Gioco del mese maggio 2020: migliori giochi per PS4, Xbox One, PC e Switch

Da Xenoblade Chronicles Definitive Edition a What the Golf, passando per Minecraft Dungeons. Qual è il miglior gioco del mese?

Gioco del mese maggio 2020: migliori giochi per PS4, Xbox One, PC e Switch
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Sapevamo che la mole di rinvii, unita all'emergenza sanitaria globale, avrebbe portato a un periodo di "magra" sul fronte delle uscite videoludiche, e le prime avvisaglie dello stato in cui verte l'industria le notiamo proprio in questa occasione: l'incoronazione del nostro consueto Game of the Month. Come vedremo, infatti, il mese di maggio ha visto più riedizioni che nuove proprietà intellettuali, mentre il prossimo futuro sembra riservare poche sorprese (almeno fino alla finestra di settembre-novembre). Ciononostante, il mondo indipendente continua a proporre esperienza per tutti i gusti, e contribuisce ai momenti di stanca con produzioni brillanti. Se queste premesse vi hanno incuriosito, non ci resta che esaminare i candidati in lizza per il premio di Gioco del Mese.

Cloudpunk

Ispirato alla leggendaria sequenza di Blade Runner in cui Deckard sorvolava Los Angeles a bordo della sua macchina anti-gravitazionale, Cloudpunk è un concentrato di quello che ha reso grande un certo tipo di immaginario fantascientifico (lo stesso che vedremo molto presto con CD Projekt RED). Nella città di Nivalis, Rania svolge il suo lavoro di tassista, testimone di innumerevoli storie proferite dal cliente di turno. A noi il compito di accompagnarla nella sua vita notturna, di compiere scelte morali e vivere sulla nostra pelle il disequilibrio sociale tra le classi del mondo di domani.

Nonostante le sue peculiarità, Cloudpunk non è la prima produzione a pensare a determinate scelte narrative (Neo Cab è un altro valido esempio), e per dar risalto al racconto gli sviluppatori hanno ridotto all'osso l'impasto ludico. Per tutte queste ragioni l'opera dello studio Ion Lands resta ottima, ma non raggiunge lo status di Game of the Month.

Recensione Cloudpunk

Legends of Runeterra

Sfruttando l'universo legato al sempreverde League of Legends, Riot Games si è lanciata in numerosi progetti, e tra questi c'è anche Legends of Runeterra, un card game che prende in prestito gli iconici personaggi del MOBA per lanciare il guanto di sfida a Blizzard ed Heartstone. Oltre a un peculiare sistema free to play (con numerosi doni per tutti gli utenti), questa nuova produzione si caratterizza per un ritmo delle partite elevato, in cui i due sfidanti sono continuamente chiamati a fare le proprie mosse.

Già questo aspetto basterebbe a scatenare la curiosità degli appassionati, ma Legends of Runeterra mette anche altri elementi alla base della sua identità: ad esempio la limitazione delle carte con effetti casuali, oppure la possibilità di "risparmiare il mana" per altre giocate. Il tutto nel quadro di un titolo tanto accessibile quanto stratificato.
Solo il tempo ci dirà se Riot Games riuscirà a mettere in seria difficoltà Blizzard, ma le premesse sono già ottime.

Recensione Legends of Runeterra

Mortal Kombat 11 Aftermath

Dopo un supporto post lancio caratterizzato principalmente dai Kombat Pack, Netherrealm cambia strategia per il suo Mortal Kombat 11, puntando tutto su una vera e propria espansione. In Aftermath troviamo capitoli aggiuntivi per la campagna principale, nuove arene, ritocchi al gameplay e il canonico tris di lottatori inediti. Nell'offerta potevano rientrare anche le comiche friendship, ma lo studio di Chicago ha preferito offrire gratuitamente a tutti gli utenti questa versione pacifica delle fatality.

Partendo proprio dagli eventi legati alla narrativa, è interessante la scelta di mettere al centro della storia antagonisti del calibro di Shang Tsung, e in generale si tratta del contenuto migliore del pacchetto. A far storcere il naso è semmai il prezzo del biglietto, piuttosto abbondante, e il fatto che la nuova icona del roster, il leggendario Robocop, risulti all'atto pratico l'aggiunta più debole in termini di gameplay.

Recensione Mortal Kombat 11 Aftermath

Xenoblade Chronicles Definitive Edition

Attesissimo dalla community Nintendo, il ritorno di Xenoblade Chronicles nella sua Definitive Edition per Switch non ha deluso le aspettative. A dieci anni dal suo esordio, il lavoro di Monolith Soft è ancora una pietra miliare dell'RPG di matrice nipponica, grazie a una storia sopraffina, un level design ispirato come pochi e un gameplay ampio e stratificato. Gli sviluppatori non si sono limitati a riproporre la medesima esperienza vista su Wii, ma hanno anche snellito l'esplorazione e i sistemi di progressione del team di eroi, grazie anche al feedback raccolto in questi anni con l'opera originale e il sequel.

Le speranze della community risiedevano anche nel capitolo inedito Future Connected, "sequel" degli eventi del titolo principale. Purtroppo, nonostante i nuovi contenuti, Monolith ha deciso di snellire troppo il gameplay e i sistemi ruolistici, rendendo poco coerente e coinvolgente l'avventura extra. Per fortuna si tratta di un DLC completamente slegato dalla campagna principale, invecchiata così bene da mettere in seria difficoltà la nostra giuria: se il GOTM non premiasse principalmente le nuove uscite, Shulk sarebbe stato un avversario temibile

Recensione Xenoblade Chronicles Definitive Edition

The Wonderful 101 Remastered

Maggio non è stato solo il mese del ritorno di Shulk, ma anche di Wonder Red e degli altri supereroi che formano i Centinels, i difensori del pianeta Terra. The Wonderful 101 Remastered è la meritata seconda chance conquistata da Platinum Games per l'esclusiva Wii U: uno dei titoli che ha saputo sfruttare sapientemente l'hardware Nintendo, rimanendo però danneggiato dall'insuccesso commerciale della piattaforma.

Su Switch alcune delle meccaniche che caratterizzavano l'opera di Kamiya perdono però la propria efficacia, specialmente con la console ibrida collegata alla TV. Eppure The Wonderful 101 riesce ancora ad appassionare, tra le maglie di un'esperienza supereroistica unica nel suo genere. Purtroppo certe piccole sbavature presenti nella versione originale non sono state rimosse da Platinum, e risultano ancora più evidenti su Switch. Se però siete alla ricerca di giochi "differenti", Wonder Red e i suoi compagni saranno in grado di conquistarvi.

Recensione The Wonderful 101 Remastered

Saints Row The Third Remastered

Restando sul filone dei recuperi dall'anima smaccatamente over the top, è impossibile non citare nella nostra lista Saints Row The Third Remastered. Il titolo originario è stato un punto di svolta imprescindibile per la serie di Volition, che è riuscito ad allontanarsi efficacemente dai paragoni con GTA, intraprendendo una strada illuminata dal "giocazzeggio" più sfrenato.

Il terzo episodio è un concentrato di follia e satira sopra le righe, incorniciato in un open world traboccante di follia e sequenze spassosamente sboccate. Oltre alle trovate più assurde, la versione Remastered del gioco gode di un nuovo engine e di tutti i contenuti post lancio. Un pacchetto a cui è impossibile non cedere, soprattutto se si ricercano esperienze leggere e cariche di umorismo.

Recensione Saints Row The Third Remastered

What the Golf

"Il gioco di golf per chi odia il golf": con queste parole Triband ha presentato il suo peculiare progetto per Apple Arcade, e mai ci saremmo aspettati di apprezzare così tanto What the Golf. Una volta approdato su Switch, questo puzzle game ci ha conquistati fin dai primi stage, e grazie alla sua variegata offerta ci ha tenuto incollati fino all'ultima bandierina.

Per chi se lo fosse lasciato sfuggire, magari per il suo design minimale che potrebbe ingannare gli utenti più esigenti, sappiate che vi troverete davanti a un titolo brillante, capace di reinventarsi ad ogni livello: dalle citazioni a perle come Superhot e Katamari Damacy, alle reinterpretazioni della nobile disciplina (anche se fare buca con un barile di polvere da sparo ha ben poco di nobile). Se non avesse fatto il suo debutto nel novembre dello scorso proprio sul servizio di Apple, ci saremmo lasciati ingolosire dal desiderio di assegnare il nostro premio a What the Golf, tale è la sua qualità. Un gioco che consigliamo senza alcuna riserva.

Recensione What the Golf

Huntdown

Come abbiamo detto in apertura, il mercato indipendente ha sostenuto un mese all'apparenza fiacco, composto per lo più da riedizioni di vario tipo. Anche in questo caso parliamo di un "ritorno", ma ben diverso da quelli che abbiamo trattato in precedenza. Huntdown, infatti, è un run'n gun che guarda apertamente ai vecchi giochi d'azione dell'era 16 bit: titoli come Robocop VS The Terminator ad esempio, ma anche tanti altri capisaldi del genere. Il tutto all'interno di un'ambientazione che riprende il cyberpunk visto in tanti film degli anni ‘80 e ‘90, piena di gang di criminali borchiati e iperviolenti.

Al netto di qualche piccola sbavatura, Huntdown è un ottimo shooter a scorrimento, divertente e arduo da domare. Tuttavia l'intento degli sviluppatori ci è parso abbastanza chiaro: riproporre un'esperienza old school capace di attrarre principalmente chi ha vissuto determinate epoche, e per questo mese abbiamo deciso di premiare un titolo con un obiettivo diametralmente opposto.

Recensione Huntdown

Game of the Month: Minecraft Dungeons

Minecraft Dungeons è stato pensato, progettato e sviluppato con un unico traguardo nella mente dei suoi creatori: essere un prodotto universale e adatto a ogni tipo di giocatore. Non c'è dubbio che l'obiettivo di Double Eleven e Mojang sia stato pienamente raggiunto. A discapito del suo aspetto, infatti, si tratta di un dungeon crawler in grado di offrire un'esperienza interessante anche agli esperti del genere. Lo fa sia grazie a numerose impostazioni per personalizzare il proprio cammino, sia per merito di una cura notevole nei sistemi di generazione delle mappe e di crescita del proprio eroe.

Semplice ma non banale, Minecraft Dungeons si è dimostrato capace di unire con buon equilibrio leggerezza e profondità. Permangono alcune sbavature nel sistema di loot, ma in un genere che vede primeggiare Diablo e pochissimi altri esponenti, riuscire a conquistare fetta di pubblico così ampia (è di recente la notizia che si tratta del gioco più scaricato su Game Pass) è un risultato da non sottovalutare. Per tutte queste ragioni Minecraft Dungeons si è meritato il titolo di Game of the Month.

Recensione Minecraft Dungeons