatori, che rispecchiano quelle
che caratterizzano gli show televisivi. Purtroppo, però, o forse per fortuna
(dipende daipunti di vista), il sonoro cade un pò nell'anonimato durante gli
incontri, proponendo le musiche "rockeggianti" del menu in luogo di un commento
play-by-play. Tale scelta, se da un lato infonde adrenalina, dall'altro
conferisce meno realismo alle azioni di gioco, facendo passare in secondo piano
anche gli effetti sonori. Ciò potrà far piacere a coloro che odiano i commenti
durante un gioco, ma lascerà un po' interdetto chi apprezza maggiormente il
realismo degli effetti. Ad ogni modo, seppur essenziale, il campionario di
effetti presenti è piuttosto curato e ben sincronizzato con le azioni di gioco,
specie per quanto riguarda il pubblico, che reagirà “sonoramente” a seconda
della situazione. Inoltre non manca la classica voce fuori campo che interverrà
per sottolineare decisioni arbitrali e situazioni di gioco particolari, quali
interferenze, pin, etc. Un altro aspetto da sottolineare è l'introduzione degli
atleti da parte dello speaker ufficiale di Raw, lo show a cui si ispira il
gioco.

Adrenalina allo stato puro

Pur se non immediato come la controparte su PS2 (tale Smackdown...), WWF
Raw ha uno stile di gioco davvero accattivante. Il sistema ricorda un po' il
sottovalutato No Mercy uscito sul N64 e il poco pubblicizzato Giant Gram, uscito
sull'ulitma, sfortunata, console di casa Sega; non è facilissimo sottomettere
l'avversario in una presa o leva, a meno che non si riesca a stordirlo prima
con un colpo critico. Infatti, nel momento in cui si cercherà di effettuare una
presa, l'avversario può uscirne se preme a tempo lo stesso tasto utilizzato
dall'avversario (è un po' lo stesso criterio utilizzato in DOA3, dove però
c'è un solo tasto per la presa, e dunque l'operazione va fatta prima che i
combattenti si “afferrino” l'un l'altro). Il campionario di mosse è abbastanza
vasto e comprende tutte le cosiddette “trademark moves” che contraddistinguono,
appunto, lo stile di ogni lottatore. Ogni giocatore deve fare attenzione a due
barre: una grande, posta in basso, l'altra, più piccola, vicino al lottatore.
La prima è un vero e proprio indice di gradimento o “attitude”; segnala infatti,
quanto il nostro modo di combattere sia gradito al pubblico. Questo è un
concetto fondamentale nel gioco, poiché solo se abbiamo raggiunto un attitude
sufficiente possiamo eseguire la “finisher” tipica di ogni lottatore, che può
essere paragonata alla special dei picchiaduro. Nel momento in cui vedremo la
barra lampeggiare, infatti, potremo eseguire la nostra devastante mossa, ma
attenzione: prima di eseguirla è necessario che l'avversario sia in piedi
stordito, se si tratta di una presa, o che sia a terra, nel caso in cui la
nostra finisher lo preveda. L'altra barra, invece, indica due cose: la stamina
e le condizioni fisiche del nostro lottatore. La prima è costituita da una lunga
linea orizzontale che tenderà ad esaurirsi ogni volta che eseguiremo una serie
di mosse senza fermarci, o che correremo in giro per l'arena (eh già...);
l'altra invece, più che una barra di energia, rappresenta un indicatore delle
nostre condizioni: se lampeggia, significa che per noi è vicina la sconfitta...
I movimenti dei lottatori sono forse l'unica pecca di un sistema molto ben
organizzato. L'immediatezza di gioco, infatti, viene a mancare allorché
dobbiamo lanciarci alle corde o muoverci semplicemente, in quanto i lottatori
sono piuttosto macchinosi negli spostamenti. Ad ogni modo, la sensazione
iniziale di “impotenza” di fronte a tale lentezza, andrà scemando subito dopo le
prime partite. Una volta acquisita la necessaria dimestichezza, il gioco
risulterà davvero realistico e scatenerà la vostra adrenalina.

Innovazioni...

Rispetto agli
altri giochi di wrestling disponibili sul mercato, Raw presenta alcune novità di
rilievo, che caratterizzano positivamente il primo lavoro Anchor in questo
genere. Innanzitutto, come abbiamo già accennato, un incontro sarà tutt'altro
che una passeggiata. Dimenticatevi le serie interminabili di prese e controprese
a cui siete abituati, o a vittorie lampo grazie a finisher piuttosto
“premature”. In questo titolo, infatti, si è cercato di riprodurre un incontro
nel modo più realistico possibile, e chi segue la WWF se ne accorgerà subito.
Abbiamo già accennato a come l'esecuzione delle finisher, le mosse decisive,
sia legata all' "attitude" ottenuta dal lottatore, ma eseguire mosse
spettacolari non è l'unico modo per far salire l'indice di gradimento. Il
pubblico reagirà diversamente a seconda della situazione sul ring (o fuori); se
ad esempio proveremo a sottomettere con una leva il nostro avversario ma questi
riuscirà ad uscirne, riceverà automaticamente consenso da parte dei fans, con un
conseguente aumento nell'indicatore. L'attitude, inoltre, è assegnato in
percentuale, per cui nel momento in cui aumenta la barra di un lottatore,
diminuirà quella dell'avversario in ugual misura. Un altro modo per ottenere
attitude sono le classiche “pose” che caratterizzano ogni lottatore, ed
eseguibili attraverso la pressione di un tasto apposito. A differenza di altri
titoli del genere, però, non sarà ammesso abusare di questa azione,
effettuandola in momenti inopportuni o in maniera eccessiva. Ad esempio, se dopo
aver subito tre mosse di fila ci rialziamo e ci “atteggiamo” con il pubblico,
quest'ultimo reagirà indifferentemente o addirittura fischiando, se l'azione è
stata iterata nel corso del match. Un'altra innovazione, a mio avviso positiva,
è il “break” dopo un tentativo di “pin” o schienamento. Infatti, ogni qual volta
un nostro tentativo di “schienare” il nostro avversario (per raggiungere la
vittoria) non avrà buon esito, non potremo rialzarci immediatamente e continuare
a “pestarlo” mentre resta a terra, ma saremo anche noi soggetti ad un recupero
forzato delle energie, restando per un attimo fuori combattimento. Tale
implementazione, se da un lato non rispecchia fedelmente ciò che avviene in
realtà, dall'altro favorisce di gran lunga la giocabilità, aggiungendo più
equilibrio all'incontro. Molto divertente, poi, è la possibilità di indossare
gli oggetti che troveremo nell'arena. Sarà infatti possibile sbloccare una
serie di oggetti, non disponibili all'inizio, semplicemente afferrandoli o
addirittura indossandoli, per quanto riguarda occhiali, cappelli, etc. C'è
davvero una vasta gamma di oggetti disponibili, dai più attinenti, come quelli
che indossano i lottatori al loro ingresso nell'arena, ai più stravaganti,
quali ad esempio cappelli da samurai o da cuoco. Gli oggetti indossati dai
lottatori potranno essere usati grazie alla speciale caratteristica di questo
gioco: l'interferenza dell'entrate. E' infatti possibile interrompere
l'entrata del nostro avversario, correndogli incontro e aggredendolo sulla
rampa di ingresso, sia che siate già sul ring, sia che vi troviate ancora nel
backstage. Tutti gli oggetti sbloccati saranno poi disponibili nell'accurata
sezione in cui avremo l'opportunità di creare nuove superstar a nostro
piacimento.

...e
involuzioni

Ovviamente il primo titolo di wrestling sviluppato dalla Anchor
non poteva contenere tutte le caratteristiche presenti nella più blasonata serie
per piattaforma Sony, “Smackdown!”, e dunque presenta alcune lacune, più o meno
importanti. La mancanza di una modalità carriera o “season” è forse quella che
salta subito agli occhi. Il gioco infatti è basato principalmente su 3 modalità:
Exhibition - la modalità più immediata in cui potrete scegliere tra 7 tipi di
incontri diversi: Single Match, Tag Team macth, Tornado Match, Triple-Threat,
Fatal 4-Way, Battle Royal e Handicap Match; Title Match - il cuore del gioco:
una vera e propria scalata ai vari titoli della WWF, attraverso una serie di
incontri, paragonabile allo story mode dei picchiaduro classici, diviso però in
categorie (WWF championship, intercontinental, european, hardcore, light
heavyweight e Women's title); King of the Ring - il torneo ad eliminazione
diretta più famoso del mondo del wrestling, disponibile sia in singolo che in
coppia, o nelle modalità “Triple-Threat” e “Fatal 4-Way”: chi vince l'incontro
prosegue, chi perde torna a casa. Semplice no? A questo punto però vi renderete
conto dell'assenza di alcuni degli incontri più divertenti: il ladder match,
incontro in cui vince il primo che, utilizzando una scala, riesce ad afferrare
un oggetto posto su un'estremità al di sopra del ring; il TLC, incontro con
tavoli, scale e sedie, basato sullo stesso principio del ladder match; il cage
match e l'hell in a cell, i classici incontri nella gabbia, in cui per vincere
occorre uscire da essa (nel primo caso), o affrontare un regolare match
all'interno di una cella completamente chiusa. Un'altra grossa lacuna è
l'assenza di una modalità “Royal Rumble”, una delle più divertenti (soprattutto
in multiplayer) di ogni gioco di wrestling. Per chi non la conoscesse, infatti,
consiste nell'affrontare più avversari nel ring, che entrano ad intervalli
prestabiliti, e di sopravvivere all'interno dello stesso evitando di essere
buttati fuori.

Creiamo il nostro alter-ego

Una delle caratteristiche che allungano notevolmente la
longevità di un gioco di wrestling è la possibilità di creare delle superstar
completamente “customizzate”. In Raw questa funzione denota, un po' come tutto
il gioco, grande cura per alcuni aspetti, ma una evidente approssimazione in
altri. Avremo, infatti, l'opportunità di configurare moltissimi particolari del
nostro lottatore, quali il viso, il corpo in tutte le sue parti, la voce, i
vestiti e gli oggetti che indossa, e perfino l'entrata sul ring, impostando
video, musica ed effetti scenografici. Tuttavia, però, pur essendo abbastanza
curato, si pone un gradino sotto alcuni titoli di wrestling, mancando di
caratteristiche che rendano il nostro lottatore unico. Ad esempio sono
disponibili solo 16 facce non modificabili, mentre l'editing sarebbe stato più
accurato se avessero incluso la possibilità di settare anche particolari come
bocca, occhi e naso. Nel gioco sono presenti 43 superstar, più 3 segrete, ma
l'editor non è particolarmente predisposto per crearne altre, comunque presenti
nella WWF, quindi i più appassionati faticheranno un po' a ricreare i propri
idoli. Anche per quanto riguarda le musiche d'entrata ci si poteva aspettare di
più; non è stata sfruttata la possibilità di utilizzare le musiche scaricate su
hard disk. In definitiva, comunque, questi sono dettagli che salteranno agli
occhi solo dei fan di giochi del genere, o di wrestling in generale, quindi il
videogiocatore medio può accontentarsi ampiamente.

RAW is...War ?

Forse non tutti sapranno
che lo show a cui si ispira il gioco era denominato così originariamente, ma gli
avvenimenti dell'11 Settembre, culminati nella guerra in Afghanistan, hanno
indotto la WWF a cambiare il suo nome, e quindi anche il titolo THQ si è dovuto
adeguare, con un conseguente ritardo della sua uscita sul mercato. Ad ogni modo,
il titolo del paragrafo ci introduce ad un interrogativo non indifferente:
quanto è longevo il gioco ? Beh, scrollatevi di dosso tutti i timori che avrete
nutrito finora, perché WWF Raw lo giocherete davvero tanto. Solamente per vedere
tutte le entrate dei lottatori impiegherete ore di gioco, se poi analizziamo il
fatto che vincere i vari titoli sarà tutt'altro che facile, allora capirete che
non è assolutamente un gioco che metterete via subito. La presenza di personaggi
segreti non influisce più di tanto sulla voglia di giocare, in quanto anche dopo
averli sbloccati (ce ne vorrà...), continuerete a smanettare volentieri, nel
tentativo di effettuare mosse sempre più spettacolari. Anche per quanto riguarda
la longevità, però, c'è un altro lato della medaglia: la mancanza
dell'opportunità di poter salvare durante un torneo. Questa, a mio avviso, è
una grande lacuna da parte dei programmatori, che potrebbe minare la longevità
del gioco, soprattutto per i meno appassionati.

Il
Commento

Se il buon giorno si vede dal
mattino, allora possiamo essere davvero fiduciosi nel ritenere l'Xbox la
piattaforma con il miglior gioco di wrestling. WWF Raw è di qualità nettamente
superiore a tutto ciò che avete visto finora. Oltre ad una grafica
impressionante, il gioco presenta un intelligente sistema di gioco e una buona
struttura di base. Le lacune presenti non lo rendono “il” gioco di wrestling in
assoluto, ma era normale aspettarsi la mancanza di alcuni particolari, visto lo
sforzo di programmazione effettuato per creare un engine così innovativo. Se
alla Anchor continueranno su questa strada allora non ce ne sarà più per
nessuno, e la serie Raw diventerà presto un cavallo di battaglia della console
Microsoft. Vale sicuramente l'acquisto, sia che vi esaltiate per l'ingresso di
The Rock (uno dei personaggi principali), sia che non sappiate nemmeno chi è
Hulk Hogan. Note: Nel gioco è presente una sorta di museo, con bio per ogni
superstar. Tricks : Una volta completate tutte le modalità si sbloccherà un
ulteriore personaggio segreto...Fred Durst, cantante dei Limp
Bizkit!

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