Gioco del mese agosto 2022: migliori giochi e vincitore assoluto

Agosto ha ospitato tanti titoli di spicco, da Rollerdrome a Immortality, fino a Cult of the Lamb: chi si sarà accaparrato il premio di gioco del mese?

Gioco del mese agosto 2022: migliori giochi e vincitore assoluto
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Con la fine di agosto l'estate videoludica è giunta al termine ma, è proprio il caso di dirlo, non senza regalarci un bel po' di soddisfazioni. Magari non c'è stato il grande tripla A capace di monopolizzare l'attenzione del pubblico ma in realtà questo è un bene, perché tanti prodotti ambiziosi e interessanti, da Cult of the Lamb a Rollerdrome, fino all'Immortality di Sam Barlow, sono riusciti a ritagliarsi il giusto spazio e a mostrare ai giocatori le rispettive peculiarità. Bando alle ciance dunque: è tempo di procedere con la nostra consueta scalata verso il game of the month.

Two Point Campus

Come scrivevamo nella nostra recensione di Two Point Campus, parliamo di un prodotto stratificato e divertente, denso di contenuti e permeato di un contagioso buonumore. Nei panni di un rettore di un'università, il giocatore è chiamato a soddisfare le esigenze di giovani proiettati verso il futuro, grazie a un'offerta didattica che include la bellezza di 15 corsi di studio. Ciascuno di questi richiederà docenti esperti nella materia, strutture specifiche e aule attrezzate con i più recenti ritrovati tecnologici, tra macchinari in grado di far lievitare pizze giganti a impianti per l'allenamento nella giostra cavalleresca.

Una volta raggiunti alcuni obiettivi chiave nello sviluppo dell'università di Noblestead, avrete due possibilità: proseguire la splendida modalità Carriera e fronteggiare le nuove sfide ideate da Two Point Studios, oppure cimentarvi direttamente con la Modalità Libera, che consente di sperimentare senza imposizioni con tutti gli strumenti alla base dell'esperienza. L'immediatezza dei comandi, l'ottima curva di apprendimento e i toni goliardici del gioco lo rendono perfetto per quell'utenza desiderosa di avvicinarsi all'universo dei titoli gestionali.

Red Matter 2

Lo abbiamo esposto nella recensione di Red Matter 2 e lo ripetiamo adesso: è il sequel perfetto del primo capitolo, sia da un punto di vista narrativo che sul fronte prettamente tecnico. Complici le prestazioni eccellenti su Oculus Quest 2, la storia alla base dell'esperienza VR si è rivelata avvincente e piena di colpi di scena, tali da rendere il ritorno dei volgraviani ancor più intrigante. Nonostante si sia rivelato problematico in specifiche fasi di shooting, il gameplay nel suo insieme è ricco e offre diverse ore di divertimento e meraviglia sia ai novizi della realtà virtuale che ai veterani.

Certo le animazioni dei personaggi non sono prive di sbavature ma i modelli sono caratterizzati da un livello di dettaglio non indifferente, mentre ombre e riflessi reagiscono in maniera ottimale allo spostamento di oggetti e fonti di luce. Se a ciò aggiungiamo la valorizzazione della componente rompicapo, che vi chiamerà ad adottare approcci insoliti per risolvere gli enigmi, i motivi che ci hanno spinto a promuovere Red Matter 2 a pieni voti si fanno ancor più evidenti.

Soul Hackers 2

Attingendo a un sistema ibrido tra Shin Megami Tensei e Persona, Atlus ha confezionato un'esperienza ruolistica articolata e galvanizzante, che nulla ha da invidiare ai migliori JRPG degli ultimi tempi. Se la Tregenda si è rivelata un'eccellente alternativa agli ormai classici All-Out-Attack, impreziosendo e rinnovando un sistema di combattimento già articolato e profondo come il "Press Turn" System, la Ricognizione Demoniaca ha invece saputo snellire notevolmente la componente esplorativa, nonché la raccolta di fondi, materiali e il reclutamento di nuovi Demoni.

Per il rovescio della medaglia, la natura cross-gen e una direzione artistica disorganica hanno impedito al prodotto di puntare all'eccellenza, dimostrando ancora una volta quanto il team debba migliorare sul fronte grafico e prestazionale. In definitiva, come scrivevamo nella nostra recensione di Soul Hackers 2, parliamo di un titolo capace di tenere incollati davanti allo schermo per intere giornate con un vorticoso crescendo di emozioni.

Rollerdrome

Le vicende di Roll7 sono ambientate nel 2030, in una società che rispecchia i canoni del retrofuturismo distopico. Per sfuggire alla povertà, alcuni individui coraggiosi tra cui Kara Hassan prendono parte alle folli competizioni al centro dell'esperienza ludica, che rappresentano la vera punta di diamante della produzione. Tra folli evoluzioni e sparatorie a tutto spiano, l'azione si conferma avvincente, anche grazie al bullet time attivabile a piacimento, magari mentre Kara è sospesa su un nemico per assicurarsi di investirlo con una raffica di proiettili.

Come è ben esposto nella recensione di Rollerdrome, non parliamo di un prodotto privo di difetti, sia per una modalità endgame un po' superficiale, sia per la brevità della campagna, composta da sfide in arene che si portano a termine in pochi minuti. Detto questo, parliamo di uno splendido passatempo dotato di un core gameplay molto efficace, capace di far impazzire anche chi non è solito avvicinarsi a esperienze di questo tipo.

Cult of the Lamb

Massive Monster ha confezionato un'esperienza come poche altre, mischiando con successo diversi generi e ispirazioni. Solo per un soffio Cult of the Lamb non ha vinto il premio di gioco del mese ma la realtà è che ci ha genuinamente stupito. Il suo protagonista deve scardinare l'Old Cult e ripristinare la venerazione nei confronti di una minacciosa bestia incatenata, decisa più che mai a fare un grande ritorno nei pelosi cuori degli animaletti dei boschi. Per farlo, chiaramente, ha bisogno di fedeli adepti, ciascuno dotato di bonus e malus che incidono sulla sua capacità di generare Devozione, una materia prima essenziale per sbloccare nuovi edifici e potenziamenti per il villaggio.

Forte di un gameplay loop coinvolgente e stimolante, l'anima action della produzione non tarda a palesarsi e si sviluppa in ambienti costruiti proceduralmente, che abbiamo trovato sufficientemente variegati e piacevoli a vedersi. Complice una colonna sonora piacevole e un'ottima gestione degli effetti sonori ambientali, anche il comparto audio è di livello e accompagna degnamente il sanguinoso viaggio dell'agnellino blasfemo. Per approfondire, la recensione di Cult of the Lamb è a portata di click.

Gioco del mese - Immortality

Come scrivevamo nella recensione di Immortality, il gioco di Sam Barlow imbocca un sentiero differente rispetto a quello di Her Story o Telling Lies. Stavolta infatti ci siamo trovati di fronte a un'avventura di stampo esclusivamente visivo, slegata dal sistema di inserimento di keyword visto negli altri giochi dell'autore. Esaminando i frammenti della carriera cinematografica di Marissa Marcel, i giocatori si muovono in un costante alternarsi tra i due lati della macchina da presa. Un po' registi e un po' spettatori, devono squarciare il velo che separa il mito dell'attrice dalla realtà della Settima Arte.

Solo in questo modo sarà possibile trovare le risposte a enigmi imprevedibili e sorprendenti, i tasselli di un mosaico capace di proporre diramazioni sempre più ardite. Immortality inquieta sinceramente con i suoi toni da thriller-horror, un dono raro che deriva dalle straordinarie performance attoriali ospitate dal titolo, interpretazioni che, unite alle tematiche affrontate dal gioco, hanno permesso a questa peculiare esperienza di stamparsi nelle nostre menti e di aggiudicarsi il nostro premio.