Rubrica Gaming Effect Episodio 36 - Oculus Rift

Il team di Gaming Effect alle prese con la realtà virtuale di Oculus: dai Rollecoaster a Mirror's Edge

Rubrica Gaming Effect Episodio 36 - Oculus Rift
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Il mercato dei videogiochi, malgrado il lancio delle nuove console, sembra procedere verso una strada sempre meno innovativa, con serie e generi ormai consolidati che continuano a spartirsi le classifiche di vendita e hardware che non sembrano capaci di abbracciare il tanto atteso balzo generazionale.
La realtà virtuale potrebbe scuotere questa situazione, portando novità tanto nella fruizione dei videogiochi quanto nelle loro regole, praticamente da ripensare sin dalle basi del design.
L’acquisizione di Oculus VR da parte di Facebook e l’annuncio di Project Morpheus sembrano confermare che la realtà virtuale stia davvero arrivando e che sia un’evoluzione alla portata di tutti.
I ragazzi di Gaming Effect ne discutono nell'ultimo episodio del Podcast, analizzando la storia e l’evoluzione del fenomeno, con in più una prova diretta di Oculus Rift registrata in diretta.


Potete ascoltare il Podcast direttamente su questa pagina, cliccando sul player sottostante, oppure scaricare il file cliccando qui. Sulle pagine del sito di Gaming Effect potete invece recuperare le vecchie puntate.










Intermezzi musicali:

-Il tema per le partite in doppio di Mario Tennis per Virtual Boy (3:28)

Prova di Oculus Rift:

- Gianluca e Rift Coaster (12:25)
- Alberto e la demo della villa in Toscana (28:12)
- Luigi nei panni di Faith in Mirror’s Edge (42:27)

Link Utili:
- Link Diretto all'Mp3
- Post Dell'episodio

Biografie

Alessandro “Neon” Mazzega
Ingegnere informatico, classe 1979.
Sin da tenera età prende confidenza con pad e tastiera e si appassiona rapidamente al mondo dei videogiochi e allo sviluppo di software. Milita per lunghi anni tra le fila del newsgroup it.comp.console, decidendo di abbandonarlo qualche anno fa per migrare verso nuovi lidi. Nel frattempo collabora con realtà quali Multiplayer ed Everyeye.it. Attualmente si occupa di gaming in ambito mobile e aziendale, di ricerca sulla Gamification, assiste con passione a concerti dal vivo, canta in un gruppo metalcore e studia alcuni framework per iniziare a gettare le basi per lo sviluppo del suo primo videogioco.

Luigi “RayX” Catuogno
Informatico, classe 1975.
Si scopre appassionato di videogiochi fin dagli albori dell’industria quando i giochi in casa erano rappresentati da Pong. Cresce come coder: fin dai tempi dello ZX80 già scrive i suoi primi rudimentali giochini che stavano in 90byte di codice. Corona il suo sogno di lavorare professionalmente nell’industria videoludica dal 2000 partecipando allo sviluppo di titoli pubblicati sulle maggiori piattaforme di allora. Dal fallimento della software house che lo aveva reso felice per qualche anno (lui giura: “non è colpa mia”), si da all’informatica più elementare occupandosi di tecnologie di audio/video streaming e delivery. Oggi si annoia lavorando nel ramo dell’IpTv dove ha ormai smesso di scrivere codice.
Ma ha un piano...

Alberto “Albertone” Ziello
Responsabile comunicazione, classe 1978.
La passione per i videogiochi nasce con l’arrivo in salotto di un apparecchio elettronico chiamato Commodore 64. In quel momento scoppiò l’amore che continua ancora oggi dopo più di venti anni. L’attivismo internettiano comincia invece con it.comp.console, abbandonato dopo diversi anni di militanza. Intanto sfrutta la passione per la scrittura e partecipa alla nascita del sito internet amatoriale PlayOnLine e alla creazione della rivista cartacea Check Point, edita da Pluricom. Successivamente collabora per Edizioni Master (Più Giochi PS2) e Play Press (Game Republic, PlayStation Magazine Ufficiale, X360 Magazine). La passione per i videogiochi diventa infine un lavoro stabile, dapprima come Junior PR Manager presso Atari Italia e attualmente negli studi milanesi di Ubisoft in veste di Press Specialist.

Gianluca “Ganon” Leggio
Impiegato, classe 1978.
La passione per il videogioco sboccia sin dall’età di cinque anni, quando invitato a casa di un amico scopre un vero e proprio universo parallelo dalla visione di un Intellivision con Burger Time. Questo lo spinge a fare immani insistenze sui genitori per l’acquisto dell’allora neonato Commodore 64. Le pressioni ebbero successo e da allora fu un’escalation di emozioni che non si è ancora fermata nonostante la veneranda soglia dei 30 sia ormai stata passata da un paio di anni. Nel corso degli anni l’amore per i videogiochi gli dà modo di essere una delle colonne portanti del sito amatoriale PlayOnLine.net e di collaborare con importanti realtà quali Edizioni Master e Play Media Company. Ora, annoiato mortalmente dal lavoro d’ufficio, ha preferito abbandonare il lato oscuro del parlare di videogiochi (lo scritto) per dilettarsi con entusiasmo in questa nuova divertente e (si spera) interessante avventura.