Gioco del Mese: migliori giochi di maggio 2018 per PC, PS4, Switch e Xbox One

Detroit Become Human, State of Decay 2, Bloodstained Curse of the Moon: chi si aggiudicherà il premio di miglior gioco di maggio 2018?

Gioco del Mese: migliori giochi di maggio 2018 per PC, PS4, Switch e Xbox One
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  • Non sono stati moltissimi, i tripla A che si sono affacciati sul mercato negli ultimi trenta giorni. Mentre Nintendo ha deciso di tenere attiva l'utenza Switch grazie alla riedizione di un prodotto uscito originariamente su Wii U, Sony e Microsoft hanno lanciato rispettivamente l'intrigante Detroit ed il "superindie" State of Decay 2. Due prodoti di rilievo, che hanno condiviso la scena con una cospicua serie di produzioni meno in vista, ma non per questo meno efficaci. Vediamo subito quali di queste si sono guadagnate un posto nell'elenco dei nostri runner-up, e chi ha visto il titolo di Gioco del Mese.

    Forgotton Anne

    L'elenco dei nostri runner-up comincia con un titolo davvero particolare, una produzione che riesce addirittura a ridefinire alcune delle logiche della narrazione interattiva. La fusione tra Oriente ed Occidente vi lascerà senza fiato proprio per l'agilità e la semplicità con cui s'intrecciano diverse forme di arte.

    Nell'opera del team ThroughLine Games troviamo uno stile grafico ed una regia deliziosi ed immersivi, una scrittura che raramente ha raggiunto picchi così alti nel medium videoludico ed un comparto sonoro composto di musiche e doppiaggi eccellenti. Nonostante qualche stortura dal punto di vista del gameplay, decisamente limitato e legnoso, Forgotton Anne è uno dei migliori titoli indie del momento, un prodotto che difficilmente finirà per essere dimenticato.

    Yoku's Island Express

    Restiamo in ambito indie. Yoku's Island Express è un titolo che dimostra quanto ancora l'innovazione e l'originalità possano giocare un ruolo fondamentale nel mercato videoludico attuale. Tradizionale nei cromatismi e nell'immaginario (che resta comunque vibrante e fresco), la proposta di Villa Gorilla mescola platform e flipper all'interno di un'impalcatura da metroidvania, per costruire un videogame come raramente se ne sono visti.

    Spirito d'osservazione, tempismo, prontezza d'esecuzione e curiosità sono quel che serve per superare le sfide dell'isola di Yoku e dei suoi stravaganti abitanti: le meccaniche di gioco, oltre ad essere fuori dagli schemi, sono sorprendentemente efficaci e stimolanti. Yoku's Island Express è uno di quei titoli da valorizzare senza riserve.

    Bloodstained Curse of the Moon

    Nato come un prequel 8bit di Bloodstained pesca a piene mani dall'immaginario di Castlevania e dall'impostazione ludica della saga Konami, facendo ovviamente leva sul fattore nostalgia. Ma al di là del tributo ludico ed estetico, Curse of the Moon mette in campo idee veramente efficaci, tra cui non solo la presenza di quattro personaggi giocabili, ma anche la possibilità di ucciderli brutalmente per sbloccare nuove abilità.

    In questa maniera si moltiplicano i finali, i livelli di difficoltà, la sostanza di ogni partita, in quello che rappresenta un perfetto erede della saga Konami ed un ottimo antipasto prima della portata principale di Igarashi. Minuscolo eppure grandissimo, antico eppure nuovo, Curse of the Moon è una perla che non dovete lasciarvi scappare.

    Runner 3

    Altro runner-up, altro titolo indipendente. Allucinato ed ipnotico, Runner 3 è la stramba apoteosi di una serie dal fascino unico, che Choice Provisions ha saputo evolvere con decisa personalità.

    Coniugando musica e videogioco come pochi altri, l'ultima corsa di Commander Video e compagni è un concentrato di gioioso divertimento che ha a cuore la sfida del giocatore, arricchendo una formula ben rodata con una moltitudine di intriganti novità e variazioni intelligenti. Sebbene non sia adeguatamente rinforzato da una veste grafica all'altezza dello stile, Runner 3 è un'esperienza di cui ogni fan dello spirito arcade deve far tesoro.

    The Forest

    Non sono molti i titoli che escono in maniera dignitosa da un processo di Early Access durato anni. Uno di quelli che ce l'ha fatta è The Forest. Già dalle prime fasi il concept del titolo era promettente e, dopo quattro anni di cure da parte degli sviluppatori, molte di quelle promesse sono state mantenute.

    Purtroppo, quelli che sin da subito si erano rivelati come punti deboli del titolo (IA dei nemici, bug frequenti e mancanza di "charme" dopo qualche run) sono rimasti tali, anche se smussati da un lavoro che va in ogni caso apprezzato. Al netto dei difetti riscontrati The Forest è un titolo completo e divertente, un must have per tutti gli amanti dei surviva.

    Laser League

    Alla fine della nostra apparentemente interminabile carrellata di indie arriva Laser League. Roll7 propone un prodotto ludico originale e divertentissimo, caratterizzato da un gameplay tanto facile da approcciare, quanto decisamente ricco in termini di profondità e potenziale stratificazione tattica. In locale Laser League è un'esperienza esaltante e sfaccettata, velocissima.

    Caratteristiche che si mantengono sostanzialmente intatte anche tra le maglie del comparto online. Il titolo sfoggia un eccellente potenziale in ottica esportiva, e si mostra come una delle esperienze multigiocatore più frenetiche e appaganti emerse di recente dalle nebbie del panorama indipendente. Un titolo che merita assolutamente una possibilità, anche per premiare l'ottimo lavoro svolto dal talentuoso team britannico.

    Grandi ritorni

    Non solo produzioni inedite si sono affacciate sul mercato questo mese. Ovviamente le riedizioni non concorrono per il titolo di Game of the Month, ma ci piace di volta in volta segnalare le più meritevoli.

    A maggio troviamo da una parte Dragon's Crown Pro, uno dei migliori beat'em up a scorrimento della recente storia videoludica. Dall'altra c'è invece Donkey Kong Tropical Freeze, che torna sostanzialmente inalterato su Nintendo Switch, dimostrando una volta di più che Retro Studio è un team dal talento incredibile: dopo anni dall'uscita, Tropical Freeze è ancora un platform interessante, divertente, solido e impegnativo come pochi.

    State of Decay 2

    Arriviamo nella zona calda della classifica. Ad un soffio dalla prima posizione troviamo State of Decay 2. Il titolo procede nel solco tracciato dal suo predecessore, ampliando e smussando una formula decisamente vincente. Una struttura da open world ed un gameplay da action in terza persona si fondono con elementi ruolistici e gestionali, creando un impasto intelligente ed efficace. Il vero punto di forza del prodotto, tuttavia, sta altrove: nella capacità di generare un legame emotivo tra il giocatore e i personaggi della sua comunità, ciascuno impegnato a sopravvivere all'orrore rimanendo attaccato ai propri ideali, alle proprie passioni, alla propria personalità.

    Riuscitissimo anche l'elemento survival, che si declina nell'urgente bisogno di recuperare materiali e oggetti utili, nella necessità di prendere decisioni drastiche e importanti. State of Decay 2, insomma, è brillante da tutti i punti di vista: sia perché riesce a costruire in maniera inaspettata storie indimenticabili, sia perché cattura il giocatore in uno stimolante percorso di perfezionamento, senza dimenticare l'ansia e la tensione che non dovrebbero mai mancare in un buon survival.

    Detroit: Become Human

    Il vincitore di questo mese è Detroit, l'ultimo lavoro del team Quantic Dream, come sempre capitanato da David Cage. Become Human è la manifestazione più pura di un team che ha interpretato a modo suo il concetto di gaming come espressione della libertà del giocatore, come un connubio ben equilibrato tra la visione del regista e quella dell'utente.

    Quando ci si immerge nei volti di Kara, Connor, Markus, e di tutte quelle macchine senzienti alla ricerca di dignità, diritti e vita, veniamo letteralmente travolti da un ventaglio di sensazioni che oscilla tra la partecipazione emotiva, la riflessione intellettuale, la poesia dei piccoli gesti, l'orrore dell'abbandono, l'accettazione e la commozione. Detroit: Become Human è Quantic Dream all'ennesima potenza, con i suoi guizzi artistici e, per fortuna, poche cadute di stile. Un titolo importante per l'evoluzione della narrazione interattiva, frutto di una ricerca creativa e concettuale durata anni.

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