Rubrica Nvidia 3D Vision 2 - Diablo III, Battlefield 3 e Skyrim

Skyrim, Battlefield 3 e -udite udite- Diablo III, testati con la tecnologia 3D di Nvidia

Rubrica Nvidia 3D Vision 2 - Diablo III, Battlefield 3 e Skyrim
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Questa stagione invernale è stata caratterizzata da molte uscite importanti nel panorama PC. Tra tutte Battlefield 3, Skyrim e Batman Arkham City si sono distinte per la loro qualità e l'incredibile appeal che da appassionati abbiamo ampiamente premiato. In concomitanza con queste importanti release, sul fronte hardware i prodotti Nvidia dedicati al gaming in Full 3D hanno introdotto due importanti cambiamenti: i nuovi occhialini 3D Vision 2 e l'incredibile Lightboost. Nel nostro articolo dedicato alla presentazione di queste due nuove tecnologie abbiamo già constatato il netto miglioramento all'immagine e al comfort durante lunghe sessioni di gioco, con una luminosità incredibile e una comodità di utilizzo senza precedenti. Per l'occasione, negli uffici Nvidia abbiamo avuto modo di testare proprio Batman: Arkham City, di cui trovate una seconda analisi anche nella nostra recensione.
Ma gli altri titoloni che supportano questa rinnovata tecnologia come si comportano?

Config e Installazione

Per rispondere a questa domanda abbiamo avuto modo di testare in tutta comodità le due tecnologie sulle nostre macchine dotate ora del nuovo schermo Lightboost enabled ASUS VG278 su ben tre titoli di rilievo. L'uscita degli ultimi driver beta Nvidia 290.36 ha migliorato le prestazioni e introdotto l'utilizzo del 3D Vision per i suddetti giochi più attesi dalla community, con una grossa sorpresa. In questo articolo trovate l'analisi del gameplay, le differenze e le difficoltà a cui si va incontro giocando in Full 3D a Skyrim, Battlefield 3 e -udite, udite- Diablo 3.

La macchina su cui abbiamo giocato i titoli in questione era dotata di processore Intel i7 920 @ 4.2Ghz, 6 Gb di RAM Ddr3 1600Mhz ed Nvidia Geforce Gtx 570 non-OC. Il tutto sotto sistema operativo Windows Seven x64 Ultimate e sempre a una risoluzione di 1920x1080 3D, quindi in termini teorici prestazionali di fatto a 2160p, usando le componenti che abbiamo trovato direttamente nella confezione del Monitor ASUS VG278: un cavo DVI Dual-Link di buona qualità -con Ferrite anti-disturbo- e occhialini 3D Vision 2. Segnaliamo la prima difficoltà riscontrata su questa configurazione proprio riguardo al cavo di connessione. Infatti, data l'ampia banda necessaria per giocare ad una risoluzione simile, non è stato in alcun modo possibile usare un cavo HDMI 1.4, sebbene di alta qualità, che nominalmente supporta la banda necessaria per la risoluzione teorica richiesta -2160p, ovvero un "doppio 1080p" dato l'uso del 3D- ma che non ne permette l'uso oltre certe frequenze di aggiornamento del monitor. In pratica installando un cavo HDMI 1.4 e usando questa risoluzione il refresh dello schermo è limitato a 24Hz e il risultato è quello di un frame rate effettivo molto basso e una luminosità tagliata a causa del funzionamento della tecnologia Lightboost, che è legata proprio al refresh rate (per i dettagli rimandiamo al nostro precedente articolo). L'unica connessione possibile è dunque quella presente nella confezione del monitor: DVI Dual-Link che permette un refresh rate di 60Hz per i 2160p.
In seguito abbiamo eseguito l'ottimo test Lagom per regolare la qualità dell'immagine dell'ASUS VG278 che si è dimostrato davvero al top in ogni passaggio, considerando che appartiene alla fascia alta consumer. Avviando un gioco qualsiasi in 3D si potrebbe riscontrare, sul generico monitor 3D, il problema del ghosting (o sdoppiamento). Questo in generale dipende da tre fattori: la qualità del monitor, le sue impostazioni colore e la compatibilità del gioco avviato con la modalità 3D. Nel nostro caso abbiamo notato come l'effetto di sdoppiamento sia quasi del tutto assente per il VG278 ed imputabile, se presente, alla programmazione dei titoli. Per ridurre in ogni caso l'effetto, in generale si consiglia dapprima di abbassare sensibilmente il contrasto (ricalibrando gli altri valori) e in seguito smussare anche la profondità dell'effetto 3D tramite pannello Nvidia.
Un'altra difficoltà che abbiamo riscontrato riguarda le sorgenti luminose dell'ambiente in cui si gioca. Sebbene i nuovi occhialini Nvidia 3D Vision 2 siano dotati di lenti e materiali anti-riflesso bisogna comunque stare attenti alle fonti di luce e alle superfici riflettenti intorno allo schermo e alla postazione del giocatore. Sconveniente, a questo proposito, un piano di appoggio in cristallo o metallo, così come una lampada o una fonte di luce posta direttamente alle spalle della postazione.

Skyrim: panorami infiniti

Il primo impatto col nuovo capitolo della saga Elder Scrolls lascia spiazzati. La profondità dei panorami che si perdono a vista d'occhio è già piuttosto impressionante senza l'utilizzo della tecnologia 3D, e i numerosi miglioramenti approntati da Bethesda al loro -quasi- nuovo motore si vedono chiaramente nella gestione della distanza del Level of Detail e di un dettaglio generale più elevato, sebben sempre limitato da alcune antiquate limitazioni.
Come già detto nella nostra recensione della versione PC, abilitando il Full 3D le prestazioni generali costringono ad abbassare il livello di dettaglio medio ad High, nonostante tweak di memoria e similari. A questo proposito dobbiamo rilevare come ciò che veramente pesa sulla conta degli FPS è in realtà proprio il rendering degli elementi all'orizzonte e non il comparto di dettaglio texture. Per questo abbiamo comunque potuto usare tutti i retexture che indichiamo nella nostra guida alle mod sul forum che non hanno impattato in modo significativo.
Come facilmente intuibile, la prima cosa che balza all'occhio è proprio la profondità di campo, ancora più immersiva e convincente, con penetranti scorci di fondovalle a perdita d'occhio. E' esaltante muoversi con tutto il beneficio dell'aggiunto senso di spazialità del Full 3D, anche perchè al contrario di altri titoli la definizione delle texture rimane molto elevata anche a distanze ravvicinate, nonostante la tendenza a nascondere i dettagli tipica di questa tecnologia. Un altro pregio indiscutibile del 3D di Skyrim sono gli effetti come fuoco, fumo, luce, neve e pioggia. Proprio tutti gli elementi di illuminazione e clima sembrano sfiorare la nostra pelle, tanto è riuscita la loro resa steroscopica: un tramonto al di là delle montagne o una furiosa tempesta di neve in cima a un picco, magari con un drago che ci insegue e ci lancia fiammate addosso, è un'esperienza che in 3D acquista ancora più sapore. Parlando di gameplay è sempre la profondità a venire incontro al giocatore. In questo caso i combattimenti corpo a corpo sono anch'essi un'esperienza davvero brutale, posto che usiate una visuale in prima persona, con mazze, asce e spadoni che sfonderanno letteralmente il pannello del monitor mentre riuscirete a destreggiarvi meglio tra i fendenti. Anche le magie regalano attimi di pura eccitazione, anche se l'effetto 3D in questo caso non alteri in modo significativo il gameplay come invece nelle battaglie all'arma bianca in prima persona. Giocando invece con la telcamera esterna alle spalle del personaggio il beneficio si riduce, forse a causa di una già aumentata coscienza dello spazio in cui ci si muove usando la terza persona.
Alcuni problemi però rovinano la resa finale del 3D di Skyrim che, sebbene abbia anche numerosi pregi riportati, risulta forse il meno convincente della selezione. Innanzitutto l'HUD soffre di problemi di parallasse, risultando fuori fuoco e mal calibrato, soprattutto per quanto riguarda il mirino sia nella versione del gioco, sia per il puntatore "laser" di Nvidia (attivabile con CTRL + F12). Fortunatamente una mod viene in aiuto, risolvendo in parte il problema. Anche due glitch grafici stonano nella resa complessiva finale, rovinando la bellezza degli scenari montani. Il cielo è forse quello più evidente: sia di giorno che di notte la profondità dei pur dettagliati sprite creati da Bethesda sembra o assente (nel caso delle nuvole, che ad un'attenta analisi somigliano a figure di cartone) o eccessiva (è il caso delle stelle che continuano a spostarsi in profondità senza riuscire a trovare il piano di visualizzazione corretto). Anche in questo caso una mod giunge a salvare noi poveri videogiocatori. Entrambi i file sono stati testati da noi per molte ore e non vanno in conflitto con alcuna altra mod riportata nella nostra guida. Il secondo bug riscontrato riguarda una non corretta visualizzazione delle correnti d'acqua nei pressi delle coste. I bagnasciuga in 3D pulsano alla vista, creando un fastidioso effetto di flickering che in questo caso non è ancora stato risolto.
Infine abbiamo rilevato anche un effetto ghosting piuttosto marcato negli scenari più scuri, riducibile con il trucchetto del contrasto, ma non del tutto eliminabile. In definitiva Skyrim offre scenari che tolgono il fiato, ma ad una più attenta analisi, dopo un'altra manciata d'ore di gioco in Full 3D, abbiamo notato anche alcuni difetti che non possiamo ignorare, facendoci preferire altri titoli per un'esperienza riuscita nel gaming 3D.

Diablo 3: prospettive dall'Inferno

Sarebbe presto per parlare del comparto tecnico di un gioco che è ancora a parecchi mesi di distanza dall'uscita; ma, signori, stiamo parlando di Blizzard. Senza peli sulla lingua anticipiamo che Diablo 3 è fin da ora, insieme a Batman Arkham City, il miglior esponente della tecnologia 3D in ambito gaming. E' recentissimo il supporto fornito via driver, ma già a questo stadio ci troviamo di fronte a qualcosa che va al di là del mero aumento di profondità. E' infatti la verticalità della visuale isometrica che colpisce. New Tristram è costellata di guglie e lampioni che in movimento ci scorrono innanzi accentuando la particolare prospettiva: i numerosi elementi animati presenti tra le punte in primo piano e il terreno sembrano passare con maggiore dettaglio spaziale, soprattutto sulle diagonali. Un corvo che sfreccia da Nord-Est a Sud-Ovest percorre una traiettoria meglio definita e più precisa, ma soprattutto durante i violentissimi combattimenti il sangue e i corpi di demoni, mostri e umani fanno lo stesso, in un'orgia di morte ancora più sadicamente soddisfacente. La fisica implementata rende il tutto anche realistico da vedere, nonostante le palesi esagerazioni, come il Barbaro che con un colpo di mazza scaraventa uno zombie dritto fuori dallo schermo oltre le spalle del giocatore.
Durante l'esplorazione dei dungeon gli ambienti si sviluppano in generale su tre piani di profondità. Salendo o scendendo una scalinata spesso vedremo sotto di noi un distante e irraggiungibile livello successivo, sottostante all'attuale: ebbene fissandolo sembra quasi di avere le vertigini tanto è reso bene il divario tra i diversi piani prospettici. Se ci aggiungiamo anche le abilità, come la cura del nostro Monk, che si manifesta come una colonna di luce, il risultato finale è semplicemente sbalorditivo, anche perchè già a questo stadio di sviluppo non si perde alcunchè in definizione delle texture (complice il Lightboost), nè è presente alcun tipo di ghosting, nemmeno sull'interfaccia, al contrario di Batman: AC e soprattutto Skyrim. Proprio l'interfaccia anzi lascia piuttosto stupiti perchè in 3D risulta ben calibrata rispetto al gioco vero e proprio, cosa non comune dato che gli sfondi in due dimensioni sono il tallone d'Achille di questa tecnologia. Blizzard quindi sta lavorando insieme ai tecnici Nvidia in modo davvero eccellente, perchè è chiaro come molti effetti giochino proprio sull'asse Z, segno di un supporto al 3D a livello di game-design e non solo di feature tecnica. Riportiamo per onor di cronaca due difetti della visualizzazione 3D di questo titolo, ma invitiamo comunque i nostri lettori a considerare -come già detto- che mancano ancora parecchi mesi all'uscita. Il primo e più grave è un non corretto rendering delle ombre, che pulsano fastidiosamente e non sono proiettate in modo corretto secondo la prospettiva 3D; in secondo luogo alcuni elementi -soprattutto alcuni sprite, ma anche dei modelli poligonali- risultano troppo piatti o "fuori posto" rispetto a dove stanno. Aggiungiamo che, per ora, sebbene sia un gran bel vedere, a livello di gameplay non cambia molto usare o meno la modalità 3D e che le prestazioni sulla nostra macchina si sono rivelate solidissime al massimo dettaglio possibile, con un frame rate di ben oltre i 60 FPS.
Il rating attuale del 3D di Diablo 3 è un semplice "Good", e il reset di tutti i personaggi a causa dell'ultima patch -che ha introdotto il beta-testing dell'Auction House- non ci ha aiutati a comprendere se questa comunque ottima implementazione sarà ben supportata anche ai livelli avanzati di gioco. Non abbiamo però alcun motivo per supporre il contrario e anzi ribadiamo come tra i tre blockbuster provati, forse sia proprio il titolo Blizzard a distinguersi per la resa migliore.

Battlefield 3: occhio ai proiettili!

Forse non tutti sanno che poco prima della release dell'FPS made in DICE è stata allestitauna camera intera per il gioco in 3D del nuovo capitolo della saga di Battlefield. A detta di chi l'ha provata sembra non ci sia paragone per l'esperienza riprodotta dato che include effetti "fisici" come la camminata, i proiettili che ci sparano addosso, force feedback dell'arma impugnata e ovviamente il Full 3D. Sebbene un sistema simile sia decisamente fuori portata di qualsiasi essere umano sano di mente, almeno l'esperienza in 3D è possibile sperimentarla.
Introdotta solo di recente (ben oltre un mese dopo l'uscita del titolo), la parte tecnica del 3D in Battlefield 3 ci lascia abbastanza soddisfatti. La bontà degli effetti di luce e di quelli particellari è tale da stupire in ogni frangente anche in 3D, complice il superbo Frostbite 2, mentre gli ultimi driver rendono l'esperienza fluidissima a settaggi High sulla macchina di prova (su una Caspian Border da 64 giocatori piena). Non c'è una singola sbavatura nel rendering degli ambienti 3D: sotto qualsiasi condizione di luce, ombra o sole i dettagli risplendono e l'immersione aumenta, soprattutto per la direzione dei proiettili, molto più marcata e precisa. Giocando in 3D dunque ci accorgeremo con maggiore precisione da dove proveniva quella maledetta scia luminosa che ci stava per seccare (nonostante i veterani siano già allenatissimi ad accorgersene!). Tuttavia l'effetto generale ci è sembrato un po' al di sotto delle potenzialità offerte dalla tecnologia: gli scenari, rispetto a Diablo e Batman, risultano un po' troppo artificiosi e in ultima analisi semplicemente piatti, complice anche una non perfetta luminosità che rende l'immagine leggermente adombrata rispetto ad altri titoli in 3D. Il senso di profondità quindi è presente ma non stupisce, e ricorda alla lontana la tecnologia usata in Crysis 2, in un periodo così vicino temporalmente ma così diverso a livello di mercato, dato che di fatto ancora non si sentiva parlare assiduamente di giochi in Full 3D. Buoni anche i menu e ottima invece l'assenza totale di ghosting; peccato quindi per un poco corretto posizionamento dei segnalini degli obiettivi che, fluttuando a schermo, danno un po' fastidio, dato che non si riesce bene a metterli a fuoco. Nelle partite più concitate, in definitiva, da una parte avremo sicuramente il beneficio di un miglior riconoscimento della posizione nemica (ripetiamo che per chi gioca spesso questo vantaggio potrebbe risultare ininfluente) e di una resa di effetti particellari e luminosi ancora più immersiva, dall'altra però il gioco prospettico non risulta particolarmente marcato ed evidente, nonostante la tecnologia renderizzi tutti gli elementi a schermo nel modo corretto, ad eccezione della sola sbavatura degli obiettivi.
Una nota curiosa: a causa di quanto detto sulla luminosità e sulla profondità, le torce sulle armi che normalmente accecano l'ignaro giocatore in balia dei lamer che non la spengono, non sembrano più un problema, e anzi forse per immersione avremmo addirittura preferito la versione cavaocchi.

Nvidia 3D Vision Questa stagione ricca di titoli ha portato con sè anche il supporto diretto al Full 3D un po' dovunque, con un'attenzione particolare a Skyrim, Batman e Battlefield 3. Il titolo che più ci ha convinto usando il 3D Vision di Nvidia è stato sicuramente Batman, mentre il quinto Elder Scrolls presenta difetti grafici un po' troppo evidenti per poterlo consigliare senza riserve e Battlefield 3, sebbene tecnicamente ineccepibile, soffre un po' di piattezza nella profondità di visuale, cosa che non ci saremmo davvero aspettati. Il protagonista di questo articolo invece è sicuramente Diablo 3, fiaccola che illumina il futuro sempre più roseo di questa tecnologia 3D, grazie ad un vero e proprio uso di giochi prospettici che costantemente sorprendono il giocatore, segno che una programmazione apposita per migliorare il gameplay grazie al 3D è possibile, ma forse per ora solo pochi colossi come Blizzard possono permettersi un simile sviluppo. Quel che è certo è che l'uscita della terza incarnazione del Signore degli Inferi non è mai stata così lontana. Una stagione videoludica che in ogni caso ha stupito per l'aggressività nel proporre questa nuova tecnologia ai consumatori. Ci sono già da tempo numerosi appassionati di gaming 3D che discutono un po' per tutta la rete (un buon polo sono i forum del 3D Vision) dato che, analisi tecniche a parte, la stereoscopia offre veramente una nuova esperienza sensoriale che tutti dovrebbero sperimentare sulle proprie macchine, magari dotate di monitor Lightboost.

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